Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Un pochino di silenzio, sennò continuiamo a ridurre i tempi, sempre più fiscali, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Quindi adesso non ci sono altri interventi su questo specifico accorpamento e mettiamo in votazione l'accorpamento. Tutti tranquilli? Okay. Andiamo quindi a votare l'accorpamento degli emendamenti dall'1 al 13. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Tutti i Consiglieri hanno votato. Chiudiamo. Favorevoli nessuno, contrari 22, astenuti nessuno. SICARI Francesco (Presidente) Passiamo ora alla discussione dell'accorpamento degli emendamenti dal numero 14 al numero 471, escluso l'emendamento 84, che è di Giunta. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Questi emendamenti hanno oggetto nell'accorpamento voluto dalla Maggioranza del Movimento 5 Stelle il corpo della narrativa della deliberazione, una narrativa che, come abbiamo avuto modo di dire in sede di dibattito generale, è a nostro modo di vedere completamente fallace nella sua impostazione. Perché è fallace? Perché parte, come abbiamo detto, da presupposti che non sono minimamente condivisibili, li elenco sommessamente, anche perché ridurre in tre minuti un intervento su centinaia di emendamenti, mi scuseranno i Consiglieri, non è propriamente banale, perché noi abbiamo puntualmente, emendamento per emendamento, fatto rilevare i singoli elementi che non erano a nostro modo di vedere precisi. Quali sono gli elementi essenziali su cui noi non siamo d'accordo. Il primo riguarda il fatto che questa società non è vero che, come dire, è una società che dopo l'approvazione di questa delibera avrà soci che peseranno allo stesso identico modo, anzi proprio il contrario per le ragioni che abbiamo esposto durante la discussione generale, a valle dell'approvazione di questi emendamenti, la Città di Torino, in virtù del combinato disposto dei seguenti elementi, il primo, il fatto che, vostra scelta, obtorto collo, o non obtorto collo, per colpa di Gigino, scusate, l'ho già detto una volta e mi avete già cacciato, per colpa di Luigi Di Maio, per colpa di Matteo Salvini, per colpa del destino cinico e baro, questo Paese ha un Governo che si è dimenticato di erogare i fondi agli Enti Locali. Quindi voi che sostenete questo Governo, che sostenete che la Lega che lascia la Diciotti fuori dai porti, allo stesso identico modo venite qua ci spiegate che abbiamo esigenza di preconfigurare delle condizioni che ci permetteranno, pur non volendolo, eh, attenzione bene, "Non lo vogliamo, però siccome ci piace tanto la vostra cadreghina, saremo costretti per il bene della Città, per il bene della Città", questo bene della Città, non il vostro, il bene della Città, "a vendere ulteriori azioni di IREN". Ma siccome però, ed è questa la cosa paradossale, voi l'avete già fatto e l'avete già fatto impropriamente, arrivate con questa deliberazione che in narrativa dice delle cose false, che, cioè, che la Città di Torino non avrà più lo stesso peso nell'individuazione dei vertici di IREN e questa cosa qua, unita al fatto che non esiste il vincolo di mandato neanche per i 3 Consiglieri che verranno nominati, ma ammesso e non concesso che i Patti Parasociali vivano, significa che il prossimo vertice di IREN, che di fatto sarà deciso, forse ha ragione la Sindaca, ufficialmente e formalmente all'unanimità, nella sostanza evidentemente dal Sindaco Bucci, cioè da Genova, verosimilmente modificherà o potrà modificare il Piano Industriale, perché sarà quella la sede in cui verrà dimostrato che l'attuale Piano Industriale, che invece oggi prevede assunzione e posti di lavoro per questa Città, potrà essere modificato nell'esclusivo interesse di questa Città. Allora sotto questo profilo gli emendamenti che abbiamo proposto andavano esattamente a modificare questa falsa impostazione. