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SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con il punto 8 del nostro Ordine dei Lavori: "Adesione al nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia (Covenant of Mayors for Climate & Energy). Iniziativa europea. Approvazione" SICARI Francesco (Presidente) Illustra l'Assessore Unia. Prego, Assessore Unia. UNIA Alberto (Assessore) Sì, la diamo per letta, do solo due informazioni. Questa delibera è per dare mandato alla Città di Torino e aderire al nuovo Patto dei Sindaci per il clima e per l'ambiente, e l'energia, scusate. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Assessore Unia. Se non ci sono dichiarazioni di voto, metto in votazione la delibera. Un attimo. Prego, Vicepresidente Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. Semplicemente per dire che avrei votato normalmente a favore di questa delibera, perché la Città di Torino nel corso degli anni non solo ha aderito al Patto dei Sindaci, ma, come è accaduto nel 2015, ha rendicontato alla Commissione Europea e ovviamente a tutte le altre Amministrazioni aderenti a questo importante Patto, i propri sforzi e lo ha fatto in modo misurabile, cioè nel 2015 la Città di Torino, dopo aver affidato un incarico al Politecnico di Torino ha chiesto che un Ente terzo, quindi il Politecnico di Torino, certificasse la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. L'obiettivo di questa delibera è quello di aggiornare e riaggiornare gli obiettivi dell'Amministrazione. Credo che faccia piacere e abbia fatto piacere a tutti voi scoprire nel 2015 che quello studio aveva prodotto come risultato che con 5 anni di anticipo rispetto al 2020, la Città di Torino aveva già raggiunto l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera in questo territorio. Lo dico perché questo è stato sicuramente un elemento di soddisfazione, motivo di orgoglio, però la possibilità di misurare quegli sforzi è stata strettamente collegata a tutta una serie di investimenti che noi abbiamo puntualmente rendicontato e chi è più attento tra di voi avrà letto quello studio del Politecnico e avrà visto quali sono state nel corso degli anni le tante misure e i tanti sforzi concreti che questo territorio ha adottato per raggiungere quell'importante obiettivo. E ricollegandomi alla delibera di prima, non dobbiamo nasconderci che buona parte di quegli obiettivi sono stati raggiunti anche grazie a un player di questo territorio, che ha condiviso la strategia, che ha fatto degli investimenti e questo player, ovviamente, era ed è IREN. Sono in imbarazzo un po' a votare questa delibera in questo momento dopo la deliberazione precedente, cioè dopo che la Città di Torino ha espresso la rinuncia a continuare a guidare quel veicolo, ad essere protagonista nelle scelte strategiche di quel veicolo, perché io credo, in analogia, che diventerà sempre più difficile per la Città di Torino raggiungere obiettivi ambiziosi. Allora la mia paura, il mio timore, è che questo sia un documento fine a se stesso e che questa adesione, così come è capitato negli anni, diciamoci la verità, per molte Amministrazioni, l'Assessore forse lo sa, ma il Paese Italia è il Paese con il maggior numero di comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci. Perché? Perché vi era un'abitudine, vi era anche l'idea che l'adesione al Patto dei Sindaci, più che l'insieme di una serie di obiettivi da raggiungere e quindi di impegni e di sforzi, fosse l'opportunità per accedere a finanziamenti europei. Quello che sta votando oggi il Consiglio Comunale con questa adesione al rinnovato Patto dei Sindaci in realtà è un insieme di impegni e dire che noi continueremo a sforzarci per ridurre le emissioni in atmosfera in questo territorio, o lo si fa concretamente con degli strumenti, altrimenti rischia di diventare un'adesione formale. Io ho paura, Sindaca, che da oggi la Città di Torino rientri a far parte di quel grande numero, purtroppo, di Amministrazioni che aderiscono a iniziative comunitarie lodevoli come queste, solo ed esclusivamente perché possono fare un comunicato stampa senza preoccuparsi degli sforzi conseguenti. A me piacerebbe pensare invece che la Città di Torino, in coerenza con quanto è successo negli ultimi anni, continui ad investire sul teleriscaldamento, continui a investire sulla mobilità alternativa veicoli privati, continui a investire sull'efficientamento energetico, continui ad ingaggiare l'Energy Service Company per efficientare il nostro patrimonio, continui a fare tutto ciò che ha fatto fino adesso e che ha consentito, ripeto, al netto delle strumentalità di parte, è un dato oggettivo, al 2015, di raggiungere con 5 anni di anticipo gli obiettivi del 2020. Potete dire quello che volete dal punto di vista strumentale, della propaganda politica, ma quello è un dato oggettivo. Torino nel 2015, con 5 anni di anticipo, ha raggiunto gli obiettivi del precedente Patto dei Sindaci. Sarà in grado la nuova Amministrazione di fare altrettanto? Io avrei dato piena fiducia a lei, Sindaca, se non avessimo votato la delibera prima, cioè se non ci fossimo messi nelle condizioni di ridurre la nostra golden share, di ridurre il nostro peso politico, di ridurre la nostra sfera di influenza all'interno di una società che deve fare degli investimenti