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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2019-00218
"GESTIONE DEL COMUNE DI TORINO SUI PROGETTI DI SERVIZIO CIVICO NEL REDDITO DI CITTADINANZA" PRESENTATA IN DATA 21 GENNAIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Allora, ricostruiamo un momento la cronologia di questo impegno. Stiamo parlando
dell'applicazione del Reddito di Cittadinanza annunciato dal Governo per l'aprile 2019
all'interno della platea dei beneficiari di questo Reddito di Cittadinanza, accanto
all'attivazione delle possibilità di impegno lavorativo vengono previste le disponibilità
di otto ore settimanali gratuitamente erogate all'interno del supporto economico
introdotto dal Reddito di Cittadinanza a favore di funzioni e attività di interesse
collettivo e quindi a favore della comunità. Siamo al 18 di febbraio e al 18 di febbraio la
Città di Torino non conosce: a) la platea dei potenziali beneficiari del reddito di
cittadinanza; b) all'interno della platea del reddito di cittadinanza non conosce quella
quota parte che essendo avviabile all'inserimento lavorativo è tenuta a corrispondere
anche l'impegno volontario per l'attività di interesse collettivo e quindi non conosce il
sottoinsieme delle persone attivabili in progetti di pubblica utilità; c) non colloca
l'impegno di queste persone all'interno dell'organizzazione generale della Città di
Torino sul Volontariato Civico, ma lo connette alla funzione dei lavori socialmente utili,
quindi alla dimensione lavoro, con ciò configurando il fatto che l'impegno volontario
possa essere anche propedeutico ad una possibile attività occupazionale conseguente,
abbiamo a lungo parlato stamattina di come nelle esperienze di volontariato un
continuativo impegno in ambito di attività di volontariato possa legittimamente, dalla
parte delle persone che erogano quella disponibilità, essere vissuto come una prospettiva
occupazionale successiva; d) gli oneri di attivazione da parte del Comune e dei Comuni
dei progetti di impiego volontario di queste ore richiedono oggettivamente un costo
dell'Ente in termini di organizzazione, un costo dell'Ente di possibile convenzione con
soggetti terzi, un costo dell'Ente per la dotazione diretta dei volontari rispetto alle
misure di tutela assicurative, antinfortunistiche di dotazione di materiale a seconda del
tipo di attività di volontariato in cui saranno impegnati. Quindi noi, nell'arco di 50
giorni, dovremmo attivare un'organizzazione di cui al momento non conosciamo i
contorni dei beneficiari, le modalità di utilizzo dei beneficiari, i costi per gli Enti Locali
di attivazione. Io non vedo altro che dire che quest'interpellanza deve essere rinviata in
Commissione e mi auguro che il Comune di Torino, congiuntamente alle altre
Amministrazioni Comunali, saprà accelerare e concretizzare i confronti con i Ministeri
per poter dare corso a questa che ad oggi è una previsione di legge e in quanto tale va
attuata.

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