Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Oggi per noi è estremamente difficile avviare un dibattito, perché? Perché vi sia un livello di comunicazione, occorre una sorgente che emette un segnale e qualcuno che recepisce. La condizione perché questo segnale possa arrivare a distanza è ovviamente che il mezzo in cui si muove il segnale sia un mezzo libero da ostacoli, ma soprattutto ci sia un ricettore capace di capire che cosa viene detto. Quindi io, onestamente, dal filotto di interventi che ho sentito oggi sulla delibera dei Patti Parasociali IREN; soprattutto nel merito e il livello di convenzione con cui castronerie assolute sono state dette, io credo davvero che ci sia poco altro da aggiungere. Io credo che quando il Consigliere Morano vi snocciola, numeri alla mano, la totale balla assoluta detta dalla Sindaca Appendino in quest'Aula e ribadita nella replica, io credo che davvero ci sia oggettivamente di che rinunciare, anche a un livello di dibattito, Presidente, che possa in qualche modo stare, come ci viene sollecitato, sul merito, perché nel merito abbiamo parlato tutti noi. Dal punto di vista dell'emendamento, Consigliere Iaria, di cui stiamo discutendo, torno su uno dei punti, poi tornerò anche sugli altri. Riferendomi ad un intervento di un Consigliere di Maggioranza che non ha capito il concetto di vincolo di mandato, allora provo a fare un piccolo disegno schematico a beneficio del Presidente. Sull'emendamento, sto parlando, per favore, per favore, sto parlando della delibera dei Patti Parasociali. SICARI Francesco (Presidente) Mi faccia il favore di calmarsi, gentilmente, grazie. LO RUSSO Stefano Sono calmissimo, sono calmissimo. SICARI Francesco (Presidente) Non mi sembra. Le restano 30 secondi. LO RUSSO Stefano Allora, posso fare un disegnino metaforico, Presidente, se mi è data la libertà di parola in quest'Aula, grazie, visto che qua mi hanno mandato i cittadini, fino a prova contraria, esattamente come tutti voi. SICARI Francesco (Presidente) Vi ricordo che abbiamo un Regolamento, io mi attengo a questo, quindi lo rispetto, ha 20 secondi. LO RUSSO Stefano Se evitiamo di interloquire, evito di perdere tempo. Il vincolo di mandato, signor Presidente, è inesistente per i nominati e questa è la ragione per cui i tre vertici, cari Consiglieri di Maggioranza, nell'attuale versione dei Patti vanno individuati all'unanimità, proprio perché non hanno vincolo di mandato. Non è difficile da capire, non è difficile, è un concetto ragionevolmente semplice e oggettivamente, purtroppo. noi non possiamo far altro… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano Sì, se mi evita, per favore, di parlarmi addosso e continuamente interrompermi, Presidente, mi fa finire la frase e facciamo tutti prima. SICARI Francesco (Presidente) La invito comunque a concludere, grazie. LO RUSSO Stefano Perfetto. Siccome non è un concetto particolarmente complicato da capire, proprio da capire in italiano, vi prego unicamente quando venite qua a pontificare, almeno di leggere le cose che poi voterete, leggete, senza neanche capire, ma basta leggere, delle volte. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Lo Russo. Prego, Consigliere Carretta. CARRETTA Domenico Allora, io sono scosso, abbasso i toni, anche perché non vorrei svenire di nuovo in Aula, quindi mantengo un aplomb che notoriamente non mi appartiene. Vede, Sindaca, quando lei ha detto, ha fatto un passaggio interessante prima, che io condivido, nessuno è contento quando svende, quando in un certo senso è costretto anche a rinunciare a quelli che sono i gioielli di famiglia, nessuno. Ma perché? Ma voi pensavate invece che il Sindaco Fassino e gli Assessori erano contenti quando prima si svendevano i gioielli di famiglia? Io me li ricordo gli interventi della Consigliera Appendino quando diventava viola in faccia perché era un segno un po' del suo essere sempre sul pezzo e quindi si scagliava contro di noi che stavamo svendendo i gioielli di famiglia. Ecco, quando uno è costretto da un assenza di 250 milioni di entrate in meno, che hanno in un certo senso flagellato la passata Consiliatura, beh, uno è costretto anche a vendere i gioielli di famiglia, uno però non è costretto a giustificarli inventandosi la qualunque, quello no, uno deve avere coscienza di dire: "Beh stiamo facendo un regalo, stiamo svendendo, stiamo regalando a Genova". No, oltre al dispiacere di trovarsi in una condizione che nessuno si vorrebbe trovare, adesso si trova la Sindaca Appendino, ci troviamo anche nello spiacevole equivoco di sentire i Consiglieri che fino a poco tempo fa, appunto, non erano proprio in sintonia con la Sindaca, mi dispiace…, scusate, sto cercando… SICARI Francesco (Presidente) Vi invito a stare in silenzio, grazie. CARRETTA Domenico No, no, quindi, dicevo, non bisogna giustificare tutto quello che si sta facendo. Io capisco il vostro sforzo, lo capisco, vi sono vicino, però è inutile anche dare la colpa agli altri. Consigliera Pollicino, fino a un certo punto la può gratificare, la può rendere in un certo senso immune dalle scelte che dovrà. Oggi dovrà schiacciare un tasto, dovrà schiacciare un tasto, dovrà schiacciare un tasto e dovrà dire: "Stop a una storia che ha portato…" SICARI Francesco (Presidente) Scusi, Consigliere Carretta, un attimo. Pregherei dal lato della Maggioranza un po' di silenzio. Gli Assessori possono stare seduti al loro posto, i Consiglieri non fanno