Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio anche il Consiglio per avere atteso e per permettere oggi di avere questa discussione. Intanto voglio iniziare queste comunicazioni ribadendo a nome della Città i ringraziamenti alle Forze di Polizia che hanno portato avanti con grande professionalità un’importante operazione di pubblica sicurezza in Aurora, Quartiere che, come già ho avuto modo di dire più volte, da molto, forse troppo, attendeva un segnale da parte delle istituzioni, segnale che è arrivato proprio all’alba di venerdì scorso. Volevo ringraziare anche la Polizia Municipale e gli uffici della Città, che in piena collaborazione con la Questura hanno provveduto in maniera celere ed efficace ad effettuare quei lavori necessari affinché quegli spazi rimangano a disposizione della città. Ho volutamente definito, quanto avvenuto all’asilo occupato di via Alessandria, un’operazione di pubblica sicurezza, poiché tale è. In questo periodo storico, in questi giorni in particolare, credo che le parole siano importanti. Sono certa che tutti voi sappiate bene che l’operazione è stata eseguita dalla Questura sotto l’impulso della Magistratura, in particolare su disposizione del GIP, nell’ambito di un’inchiesta per associazione sovversiva, non certo, dunque, per rispondere a un presunto Piano di sgombero del Viminale o della Città, di cui si è vociferato in questi giorni. La Città è d’accordo? Sì. E lo dico con grande chiarezza: sì. E quindi, da parte della Città, c’è il pieno appoggio per quest’operazione, però è giusto collocare i fatti nel giusto contesto. E sempre per dare una misura ai fatti, qui in Aula le parole del Questore, Francesco Messina, che voglio riportare: “Sono stati eseguiti sei provvedimenti di custodia cautelare in carcere, a carico di altrettanti componenti di una cellula sovversiva dell’ordine democratico e individuata la responsabilità di questa cellula sovversiva, anarchico, insurrezionalista, in almeno 21 episodi. Una delle basi operative di questa cellula, che operava da anni, e che abbiamo seguito con pedinamenti, intercettazioni, era l’asilo occupato, che è stato sgomberato sulla base di un provvedimento emesso dal GIP di Torino. Uno dei soggetti che si è arrampicato sul tetto è uno dei sei soggetti raggiunti dal provvedimento di custodia cautelare”. Aggiunge, e cito testualmente: “L’asilo non è un Centro Sociale come gli altri, è una cellula di sovversivi”. E questo è uno spaccato di quello che è ormai l’ex asilo occupato di via Alessandria. Poi vi sono i fatti di sabato pomeriggio, azioni portate avanti con modalità criminali, che hanno coinvolto anche cittadini che nulla avevano a che vedere con quelle vicende. Faccio riferimento all’episodio dell’autobus di linea. Non abbiamo esitato un solo secondo, come è giusto che sia e lo hanno fatto anche tante forze politiche, li ringrazio, a definire quei fatti di una gravità inaudita e, come ho fatto in tutte le occasioni in cui abbiano avuto luogo simili episodi, ho ribadito e abbiamo ribadito, come Città, che queste forme di violenza non possono essere confuse con l’esercizio democratico e questo deve essere molto chiaro. Tra le vittime di quella vile guerriglia ci sono stati anche cittadini totalmente estranei al contesto, tra cui un autista di GTT, coinvolto durante il suo lavoro, che ho già avuto modo, a nome della Città, di sentire, e ovviamente comunicare la vicinanza da parte di tutti noi. A questi si aggiungono ingenti danni, la cui quantificazione deve ancora essere conclusa. Parliamo di un autobus vandalizzato, di danni a sedi istituzionali, decine di bidoni dati alle fiamme. Sono danni causati a beni comuni, per la cui riparazione verranno impiegate risorse pubbliche. E c’è un aspetto che, a mio avviso, abbassa ulteriormente il livello di chi si è reso protagonista di questi gesti criminali, ovvero il nascondersi dietro simboli di valori o battaglie oltremodo legittime del nostro territorio. Mi spiego meglio, voglio essere altrettanto chiara, chi ha esercitato violenza durante le manifestazione di sabato, non è portatore di nessuna dimensione valoriale positiva; ha sporcato l’antifascismo, ha sporcato l’antirazzismo, ha sporcato la causa “No TAV”, ha sporcato molti altri nobili status di cui codardamente tende ad appropriarsi. Chi commette questo genere di violenze è un criminale, punto. E, permettetemi, ogni cittadino per bene, che ha scelto di vivere in questa comunità, con orgoglio di rappresentare pro tempore, al cui interno ci sono delle regole da rispettare reciprocamente, credo che abbia il dovere di marcare in modo inequivocabile le distanza da questo tipo di comportamento. Ora l’immobile di via Alessandria tornerà nella disponibilità della città e di tutti i torinesi. Come abbiamo già detto, l’immobile resterà pubblico, non entrerà a far parte del piano di dismissioni immobiliari, ma verrà destinato a realtà no-profit che metteranno in piedi reali attività di utilità sociale, in maniera partecipata, coinvolgendo la Circoscrizione e il territorio, è un interesse del quartiere e delle persone in difficoltà. Abbiamo chiesto, ovviamente, che la riqualificazione di questo spazio possa diventare un simbolo della rinascita del quartiere Aurora. Grazie. