Interventi |
LEON Francesca Paola (Assessora) Buon pomeriggio, Presidente, Consigliere e Consiglieri. Non appena ho ricevuto il testo di questa interpellanza ho provveduto a chiedere una relazione da parte del Presidente della Fondazione Cavour, Nerio Nesi; leggo quanto mi ha scritto: “Nel pomeriggio di venerdì 11 gennaio 2019 ho ricevuto una lettera del dottor Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di Commercio di Cuneo e rappresentante delle Camere di Commercio italo-francesi di Alpi-Mediterraneo con la quale egli mi informava del suo desiderio di deporre, nella mattinata del giorno seguente, una corona di alloro sulla tomba del grande statista Camillo conte Benso di Cavour che riposa presso il Castello di Santena e che aveva, durante il suo mandato, dato vita alla più grande opera del collegamento europeo con lo storico Traforo del Frejus. Nello stesso giorno, ho risposto al dottor Dardanello ringraziandolo per la sua iniziativa, assicurando la mia presenza il giorno seguente per ricevere lui e la sua delegazione. Nella mattina del giorno seguente, sabato 12 gennaio, ho ricevuto lui e la delegazione della Camera di Commercio della quale faceva parte Amilcare Merlo che ha il titolo di cavaliere del lavoro per essere il titolare di una delle più grandi imprese industriali del Piemonte nella quale lavorano 1.200 persone. Al momento della deposizione della corona di alloro - deposizione che ha fatto personalmente il Presidente Dardanello - mi sono accorto che sulla corona stessa oltre ad una fascia tricolore era inserita una scritta che, se non ricordo male, conteneva due parole “Sì TAV”. Non ho ritenuto opportuno né legittimo - eravamo già nella cappella mortuaria della famiglia Cavour - oppormi ad un omaggio al Conte di Cavour per la sola ragione di due parole iscritte nella corona di alloro dedicata alla sua memoria. Non ho chiesto alcuna autorizzazione al Consiglio di Amministrazione della Fondazione perché i fatti di cui sopra sono avvenuti tra un venerdì sera ed un sabato mattina; informerò invece il Consiglio stesso di questa interpellanza. Ovviamente non vi è stata alcuna spesa di natura pubblica a meno che l’interpellante voglia riferire dei sei caffè che ho offerto al Presidente della Camera di Commercio di Cuneo, al cavaliere del lavoro Amilcare Merlo con un costo per la Fondazione di circa 5 Euro che provvederò a rimborsare”. Questa è la risposta del Presidente della Fondazione Cavour di Santena, il quale, da quanto scrive, non mostra imbarazzo nel riferire che nel corso di una cerimonia di rievocazione della figura di Cavour, contravvenendo a semplici regole di correttezza verso l’istituzione, si utilizzasse questa situazione come un palcoscenico in cui esibire una scritta a favore di un’opera che è all’origine di un confronto molto aspro e acceso tra i fautori e i contrari dell’opera in questione. Nel segnalare il mio stupore, perché il Presidente è persona che ha rappresentato le istituzioni a livelli più alti, non posso che esprimere il mio disappunto per il modo con cui è stata strumentalizzata una cerimonia in nome di Cavour al solo scopo di pubblicizzare l’opinione dei sostenitori dell’opera. Il Presidente aveva tutte le possibilità di evitare che si mortificasse l’istituzione che egli rappresenta, la quale non dimentichiamolo è un ente partecipato dalla Città che possiede il monumento e che ne sostiene anche economicamente l’esistenza e lavora anche al suo sviluppo in vista della futura apertura del Museo cavouriano. |