salotto, possono andare fuori. Grazie. Continui. CARRETTA Domenico Beh, "continui". In questo caso io immagino che ci sia anche la pazienza per ascoltare, perché vorremmo interloquire con voi, perché noi vogliamo imparare, come, insomma, abbiamo perso, quindi siamo in Minoranza e vogliamo imparare, ci sarà tempo, quindi ci vuole anche un po' di pazienza, noi cercheremo di rimanere anche nel merito, anche se puoi restare nel merito quando vengono accorpati è anche complicato, diventa anche complicato, se poi ogni volta me li dai, io me li leggo tutti e 50 e cerco di entrare nel merito di quei 50 che sono stati accorpati e che quindi mi costringono a due minuti a fare una discussione che difficilmente riuscirei a fare in un tempo così breve, insomma 50, però se volete io lo faccio. SICARI Francesco (Presidente) No, ma io credo che li ha presentati la sua forza politica, quindi credo li conosca. Prego, Consigliera Canalis. CANALIS Monica Non avere un ruolo forte nell'espressione della governance di un'azienda come IREN significa non avere un ruolo forte in un'azienda che tra il 2013 e il 2017 in Piemonte ha investito 368 milioni di Euro, 150 nel solo 2018 e assunto 400 persone, generando un contributo di quasi 6.000 posti di lavoro, compreso anche l'indotto. Torino, grazie ad IREN è la Città più teleriscaldata in Italia, con 650.000 abitanti serviti e il progetto Torino LED ha permesso un risparmio al Comune del 60% della bolletta energetica. Il 100% dell'energia elettrica generata in Piemonte da IREN proviene da fonti rinnovabili o assimilabili. Non avere più un ruolo forte nella governance di IREN significa non poter più influenzare da un ruolo forte, da una posizione forte, queste dinamiche, che sono dinamiche anche ambientaliste e anche dinamiche di Bilancio, perché se vogliamo ancora una volta riportare le logiche, le riflessioni al Bilancio, avere un ruolo in IREN significa poterci garantire dei risparmi grazie alle politiche che IREN fa e poterci garantire quei dividendi che, liberando le mani per poter vendere ulteriori quote di questa società rischiamo di non avere più nella proporzione attuale. Perché significa svendere un gioiello di famiglia? Perché noi pregiudichiamo la possibilità di incamerare questi dividendi negli anni prossimi, facciamo cassa oggi, ma poi questa cassa non si può ripresentare in futuro, è molto semplice, quindi la vogliamo prendere anche dal lato del Bilancio? Ci stiamo, ci stiamo, chiudendo delle possibilità per il futuro. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliera Canalis. Prego, Consigliere Lubatti. LUBATTI Claudio Io raccolgo l'invito del collega Versaci perché credo che invece i colleghi Consiglieri Comunali della Maggioranza vadano richiamati sulla formalità di questa delibera e sulla correttezza che bisogna usare negli atti amministrativi, quindi noi stiamo votando, Presidente, un emendamento, un accorpamento di emendamento dall'1 al 13, partirei dal numero 1. Il primo emendamento parla in maniera chiara della formula con la quale IREN sta sul mercato, cioè è una società e voi nella delibera questa cosa non la scrivete, non scrivete la parola "società", perché prima della parola IREN, alla pagina 1, prima nell'oggetto non c'è la parola "società" e quindi bisogna scrivere "società". Io più che chiedervi un atto formale, provo a giocare allo specchio, come ha fatto la Sindaca, invece di dirci quella che era la verità, ci ha detto una frottola per convincerci della verità. Allora vi faccio una domanda, perché votate contro questo emendamento? Perché non volete scrivere "società" davanti alla parola IREN? Perché non volete mettere i puntini tra S p e A? Perché guardate che dal Codice Civile, se volete vi cito anche l'articolo esatto del Codice Civile, la Società per Azioni è un acronimo, ed è un'abbreviazione S.p.A. delle parole Società per Azioni. L'abbreviazione dentro il Codice Civile ad un certo punto l'articolo che definisce le società viene detto: "Di seguito dette S.p.A.", con il puntino e voi nella delibera il puntino non lo mettete. Un altro problema formale, guardate, all'emendamento numero 3 noi vi poniamo il tema dei puntini, ma se volete possiamo provare a parlare della parola "multiservizi"? Perché non volete scrivere la parola "multiservizi"? Volete negare il fatto che IREN in questo momento stia fornendo più di un servizio? SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LUBATTI Claudio Chiedo scusa, Presidente, però io sono solo all'emendamento numero 4, avete deciso l'accorpamento 13… SICARI Francesco (Presidente) I tempi sono quelli, comunque, due minuti per l'intervento sull'accorpamento. LUBATTI Claudio Qui delle due l'una: o ci chiedete di stare sul merito, allora per il merito dobbiamo almeno sviscerare per titoli gli emendamenti, altrimenti non possiamo stare sul merito. Eh, ma Presidente, ex Presidente, non è che prima mi richiama ad un metodo e adesso mi dice che non va più bene. Quindi io sono anche disponibile a stare alla regola, però, Presidente, mi dia la possibilità di sviscerare. Comunque mi permetterò di continuare a ragionare sulla formalità, che è propria di una delibera Amministrativa importante come questa e vi invito a intervenire per spiegarci perché voi non volete usare la parola "multiservizi". SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Lubatti. Soltanto per il verbale, stiamo discutendo gli accorpamenti degli emendamento dall'1 al 13. |