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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 34
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-05923
ADESIONE AL NUOVO PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L'ENERGIA (COVENANT OF MAYORS FOR CLIMATE & ENERGY). INIZIATIVA EUROPEA. APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con il punto 8 del nostro Ordine dei Lavori:

"Adesione al nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia (Covenant of Mayors for
Climate & Energy). Iniziativa europea. Approvazione"

SICARI Francesco (Presidente)
Illustra l'Assessore Unia. Prego, Assessore Unia.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, la diamo per letta, do solo due informazioni. Questa delibera è per dare mandato alla
Città di Torino e aderire al nuovo Patto dei Sindaci per il clima e per l'ambiente, e
l'energia, scusate.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Assessore Unia. Se non ci sono dichiarazioni di voto, metto in votazione la
delibera. Un attimo. Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Semplicemente per dire che avrei votato normalmente a favore di questa
delibera, perché la Città di Torino nel corso degli anni non solo ha aderito al Patto dei
Sindaci, ma, come è accaduto nel 2015, ha rendicontato alla Commissione Europea e
ovviamente a tutte le altre Amministrazioni aderenti a questo importante Patto, i propri
sforzi e lo ha fatto in modo misurabile, cioè nel 2015 la Città di Torino, dopo aver
affidato un incarico al Politecnico di Torino ha chiesto che un Ente terzo, quindi il
Politecnico di Torino, certificasse la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
L'obiettivo di questa delibera è quello di aggiornare e riaggiornare gli obiettivi
dell'Amministrazione. Credo che faccia piacere e abbia fatto piacere a tutti voi scoprire
nel 2015 che quello studio aveva prodotto come risultato che con 5 anni di anticipo
rispetto al 2020, la Città di Torino aveva già raggiunto l'obiettivo di riduzione delle
emissioni di CO2 in atmosfera in questo territorio. Lo dico perché questo è stato
sicuramente un elemento di soddisfazione, motivo di orgoglio, però la possibilità di
misurare quegli sforzi è stata strettamente collegata a tutta una serie di investimenti che
noi abbiamo puntualmente rendicontato e chi è più attento tra di voi avrà letto quello
studio del Politecnico e avrà visto quali sono state nel corso degli anni le tante misure e
i tanti sforzi concreti che questo territorio ha adottato per raggiungere quell'importante
obiettivo. E ricollegandomi alla delibera di prima, non dobbiamo nasconderci che buona
parte di quegli obiettivi sono stati raggiunti anche grazie a un player di questo territorio,
che ha condiviso la strategia, che ha fatto degli investimenti e questo player,
ovviamente, era ed è IREN. Sono in imbarazzo un po' a votare questa delibera in questo
momento dopo la deliberazione precedente, cioè dopo che la Città di Torino ha espresso
la rinuncia a continuare a guidare quel veicolo, ad essere protagonista nelle scelte
strategiche di quel veicolo, perché io credo, in analogia, che diventerà sempre più
difficile per la Città di Torino raggiungere obiettivi ambiziosi. Allora la mia paura, il
mio timore, è che questo sia un documento fine a se stesso e che questa adesione, così
come è capitato negli anni, diciamoci la verità, per molte Amministrazioni, l'Assessore
forse lo sa, ma il Paese Italia è il Paese con il maggior numero di comuni che hanno
aderito al Patto dei Sindaci. Perché? Perché vi era un'abitudine, vi era anche l'idea che
l'adesione al Patto dei Sindaci, più che l'insieme di una serie di obiettivi da raggiungere
e quindi di impegni e di sforzi, fosse l'opportunità per accedere a finanziamenti europei.
Quello che sta votando oggi il Consiglio Comunale con questa adesione al rinnovato
Patto dei Sindaci in realtà è un insieme di impegni e dire che noi continueremo a
sforzarci per ridurre le emissioni in atmosfera in questo territorio, o lo si fa
concretamente con degli strumenti, altrimenti rischia di diventare un'adesione formale.
Io ho paura, Sindaca, che da oggi la Città di Torino rientri a far parte di quel grande
numero, purtroppo, di Amministrazioni che aderiscono a iniziative comunitarie lodevoli
come queste, solo ed esclusivamente perché possono fare un comunicato stampa senza
preoccuparsi degli sforzi conseguenti. A me piacerebbe pensare invece che la Città di
Torino, in coerenza con quanto è successo negli ultimi anni, continui ad investire sul
teleriscaldamento, continui a investire sulla mobilità alternativa veicoli privati, continui
a investire sull'efficientamento energetico, continui ad ingaggiare l'Energy Service
Company per efficientare il nostro patrimonio, continui a fare tutto ciò che ha fatto fino
adesso e che ha consentito, ripeto, al netto delle strumentalità di parte, è un dato
oggettivo, al 2015, di raggiungere con 5 anni di anticipo gli obiettivi del 2020. Potete
dire quello che volete dal punto di vista strumentale, della propaganda politica, ma
quello è un dato oggettivo. Torino nel 2015, con 5 anni di anticipo, ha raggiunto gli
obiettivi del precedente Patto dei Sindaci. Sarà in grado la nuova Amministrazione di
fare altrettanto? Io avrei dato piena fiducia a lei, Sindaca, se non avessimo votato la
delibera prima, cioè se non ci fossimo messi nelle condizioni di ridurre la nostra golden
share, di ridurre il nostro peso politico, di ridurre la nostra sfera di influenza all'interno
di una società che deve fare degli investimenti ma che li deve fare nell'ottica della
sostenibilità, ambientale ed energetica. Io ho paura che la delibera che abbiamo votato
prima questo tipo di investimenti li favorirà in un altro territorio, che è quello genovese
ed è per quello che contrariamente a quanto avrei fatto normalmente, io preferisco non
condividere questo impegno, perché non è coerente con le scelte strategiche che
l'Amministrazione sta facendo, perché non è coerente con gli impegni che
un'Amministrazione dovrebbe assumersi. La Città di Torino dovrebbe fare esattamente
l'opposto rispetto a quello che sta facendo. Allora noi dobbiamo battagliare su ogni
punto, dobbiamo fare in modo che quando si parla di pratiche energetiche edilizie si sia
nelle condizioni di poterle praticare, di metterci nelle condizioni di relazionarci con un
territorio che incomincia a chiedersi: "Ma che cosa sta succedendo su questo territorio?"
Non si possono più fare investimenti, non si possono più fare progetti, anche legati alla
sostenibilità ambientale e al miglioramento delle condizioni ambientali e di questo io
sono sinceramente molto preoccupato. Per quello, per una persona banalissima di
coerenza, è difficile che un'Amministrazione si assuma una responsabilità del genere
pochi minuti dopo aver detto che non è così importante che sia protagonista nelle scelte
strategiche dell'unico vero, grosso, player pubblico che questo territorio ha, che è che
IREN, le due cose non stanno insieme, c'è un'incoerenza eccessiva e quindi non me la
sento, non me la sento di votare quest'atto, questa adesione al Patto dei Sindaci perché è
smentita dalla delibera precedente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Vicepresidente Lavolta. Un po' di silenzio, grazie. Si è iscritto il Consigliere
Cataldo Curatella, prego, ne ha facoltà. Silenzio, grazie.

