Interventi |
ARTESIO Eleonora Allora, ricostruiamo un momento la cronologia di questo impegno. Stiamo parlando dell'applicazione del Reddito di Cittadinanza annunciato dal Governo per l'aprile 2019 all'interno della platea dei beneficiari di questo Reddito di Cittadinanza, accanto all'attivazione delle possibilità di impegno lavorativo vengono previste le disponibilità di otto ore settimanali gratuitamente erogate all'interno del supporto economico introdotto dal Reddito di Cittadinanza a favore di funzioni e attività di interesse collettivo e quindi a favore della comunità. Siamo al 18 di febbraio e al 18 di febbraio la Città di Torino non conosce: a) la platea dei potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza; b) all'interno della platea del reddito di cittadinanza non conosce quella quota parte che essendo avviabile all'inserimento lavorativo è tenuta a corrispondere anche l'impegno volontario per l'attività di interesse collettivo e quindi non conosce il sottoinsieme delle persone attivabili in progetti di pubblica utilità; c) non colloca l'impegno di queste persone all'interno dell'organizzazione generale della Città di Torino sul Volontariato Civico, ma lo connette alla funzione dei lavori socialmente utili, quindi alla dimensione lavoro, con ciò configurando il fatto che l'impegno volontario possa essere anche propedeutico ad una possibile attività occupazionale conseguente, abbiamo a lungo parlato stamattina di come nelle esperienze di volontariato un continuativo impegno in ambito di attività di volontariato possa legittimamente, dalla parte delle persone che erogano quella disponibilità, essere vissuto come una prospettiva occupazionale successiva; d) gli oneri di attivazione da parte del Comune e dei Comuni dei progetti di impiego volontario di queste ore richiedono oggettivamente un costo dell'Ente in termini di organizzazione, un costo dell'Ente di possibile convenzione con soggetti terzi, un costo dell'Ente per la dotazione diretta dei volontari rispetto alle misure di tutela assicurative, antinfortunistiche di dotazione di materiale a seconda del tipo di attività di volontariato in cui saranno impegnati. Quindi noi, nell'arco di 50 giorni, dovremmo attivare un'organizzazione di cui al momento non conosciamo i contorni dei beneficiari, le modalità di utilizzo dei beneficiari, i costi per gli Enti Locali di attivazione. Io non vedo altro che dire che quest'interpellanza deve essere rinviata in Commissione e mi auguro che il Comune di Torino, congiuntamente alle altre Amministrazioni Comunali, saprà accelerare e concretizzare i confronti con i Ministeri per poter dare corso a questa che ad oggi è una previsione di legge e in quanto tale va attuata. |