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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 14

Comunicazioni della Sindaca su "Torneo tennis 'ATP Finals' dal 2021 al 2025".
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Ringrazio il Consiglio per la richiesta di comunicazioni, che per
altro ci dà l'occasione per dibattere anche qui in Aula rispetto ad un evento su cui
oggettivamente quest'Aula non si è ancora confrontata. Intanto mi rendo conto che le
comunicazioni sono state depositate prima della proroga, che è stata concessa, e quindi
evidentemente la risposta se siamo ancora in gara: sì, siamo ancora in gara. Ripartirei
dal fondo dell'iter, quindi la candidatura della Città di Torino rispetto all'"ATP Finals"
avanzata dalla parte della FIT, è ovviamente ancora in essere e lo sarà fintanto che non
verrà ufficializzato il contrario e fino all'ultimo giorno ovviamente noi continueremo a
lavorare affinché possa andare a buon fine. È chiaro che, come è stato peraltro
ampiamente detto a mezzo stampa e non solo, anche ovviamente da me direttamente, da
tutti i soggetti che hanno partecipato a questo lungo lavoro, il tema dirimente oggi sono
le garanzie finanziarie che ha richiesto ATP nei confronti dei Governi nazionali, che
sono a copertura parziale delle spese che dovranno essere sostenute durante i cinque
anni dell'evento. Ad oggi tali garanzie non sono state ancora date, sebbene, come sapete,
è stata sottoscritta dal Sottosegretario Giorgetti una lettera in cui sostanzialmente il
Governo si dava disponibile ad accompagnare il percorso e in questo senso rispondeva
ad ATP rispetto, ripeto, a delle garanzie che sono state chieste proprio nei confronti del
Governo. Per questo ovviamente tutta la Città, non solo la sottoscritta, tutti gli Enti
coinvolti, sta continuando a lavorare e a interloquire con il Governo, con tutte le Parti
affinché possa trasformarsi in atto compiuto e vero quella che è stata una lettera, ripeto,
protocollata, che ci ha permesso peraltro di passare alla seconda fase, su cui tornerò
successivamente. La scadenza temporale per la presentazione, sostanzialmente, di
queste garanzie è stata riportata dagli organi di stampa il 15 febbraio, poi, devo dire,
grazie all'interessamento della FIT, perché sapete che noi siamo la Città che è
candidata, ma è la FIT che ha candidato la Città di Torino e Sport e Salute, che
ringrazio, è stata ottenuta una proroga proprio all'ultimo, al termine della quale, a
seconda degli esiti, faremo tutte le debite valutazioni e azioni necessarie nella tutela di
Torino e nell'interesse superiore di tutto il territorio, come peraltro abbiamo fatto sin
qui. Vorrei ricordare di che cosa stiamo parlando. Ovviamente parliamo di un evento
che è molto, molto significativo, molto conosciuto anche a livello internazionale; le
"ATP Finals" nascono nel 1970, hanno girato praticamente tutto il mondo, tra cui New
York, Sydney, Shanghai e Londra, dove sono rimaste per molti anni, perché all'inizio
giravano sostanzialmente; si sono fermate per circa, se non erro, dieci anni a Londra,
l'evento è sotto i riflettori mondiali per otto giorni, rappresenta una vetrina
internazionale, non solo per la Città di Torino, ma credo per tutto il Paese. All'Arena di
O2, dove si tengono attualmente, peraltro, come sapete, Londra è in concorrenza con la
Città, ha attratto più di due milioni di spettatori negli ultimi nove anni e la sua
popolarità è aumentata, con presenze noi stimiamo, è anche scritto, peraltro, nel dossier
che abbiamo presentato, su cui tornerò, circa 250.000 spettatori per ogni anno, quindi
parliamo di cinque edizioni, 250.000 spettatori e la possibilità di ragionare su un
periodo comunque di medio, perché cinque anni ti permettono di fare tutta una serie di
investimenti che poi puoi ammortizzare più facilmente sul territorio. Quindi parliamo
del quinquennio edizione '21-'25 e, cosa è successo? Innanzitutto il fatto che si siano
candidate 39 città sta anche a dimostrare quanto sia significativo questo evento a livello
mondiale, quanto sia, come dire, di interesse dei territori poter avere onore di ospitarlo.
