Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. La risposta è piuttosto lunga ed articolata, poi piuttosto do anche copia scritta dell’intervento della Consigliera che ha firmato l’interpellanza. Il primo quesito “quante e quali iniziative di co-progettazione, programmi e percorsi tra pubblico e privato siano state avviate dall’istituzione dei Tavoli interassessorili e quali e quante le assegnazioni ricevute dai cittadini privati anche al fine di semplificare l’iter burocratico”. Allora, rispetto a quante e quali iniziative di co-progettazione, le iniziative sono state: il percorso partecipato di Parco Michelotti (gennaio/dicembre 2018) dieci incontri, quattro sopralluoghi, circa 200 cittadini coinvolti. Sono cittadini commercianti, associazioni ambientaliste, LIPU, AIAP, Comitati, Assemblea Michelotti, Pro Natura, Associazione Tuo Parco, Istituto Spinelli. Gli Assessorati coinvolti sono stati l’Ambiente e l’Urbanistica e ovviamente, peraltro è una questione anche che si è dibattuta di recente e ha portato alla definizione di un documento condiviso di assemblea pubblica che si è poi concretizzato in una delibera che è stata approvata dalla Giunta, lo scorso mese, e quindi sta proseguendo, sostanzialmente, l’iter. Poi (tra maggio e ottobre 2018) abbiamo il percorso partecipato Area Le Vele: sei incontri, due sopralluoghi, circa 100 cittadini coinvolti, residenti e commercianti dell’area. L’Assessorato coinvolto è stato l’Ambiente. Ha portato alla definizione di un progetto condiviso sull’area Le Vele che riguarda il quartiere Barca Bertolla. Il progetto è stato approvato con delibera di Giunta del 16 ottobre del 2018 e riguarda gli interventi straordinari del Verde pubblico e l’approvazione in linea tecnica del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Area Parco Dora, abbiamo WeGovNow (ottobre/dicembre 2018), è ancora in corso: cinque incontri, circa 200 cittadini coinvolti, i residenti, il Comitato Ingest, Spina 3, Parrocchia Santo Volto, la Diocesi, le associazioni sportive giovanili. Gli Assessorati coinvolti sono stati: Ambiente, Cultura, Sport Tempo Libero, Politiche Giovanili; tra gli enti anche il Politecnico di Torino, il Dipartimento di Pianificazione Territoriale e la Fondazione Brodolini. Qui, invece, si è utilizzata la piattaforma First Life per la definizione del Lotto Valdocco. Sono stati, ovviamente, definiti più progetti che sono stati elaborati e condivisi con il supporto di tecnici comunali del Verde e con il Politecnico di Torino. I progetti sono stati poi messi su piattaforma online e votati e ora stiamo lavorando sul progetto esecutivo. Sempre Parco Dora: abbiamo il percorso partecipato Iron Valley (novembre/dicembre 2018) che è ancora in corso. Qui sono stati fatti tre incontri: circa 80 persone coinvolte; qui abbiamo di nuovo: residenti e Comitato Ingest, Spina 3, di nuovo, la Parrocchia del Santo Volto, le associazioni sportive giovanili. Gli Assessorati coinvolti sono stati: l’Ambiente, la Cultura, le Politiche Giovanili, gli enti, Archivio Storico. Questo è un progetto selezionato dal bando AxTO, è stato condiviso ovviamente il progetto Iron Valley tra i progettisti ed i cittadini, per quanto riguarda i contenuti : la progettazione di arredo. Altro percorso, di cui si è discusso anche recentemente, che peraltro sta andando avanti, è piazza Albarello la parte alta. Qui sono iniziati a febbraio e andranno avanti fino a luglio 2019, è in corso: sei incontri, dove sono stati coinvolti i residenti, le associazioni ambientaliste, Cleanup, istituto Passoni, FAI. Gli Assessorati sono stati: Ambiente, Cultura, Politiche Giovanili, Sport e Tempo Libero, la Circoscrizione 1. Il progetto, ne abbiamo discusso anche qui, è volto ad attivare una comunità di quartiere per definire l’identità di questo luogo che sta attraversando un profondo cambiamento. È stata fatta la presentazione il 5 febbraio e il primo incontro si terrà il 26 febbraio. Marzo/maggio 2019, percorso partecipato sull’aree cani. Anche di questo abbiamo dato notizia di recente ai cittadini interessati alle aree cani; sono stati coinvolte le associazioni animaliste. Qui, di nuovo, l’Assessorato, in particolare, ovviamente, l’Ambiente. Questo è nato in seguito alle molte segnalazioni sul degrado delle aree cani ed è volto a costruire un percorso che possa favorire il dialogo tra