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Lo Russo. Prego, Consigliere Carretta. CARRETTA Domenico Vede, Sindaca, io credo che, al di là della sua sacrosanta presa di posizione nei confronti del Ministro dell'Interno circa l'autorizzazione a procedere, dovrebbe in un certo senso anche evidenziare con maggior rabbia, con maggior forza anche quello che è il maltolto rispetto alla Città, perché io sono d'accordo con quello che diceva prima il Consigliere Versaci, noi siamo stati eletti per fare gli interessi di questa Città. Purtroppo è questo Governo che non sta facendo gli interessi di questa Città e purtroppo questo Governo è a trazione pentastellata, la Lega, piace o no, ha preso il 17%, il 30%... SICARI Francesco (Presidente) Rimanga sul tema, rimanga nel merito. CARRETTA Domenico È a trazione pentastellata ma non ve ne siete accorti perché vi siete fatti fate portare in giro così come vogliono, però va bene tutto. L'emendamento richiama proprio questo senso di responsabilità, il fatto di cambiare da coordinamento con regia, ci porta proprio a questo, a cercare di ritrovare anche nelle parole il metodo per cercare anche di trovare una soluzione a uno scempio che sì, è vero, che è stato perpetrato negli anni precedenti, è anche vero che insomma qui si stanno bruciando le tappe, qui si sta facendo più di quanto non abbiano fatto quei brutti, sporchi e cattivi di qualche anno fa, qui state facendo davvero un lavoro encomiabile. Comunque, ripeto, la gente è dalla vostra parte, so benissimo che il vento non è cambiato, so benissimo che proprio per questa cosa di non cambiare coordinamento con regia ci sarà gente che continuerà ad avere fiducia in voi perché almeno avete liberato la Città da quelli che hanno creato solo disastri. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Carretta. Prego, Vicepresidente Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Come avete notato leggendo questi emendamenti, le tante correzioni, alcune più formali, ma altre decisamente sostanziali, mirano sostanzialmente a correggere un'impostazione narrativa che è quella orientata a rappresentare in questo nostro territorio una idea di società che però in realtà non corrisponde a quella né che ci ha rappresentato oggi la Sindaca, né quella che avremmo voluto ci rappresentasse. Ad esempio nella narrativa non compare mai la parola TRM, come avete notato dagli emendamenti che vi abbiamo sottoposto, TRM è la società che gestisce la termovalorizzazione dei rifiuti del nostro territorio. Che cosa è successo, e ve lo abbiamo fatto notare negli ultimi anni, a differenza di quanto accadeva durante la campagna elettorale del 2016, in cui manifestavate contro il termovalorizzatore, è successo che grazie alla Sindaca Appendino, al Movimento 5 Stelle, si è passati a bruciare, a termovalorizzare quasi 500.000 tonnellate di rifiuti. E il fatto che oggi voi annunciate urbi et orbi la volontà di dismettere il 18% delle quote di quella società, beh, guardi, prima il Consigliere Versaci richiamava alla coerenza e alle bugie, non ero io che dichiaravo nel 2015, anzi il 9 novembre 2016, chiedo scusa, "Sono 7 anni che è iniziata l'attività politica del Movimento 5 Stelle, si riferiva a livello nazionale e sono 7 anni che questa idea non è mai cambiata. Oggi che siamo al Governo di questa Città vogliamo rafforzare il nostro controllo pubblico affinché Torino si avvii verso una forte riduzione dei rifiuti, arrivando a superare in tempi utili il concetto di incenerimento". Dopo solo due anni e mezzo, udite, udite, che cosa capita in questa nostra Città? Che sono aumentati i rifiuti che vanno al termovalorizzatore, che non è cresciuta la raccolta differenziata e oggi ci dicono, prima il Consigliere Mensio a mezzo stampa, oggi la Sindaca Appendino, che ringrazio perché almeno è onesta intellettualmente, ci anticipate che venderete le quote di TRM. Grazie per questa straordinaria coerenza. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Vicepresidente Lavolta. Prego, Consigliera Canalis. CANALIS Monica Grazie, Presidente. Quello che stiamo votando oggi è un disegno che in realtà affonda le sue radici già negli anni passati, sembra proprio di capire che i vari passaggi che si sono svolti in quest'Aula miravano ad arrivare al voto odierno. Partiamo da quello che è accaduto nel marzo-aprile 2018. SICARI Francesco (Presidente) Sta intervenendo sugli emendamenti? CANALIS Monica Sì, sulla narrativa. Io sto riferendo ad FSU, che peraltro è precisamente citato nelle premesse della delibera che stiamo votando oggi, Presidente, Partiamo da quanto accaduto nel marzo-aprile 2018, quando la Città ha deciso di