Le 39 città si sono esposte, tutte e 39, nel 2018, qui sono state annunciate le cinque città
in short list, che sono Londra, Manchester, Torino, Tokyo e Singapore, e Torino è
riuscita evidentemente a rimanere nell'ambito della short list e in questa fase è stata
evidentemente significativa la copertura che ha dato oggettivamente il Governo nella
sottoscrizione di quella lettera che ci ha accompagnato a poter entrare nella short list.
Quali sono i tre assi del progetto? I tre assi del progetto del dossier che abbiamo
presentato sono, evidentemente, la città, che si presenta come il luogo ove viene ospitato
in modo trasversale l'evento, quindi a differenza del modello di Londra, chi lo conosce,
chi ci è stato, magari anche per interessi anche personali, è un luogo chiuso, noi
proponiamo un modello invece di una cittadella all'interno della città, quindi la città è
protagonista con una piena interazione con l'ATP dell'evento. Il secondo tema è
evidentemente l'innovazione, per cui prevediamo nell'ambito del dossier di poter
sperimentare nuove tecnologie nell'ambito dell'evento, per la prima volta applicare,
quindi, con Torino City Lab delle nuove sperimentazioni nell'ambito dell'evento
sportivo, in particolare in questo caso nel tennis, quindi modi nuovi per vivere un
grande evento sportivo. Il terzo, la terza gamba, evidentemente, la sostenibilità, cioè un
evento che dovrà avere, nell'ambito della sostenibilità, particolare attenzione a tutto il
tema, evidentemente la gestione dei rifiuti, degli imballaggi, dell'ambiente, dei trasporti
e quindi un evento che sostanzialmente avrà queste tre caratteristiche. Ripeto, un evento
che ha, come tale, evidentemente, una portata impattante di medio periodo, perché
parliamo di cinque edizioni di fila e questo ci permette di ammortizzare e portare un
dato importante sul territorio e anche evidentemente un impatto economico, non solo di
visibilità, significativo; la città protagonista; innovazione, quindi, con i partner di
Torino City Lab, che entrano anche a supporto, evidentemente, rispetto alla candidatura;
una sperimentazione di nuove tecnologie nell' ambito sportivo per la prima volta e poi
evidentemente tutta la catena che riguarda invece il tema della sostenibilità e
dell'ambiente. Chiudo precisando due elementi, il primo è che il business plan già
prevede il contributo di sponsor privati, cioè il business plan che noi abbiamo
presentato, che è stato condiviso, che è stato visto, spiegato, prevede evidentemente un
apporto del pubblico, che conosciamo, perché non c'è solo il Governo a cui vengono
chieste le garanzie, ma ci sono anche Comune e Regione che hanno fatto la propria
parte, mettendo risorse, e a fianco a questo, come è normale che sia su eventi di questo
tipo, parliamo di un budget di circa - un'edizione costa circa 50 milioni - su questo
abbiamo evidentemente anche tutta una parte di privati che deriva dal ticketing, da
diritti televisivi, dal merchandising e anche dagli sponsor, un lavoro che noi abbiamo
iniziato a fare mesi si fa, creando evidentemente interesse sul territorio e per altro io
voglio ringraziare le aziende che incontreremo questa sera, che ci stanno supportando e
aiutando. Quindi il business plan bisogna oggi già prevede, evidentemente, l'apporto di
privati, accanto al quale sarà necessario un apporto del pubblico. Comune e Regione, ci
tengo a dire, anche a nome del Presidente Chiamparino, hanno fatto la propria parte,
entrambi. Ora evidentemente chi deve fare la propria parte è il Governo, per quanto
riguarda la parte del pubblico. La seconda cosa che vorrei evidentemente specificare è
che per la città è un'opportunità unica, perché ci permette, dal mio punto di vista e devo
dire anche dal punto di vista di molte persone con cui abbiamo lavorato, devo
ringraziare anche l'Assessore Finardi per il lavoro fatto sul singolo dossier, è un evento
che ci permette non solo di posizionarci a livello internazionale, ci permetterebbe di
