Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Ma, Sindaca, quello che lei ci ha rappresentato, che per altro è situazione assolutamente nota, è un po' la situazione paradossale di chi magari è appassionato di alta cucina e riesce finalmente ad ottenere, dopo liste di attesa, un tavolo a uno dei migliori ristoranti stellati, gestito da uno dei migliori chef del mondo e poi all'ultimo dice: "Ah, sì, scusate, però mi sono accorto che non ho i soldi per potermi pagare la cena". E questa è un po' la situazione che temevamo di conoscere e che lei oggi un po' ci ha confermato. Vede, io non ho nulla da dire, nulla da eccepire su quello che lei ci ha illustrato come capacità di questa Città e del territorio di fare una proposta forte, perché siamo assolutamente convinti che Torino abbia nelle corde la capacità di dare una proposta alternativa in quella short list, che come lei ci ha detto, era molto selettiva, di fare davvero una proposta e l'abbiamo già visto anche in occasione di altri eventi, vedi le Olimpiadi, di come Torino sappia dare questo genere di risposte. Purtroppo io non sono ottimista come lo è il Capogruppo Napoli, perché dalle sue parole vedo che non è mutato molto rispetto a due settimane fa, per cui il significato di questa proroga anche a me preoccupa parecchio, perché l'elemento poi della figura o comunque dell'incapacità che potremmo dimostrare a livello internazionale nell'aver chiesto di rimettere in gioco ancora, prolungando i termini, ma poi non avendo nessun asse in più da mettere sul tavolo, rischia davvero di darci l'ulteriore elemento della figuraccia. Io temo che, pur conoscendole il merito di averci creduto in questa candidatura, quello che sia mancato è proprio la capacità, invece, di condurla in sinergia, in squadra anche con altre realtà e di farlo con un livello di interlocuzione politica che fosse allargato e che fosse un pochino più solido. Che a questo Governo non sia proprio prioritario quello che succede nel Piemonte, mi sembra che ne abbiamo già avute parecchie di evidenze. Probabilmente anche lei si è un po' illusa che, viceversa, ci fosse una sorta di compensazione e che in qualche misura si potesse ottenere quindi di più. Probabilmente l'interlocuzione politica non è stata a quel livello. Io sono profondamente convinto, rispetto a quello che lei diceva sulle possibilità del territorio di mettere le risorse, che queste non siano risorse, almeno per quella FIT, che possano essere messe dalle realtà private del territorio. Quella è una FIT che si è impegnata a mettere il Governo, che peraltro ha sottoscritto una lettera, come lei ci ha ricordato. Diverso è dire se andava articolato un programma molto più ampio e molto più complesso di coinvolgimento delle risorse territoriali, risorse imprenditoriali in primis, che a fronte di un investimento che il Governo faceva, sapessero rimettere in gioco un volano di sviluppo sul territorio e questo poteva essere un impegno da concordare. Io di questo non ho avuto evidenze. Però, ribadisco, le risposte che lei oggi ci dà non mi danno granché di tranquillità e di garanzia che la situazione sostanzialmente sia mutata, per cui anch'io vedo veramente rischiosa la possibilità di arrivare a una figura che ci porrebbe sul piano internazionale ulteriormente in situazione di debolezza. |