Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Non essendoci altre persone segnate per intervenire, procediamo allora con la votazione. Metto quindi in votazione gli emendamenti accorpati dal 472 al 480, con parere contrario della Giunta. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Se tutti i Consiglieri hanno votato, chiudo la votazione. Favorevoli nessuno, contrari 22, astenuti nessuno. L'accorpamento è stato respinto. SICARI Francesco (Presidente) Andiamo avanti quindi con l'accorpamento degli emendamenti dal 481 al 535. Se per tutti va bene, darei lo stesso esito. SICARI Francesco (Presidente) Posso dare lo stesso esito anche per l'accorpamento dal 536 al 561? SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito anche per dal 562 al 680, okay. SICARI Francesco (Presidente) Quindi adesso andiamo con le dichiarazioni di voto sulla delibera. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano La dichiarazione di voto del Partito Democratico è assolutamente contraria a quella che riteniamo essere una delle peggiori delibere che questa Giunta 5 Stelle capeggiata dalla Sindaca Appendino ha mia portato in quest'Aula, una delibera che smonta completamente oltre 100 anni di storia industriale di questa Città, regalando peraltro senza alcun corrispettivo, alla Città di Genova la prospettiva di governo della più importante azienda multiutility del Nord Ovest, di cui fino a oggi eravamo gli azionisti di riferimento. Una delibera, quella portata da Appendino, figlia di una trattativa nata male e finita peggio, in cui la Città di Torino non ha assolutamente avuto i suoi interessi tutelati, ha avuto una Sindaca che si è fatta portare a spasso dal Sindaco di Genova, Bucci e dai Sindaci emiliani, costringendo la medesima Sindaca a firmare un atto scellerato che noi contestiamo dalla prima all'ultima parola, un atto che di fatto sottrae qualunque ruolo vero e autentico alla Città di Torino nella definizione dei vertici di IREN, un atto che mette a serio repentaglio non solo, quindi, il governo dell'azienda, ma anche il futuro Piano di Investimenti dell'azienda, del futuro Consiglio di Amministrazione che avrà piena facoltà di modificare questo Piano Industriale, sottraendo al nostro territorio risorse importanti. Non possiamo, concludendo, non far rilevare la totale incoerenza di una forza politica, il Movimento 5 Stelle, che ha fatto della tutela dei cosiddetti beni comuni una propria bandiera, addirittura è una delle cinque stelle, e poi alla prima occasione utile viene qua e ci spiega come la frontiera prospettica dei servizi pubblici della Città di Torino, e non solo della Città di Torino, si ottiene attraverso una svendita del patrimonio societario, che non è di proprietà del Movimento 5 Stelle, non è di proprietà della Sindaca Appendino. La Sindaca Appendino ha la grave responsabilità politica di averlo gestito male negli interessi dei torinesi e di questo risponderà correttamente ai torinesi. Ahinoi, con questo voto il Movimento 5 Stelle questa sera stabilisce la fine di una storia centenaria del governo di questa società ed è per questa ragione che il Gruppo del Partito Democratico, il Centrosinistra, non può tollerare uno scempio di questo tipo e voterà convintamente contro questa deliberazione. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Lo Russo. Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Ovviamente dopo tutto quello che abbiamo sentito questa sera c'è stato detto che sono state dette un sacco di menzogne. Ad esempio vorrei ricordare a tutti i Consiglieri della Maggioranza che a Genova il PD si è astenuto evidentemente nell'interesse del territorio, a differenza di quanto sentito prima. Ma, detto questo, io la invito, Presidente, a leggersi un libro, io l'ho letto, è uno dei primi libri che ho letto quando ho deciso di fare determinate scelte, che è "La Casta" di Rizzo e Stella, specialmente al capitolo 12. Detto questo, io capisco, capisco tutto, capisco anche il tentativo mio di comprendere come non poter più nominare all'unanimità, senza una rosa di nomi le cariche apicali di una società, sia evidentemente ritenuto una perdita, ma invece con i nuovi Patti si rappresenta un valore, perché