posizionarci a livello internazionale, ma ci permetterebbe anche, ripeto, per questa
pluriennalità, di poter portare un evento che ha un basso impatto ambientale, su cui
sostanzialmente non dobbiamo fare investimenti forti che hanno un impatto dal punto di
vista anche di costruire del nuovo, ma ci posiziona a livello internazionale, ci permette
anche nell'ambito dello sport, e del tennis in particolare, di fare tutta un'attività che è
più legata, devo dire, alla parte sportiva, magari ne parlerà più l'Assessore Finardi, se
mai dovesse averne l'occasione, di anche avvicinare i ragazzi e le ragazze al tennis, che
è uno sport che in Italia, peraltro, comunque suscita grandissimo interesse. Noi, ripeto,
dal primo giorno la Città ha fatto tutto il possibile per cercare di portare questo evento
sul territorio. La sfida è molto complicata, perché quando parli di un evento che
raccoglie 40 città interessate a livello mondiale, credo che si possa capire qual è
l'interesse rispetto a questa tipologia di attività. La città ha fatto davvero, ha
impressionato, ma non lo dico perché sono io, ma perché è la città, la conoscete meglio
di me, è una città che è ospitale ed è in grado di ospitare un evento di questo tipo e
quindi il fatto che siamo riusciti ad entrare nella short list, lasciando fuori città come
San Pietroburgo, anche città degli Emirati Arabi che hanno maggiori capacità
finanziarie, credo che dimostri la bontà del nostro dossier, la bontà degli impianti che
noi abbiamo qui sul territorio e la bontà della rete che si è costruita di supporto rispetto
a questo evento. È chiaro che i giorni sono pochi, abbiamo quattro giorni,
sostanzialmente, davanti, ed è altrettanto chiaro che per quanto riguarda la sottoscritta, e
devo dire tutto il sistema che sta supportando questa candidatura, noi faremo tutto il
possibile fino, evidentemente, all'ultimo giorno, perché riteniamo che la Città di Torino
sia il posto migliore a livello europeo e non solo italiano per poter ospitare questo
evento, che la nostra città, evidentemente, potrebbe averne grandi benefici. Grazie.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Mi scuso se sono stata fraintesa, ma probabilmente, essendo la
prima volta che discutiamo del tema qui e si è detto un po' di tutto a mezzo stampa, do
per scontate alcune informazioni che non lo sono. Allora, quando la Città si è candidata,
ha proposto un business plan, che è stato condiviso con tutti i soggetti che fanno parte di
questo business plan. Cosa significa? Significa che ciascuno ha preso l'impegno a fare
una parte: il Comune di Torino un milione e mezzo all'anno dal 2021; la Regione un
milione e mezzo dal 2021, sottoscritta dal Presidente Chiamparino, in quel senso
ovviamente riportavo l'impegno della Regione, noi abbiamo fatto la nostra parte. C'è
una parte che doveva fare il Governo, che è la cifra che è arcinota, ed è stato
evidentemente, ripeto, detto e scritto a novembre, e c'è una parte che devono fare i
soggetti privati. Ora, i numeri che dicevo prima quando parlavo del fatto, è vero che c'è
bisogno del supporto dei privati, sì, certo che è vero, e lo sappiamo e ci lavoriamo dal
primo giorno in cui abbiamo immaginato di poterci candidare, perché comunque non
saremmo stati credibili se avessimo avuto solo i soldi del pubblico e non i soldi del
privato. L'equilibrio sta nel fatto che la candidatura è credibile nel momento in cui ci
sono una serie di cose; primo, il dossier deve essere credibile. Capogruppo Lo Russo, lei
ha ragione nel dire che le garanzie fanno una parte, ma le assicuro che se non avessimo
costruito un dossier credibile, grazie, ripeto, alle strutture, a quello che è la città, e le
assicuro, anche ad alcune progettualità che abbiamo inserito nel dossier, noi nella short
list non saremmo entrati, perché in quella fase le garanzie non c'erano ancora da parte di
nessuna città e quel dossier e la qualità della città ha fatto la differenza nella prima fase.
