Interventi |
LO RUSSO Stefano Scusi, Presidente, anche a beneficio dei colleghi può ricordare gentilmente i tempi di intervento che abbiamo sia sulla delibera, sia sugli emendamenti successivi? Grazie. LO RUSSO Stefano Okay. Sindaca, noi non capiamo se lei a furia di ripetersi a se stessa una colossale frottola si autoconvince, cerca di convincere i suoi Consiglieri, cerca di convincere chi. Lei ha esordito quest'oggi sostanzialmente dicendoci che questa delibera rafforza la Città di Torino nella governance di IREN, cioè siamo passati addirittura oltre, probabilmente lei ha esigenza di mettere l'asticella talmente in alto sapendo, mentendo, sapendo di mentire e direi che è scritto nero su bianco dove stanno le menzogne che lei continua a propinare a quest'Aula che non è proprio vero, non è proprio vero, questa delibera in realtà fa alcune cose, la prima, parto dalla coda del suo ragionamento, lei ha introdotto dicendo: "Noi non venderemo IREN", poi ha chiuso dicendo: "Noi speriamo di non vendere più IREN", lei, sempre la stessa …, nello stesso intervento minuto 1: "noi non venderemo più IREN", minuto 9.30: "auspichiamo di non vendere IREN", l'accetta una scommessa, Sindaca Appendino, se vuole? Io credo che questa delibera di vendita delle azioni IREN lei la porterà in quest'Aula e spiegherà ai suoi Consiglieri della Maggioranza, che purtroppo, stante le difficoltà economico-finanziarie, vogliamo dircela tutta? Stante il fatto che questo Governo ha massacrato gli Enti Locali, li ha massacrati, massacrati, questo è stato il vero cambiamento e aggiungo un ulteriore elemento, li ha massacrati al punto tale che lei non è stata neanche in grado di negoziare il famoso contenzioso IMU, portando a casa la metà di quello che era pattuito e negoziato, cioè 30 milioni di 60, ma lasciamo perdere, questo è un altro argomento, lo affronteremo a tempo debito. Perché questa delibera fa l'esatto opposto delle menzogne che lei continua a propinarci? Questa delibera fa due cose, essenzialmente, la prima attribuisce all'azionista di riferimento che per vostra scelta, non per nostra scelta, adesso è diventato il Comune di Genova la possibilità di decidere chi governa l'azienda, non lo fa nell'empireo lo scrive, lo scrive, lei la dovrebbe finire di riempire questa Sala di interventi in cui ci spiega che c'è l'armonia tra gli enti locali, che tutti vogliamo la stessa cosa, che siamo tutti affezionati a quest'azienda, ma se fossero vere le cose che lei sostiene mi spiega la ragione per cui ha inserito nel Patto Parasociale che la seguente definizione, cioè che in caso di disaccordo tra i tre Sindaci decide l'azionista che ha più azioni? Ma se è vero che siete tutti d'accordo, se è vero che tutti lavoriamo all'unisono nell'ottica dell'utile di questa società perché bisogna scrivere quella roba lì? Lei, per favore, se me lo spiega, io sono un po' …, mi conosce, Sindaca Appendino, un po' logico cartesiano deduttivo, se è vero …, "a" implica "b", se è vero quello che dice ci faccia capire, perché non l'abbiamo capito, per quale ragione il suo alter ego Bucci ha giustamente dal suo punto di vista voluto fare inserire una clausola di salvaguardia sua, di Genova, non di salvaguardia di Torino, perché non dimentichiamoci che questa discussione avviene a valle di una serie di operazioni che hanno visto la dismissione di quote di IREN, peraltro iscritte nel nostro Bilancio. Io sono certo, Sindaca Appendino, che lei l'avrà notata la durezza della pronuncia della Corte dei Conti, non del Partito Democratico, della Corte dei Conti che attribuisce a lei, Sindaca Appendino, la seguente cosa: "che l'allocazione delle risorse di quelle quote di IREN è la condotta che sconfina nell'elusione normativa e nell'abuso del diritto". Glielo rileggo: "… nell'elusione normativa e nell'abuso del diritto", la Corte dei Conti glielo dice, ma di questo discuteremo quando tratteremo dell'interpellanza generale che oggi abbiamo depositato insieme ad altre forze di Minoranza. Quindi, lei oggettivamente consegna una società che è nata nel 1907 in questa Città, che quindi ha più di 100 anni di storia, nelle mani dell'azionista che quando fu creata questa società era l'azionista di minoranza, tant'è vero che quando noi facemmo il vecchio gruppo IRIDE, il vecchio gruppo IRIDE, abbiamo dovuto allocare delle azioni per sterilizzare il fatto che eravamo più grossi. No, noi abbiamo ribaltato completamente il punto di forza perché se fosse vero tutto quello che afferma, mi fa capire perché un Comune che non mi risulta navighi nell'oro e sia esente da problemi finanziari come Genova, si compra IREN? No, perché anche qui seconda domanda piuttosto semplice che le rivolgo: "avremmo piacere di capire perché …, qual è la sua opinione sul perché un mattino Bucci …", che immagino abbia problemi abbastanza rilevanti nella sua Città direi,"… si sveglia un mattino e a debito si compra le azioni di IREN? Come fa a giustificare questa colossale menzogna?". Ci viene a spiegare in Commissione ed io mi aspettavo che non l'avrebbe ripetuto in Aula e invece lo ha ripetuto in Aula, che la Città di Torino, siccome c'è da far posto ad un po' di cadreghe, perché questa, cioè, non è una conquista aumentare i posti del Consiglio di Amministrazione, cari compagni grillini, okay? Ci avete spiegato per anni