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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 34
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-05923
ADESIONE AL NUOVO PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L'ENERGIA (COVENANT OF MAYORS FOR CLIMATE & ENERGY). INIZIATIVA EUROPEA. APPROVAZIONE.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Semplicemente per dire che avrei votato normalmente a favore di questa
delibera, perché la Città di Torino nel corso degli anni non solo ha aderito al Patto dei
Sindaci, ma, come è accaduto nel 2015, ha rendicontato alla Commissione Europea e
ovviamente a tutte le altre Amministrazioni aderenti a questo importante Patto, i propri
sforzi e lo ha fatto in modo misurabile, cioè nel 2015 la Città di Torino, dopo aver
affidato un incarico al Politecnico di Torino ha chiesto che un Ente terzo, quindi il
Politecnico di Torino, certificasse la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
L'obiettivo di questa delibera è quello di aggiornare e riaggiornare gli obiettivi
dell'Amministrazione. Credo che faccia piacere e abbia fatto piacere a tutti voi scoprire
nel 2015 che quello studio aveva prodotto come risultato che con 5 anni di anticipo
rispetto al 2020, la Città di Torino aveva già raggiunto l'obiettivo di riduzione delle
emissioni di CO2 in atmosfera in questo territorio. Lo dico perché questo è stato
sicuramente un elemento di soddisfazione, motivo di orgoglio, però la possibilità di
misurare quegli sforzi è stata strettamente collegata a tutta una serie di investimenti che
noi abbiamo puntualmente rendicontato e chi è più attento tra di voi avrà letto quello
studio del Politecnico e avrà visto quali sono state nel corso degli anni le tante misure e
i tanti sforzi concreti che questo territorio ha adottato per raggiungere quell'importante
obiettivo. E ricollegandomi alla delibera di prima, non dobbiamo nasconderci che buona
parte di quegli obiettivi sono stati raggiunti anche grazie a un player di questo territorio,
che ha condiviso la strategia, che ha fatto degli investimenti e questo player,
ovviamente, era ed è IREN. Sono in imbarazzo un po' a votare questa delibera in questo
momento dopo la deliberazione precedente, cioè dopo che la Città di Torino ha espresso
la rinuncia a continuare a guidare quel veicolo, ad essere protagonista nelle scelte
strategiche di quel veicolo, perché io credo, in analogia, che diventerà sempre più
difficile per la Città di Torino raggiungere obiettivi ambiziosi. Allora la mia paura, il
mio timore, è che questo sia un documento fine a se stesso e che questa adesione, così
come è capitato negli anni, diciamoci la verità, per molte Amministrazioni, l'Assessore
forse lo sa, ma il Paese Italia è il Paese con il maggior numero di comuni che hanno
aderito al Patto dei Sindaci. Perché? Perché vi era un'abitudine, vi era anche l'idea che
l'adesione al Patto dei Sindaci, più che l'insieme di una serie di obiettivi da raggiungere
e quindi di impegni e di sforzi, fosse l'opportunità per accedere a finanziamenti europei.
Quello che sta votando oggi il Consiglio Comunale con questa adesione al rinnovato
Patto dei Sindaci in realtà è un insieme di impegni e dire che noi continueremo a
sforzarci per ridurre le emissioni in atmosfera in questo territorio, o lo si fa
concretamente con degli strumenti, altrimenti rischia di diventare un'adesione formale.
Io ho paura, Sindaca, che da oggi la Città di Torino rientri a far parte di quel grande
numero, purtroppo, di Amministrazioni che aderiscono a iniziative comunitarie lodevoli
come queste, solo ed esclusivamente perché possono fare un comunicato stampa senza
preoccuparsi degli sforzi conseguenti. A me piacerebbe pensare invece che la Città di
Torino, in coerenza con quanto è successo negli ultimi anni, continui ad investire sul
teleriscaldamento, continui a investire sulla mobilità alternativa veicoli privati, continui
a investire sull'efficientamento energetico, continui ad ingaggiare l'Energy Service
Company per efficientare il nostro patrimonio, continui a fare tutto ciò che ha fatto fino
adesso e che ha consentito, ripeto, al netto delle strumentalità di parte, è un dato
oggettivo, al 2015, di raggiungere con 5 anni di anticipo gli obiettivi del 2020. Potete
dire quello che volete dal punto di vista strumentale, della propaganda politica, ma
quello è un dato oggettivo. Torino nel 2015, con 5 anni di anticipo, ha raggiunto gli
obiettivi del precedente Patto dei Sindaci. Sarà in grado la nuova Amministrazione di
fare altrettanto? Io avrei dato piena fiducia a lei, Sindaca, se non avessimo votato la
delibera prima, cioè se non ci fossimo messi nelle condizioni di ridurre la nostra golden
share, di ridurre il nostro peso politico, di ridurre la nostra sfera di influenza all'interno
di una società che deve fare degli investimenti ma che li deve fare nell'ottica della
sostenibilità, ambientale ed energetica. Io ho paura che la delibera che abbiamo votato
prima questo tipo di investimenti li favorirà in un altro territorio, che è quello genovese
ed è per quello che contrariamente a quanto avrei fatto normalmente, io preferisco non
condividere questo impegno, perché non è coerente con le scelte strategiche che
l'Amministrazione sta facendo, perché non è coerente con gli impegni che
un'Amministrazione dovrebbe assumersi. La Città di Torino dovrebbe fare esattamente
l'opposto rispetto a quello che sta facendo. Allora noi dobbiamo battagliare su ogni
punto, dobbiamo fare in modo che quando si parla di pratiche energetiche edilizie si sia
nelle condizioni di poterle praticare, di metterci nelle condizioni di relazionarci con un
territorio che incomincia a chiedersi: "Ma che cosa sta succedendo su questo territorio?"
Non si possono più fare investimenti, non si possono più fare progetti, anche legati alla
sostenibilità ambientale e al miglioramento delle condizioni ambientali e di questo io
sono sinceramente molto preoccupato. Per quello, per una persona banalissima di
coerenza, è difficile che un'Amministrazione si assuma una responsabilità del genere
pochi minuti dopo aver detto che non è così importante che sia protagonista nelle scelte
strategiche dell'unico vero, grosso, player pubblico che questo territorio ha, che è che
IREN, le due cose non stanno insieme, c'è un'incoerenza eccessiva e quindi non me la
sento, non me la sento di votare quest'atto, questa adesione al Patto dei Sindaci perché è
smentita dalla delibera precedente.

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