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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2019-00093
"NOMADI/MINORANZE ETNICHE E POLIZIA MUNICIPALE: INTERROGATIVI INTORNO AD UNA QUESTIONE COMPLESSA" PRESENTATA IN DATA 11 GENNAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La prossima interpellanza è la 00093 del Consigliere Capogruppo Magliano:

"Nomadi/minoranze etniche e Polizia Municipale: interrogativi
intorno ad una questione complessa"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Risponde l'Assessore Finardi. Cinque minuti per lei, Assessore, prego.

FINARDI Roberto (Assessore)
Buongiorno a tutti. Grazie, Presidente. Allora, in relazione all'interpellanza, il Reparto
Informativo delle Minoranze Etniche opera in diretta continuità con il patrimonio di
conoscenze, esperienze ed informazioni accumulati per anni dal Nucleo Nomadi. Il
Reparto opera in piena sinergia con le Forze di Polizia dello Stato in costante scambio
informativo ed operativo e con i Servizi Sociali comunali con i quali gestisce tutti gli
interventi nei campi e aree occupati. Nel corso del 2018 ha compiuto la ricognizione
sulle varie etnie straniere diverse dai rom, sinti, camminanti presenti in Torino. Il
Reparto Informativo Minoranze Etniche è composto da 28 unità, escluso il
Responsabile di Reparto ed inclusi quattro Commissari. Tutte le unità, dal lunedì al
sabato tra le 07.00 e le 24.00, sono impegnati in attività diverse nei diversi campi;
verifiche di presenze, richieste informazioni per altre Forze di Polizia, indagini delegate,
notifiche, accertamenti sulle scolarizzazioni, presenza a tutela di altri operatori sia
istituzionali e non, eccetera. Relativamente al punto 3, le operazioni di Polizia
Giudiziaria derivano direttamente da attività di delega oppure scaturiscono da normali
controlli; l'esito dell'attività degli anni 2016 e 2018 è la seguente: 9 notizie di reato per
inadempienza scolastica; 64 notizie di reato per incendi; 75 notizie di reato per
immissioni fumi in atmosfera; 97 notizie di reato per occupazioni abusive; 35 notizie di
reato per danneggiamenti; 58 notizie di reato per furto; 54 notizie di reato per reati
edilizi; 65 notizie di reato per altri reati; 96 accompagnamenti e 8 arresti; 710 indagini
delegate; 174 indagini di iniziativa; 487 denunce a piede libero; 3.805 identificazioni;
251 sequestri amministrativi; 260 sequestri giudiziari; 71 rinvenimenti di veicoli
oggetto di furto e 1.170 chilogrammi di rame. Per quanto attiene al punto 4, si rileva che
la presenza di rom sul territorio cittadino è prevalentemente concentrata nei campi
autorizzati di via Germagnano 10 e strada Aeroporto 235/25 e negli insediamenti
spontanei di via Germagnano, più precisamente campo autorizzato Germagnano 10, a
causa della situazione venutasi a creare negli ultimi due anni, anche in esecuzione del
decreto di sequestro preventivo del Gip il Comune di Torino ha intrapreso la strada del
superamento del campo mediante la demolizione dei moduli inagibili vandalizzati o
bruciati e di quelli che risultassero non più utilizzati. L'attività è tuttora in corso e
risulta ad oggi demolita la metà dei moduli iniziali, nonché posto sotto sequestro il 23%
della superficie occupata del campo. Al momento si rileva la presenza di circa 130 rom
slavi di origine bosniaca. Insediamento spontaneo denominato "lato-slavi" adiacenza via
Germagnano 10; l'insediamento si compone di circa 25 strutture utilizzate ai fini
abitativi da circa una cinquantina di rom di origine bosniaca costituito sia da roulotte
che da rifugi di fortuna eretti con materiale di recupero di varia natura: legno, metalli e
materiale plastico. L'insediamento spontaneo denominato "ponte" in via Germagnano
l'area di cui si tratta è situata a ridosso della scarpata che discende dalla struttura viaria
costituente il raccordo autostradale Torino-Caselle; l'insediamento si compone di un
centinaio di strutture utilizzate ai fini abitativi da circa 200 rom di origine rumena e
formati sia da roulotte che da rifugi di fortuna costruiti con materiali di recupero di varia
natura. Insediamento spontaneo denominato "AMIAT" in via Germagnano 50; l'area di
cui si tratta è compresa tra la via di accesso alla discarica municipale dell'AMIAT a