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere intervenute. Ma, intanto, partirei, visto che è stato sollecitato in particolare dal Capogruppo del Partito Democratico la questione della comunicazione, del tweet. Io leggo testualmente: “In queste ore le Forze dell’Ordine”, che peraltro sono le cose che ho detto oggi in Aula “stanno portando a termine un’operazione di Pubblica Sicurezza nei locali dell’asilo occupato di via Alessandria, intervento più volte richiesto nel corso degli anni, lungamente atteso da città e residenti di Aurora, un Quartiere che chiede semplicemente un po’ di normalità. Ringrazio la Questura e gli agenti intervenuti”. Io non sento né ruspe, non sento né toni salviniani, sento un Sindaco che dopo due ore che rimbalza la notizia, perché è iniziato alle 5.00 di mattina l’intervento, appunto, ha il dovere, credo, di informare la propria comunità e la città di cosa sta accadendo, il motivo per il quale sta accadendo e dice giustamente da che parte sta. Non credo che questo sia un atteggiamento salviniano di forza, credo che sia corretto, senza probabilmente neanche porsi troppo la domanda se è giusto o non è giusto, che il Sindaco dica una cosa in un contesto e in un momento difficile per la città, che il Sindaco dica da che parte sta la Città. È questo il senso del tweet, fatto due ore dopo l’intervento che era iniziato, che iniziava a girare, come sapete, su tutti i siti d’informazione, perché ormai le notizie, come dire, anche grazie all’utilizzo dei social, girano molto velocemente. La Consigliera Capogruppo Artesio, non ho ben capito, probabilmente non mi sono espressa bene io, ha citato il presunto Piano del Viminale; io ho detto una cosa molto chiara nel mio intervento, e lo ribadisco, che anche in parte ha risposto a quello che è stato detto, non esiste un piano di sgombero dei Centri Sociali da parte della città, non esiste un piano di sgomberi. Esiste un intervento, esiste un intervento che è stato fatto, e mi spiace che non ci sia la Consigliera Montalbano, che non riguarda dei ragazzacci, cioè, io, ripeto, le parole hanno un peso, come è stato giustamente detto, queste persone non sono ragazzacci, stiamo parlando di persone che sono accusate di associazione sovversiva e che hanno previsto tutta una serie di interventi dal lato Magistratura che hanno portato a quello che è accaduto, ma non possiamo, come dire, mettere in secondo piano di che cosa stiamo parlando. In questo senso il mio intervento si rivolge a chi ha voluto manifestare, solidarizzare nei confronti di alcune persone che hanno avuto questi atteggiamenti. Io credo che sia profondamente sbagliato, da questo punto di vista. Terzo tema che è stato sollevato: rinascita del Quartiere. Guardate, quel Quartiere è un Quartiere molto difficile e io credo che chiunque abbia passato giornate in quel quartiere, una delle prime domande che veniva posta era: “Quand’è che riusciamo a tornare a vivere in quella zona”. Perché il termine di rinascita del Quartiere non è conseguenza del fatto che immaginiamo che facendo sì che qual luogo, quello spazio possa avere di nuovo una vocazione più sociale, come anche è stato detto dal Consigliere Magliano, quello eliminerà il tema della povertà, come è stato detto, però la rinascita nasce dal fatto, sì, che i cittadini lì, molti tornano a vedere che lo Stato esiste e lo Stato è presente e io credo che questo sia un segnale molto importante. Io vorrei anche ringraziare chi, perché questo significa governare, ha compreso quelle che sono le diverse realtà che ci sono sul territorio. Guardate che non si può, governando proprio anche alla luce di quello che veniva detto, il tema del dialogo, dell’ascolto, del rapporto col territorio, non si può mischiare Cavallerizza con asilo; faccio due esempi, perché sono due realtà totalmente diverse, che hanno uno scopo anche diverso, che hanno storie diverse e io credo che chi governa, un Consiglio Comunale tutto, nelle sue differenze, debba avere la capacità di comprenderle queste differenze e nel comprenderle esistono soluzioni e percorsi diversi, non si può generalizzare tutto, perché sarebbe sbagliato e non faremmo un buon servizio alla città, anche nell’ottica di quegli equilibri che giustamente, giustamente, in termini anche di ordine pubblico, ma non solo, di comunità, devono essere mantenuti su un territorio. Generalizzare non aiuta certamente. Quindi quando noi mettiamo insieme asilo e Cavallerizza, stiamo facendo, credo, un torto alla storia della nostra città e anche al futuro della nostra città. Allora io credo che il dibattito di oggi sia stato peraltro costruttivo, io ringrazio con sincerità tutti i Consiglieri e le Consigliere che sono intervenuti e certamente non si esaurisce qui, perché è un tema di cui si discute da anni, forse si è discusso troppo poco, su cui si continuerà a dibattere, ma che non è bianco o nero, dove ciascuno di noi, legittimamente, legittimamente, deve comprendere la storia del luogo, valutare soluzioni e percorsi per quel luogo. Quindi, sì, non mi ricordo chi è intervenuto, qual è la priorità rispetto a quel luogo, l’asilo, la nostra priorità è evidentemente far ripartire una riqualificazione e ridare quello spazio, ci vorrà del tempo, come è inimmaginabile che nel momento in cui tu fai un intervento di questo tipo, il giorno dopo puoi già mettere dentro, come dire, un’associazione; ci vorrà del tempo, perché devi creare di nuovo un clima di serenità e bisogna costruire un percorso, che faremo con il Quartiere. Io non ho problemi a dibattere di questo tema, lo faccio volentieri e ci torneremo, non ho assolutamente nessun problema. Credo però che faccia, come dire, bene a tutto il Consiglio, quando dibattiamo di questo tema più generalizzato, non solo nello specifico dell’asilo, che ciascuno di noi comprenda, ripeto, la storia, il presente e il futuro di quegli spazi. Su questo io sono ovviamente a disposizione e nei futuri mesi sicuramente torneremo a parlare del tema. Grazie. |