Interventi |
MENSIO Federico Grazie, Presidente. Ovviamente dopo tutto quello che abbiamo sentito questa sera c'è stato detto che sono state dette un sacco di menzogne. Ad esempio vorrei ricordare a tutti i Consiglieri della Maggioranza che a Genova il PD si è astenuto evidentemente nell'interesse del territorio, a differenza di quanto sentito prima. Ma, detto questo, io la invito, Presidente, a leggersi un libro, io l'ho letto, è uno dei primi libri che ho letto quando ho deciso di fare determinate scelte, che è "La Casta" di Rizzo e Stella, specialmente al capitolo 12. Detto questo, io capisco, capisco tutto, capisco anche il tentativo mio di comprendere come non poter più nominare all'unanimità, senza una rosa di nomi le cariche apicali di una società, sia evidentemente ritenuto una perdita, ma invece con i nuovi Patti si rappresenta un valore, perché tali nomine verranno fatte solo su delle rose di nomi e non più nelle segrete stanze. Detto questo, è chiaro che Torino, che è stata lasciata con 80 milioni di Euro di debito strutturale certificato dalla Corte dei Conti vige e sta in una situazione ben diversa dalle altre Città. Ma tutto questo, tutto questo è nulla, è nulla rispetto a quello che abbiamo sentito, evidentemente. Se in effetti IREN, che è una società quotata in borsa, i cui membri del CdA non hanno vincoli di mandato, ha deciso fino al 2023 di investire sul territorio di Torino, mi auguro che a differenza di quanto ho sentito fino ad ora, l'abbia fatto proprio perché c'è un interesse industriale. Abbiamo parlato di centrali idroelettriche, abbiamo parlato di illuminazione a led, abbiamo parlato di tante cose. Quindi io credo che nell'ottica corretta del CdA che non ha vincoli di mandato, queste risorse verranno mantenute sul territorio, proprio perché gli investimenti si fanno in una società, seppur guidata da nomine fatte dalla parte politica su un interesse della società stessa e dei soci che ne fanno parte. Quindi il nostro voto ovviamente sarà a favore. Grazie. |