CURATELLA Cataldo
Grazie. Allora io voglio augurare una cosa all'Assessore Unia, perché adesso noi
votiamo la delibera sull'adesione al Patto dei Sindaci per il clima e l'energia, che è un
documento che poi porterà di per sé con l'adesione a questo Patto, a questo Piano dei
Sindaci a definire un nuovo, usiamo il termine, l'inglesismo usato nel 2010 "Tour in
Action Play for Energy" e l'augurio che gli faccio è di non fare come il suo
predecessore, per un semplice motivo, o meglio, anzi per tre ragioni. Nel precedente
Piano sono state aggiunte delle azioni che erano palesemente irraggiungibili, che la
Metro 2 ci sarebbe stata nel 2020 e infatti poi è stata spazzata via. E quindi, per favore,
visto che diventa un patto importante, cerchiamo nel giro del prossimo anno o due anni,
di mettere azioni che siano realmente realizzabili e non dei sogni e poi li buttiamo via
nel 2030, 2050, perché tanto non ci saremo noi e poi saremo noi magari ad accusare che
non sono stati raggiunti quei piani. Questo è il primo consiglio che mi sento di darle.
Secondo consiglio, visto che il tema dei cambiamenti climatici è un tema molto
importante, che l'obiettivo sia realmente sfidante, non come nel vecchio Piano in cui nel
2005 era stato già raggiunto il 95% dell'obiettivo finale al 2020 e quindi bisognava fare,
si era già almeno al 18 %, bisognava fare poco per arrivare all'obiettivo al 2020 e si era
già nel 2010 quando si scriveva che nel 2005 è stato raggiunto un obiettivo. Quindi che
l'obiettivo sia veramente sfidante, perché altrimenti spariamo un numero solo per
arrivare alla fine. Terza cosa, di non fare come è stato fatto nel 2015, cancellare tutta
una serie di azioni previste nel Piano, tipo sulla residenza privata, che ha fatto sì che
l'obiettivo nel 2020 fosse anticipato e quindi il piano è stato raggiunto 5 anni prima.
Quindi io le auguro di non fare queste tre cose, perché altrimenti è facile dire, tra un
anno o due anni, "Abbiamo raggiunto vent'anni prima gli obiettivi del PAESC", grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Curatella. Prego, Assessore Unia.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. Accolgo i suggerimenti del Consigliere Curatella come preziosi.
Come qualcuno già sa, stiamo lavorando a coprire con il teleriscaldamento l'area nord
di Torino, quindi Falchera, Barca e Bertolla, e già questo comunque ci consentirà di
ridurre di parecchio le emissioni di CO2, l'obiettivo è quello della riduzione del 40%
entro il 2030, che calcolando che si parte dal 1991 è un obiettivo effettivamente forse
poco sfidante. Però al di là di questo, credo che oltre agli obiettivi della singola Città,
che ogni singola Città si impegna a mantenere, c'è anche un discorso legato alla
condivisione di obiettivi con le altre Città europee, il fatto che ci si continui a
confrontare con loro su tutti i temi della sostenibilità e dell'efficienza energetica e
soprattutto si stia lavorando in maniera coordinata sull'adattamento ai cambiamenti
climatici. Quindi io penso che sia possibile poi costruire insieme anche quali saranno gli
obiettivi da raggiungere.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Assessore Unia. Non ci sono altri interventi, quindi mettiamo in votazione la
delibera. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato?
Se tutti i Consiglieri hanno votato, favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti nessuno.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto.
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