nord ed il torrente Stura di Lanzo a sud; l'insediamento si compone di una cinquantina
di strutture utilizzate ai fini abitativi da circa 150 rom equamente suddivisi tra rom di
origine rumena e rom slavi formate sia da roulotte che da rifugi costruiti con materiali di
recupero di varia natura. Campo autorizzato Aeroporto, strada Aeroporto 235/25; tale
struttura è costituita da tre file di piazzole destinate ad ospitare mezzi, roulotte e camper,
in uso ai nomadi. La fila verso l'Autostrada Nord, fila 1, risulta assegnata a rom slavi
provenienti dalla Bosnia Erzegovina e sono attualmente circa un centinaio, mentre le
altre file, fila 2 e fila 3, risultano assegnate a circa 150 rom di origine serbo-croata. Tale
convivenza tra persone, usi, costumi e tradizioni diversi, seppur duratura nel tempo, ha
spesso generato conflitti anche cruenti. Nelle vicinanze del campo autorizzato insiste
inoltre un insediamento spontaneo di circa 30 persone di nazionalità rumena che vivono
in rifugi di fortuna eretti in un'area a ridosso della sponda a sinistra dello Stura e di
proprietà della Acciai Terni S.p.A. I sinti piemontesi invece risultano tutti cittadini
italiani. A Torino vivono principalmente in due aree attrezzate e autorizzate dalla
Pubblica Amministrazione: Sangone e Le Rose. Il campo nomadi Sangone di corso
Unione Sovietica 625, dove sono domiciliate circa 90 persone, è sito nella zona sud di
Torino sulla sponda dell'omonimo torrente. L'area ospita, oltre i sinti, anche un piccolo
gruppo di rom slavi. Il campo nomadi Le Rose di via Lega 50 zona nord della Città è
abitato solo da circa 60 sinti piemontesi. Gruppo con caratteristiche atipiche è costituito
dai camminanti siciliani. Come i sinti, anche questo gruppo è composto da cittadini di
nazionalità italiana residenti nella provincia di Siracusa che utilizzando roulotte trainate
si trasferiscono a Torino dall'inizio della primavera sino ad autunno inoltrato. Sono
famiglie non particolarmente numerose che si aggregano in carovane composte da un
numero di mezzi variabile da 10 a 20; dagli accertamenti effettuati sono state
identificate un centinaio di persone che ruotano nell'area metropolitana di Torino. In
relazione al punto 5 viene effettuato un costante monitoraggio del territorio, controllo
dei documenti personali e regolarità dei mezzi utilizzati. Il controllo avviene mediante
le disposizioni del Reparto che prevedono frequenti e quasi giornalieri passaggi di
controllo e mediante le pattuglie del Reparto a disposizione della Centrale Operativa del
Corpo ogni qualvolta la stessa riceve una segnalazione. Nel 2018 è stata rilevata la
presenza di circa 150 nomadi non stanziali che si spostano e/o transitano a bordo dei
camper e/o roulotte all'interno della Città. Si tratta essenzialmente di rom slavi
provenienti in parte da altre Città ed in parte da insediamenti stanziali locali,
l'Aeroporto Germagnano, da dove si sono allontanati sia a causa di conflitti con gli altri
dimoranti che per la scelta di vivere nelle vicinanze di parenti che abitano in case
private. Il nomadismo di questi piccoli gruppi, che normalmente sono composti da un
numero variabile di persone legati da stretti vincoli familiari, è relativo, infatti gli
spostamenti avvengono normalmente sempre da e per le stesse località alle quali sono
legati dai servizi forniti nell'area: presenza di acqua potabile, esercizi pubblici, eccetera,
nonché dalla possibilità di ricavare un reddito che deriva in genere dal recupero di
metalli e altre cose usate. In alcune aree in particolare piazza d'Armi e viale Agudio,
spesso si crea una commistione tra i rom ed altri cittadini non nomadi che per vari
motivi vivono su mezzi allestiti come abitazioni. Si tratta di persone rimaste senza casa
o altri che hanno fatto questa scelta di vita, come ad esempio alcuni artisti di strada. I
contatti e la collaborazione tra uffici del Servizio Sociale e Reparto Informativo
Minoranze Etniche avvengono ogni qualvolta i citati uffici ne abbiano la necessità ed
inoltre in particolare con le periodiche riunioni del gruppo di lavoro interassessorile ed
interdivisionale per la definizione delle modalità operative e del cronoprogramma del
Progetto Speciale Campi Nomadi. Questo in riferimento al punto 6 dell'interpellanza.