che bisognava tagliare le poltrone, invece adesso la Sindaca e voi colpevolmente voterete, voi colpevolmente voterete, ci spiegate che le poltrone vanno aumentate, aumentate da 13 a 15, perché bisogna far posto alle poltrone. Cosa ci spiega? Retribuite eh, nessuno va lì gratis, nessuno va lì gratis, pigliano tutti i soldi tanto per essere chiari. Ci spiegate che la clausola di garanzia sta nel fatto che ai sensi dell'articolo 25.5 ci dice: "che la maggioranza qualificata in Consiglio di Amministrazione per le materie rilevanti consiliari, piani industriali …" e qua poi ci torno, "… acquisti superiori ad euro 50 milioni ….", cioè tradotto vuol dire che, sotto i 50 milioni non passa neanche in CdA, 50 milioni di euro, signori, solo per avere idea eh, "… operazioni di fusione …" (INTERVENTO FUORI MICROFONO) …o di scissione 12 Consiglieri su 15", cioè tradotto, siccome la Città aumentando le poltrone a disposizione può esprimere un numero di Consiglieri tale per cui potenzialmente potrebbe influenzare con un proprio veto il Consiglio di Amministrazione, una decisione di modifica del piano industriale, questo ci dovrebbe far sentire garantiti. Sindaca Appendino, ma lei lo sa, penso che lo sappia, che nel momento in cui lei nomina un Consigliere di Amministrazione, il Consigliere di Amministrazione risponde all'interesse della società e non al suo? Questo ce l'ha chiaro, Sindaca Appendino? No, perché io non credo che sia tanto anche bello da dire che: "siccome ti nomino io ti dico io che cosa fare", i Consiglieri di Amministrazione una volta che ricevono l'indicazione e sono nominati, rispondono al solo ed esclusivo interesse della società che peraltro in questo caso è pure quotata in Borsa, cioè tradotto gliela dico in altri termini, se lei si nomina tre persone amiche sue e dopo un giorno succede che il nuovo amministratore delegato magari ha deciso da Genova, anzi senza magari, arriva lì e propone la modifica del piano industriale e questo piano industriale produce un incremento di ricavi per IREN, i suoi Consiglieri di Amministrazione rispondono nell'interesse di IREN e quindi del dividendo e quindi della società quotata in Borsa o rispondono a lei? E lei questo ce lo vuol far passare come la garanzia della Città? A parte che è palesemente illegale, mi scusi, perché i Consiglieri non hanno nessun vincolo di mandato e lei la prego di rettificare quanto detto quest'oggi in Aula, cara Sindaca Appendino, i Consiglieri della Città di Torino nel momento in cui vengono nominati hanno il vincolo di rispondere all'interesse preminente della società in cui vengono nominati, non all'interesse del socio che li nomina, perché cessano nella funzione di espressione di chi li ha nominati e assumono la funzione di Consigliere di Amministrazione della società. Allora, sotto questo profilo, lei capisce benissimo che è evidente il gioco che sta dietro a questa cosa e noi siamo sorpresi, Sindaca Appendino, che lei si sia fatta, scusi il termine, fregare con questa ingenuità, cioè il problema è che lei, guardi, Sindaca, non so chi è che l'ha assistita in questa negoziazione e in questa trattativa, davvero non lo sappiamo, perché è incomprensibile di come si possa mettersi ad un tavolo e farsi infinocchiare a questo livello, Sindaca Appendino, se lo faccia dire, mi scuso se sono un pochino rude nel modo, ma è davvero ..., noi siamo esterrefatti. Aggiungiamo una serie di elementi, IREN, come correttamente dice lei ha un piano industriale da 1,5 miliardi da qua al 2023, di questi 1,5 miliardi, 500 milioni di euro arrivano sul nostro territorio, allora io le faccio un film, il film del PD, chiedo scusa se faccio un po' lo sceneggiatore di un film, supponiamo, per esempio, che voi vi sediate intorno al tavolo dopo avere votato questa scellerata delibera ... Ah, faccio un breve inciso, questa meravigliosa delibera, cari colleghi della Maggioranza 5 Stelle è stata …, voi, il Movimento 5 Stelle ha votato contro dappertutto, dappertutto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Voi avete votato contro dappertutto… LO RUSSO Stefano …E quello che aggiungo è che se i Consiglieri Comunali della mia forza politica hanno votato nelle altre città a favore della delibera, hanno fatto bene, perché questa delibera era esattamente nel loro interesse, nell'interesse della loro comunità e va contro il nostro interesse, quindi, cari colleghi, se i Consiglieri del Partito Democratico hanno votato a favore, nell'interesse della loro comunità hanno fatto bene, hanno fatto bene, invece sollevo sommessamente, vi faccio... LO RUSSO Stefano …Vi faccio sommessamente rilevare, mi terrò la parola successivamente, Presidente, a questo punto, che invece voi avete votato esclusivamente contro. Concludo questo primo intervento per dire che, Sindaca Appendino, e chiudo davvero, Presidente, se mi dà ancora un minuto, noi non abbiamo nessuna esigenza di votare i Patti Parasociali, nessuna esigenza, lei è tranquillamente in condizione a giugno 2019 di nominare i nuovi vertici con i Patti Parasociali esistenti che scadono nel 2021, che prevedono l'unanimità, quindi almeno su questo punto, per favore, non venga in quest'Aula a dire che senza questa delibera noi non siamo in condizioni di procedere, perché questa è la terza cosa che ho già detto che mi spiace, non è vera. |