Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Ma mi sembra che qui si continui a parlare della pagliuzza e non della trave nell'occhio. Allora, mio padre faceva il cronometrista, calcolava i tempi di lavoro e mi ha insegnato che i tempi sono importanti, che c'è un tempo per tutto e che le responsabilità, se le condividi, risultino meno gravose. Io oggi voto per fare chiarezza sulla situazione patrimoniale, per verificare quali siano i margini dell'operazione, non ancora per farla, e attribuisco al Governo ogni responsabilità per quello che succederà con le Amministrazioni come la nostra, in disavanzo strutturale. Se il Governo ha provocato i dissesti, adotti le necessarie manovre per curarli. Se in passato non c'erano Governi amici delle Amministrazioni Locali, ora che siamo noi al Governo, mi aspetto un atteggiamento diverso sia dal Movimento 5 Stelle, che dalla Lega, che del localismo ho sempre fatto bandiera. Il Governo vada a ripensare i processi di salvataggio per i comuni, i grandi comuni come il nostro, che da anni sono sempre sul limite ed è anche ora che il Movimento 5 Stelle apra le porte del Comune, che diffonda le informazioni per la trasparenza amministrativa, per la facilità di comprensione di tutti sullo stato del bilancio; che ci siano incontri pubblici, che si invitino economisti, che si dibatta delle soluzioni, che la politica sia prossimità in tutte le sue fasi, nel buono e nel cattivo tempo, nei diritti che hanno i cittadini, ma anche nel dovere di assumersi tutti un po' di responsabilità, anche i partiti, anche le Minoranze che oggi si stracciano le vesti, ma che non vedo che propongano soluzioni. È finito, conti alla mano, il tempo del "mi piace" o "non mi piace" il Sindaco di turno; è il tempo delle somme, delle sottrazioni e dei mastrini, perché non possiamo solo ridurre al bilancio la nostra azione politica. Non si può morire di bilancio, imprecando contro chi ha indebitato la Città, Governo e Amministrazioni precedenti. Non si possono vendere gli asset strategici e redditizi per pagare gli interessi sul debito e non togliere il debito. È il tempo del tribunale della ragione, delle scelte condivise e anche di quel lavoro omeopatico di ricostruzione della Città, che necessita sicuramente di tempi molto più lunghi di quello che ci saremmo aspettati. Torino non è solo bilancio, ma solidarietà, comunità, identità e l'istituzione deve essere viva, presente nella costruzione di tessuto, non solo nel rammendo del bilancio. Grazie, Presidente. |