operare una scissione parziale, non proporzionale, asimmetrica di FSU. In FSU Torino era legata strettamente a Genova, quindi le decisioni delle due Città erano strettamente interconnesse. Una volta operata questa scissione, il destino delle due Città si è separato e questo è un passaggio che chiaramente consente quello che avviene oggi. L'altro passaggio è quanto avvenuto nell'ottobre 2018, quando precisamente il 26 novembre, scusate, del 2018, quando la Città ha venduto il 2,5% del capitale sociale, vendendo 32.931.830 azioni ordinarie di IREN. Questo è stato un passaggio reso possibile da quello precedente di FSU e che presagisce quello che potrebbe accadere se oggi votando questa delibera, che va a modificare i Patti Parasociali, quindi va a modificare gli equilibri della governance interna della società, si potrebbe nuovamente ripetere e ripetere a condizioni di mercato sfavorevoli, perché queste azioni a novembre 2018 non sono state vendute in un momento di particolare favore del mercato, sono state svendute, svendute per un bisogno di fare cassa, ma senza valorizzare veramente il loro valore, il loro capitale. Ecco, se oggi si dovesse verificare a seguito della modifica della governance che non ci sia accordo sulla nomina dei tre vertici e se si dovesse andare a sciogliere il Patto Parasociale perché non venisse trovato questo accordo, non ci troveremo più nella situazione del Patto Parasociale, precedente quello stipulato nel 2016, proprio perché non c'è più la stretta connessione tra Genova e Torino attraverso il FSU. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliera Canalis. Prego, Consigliera Foglietta. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie, Presidente. Mi ricollego a quanto ha appena detto la Consigliera Canalis e parlerò in merito all'emendamento 407 che mi auguro che i colleghi abbiano sottomano, che è a pagina 5, riga 20 della narrativa della delibera chiaramente 2018 06662. Al punto 3 si indica: "L'introduzione della facoltà di designazione all'articolo…". Scusi, Presidente, può mica chiedere al Consigliere Carretto di parlare un po' più a bassa voce? Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, vada avanti, Consigliera Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Ripeto: "L'introduzione della facoltà di designazione all'articolo 4.1.8 del Patto", e in narrativa c'è scritto "ove". Per noi sarebbe più opportuno inserire il termine "dove il Comitato di Sindacato non designi all'unanimità le cariche di vertice, il Sindaco del comune che detenga il maggior numero di azioni al 31 dicembre dell'anno precedente avrà facoltà di designare una delle predette cariche", facoltà di designazione ne abbiamo già ampiamente parlato prima e ne ha discusso il Capogruppo Lo Russo e anche il Capogruppo Morano. SICARI Francesco (Presidente) Mi scuso nei suoi confronti, vada avanti. FOGLIETTA Chiara Io tanto continuo a parlare finché non scade il tempo. "In caso di esercizio della facoltà di designazione da parte di un Sindaco gli altri due componenti del Comitato di Sindacato designeranno all'unanimità le cariche sociali non designate dal Sindaco che abbia esercitato la facoltà di designazione. I soggetti proposti per tali cariche devono essere in possesso di adeguate professionalità e competenze". SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliera Foglietta. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Intervengo anch'io sulla narrativa di questi emendamenti che abbiano presentato, riprendendo anche alcune delle considerazioni che sono state fatte, tanto dai Consiglieri di Maggioranza, tanto che dalla Sindaca, perché ricordo che la Sindaca ci ha effettivamente indicato, ed è stata molto esplicita in queste sue dichiarazioni, che tutto quello che oggi noi votiamo, tutto quanto noi stiamo discutendo, non significa la vendita, ma non significa neanche la non vendita, quindi rimaniamo in questa situazione nebulosa di totale incertezza. D'altronde la narrativa, perché io uso questo termine che invece trovo abbastanza efficace in questo caso, che ho sentito da parte anche dei banchi a me opposti, hanno richiamato insistentemente questo aspetto del Piano di rientro, "lacrime e sangue" è stato detto. Ma allora "lacrime e sangue", sì, però