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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-06662
IREN S.P.A. - APPROVAZIONE DELLE MODIFICHE ALLO STATUTO SOCIALE E AI PATTI PARASOCIALI.
Interventi
LUBATTI Claudio
Faccio fatica ancora a non intervenire dopo il collega Morano, ma io parto invece da un
altro appello che faccio alla Giunta, usando il suo tramite, Presidente, così come
prevede il Regolamento. Noi abbiamo bisogno di tornare, secondo me, in quest'Aula a
confrontarci, prima di tutto, rispettando tutti una regola, che mi sembra sia venuta meno
quest'oggi durante la discussione di questa delibera, che è quella di discutere di verità.
Cioè, io non mi sarei allarmato, stupito, indignato davanti a un intervento della Sindaca
che veniva qui e diceva, tra l'altro quello che ha detto più volte ai giornali,
probabilmente in qualche riunione di Maggioranza, ai suoi Assessori, avrà ascoltato con
attenzione le riunioni con il suo Assessore al Bilancio, al quale ovviamente vanno anche
i nostri auguri di pronta guarigione per il lavoro che sta facendo per la Città. Al di là di
questa parentesi, io pensavo che la Sindaca si presentasse qui raccontandoci esattamente
quello che ha raccontato ai suoi Consiglieri di Maggioranza; segnalo, non a tutti, dai i
numeri che vedo in Aula, o comunque non ha convinto tutti della necessità di arrivare a
questa deliberazione. Cioè una situazione finanziaria, economico-finanziaria complicata
della Città, l'esigenza di fare cassa e l'esigenza di iniziare a ragionare su quelli che tutti
chiamano i gioielli di famiglia. Invece, la Sindaca - io glielo dico, Presidente, facendo
appello alla sua figura e al suo ruolo - insultando la dignità di quest'Aula è venuta qui a
raccontarci che questa delibera rafforza il ruolo della Città, che è semplicemente falso.
Cioè, i colleghi prima di me lo hanno detto in maniera più puntuale, più precisa, lo
hanno spiegato: quello che ha detto la Sindaca è semplicemente falso. Cioè, a un certo
punto la Sindaca ci ha detto che il controllo della società, d'ora in poi, avverrà tramite il
fatturato. Le società si controllano tramite i Consigli di Amministrazione e i pesi,
chiamandoli da Codice Civile e l'articolo è il 2542, l' azionista di riferimento, e qui non
c'è storia, l'azionista di riferimento è Genova. E io non so come il collega Fornari (che
non vedo più in Aula) possa interrogarsi sul perché i consiglieri del PD di Genova, che
io ho sentito telefonicamente con la collega Foglietta e altri per capire un po' la
situazione delle altre città, perché abbiamo votato a favore. Ma come perché hanno
votato a favore? Ma voi avete letto? Avete ascoltato l'intervento del collega Morano?
Avete capito che cosa sta succedendo? Perché se avete minimamente compreso - lo dico
a lei, Presidente - il significato del percorso amministrativo che la Città di Torino sta
affrontando e la delibera è uno di questi appuntamenti, avrete di certo compreso che la
Città, al di là di una diminuzione numerica della percentuale del proprio peso, perde di
fatto un controllo indiretto sulla società e allora anche nelle scelte strategiche. Poi i vari
emendamenti, ci sono punti della modifica dei Patti Parasociali che lo dicono in maniera
molto chiara, delineano quello che è il cambio strategico del nostro attuale ruolo, che
badate bene, guardate, io ho fatto poco per arrivare a questo Consiglio, ma ho provato
ad informarmi un po'. Ho provato ad informarmi anche con chi aveva fondato il
percorso, cioè sono andato indietro e sono andato a cercare le persone. Qualcuna di
queste è ancora viva e vegeta ed è capace e ha speso qualche giornata del proprio tempo
e qualche ora del proprio tempo a spiegarmi che cosa non è andato e mi ha detto:
"Guardi, Consigliere, il tema qui è strategico, cioè o tutti salgono o tutti scendono; cioè
tutto si è costituito con un equilibrio preciso e territoriale molto delicato, che però nel
tempo era l'unico Patto sul quale nessuno si doveva sfilare". Poi c'erano le questioni
gestionali: l'Amministratore Delegato doveva decidere il Consiglio di Amministrazione,
il Presidente, tutto quello che volete, però alla fine questo era il tema sul quale nessuno
doveva sgarrare. Ebbene, nel cambio societario, che stiamo di fatto deliberando, che è
figlio del mancato rispetto di questo equilibrio, cioè della diminuzione del nostro peso
azionario a fronte di un aumento del peso azionario delle altre città, c'è il significato
della modifica dei Patti Parasociali. Quindi, io non so se sia sufficiente andare avanti
nella discussione, proseguire. Io interverrò, ancora, per difendere e presentare e aiutare a
comprendere meglio il significato degli emendamenti che abbiamo apportato alla
delibera, ma penso (come faranno credo altri Consiglieri questa sera) che il significato
sia tutto qui. Allora, è per questo che mi sento oggettivamente offeso da una Sindaca
che viene in quest'Aula e invece di spiegarci - vado verso la conclusione - con sincerità
e trasparenza e difendere legittimamente la propria scelta amministrativa, che io non
condivido, ma è una scelta come un'altra, viene qui e prova a convincerci del contrario,
cioè di una cosa che esattamente non esiste. Da un punto di vista amministrativo quello
che la Sindaca ha detto non esiste. Ci sono dei numeri che lo dimostrano, ci sono dei
fatti concreti che lo dimostrano: ci saranno dei poteri di veto che verranno a mancare e
negli interventi successivi mi permetterò di raccontare all'Aula anche quali saranno le
ricadute. Perché il piano industriale di IREN - che invito tutti a leggere, sicuramente i
Consiglieri l'avranno fatto - ha al suo interno delle indicazioni su una prospettiva
strategica della società che non può non vederci protagonista e invece, di fatto, noi oggi
scegliamo di uscire da questo percorso di governance e di raccogliere qualche briciola
fino a quando ancora gli altri soci decideranno di lasciarcelo fare. Questo io credo che
sia inaccettabile. Prima di tutto del merito un atteggiamento della Sindaca che è
irrispettoso di una Sala dalla quale dovrebbe ottenere, invece…

LUBATTI Claudio
Talmente irrispettoso che la Sindaca ha deciso di non continuare a seguire il dibattito.

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