Seconda cosa da aggiungere, i soldi dei privati non sono l'elemento per cui oggi si può
dire di non mandare avanti la candidatura, perché erano già previsti dal primo giorno. È
chiaro che noi stiamo lavorando come Città per far sì che questo si concretizzi in risorse
e in contratti firmati, ma chi gestisce i grandi eventi sa meglio di me che non è che oggi
hai già i contratti firmati delle aziende che sono disponibili a sponsorizzare. Ma devo
dire che abbiamo aziende che si sono anche esposte, penso ad esempio a Lavazza, che è
un'azienda straordinaria del nostro territorio, molto legata al tennis, faccio un esempio
come ce ne sono tanti altri, che comunque hanno interesse su questo evento e ci stanno
accompagnando nel percorso. Allora in questo senso, ripeto, la Città, la Regione, il
territorio ha fatto la sua parte e l'ha fatto dal primo giorno, Consigliere Tresso, non è che
oggi arriviamo qui a dire: "Ah, abbiamo bisogno delle aziende private", certo che lo
sapevamo dal primo giorno e dal primo giorno ci abbiamo lavorato insieme, peraltro,
ripeto, alla FIT, al CONI che ci ha aiutato in tutta questa fase. Quindi adesso manca
l'elemento finale, l'elemento finale sono le garanzie del Governo, che servono, le chiede
l'ATP, non può essere sostituita da un soggetto privato questa parte qui, cioè è proprio
l'elemento alla base del business plan, servono le garanzie del Governo per poter andare
avanti, perché sì, non siamo più credibili, se non c'è quella parte lì. La Città ha fatto
tutto. È chiaro che se oggi avessi le garanzie firmate verrei qua in Aula a dirvi:
"Abbiamo le garanzie firmate". Oggi le garanzie non ci sono, abbiamo ancora qualche
giorno per cercare di far sì che la candidatura vada avanti. Io credo che ciascuno di noi,
ovviamente ciascuno assumendosi le sue responsabilità, perché ciascuno ha un ruolo
diverso, Consiglieri Comunali, Sindaco, Giunta, aziende, territorio e chi vorrà
impegnarsi come sta facendo, debba tentare fino all'ultimo per cercare di convincere
rispetto alla bontà di questa occasione per Torino e per il Paese, perché ha ragione il
Consigliere Chessa, e devo dire ha anche ragione il Capogruppo Lo Russo e anche il
Capogruppo Napoli, che questa è un'occasione per la Città, sì, ma non è un regalo a una
città amica o una città nemica, non è questo il concetto con cui noi proponiamo questa
candidatura. Secondo il nostro punto di vista è un'occasione per il Paese, perché stiamo
parlando di, ripeto, 80 milioni di euro su cinque anni, che permetterebbero di avere un
indotto incredibile non solo su Torino, ma su tutto il Paese e su questo noi lavoreremo
fino all'ultimo giorno utile. Io credo che sì, è vero, la proroga può comportare quanto
dicevamo, cioè un rischio dal punto di vista internazionale, ma è altrettanto vero che,
secondo me, invece era giusto giocarsi la carta fino all'ultimo e fino alla scadenza io
tenterò, e con me credo anche altri soggetti che stanno lavorando, fino all'ultimo a
ottenere queste garanzie che, io credo, siano importanti per Torino e per il Paese.
Grazie.

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