Per quello che è inerente il punto 7 leggo quanto inoltratomi dall'Assessorato alla Salute
e Politiche Sociali ed Abitative: "Come è noto e già illustrato in una seduta della IV
Commissione del Consiglio Comunale svoltasi in data 13 marzo 2018, il Progetto
Speciale Campi rom è stato avviato con deliberazione della Giunta Comunale del 15
febbraio 2018 che ne ha approvato in macrofasi l'articolazione organizzativa interna.
Successivamente all'approvazione in data 4 aprile, sempre dell'anno 2018, da parte del
Consiglio Comunale del nuovo Regolamento per la concessione dei nullaosta alla sosta
nei campi attrezzati, nel numero di 379, con le deliberazioni del 24 luglio e del 12
novembre, sempre del 2018, è stato possibile definire in attuazione di quanto previsto
dagli articoli 1 e 2 dello stesso Regolamento la capienza dei campi e la composizione
della commissione per il rilascio dei nullaosta alla sosta. In particolare, proprio in
ottemperanza all'obbiettivo del progressivo superamento dei campi, è stato definito che
non saranno concessi nullaosta alla sosta presso il campo di via Germagnano 10 che
sarà pertanto il primo ad essere superato e le persone che non hanno avuto nel passato
l'autorizzazione a sostarvi le prime a poter beneficiare dei percorsi di inclusione del
progetto. D'altra parte anche l'esecuzione delle indicazioni della Magistratura
precedente 14 casette delle 30 esistenti ed il Centro polivalente sono già state demolite o
perché vandalizzate o perché lasciate libere. Si sono inoltre effettuate le procedure per
l'individuazione del Presidente della Commissione che la Giunta aveva indicato
dovesse essere un esterno esperto in materia di ordine pubblico; nel mese di gennaio è
stato nominato il generale dei Carabinieri in quiescenza dottor Benedetto Lauretti che in
data 31 gennaio ha presieduto all'insediamento della Commissione che ha definito le
modalità e le tempistiche per la presentazione delle istanze per il nullaosta alla sosta nel
campo di strada Aeroporto che si svolgerà dal prossimo 19 febbraio al 19 marzo presso
la sede del Comando di Polizia Municipale. In questi giorni gli operatori sociali del
Servizio Stranieri e Minoranze Etniche della Divisione Servizi Sociali stanno
distribuendo la modulistica tradotta anche in serbo-croato. Secondo punto,
l'individuazione dell'organizzazione che svolgerà il servizio di assistenza tecnica al
progetto, un'A.T.I. con capofila la Cooperativa Sociale Liberitutti di cui fanno parte
anche la Fondazione Contrada Onlus per le azioni di rigenerazione urbana e
(incomprensibile) Capitol S.r.l. per le azioni di fundraising, il Project Manager dottor
Marco Buemi con un ricco curriculum di formazione ed esperienze in materia in Italia e
all'estero ed anche attualmente impegnato nel progetto di superamento dei campi rom
della Città di Roma".