ma che li deve fare nell'ottica della sostenibilità, ambientale ed energetica. Io ho paura che la delibera che abbiamo votato prima questo tipo di investimenti li favorirà in un altro territorio, che è quello genovese ed è per quello che contrariamente a quanto avrei fatto normalmente, io preferisco non condividere questo impegno, perché non è coerente con le scelte strategiche che l'Amministrazione sta facendo, perché non è coerente con gli impegni che un'Amministrazione dovrebbe assumersi. La Città di Torino dovrebbe fare esattamente l'opposto rispetto a quello che sta facendo. Allora noi dobbiamo battagliare su ogni punto, dobbiamo fare in modo che quando si parla di pratiche energetiche edilizie si sia nelle condizioni di poterle praticare, di metterci nelle condizioni di relazionarci con un territorio che incomincia a chiedersi: "Ma che cosa sta succedendo su questo territorio?" Non si possono più fare investimenti, non si possono più fare progetti, anche legati alla sostenibilità ambientale e al miglioramento delle condizioni ambientali e di questo io sono sinceramente molto preoccupato. Per quello, per una persona banalissima di coerenza, è difficile che un'Amministrazione si assuma una responsabilità del genere pochi minuti dopo aver detto che non è così importante che sia protagonista nelle scelte strategiche dell'unico vero, grosso, player pubblico che questo territorio ha, che è che IREN, le due cose non stanno insieme, c'è un'incoerenza eccessiva e quindi non me la sento, non me la sento di votare quest'atto, questa adesione al Patto dei Sindaci perché è smentita dalla delibera precedente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Vicepresidente Lavolta. Un po' di silenzio, grazie. Si è iscritto il Consigliere Cataldo Curatella, prego, ne ha facoltà. Silenzio, grazie. CURATELLA Cataldo Grazie. Allora io voglio augurare una cosa all'Assessore Unia, perché adesso noi votiamo la delibera sull'adesione al Patto dei Sindaci per il clima e l'energia, che è un documento che poi porterà di per sé con l'adesione a questo Patto, a questo Piano dei Sindaci a definire un nuovo, usiamo il termine, l'inglesismo usato nel 2010 "Tour in Action Play for Energy" e l'augurio che gli faccio è di non fare come il suo predecessore, per un semplice motivo, o meglio, anzi per tre ragioni. Nel precedente Piano sono state aggiunte delle azioni che erano palesemente irraggiungibili, che la Metro 2 ci sarebbe stata nel 2020 e infatti poi è stata spazzata via. E quindi, per favore, visto che diventa un patto importante, cerchiamo nel giro del prossimo anno o due anni, di mettere azioni che siano realmente realizzabili e non dei sogni e poi li buttiamo via nel 2030, 2050, perché tanto non ci saremo noi e poi saremo noi magari ad accusare che non sono stati raggiunti quei piani. Questo è il primo consiglio che mi sento di darle. Secondo consiglio, visto che il tema dei cambiamenti climatici è un tema molto importante, che l'obiettivo sia realmente sfidante, non come nel vecchio Piano in cui nel 2005 era stato già raggiunto il 95% dell'obiettivo finale al 2020 e quindi bisognava fare, si era già almeno al 18 %, bisognava fare poco per arrivare all'obiettivo al 2020 e si era già nel 2010 quando si scriveva che nel 2005 è stato raggiunto un obiettivo. Quindi che l'obiettivo sia veramente sfidante, perché altrimenti spariamo un numero solo per arrivare alla fine. Terza cosa, di non fare come è stato fatto nel 2015, cancellare tutta una serie di azioni previste nel Piano, tipo sulla residenza privata, che ha fatto sì che l'obiettivo nel 2020 fosse anticipato e quindi il piano è stato raggiunto 5 anni prima. Quindi io le auguro di non fare queste tre cose, perché altrimenti è facile dire, tra un anno o due anni, "Abbiamo raggiunto vent'anni prima gli obiettivi del PAESC", grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Curatella. Prego, Assessore Unia. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Accolgo i suggerimenti del Consigliere Curatella come preziosi. Come qualcuno già sa, stiamo lavorando a coprire con il teleriscaldamento l'area nord di Torino, quindi Falchera, Barca e Bertolla, e già questo comunque ci consentirà di ridurre di parecchio le emissioni di CO2, l'obiettivo è quello della riduzione del 40% entro il 2030, che calcolando che si parte dal 1991 è un obiettivo effettivamente forse poco sfidante. Però al di là di questo, credo che oltre agli obiettivi della singola Città, che ogni singola Città si impegna a mantenere, c'è anche un discorso legato alla condivisione di obiettivi con le altre Città europee, il fatto che ci si continui a confrontare con loro su tutti i temi della sostenibilità e dell'efficienza energetica e soprattutto si stia lavorando in maniera coordinata sull'adattamento ai cambiamenti climatici. Quindi io penso che sia possibile poi costruire insieme anche quali saranno gli obiettivi da raggiungere. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Assessore Unia. Non ci sono altri interventi, quindi mettiamo in votazione la delibera. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Se tutti i Consiglieri hanno votato, favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti nessuno. SICARI Francesco (Presidente) Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto. |