andiamo a vedere anche cosa dice la Corte dei Conti e ho qui sottomano la delibera numero 13 2019 approvata dalla Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte in data 22 gennaio 2019 e vado testualmente a leggere laddove nella parte delle conclusioni i Giudici contabili sostengono proprio questo: "Sotto altro profilo tuttavia l'esame del Piano di Interventi, estendendo l'orizzonte di analisi di alcuni dati provvisori del 2018, ha evidenziato un incremento della spesa corrente, in riduzione rispetto al 2016, ma in aumento rispetto al 2017", quindi teniamo bene sotto controllo questo aspetto dell'aumento della spesa corrente, fatto che poi ci costringe poi a queste improvvide soluzioni nel corso avanzato dell'anno, "Un incremento complessivo dei residui attivi, una mancata destinazione dei proventi IREN all'estinzione degli impegni assunti con le partecipate GTT e Infra.To e il mancato raggiungimento degli obiettivi immobiliari fissati dallo stesso Ente con la menzionata deliberazione numero 109 2017 03908. Infatti", dice ancora la Corte dei Conti, "sul punto è doveroso ricordare che il Piano di Interventi adottato dal Comune nel 2017 è stato approvato dalla sezione con deliberazione numero 116 2017 come alternativa a misure maggiormente invasive", ripeto perché è importante questo passaggio e vado a chiudere, "a misure maggiormente invasive". Beh, ne ho 3, ne mancano ancora 30, me li prendo tutti, perché, insomma sono fiero di essere Capogruppo di me stesso e quindi me li tengo. "Nella convinzione..", insomma piccolo e bello, lasciatemelo un po' dire, anche poco litigiosi come Gruppo, quindi molto meno di altri e quindi siamo allineati con il Capogruppo, "Nella convinzione che un percorso imposto, ma con discrezionalità di contenuti, ove puntualmente è seguito con il costante monitoraggio della sezione fosse la strada più efficace per stimolare e controllare l'Ente nel suo risanamento". Quindi, sostanzialmente, la Corte dei Conti vi ha detto; "Ve lo siete fatti voi, adesso state a quello che vi siete scritti, non è che ve lo stiamo imponendo noi". SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Tresso. Non essendoci altri interventi, mettiamo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal 14 a 471, escluso l'emendamento 84. Chiedo solo un parere alla Giunta. APPENDINO Chiara (Sindaca) Contrario. SICARI Francesco (Presidente) Apro la votazione. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Sono finiti i due minuti. Chiudo la votazione. Accetto. Favorevoli nessuno, contrari 22, astenuti nessuno. SICARI Francesco (Presidente) Torniamo adesso sull'emendamento numero 84 presentato dalla Giunta. Chi lo illustra? Prego, Sindaca. APPENDINO Chiara (Sindaca) Allora, l'emendamento in realtà specifica semplicemente che la tabella che è contenuta nel dispositivo della delibera nella compagine che vedete "Percentuale su capitale sociale" è aggiornato alla data 18 dicembre 2018, quando è stata fatta la delibera, quindi è soggetta alle variazioni successivamente intervenute, perché man mano, evidentemente, i Consigli e i vari Comuni stavano aggiornando, quindi semplicemente prendo atto di questa Giunta per precisare meglio. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Sindaca. Prego, Vicepresidente Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. In realtà qualche dubbio lo abbiamo su questo emendamento, perché come già ci ha spiegato la Sindaca, in realtà vi è la necessità di specificare che la tabella a pagina 2 è una tabella che in realtà andrebbe considerata anche in relazione a ciò che è accaduto dopo il 18 dicembre, 18 dicembre 2018. Fa bene la Sindaca ad evidenziare questa preoccupazione perché il dubbio che noi abbiamo è che lei non sapesse cosa sarebbe potuto accadere dopo il 22 ottobre, cioè quella giornata in cui lei si è riunita, io me lo immagino, in una stanza con il Sindaco Bucci e il Sindaco Vecchi e hanno deciso che avrebbero modificato i Patti Parasociali. La domanda che noi ci facciamo è: ma quel 22 ottobre la Sindaca sapeva che da lì a qualche giorno la Città di Genova avrebbe acquistato le quote che poi la stessa Sindaca Appendino ha messo in vendita? Io questo dubbio non l'ho ancora sciolto, non l'ho risolto e fa bene la Sindaca con questo