i frequentatori delle aree cani e l’Amministrazione per poter accogliere suggerimenti e proposte dai cittadini per una migliore gestione delle aree. È stato posto sul sito del Comune un questionario online per avere informazioni dai cittadini. A seguito del questionario, per i cittadini che lo desiderano, sono stati organizzati tre incontri di approfondimento. Per quanto riguarda i programmi e i percorsi tra pubblico e privato: “quali siano state avviate dalle istituzioni dal Tavolo interassessorile”. I percorso attuati dal Tavolo di progettazione civica sono stati attuati nei quartieri: Borgo San Paolo, Borgo San Donato, Martinetto, Borgo Campidoglio, Quartiere Parella Sud Ovest, zona Ingest Parco Dora, Madonna di Campagna, Borgo Vittorio, Barca Bertolla, Falchera, Villaretto, Aurora, Barriera di Milano, Borgo Rossini, Vanchiglia e San Salvario, per quanto riguarda i portici di via Nizza. “Quali e quante le segnalazioni ricevute da cittadini privati anche al fine di semplificare l’iter burocratico?” Le segnalazioni pervenute al Tavolo di progettazione civica riguardano un processo condiviso tra Amministrazione e cittadinanza. Le segnalazioni in tutti i quartieri riguardano situazioni di degrado individuabili in: problemi di sicurezza, gestione del ciclo rifiuti, illuminazione, desertificazione commerciale, problemi di viabilità. I cittadini segnalano una mancanza, da anni, di rapporti con le istituzioni comunali e circoscrizionali. Il Tavolo di progettazione svolge funzione di collettore delle istanze cittadine attuando un processo di costruzione di comunità tale per cui le segnalazioni vengono raccolte dai cittadini e trasmesse all’Amministrazione comunale tramite mail o negli incontri con il Tavolo di progettazione civica; tale Tavolo lavora di concerto con tutti gli uffici dell’Amministrazione al fine di costruire insieme le risposte e gli interventi richiesti dai cittadini dei diversi quartieri, organizzando anche sopralluoghi congiunti. Il Tavolo di progettazione civica attiva percorsi di rigenerazione urbana occupandosi di attivare sinergie tra i diversi soggetti del territorio affinché si possano realizzare attività, eventi di aggregazione e di integrazione sociale. La seconda domanda invece, questa era la prima; la seconda domanda, invece, riguarda il portale DecidiTorino. Il portale DecidiTorino deriva dall’analogo DecidiMadrid di cui utilizza il codice sorgente riadattato alle specifiche (incomprensibile) italiane, cioè il cosiddetto SPID di cui si sta anche discutendo in questi giorni. Il sistema consente, da ottobre 2017, ai cittadini di partecipare ai dibattiti o avviarne a presentare proposte, appoggiare quelle presenti, esprimere opinioni di progettazione dell’Amministrazione ivi presentate ancora nella fase di ideazione. Ad oggi risultano registrati: 2.843 utenti di cui 1.189 di cui si è verificata la residenza a Torino; di questi solo 340 non hanno mai votato proposte. Sono state presentate 118 proposte che hanno raccolto 2.506 appoggi, complessivamente, e 111 argomenti di dibattito con 2.569 voti espressi in positivo o negativo; oltre 1.000 commenti che hanno raccolto 6.600 voti. Complessivamente il sito ha registrato quasi 50.000 visite con picchi registrati durante il dibattito sulla Metro 2. Pur in assenza di una costante campagna informativa la piattaforma ha molteplici possibilità di sviluppo, anche nelle aree non ancora attivate, quale la cosiddetta legislazione cooperativa o il bilancio partecipato. Mancano in questo momento, soprattutto per carenza di organico, è inutile negarlo, necessarie azioni di sostegno e di facilitazione che possono garantire un dinamico sviluppo dei contenuti. Nessuna delle proposte ha raggiunto il minimo di sostegno che era stato preannunciato come necessario, quindi 5.000, ovvero le prime tre che abbiano almeno superato i 1.000 appoggi, la questione della riduzione del numero dei sostenitori per passare alla fase di valutazione da parte dell’Amministrazione, oggetto di crisi in tutti i sistemi di partecipazione che utilizzano questa formula. La stessa Madrid sta ridisegnando tali requisiti in un’ottica di valutazione delle proposte da parte di un comitato a rotazione, con componenti estratti a sorte da una banca dati di volontari, a fronte della parcellizzazione delle proposte che non coagulano consensi significativi, né