tali nomine verranno fatte solo su delle rose di nomi e non più nelle segrete stanze. Detto questo, è chiaro che Torino, che è stata lasciata con 80 milioni di Euro di debito strutturale certificato dalla Corte dei Conti vige e sta in una situazione ben diversa dalle altre Città. Ma tutto questo, tutto questo è nulla, è nulla rispetto a quello che abbiamo sentito, evidentemente. Se in effetti IREN, che è una società quotata in borsa, i cui membri del CdA non hanno vincoli di mandato, ha deciso fino al 2023 di investire sul territorio di Torino, mi auguro che a differenza di quanto ho sentito fino ad ora, l'abbia fatto proprio perché c'è un interesse industriale. Abbiamo parlato di centrali idroelettriche, abbiamo parlato di illuminazione a led, abbiamo parlato di tante cose. Quindi io credo che nell'ottica corretta del CdA che non ha vincoli di mandato, queste risorse verranno mantenute sul territorio, proprio perché gli investimenti si fanno in una società, seppur guidata da nomine fatte dalla parte politica su un interesse della società stessa e dei soci che ne fanno parte. Quindi il nostro voto ovviamente sarà a favore. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Mensio. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Io intervengo per esprimere invece il voto contrario della Lista Civica. Io credo si tratti di un profondo errore quello che la Maggioranza sta facendo in questo momento, si tratta di una delibera che al contrario di quanto ci è stato narrato oggi tenderà a far pesare sempre di meno questa Città e di questo fatto voi avrete, porterete le responsabilità di questo voto che oggi date. Credetemi, non credo che per chiunque abbia frequentato qualche Consiglio di Amministrazione, si tratti di sperare, credere che sempre si vada d'amore d'accordo e che sempre si troveranno delle coesioni, esprimendo, diciamo, delle volontà compatte da parte dei vari soci. Proprio per questo invece la garanzia dell'unanimità prevedeva la possibilità di mantenere una maggiore tutela nell'espressione del management della società, poi mi dovete spiegare come invece questo non è un elemento, diciamo così, penalizzante, ma invece rappresenta un vantaggio addirittura rispetto a quelli che sono gli attuali Patti, la possibilità invece che ci vedremo nominare da altri, Presidente, possibilmente anche Amministratore Delegato, Presidente e anche Vicepresidente, però questa è la vostra convinzione. Credo che sarà difficile distogliere da questo. Credo davvero che oggi perdiamo un pezzo importante anche nella possibilità di costruire un futuro per lo sviluppo di questa Città. Sempre più diamo evidenza che ci interessa invece, o meglio, vi interessa invece una situazione di ridimensionamento, sempre verso il piccolo, sempre verso l'isolamento, ma questa, evidentemente, è proprio la visione che contraddistingue quello che sta dietro all'Amministrazione di questa Città, almeno in questo periodo. Sicuramente il fatto che si sia ereditata una situazione non facile non giustifica invece il continuare a fare delle scelte che io giudico scellerate, nel senso che, ribadisco, il tema non è più cosa avete ereditato e come state gestendo, ma quello che si troverà a dover gestire chi verrà dopo, perché qui stiamo mettendo in crisi il futuro di quelli che saranno anche le generazioni a venire del nostro territorio. Giustamente questa è una Città che si sta contraddistinguendo per un'alta fascia, diciamo anche in termini anagrafici, una Città che tende ad invecchiare e così facendo continuerà ad essere una Città sempre più di vecchi, perché i giovani non vedranno sviluppo, non vedranno futuro perché non c'è la capacità di avere possibilità di investire su questo futuro. Quindi, ribadisco, io voto contrariamente a questa delibera, che credo sia segno proprio di una miopia forte da parte dell'Amministrazione. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Tresso. Procediamo allora adesso con la votazione della delibera, così come emendata. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Tutti i Consiglieri hanno votato, chiudiamo la votazione. Favorevoli 22, contrari 8, astenuti nessuno, dichiaro quindi approvata la deliberazione. |