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La invito a concludere.

FINARDI Roberto (Assessore)
Ho finito. "La riorganizzazione dell'Ufficio Minoranze Etniche nell'ambito di quella
più generale dei Servizi Sociali della Città che ha visto assegnare a tale Ufficio tutte le
competenze in maniera d'accompagnamento sociale per le famiglie rom e sinti che
prima erano suddivise tra vari servizi, nonché tutto il personale tecnico pubblico e
convenzionato in materia, in particolare all'esito delle procedure di mobilità, l'ufficio si
avvale di tre assistenti sociali, quattro educatori, un operatore servizi generali e un
funzionario in P.O. dedicata. La compagine insieme agli operatori sociali del Servizio
Stranieri e Minoranze Etniche sta avviando un'attività di contatto con i nuclei già
autorizzati nel campo di Germagnano 10 per l'individuazione di percorsi di inclusione
sociale attingendo le risorse della coprogettazione cittadina realizzata in materia di
politiche abitative e di accompagnamento al lavoro e dalle altre che potranno essere
reperite in relazione a percorsi individuali".

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Assessore. Io l'ho lasciata concludere, ricordo che ai sensi del nostro
Regolamento avete cinque minuti a disposizione; invito un po' tutti, invito tutta la
Giunta, lo dico anche all'Assessore Unia che ha la delega ai rapporti col Consiglio
Comunale, ad aiutarci a rispettare il nostro Regolamento.
Consigliere Magliano, prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio l'Assessore, anche perché i punti posti
nell'interpellanza erano oggettivamente corposi, lo ringrazio anche per come ha voluto
sviscerarli tutti. Ci sarebbero una serie di domande che vorrei fare all'Assessore, ma
penso che sia più opportuno, guardo anche l'Assessore, da questo punto di vista,
affrontare in Commissione perché oggettivamente alcuni temi, tipo il primo, cioè se è
cambiato un modello operativo rispetto a prima, rispetto a quello che oggi viene
utilizzato, cioè la differenza tra Nucleo Nomadi e il modello operativo RIME; alcune
questioni poste ad esempio su una Commissione che abbiamo affrontato, con
l'Assessore presente, di nuovi insediamenti sui quali era necessario fare un
ragionamento con i Servizi Sociali. Cioè, ci sarebbero tante cose, ma la copiosità di
informazioni date in quest'Aula dall'Assessore non mi permette di entrare nel merito di
punto per punto, per cui io chiedo all'Assessore, come fa di solito, se mi volesse fornire
la documentazione in modo tale da affrontarla e chiederei però un approfondimento in I
più IV Commissione sul tema, perché questa interpellanza è un'interpellanza che un po'
prova a fare un excursus di che cosa è stato fatto nel cambio di gestione da questo punto
di vista tra la precedente Amministrazione e questa Amministrazione. Visto che la
riorganizzazione anche del Reparto Informativo Minoranze Etniche, il RIME, è una
delle novità, cercare di capire fino in fondo come si sviluppa e come interviene.
Dopodiché, mi pare che anche alla luce di quello che ha detto l'Assessore nella risposta,
ci sia una serie di approfondimenti necessari ad esempio sul tema dei camminanti;
questi camminanti che hanno una permanenza sul nostro territorio, da quel che mi
risulta in questo anno quella permanenza invece è durata più a lungo. Per cui, tutta una
serie di soluzioni o di questioni che mi sono state poste. Per cui io ringrazio l'Assessore
per la precisione dell'informazione, non rubo altro tempo all'Aula e chiedo un
approfondimento in I e IV Commissione se fosse possibile, Presidente, la ringrazio.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ne ha facoltà, Consigliere Magliano, quindi nonostante la lunghissima risposta
dell'Assessore Finardi, andrà in approfondimento in I più IV Commissione Consiliare
per il verbale, stiamo parlando dell'interpellanza 00093, lo dico per gli uffici.
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