convergono su progetti comuni, pur in presenza di spunti interessanti, ancorché spesso particolari. Stiamo ovviamente guardando anche Madrid rispetto a questa modifica che hanno fatto, proprio per facilitare l’emergere di proposte che coagulassero di più rispetto, appunto, alla progettualità. Dall’analisi delle proposte dei dibattiti avviati, di cui è disponibile un prospetto relativo allo stato dell’arte a settembre 2018, le aree di maggior interesse si ritrovano comunque nella mobilità, nell’ambiente, nella cultura, nell’economia e nella sicurezza. Per il 2019, con il possibile avvio di un ufficio dedicato alla partecipazione, con la ridefinizione delle regole per l’utilizzo della piattaforma, nonché l’espansione a funzionalità ancora non utilizzate appieno si potrà ulteriormente verificare l’interesse dei cittadini all’uso di tecnologie telematiche per la partecipazione. Gli strumenti sono ancora troppo giovani e il suo utilizzo troppo recente per poter derivare un’analisi sul loro effettivo valore. Per quanto riguarda invece il terzo quesito, riguarda, se non ricordo male, le interpellanze dei cittadini: nel 2018 sono state presentate alla Città 10 interpellanze del cittadino, di queste ne abbiamo discusse 4 in Aula. Sul sito della Città, ovviamente, potete trovare tutte le informazioni rispetto alle interpellanze e sono riportati: l’oggetto e la situazione aggiornata in tempo sostanzialmente reale, e per questo ringrazio gli Uffici. Per quanto riguarda il peso che le interpellanze hanno avuto sull’indirizzo tecnico politico dell’Amministrazione, si può evidenziare l’opportunità di dare agli interpellanti informazioni più precise e dettagliate sugli argomenti affrontati e verificare che gli interventi già programmati dall’Amministrazione comunale vadano nella direzione auspicata dagli interpellanti. Per quanto riguarda, invece, il quarto quesito rispetto ai live: i live a margine della sessione plenaria della Giunta sono stati in totale 3 (precisamente nelle date del 2 agosto 2016, 8 novembre 2016, 21 marzo 2017). Tale format, come peraltro scrive anche la Consigliera nell’interpellanza, non abbiamo poi continuato, sostanzialmente, e abbiamo scelto forme alternative più efficaci di comunicazione, anche più dirette nel confronto con i cittadini, come ad esempio i live, che sicuramente sono abbastanza conosciuti, con i singoli Assessori sulle specifiche iniziative della Città, dove rispondiamo direttamente alle domande dei cittadini che vogliono interagire. Per quanto riguarda invece la questione delle deleghe, ho già dato comunicazione la settimana scorsa: la delega alla partecipazione è arrivata in capo al Sindaco in seguito alla riorganizzazione del Gabinetto. Grazie. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ovviamente, come ho detto sin dall’inizio, la risposta, anche perché l’interpellanza era molto lunga e darò ovviamente il materiale alla Consigliera Foglietta, e anche le precisazioni che sono state richieste. Io vorrei sottolineare soltanto un aspetto, perché mi sembra rilevante dal punto di vista più politico. Quando è stato proposta, e l’abbiamo dibattuta anche in quest’Aula, l’interpellanza del cittadino, nessuno, nessuno in quest’Aula ha mai pensato che fosse uno strumento che andasse a sostituire la democrazia rappresentativa. Abbiamo sempre pensato, cosa io ritengo che sia, uno strumento alternativo e fosse anche solo un’interpellanza del cittadino che è arrivata, io credo che abbiamo fatto bene a dare quella possibilità a quel cittadino di venire in Aula, comprendere come funzionano le dinamiche dell’Aula e mettersi in gioco ponendo delle questioni. Nessuno, credo - peraltro non è neanche scritto in delibera, perché la delibera motiva bene - intendesse, o mai pensasse di sostituire una con l’altra. Quindi io non credo che la validità di questo strumento si quantifichi su un numero di interpellanze. Credo che la validità dello strumento, in generale della partecipazione, si quantifichi sul fatto se riusciamo tutti, perché abbiamo tutti questa responsabilità, Sindaco, Consiglieri di Maggioranza, Consiglieri di Minoranza, nel riavvicinare le persone alle istituzioni e tutto quello che si può fare, ciascuno fa, nel ruolo diverso che abbiamo, evidentemente, ma comunque rappresentativo della Città, io credo che sia un bene per la nostra comunità. |