emendamento a specificare che in realtà dovremmo tenere in considerazione anche che cosa è successo dopo il 18 dicembre. Guardate, io lo dico in modo molto chiaro, in tutta questa riflessione c'è un Comitato di (incomprensibile) che si chiama Pizzarotti perché fino adesso noi abbiamo ragionato del 18,85% di Genova, del 15% dei soci emiliani e del 13,8% della Città di Torino, cioè il 47,65%. Quel Sindaco che voi avete cacciato qualche anno fa, che oggi ha superato più del 65%, ha superato la percentuale di raccolta differenziata superando il 65%, quel Sindaco che voi avete cacciato oggi potrebbe decidere di rientrare nel Patto di Sindacato. E guardate un po' che cosa succede, questo è un po' un contrappasso, che cosa potrebbe succedere? Che grazie al contributo di Pizzarotti rientrando nel Patto di Sindacato, bene, da Torino che era al primo posto, noi ci troveremo inevitabilmente all'ultimo posto con i soci emiliani che consolidano il loro pacchetto azionario, superando quindi il 15%. Ovviamente di Genova abbiamo già detto con il 18,35% e Torino diventa il fanalino di coda. Allora pensate, provate a immaginare se Pizzarotti aveva in mente una strategia. Io ogni tanto ci penso, dico: "Ma vuoi vedere che Pizzarotti l'ha studiata questa strategia?", cioè è riuscito a consolidare le sue politiche ambientali, che la Città di Torino tra l'altro non ha ancora messo in campo, è riuscito a ridurre l'impatto del termovalorizzatore, è riuscito a far crescere la percentuale di raccolta differenziata e dopo essere stato fuori da questi giochini di potere, di poltrone, che oggi vi stanno appassionando, che fa? Rientra nel Patto dei Sindacato, fa l'accordo con i soci emiliani e mette in minoranza Torino. È un capolavoro straordinario, se c'è premeditazione da parte di Pizzarotti merita una stretta di mano. Questa non la possiamo dare questa stretta di mano a questi Consiglieri del Movimento 5 Stelle e alla Sindaca Appendino che secondo me il 22 ottobre non aveva idea di cosa stesse firmando e di questo siamo fortemente dispiaciuti, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Vicepresidente Lavolta. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Effettivamente questo emendamento merita davvero un nostro approfondimento, perché è un emendamento che apparentemente sembra, come dire, un mero dettaglio tecnico formale, in realtà sono questioni piuttosto di sostanza. Se andiamo a leggere il dispositivo dell'emendamento, addirittura la Giunta a firma della Sindaca Appendino e dell'Assessore al Bilancio, Tributi, Personale e Patrimonio, Sergio Rolando, a cui ovviamente rivolgiamo il nostro augurio di pronta guarigione e che evidentemente ha firmato questo emendamento anche lui, addirittura fa una cosa piuttosto rilevante. Cosa fa l'emendamento? A pagina 2 della deliberazione, dopo la tabella 1, non prima della tabella 1, e questo non è che non abbia significato, perché quello che accade dopo è diverso da quello che accade prima, cioè ci sono cose che accadono dopo e cose che accadono prima. Dopo la tabella una aggiunge un periodo piuttosto rilevante e cosa aggiunge? Dice: "La presente tabella" e qui a nome del PD sorge spontanea la domanda, ma quale sarà la tabella presente? Perché qui di tabella se n'è parlato molto e, come vi ha ricordato il Consigliere Morano, c'è una bellissima tabella che si può scaricare dal sito internet di IREN che dimostra scientificamente, numeri alla mano, che la Sindaca Appendino, quando, bontà sua, si è degnata di venire una volta in Commissione a spiegare la deliberazione, ha reso evidentemente plastico il fatto che non era affatto vero quello che lei a verbale ha affermato e che cioè nel caso in cui saltino i Patti di Sindacato la Città di Torino è comunque legittimata a esprimere gli otto consiglieri, anzi dimostra quanto diceva il collega Morano proprio il contrario, cioè che salta il Patto di Sindacato la Città di Torino si trova con due Consiglieri, due. Noi ci abbiamo provato a farvelo capire, onestamente, anche con un certo grado di precisione, non ci siamo riusciti. Allora aspettavamo che questo emendamento presentato dalla Giunta correggesse questo elemento. Purtroppo per noi non l'ha fatto e conseguentemente questo emendamento non potremmo votarlo. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Lo Russo. Prego, Consigliera Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Ho preso spunto dai social, perché si usano: "È bello vedere i giornalisti in Sala Consiglio pendere dalle labbra di Lo Russo, sono curiosa di leggere i titoli dei giornali stasera e domani sappiate che non ci sarà nessun resoconto, ma gossip", la virgola va prima del "ma", "e tentativo di screditarci. Il giornalista è un mestiere serio e spero di vedere uno scatto di orgoglio nei bravi giornalisti che conosco e vorrei ricredermi. Propongo un emendamento. È bello vedere i colleghi della Maggioranza in Sala Consiglio perdere tempo su Facebook. Sappiate che non faranno nessun resoconto della delibera, ma gossip. Il politico è un mestiere serio, spero di vedere uno scatto di orgoglio…" SICARI Francesco (Presidente) Consigliera Foglietta, rimanga ne merito dell'emendamento. FOGLIETTA Chiara Sull'emendamento: "Nei bravi colleghi della Maggioranza che conosco e vorrei ricredermi". SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliera Foglietta. Prego, Consigliere Carretta. CARRETTA Domenico Quando in maniera assolutamente non meritata sedevo tra i banchi della Maggioranza siamo stati costretti a più turni di ostruzionismo. All'inizio era quasi come un fastidio, perché chi governa non vuole fastidi e vuole andare avanti, vuole proporre un'idea, vuole comunque portare avanti quelle che sono le sue decisioni. Beh, in realtà, io durante quelle sedute notturne, anche perché c'era gente seria che faceva ostruzionismo, mi ricordo l'ex Consigliere Bertola, mi ricordo la Consigliera Appendino, mi ricordo altri Consiglieri. Beh, durante le sedute notturne noi avevamo modo di, comunque, di alimentare un confronto, un confronto che riusciva a portare qualcosa di buono, ad arricchire almeno la discussione. Però, dicevo, questa volta è un ostruzionismo di tipo diverso. Lì avevamo voglia di fare qualcosa, poi sbagliato o no, qui invece non c'è voglia di fare qualcosa, almeno dalle cose che ho sentito, c'è la voglia più che altro di togliersi questa imbarazzante discussione immediatamente, cioè farlo in tempi brevi e forse è per questo che io chiederei al Capogruppo Lo Russo di rendere questa agonia meno violenta di quella che potrebbe in un certo senso caratterizzare la discussione delle prossime ore, quindi, che ne so, di ridurre anche noi, di darci una regolata su quello che è un ostruzionismo che mi sembra di capire non porterà assolutamente a niente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Carretta. Prego, Consigliera Canalis. CANALIS Monica Sì, grazie, Presidente. Questo emendamento recita che a pagina 2 della deliberazione che stiamo discutendo oggi, intitolata: "IREN S.p.A. approvazione delle modifiche allo Statuto Sociale e ai Patti Parasociali", dopo la tabella 1 si aggiunga quanto segue: "La presente tabella è aggiornata alla data del 18 dicembre 2018 e pertanto è soggetta alle variazioni successivamente intervenute". Ecco questo emendamento sottende un fatto molto rilevante per la discussione che stiamo facendo oggi, infatti la tabella che viene citata riepiloga le azioni e le percentuali del capitale sociale detenute dai diversi soggetti che partecipano a IREN, in particolare nella tabella si dice che FSU, che di fatto ormai è soltanto più Genova dopo la scissione da Torino, detiene il 16,33% del capitale sociale; FCT; quindi Torino, il 13,80%; le parti emiliane rappresentate dal Comune di Reggio il 15,28%, i comuni spezzini rappresentati dal Comune di La Spezia l'1,59%. Ecco, perché questo emendamento è molto rilevante e sottende un fatto che non va assolutamente trascurato? Perché FSU, cioè Genova, oggi non detiene più soltanto il 16,33%, ma a seguito di un acquisto di azioni è salito a più del 18%, a riprova di quanto le Minoranze quest'oggi stanno cercando di dimostrare con le proprie argomentazioni e cioè che i pesi all'interno della compagine societaria ormai sono sbilanciati e sono sbilanciati a favore del nostro socio ligure, genovese. Questo quindi è quanto contenuto nella tabella che purtroppo non è aggiornata, perché dopo quel 18 dicembre Genova è ancora più forte. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliera Canalis. |