Interventi |
LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, in realtà l'abbiamo già illustrata in Commissione, ne abbiamo parlato anche in Consiglio lunedì scorso, perché mi era stata fatta un'interpellanza, quindi per ripristinare il doppio senso di marcia sul lato del viadotto che non è stato colpito, diciamo, dall'incendio e quindi non ha dei problemi strutturali è stato fatto, diciamo, un intervento di urgenza che è già stato fatto, quindi è già stato realizzato per la somma di 200.000 euro, la delibera è passata in Giunta ed è passata ..., deve passare oggi in Consiglio, abbiamo già fatto una Commissione per diciamo elencare tutti gli interventi che sono stati necessari proprio per ripristinare la viabilità e il doppio senso di marcia. Nelle prossime settimane verranno eseguiti i lavori, diciamo, per verificare la stabilità del viadotto, verrà tenuto chiuso per alcune ore durante la giornata per capire invece quali saranno gli interventi strutturali di lungo termine. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, sarò velocissima. Per quanto riguarda quello che abbiamo fatto, diciamo, per la richiesta dei danni l'abbiamo già detto in Commissione, ma lo ripeto qui in Aula, oltre ad aver scritto al Comune di Collegno una lettera formale per chiedere appunto la pulizia sotto il viadotto, perché è fondamentale, dovesse esserci un nuovo incendio sarebbero dei grossi guai, ad oggi non mi è stata data risposta, so che sono incominciate le pulizie, soprattutto a carico dei tecnici che hanno fatto, diciamo, i rilievi, io spero che il Comune di Collegno prosegua queste pulizie che sono fondamentali, nel frattempo ci siamo rivalsi dell'assicurazione, perché siamo assicurati per il viadotto e quindi vedremo come procederà anche l'assicurazione e abbiamo pronto un esposto che in questo momento è fermo all'avvocatura e andrà avanti anche l'esposto, perché ovviamente, dovremmo chiedere dei danni. Per quanto riguarda il Decreto Infrastrutture, io vorrei sottolineare una cosa, quel documento molto preciso e puntuale non è stato fatto perché è successa la tragedia, il viadotto di via Vanzetti non era inserito in questo elenco, perché era un viadotto sano, quindi l'emergenza è sempre un'emergenza, in questo caso è stata dovuta dall'incendio, ma quel documento molto preciso e puntuale è stato fatto quando siamo arrivati qua, perché quando siamo arrivati qua ci siamo resi conto che lo stato manutentivo delle infrastrutture della città non solo non era dei migliori, ma non era conosciuto o meglio i nostri tecnici, i nostri dirigenti ne erano ben al corrente, ma la Giunta e l'Amministrazione precedente no, ci siamo presi carico di qualcosa di molto importante e cioè di prenderci carico di conoscere noi come Giunta, come Amministrazione lo stato manutentivo delle nostre infrastrutture, questo vuol dire che non si può sempre far finta di nulla e lasciare solo i tecnici responsabili se cade un viadotto, quindi abbiamo fatto un grande atto di responsabilità, abbiamo fatto questo atto che abbiamo portato in Giunta nel 2016 e non nel 2018, a seguito del ponte di Genova e quindi eravamo già pronti, il 31 agosto noi ce l'avevamo già e lo abbiamo inviato al Ministero. Il Decreto Infrastrutture serviva al Ministero per avere una fotografia, un censimento di tutte le infrastrutture in stato di grave situazione di manutenzione di tutta Italia, perché, come dicevo prima, di solito è una cosa che non si conosce …. . Quando si incominciano, insomma, a vedere cadere i pezzi allora ci si pongono delle domande, cosa che non volevamo fare noi e non voleva neanche il Ministero delle Infrastrutture ed è per questo che ha chiesto questa ricognizione. Cosa abbiamo fatto quando siamo arrivati? Quanti soldi abbiamo messo? Beh, innanzitutto avendo una carenza di risorse, lo sappiamo benissimo, abbiamo chiuso le infrastrutture più gravose e che erano più pericolose, tra cui i famosi cavalcavia di corso Grosseto e vi assicuro non è stato semplice prendere quella decisione di chiuderli un anno prima dell'avvio del cantiere, le famose passerelle pedonali, quindi abbiamo fatto un grande atto di responsabilità. |