Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie. Allora io voglio augurare una cosa all'Assessore Unia, perché adesso noi votiamo la delibera sull'adesione al Patto dei Sindaci per il clima e l'energia, che è un documento che poi porterà di per sé con l'adesione a questo Patto, a questo Piano dei Sindaci a definire un nuovo, usiamo il termine, l'inglesismo usato nel 2010 "Tour in Action Play for Energy" e l'augurio che gli faccio è di non fare come il suo predecessore, per un semplice motivo, o meglio, anzi per tre ragioni. Nel precedente Piano sono state aggiunte delle azioni che erano palesemente irraggiungibili, che la Metro 2 ci sarebbe stata nel 2020 e infatti poi è stata spazzata via. E quindi, per favore, visto che diventa un patto importante, cerchiamo nel giro del prossimo anno o due anni, di mettere azioni che siano realmente realizzabili e non dei sogni e poi li buttiamo via nel 2030, 2050, perché tanto non ci saremo noi e poi saremo noi magari ad accusare che non sono stati raggiunti quei piani. Questo è il primo consiglio che mi sento di darle. Secondo consiglio, visto che il tema dei cambiamenti climatici è un tema molto importante, che l'obiettivo sia realmente sfidante, non come nel vecchio Piano in cui nel 2005 era stato già raggiunto il 95% dell'obiettivo finale al 2020 e quindi bisognava fare, si era già almeno al 18 %, bisognava fare poco per arrivare all'obiettivo al 2020 e si era già nel 2010 quando si scriveva che nel 2005 è stato raggiunto un obiettivo. Quindi che l'obiettivo sia veramente sfidante, perché altrimenti spariamo un numero solo per arrivare alla fine. Terza cosa, di non fare come è stato fatto nel 2015, cancellare tutta una serie di azioni previste nel Piano, tipo sulla residenza privata, che ha fatto sì che l'obiettivo nel 2020 fosse anticipato e quindi il piano è stato raggiunto 5 anni prima. Quindi io le auguro di non fare queste tre cose, perché altrimenti è facile dire, tra un anno o due anni, "Abbiamo raggiunto vent'anni prima gli obiettivi del PAESC", grazie. |