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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 26

Comunicazioni della Sindaca su "Sgombero asilo occupato di via Alessandria".
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, grazie dell’opportunità di esprimere anche la mia posizione oggi.
Innanzitutto, oltre alla solidarietà doverosa alle Forze dell’Ordine, ai lavoratori e ai
cittadini che si sono trovati nel mezzo di una furia, che non è in altro modo definibile
come violenza inaudita e stupida, perché la violenza è sempre stupida quando esercitata
soprattutto su chi non si può difendere. Io, però, come il Gruppo dei Moderati, ci
tengono a esprimere la solidarietà a lei, Sindaca, perché vivere con una scorta non è
semplice, soprattutto se una è anche mamma e pensa quindi che se la sua sicurezza è
messa in difficoltà, vuol dire che anche quella della sua famiglia, per cui, al di là dei
toni politici, la solidarietà a lei è giusto darla, perché quando un Sindaco deve iniziare a
vivere con la scorta, ecco, questo non è più accettabile, perché una città è sotto scorta,
per definizione, rappresentando lei noi tutti. Per cui questo ci tenevo a dirlo, e questo va
oltre a quello che è capitato sabato e domenica. Ma nello stesso tempo, però, oltre a
dirle, bene, per quello che noi stiamo ripristinando in Aurora, perché è vero, i cittadini
non ne possono più, e se quello è un simbolo, io mi auguro però che questo sia l’inizio
di un ripristino di legalità in quell’area, perché non è solo quell’asilo occupato, ma c’è
un trincerone che regolarmente viene non gestito, ci sono diversi spazi in quell’area che
danno la sensazione ai cittadini di non sentirsi tutelati. Però subito, e su questo le
chiederei di darci comunicazione quanto prima, su quello che accadrà in quello spazio,
perché una volta che noi diamo un segnale di legalità all’interno di quell’asilo che era
occupato, che cosa ci mettiamo? Bene, mettiamo al mondo del no-profit, mettiamo delle
Onlus, mettiamo dei soggetti che siano in grado di dialogare con la città e che siano un
luogo accogliente, e su questo ci troverà, almeno, troverà sempre la mia collaborazione,
perché noi dobbiamo dare un segnale chiaro proprio a quei soggetti a cui ogni tanto
guardate, alcuni suoi membri della Giunta, alcuni pezzi di questa Maggioranza,
guardano con attenzione, con quel mondo del Terzo Settore che invece non si dimentica
di pagare l’affitto alla città, non si dimentica di pagare la TARI, non si dimentica di
pagare i tributi e che invece regolarmente vede soggetti prepotenti occupare spazi
pubblici, non mollarli più e quindi da questo punto di vista, se sarà dato e concesso al
mondo del Terzo Settore, la ringrazio. Questo è il segnale che almeno la Sindaca decida
da che parte stare, dalla parte di chi si mette insieme, si dà delle regole, si chiamano
statuti, atti costitutivi e prova a essere una risposta. Ma da questo punto di vista,
Sindaca, le chiedo di non ammettere distinguo; non li ammetta, non permetta che questo
accada nella sua Giunta, non permetta che questo accade in quest’Aula. Alcune assenze
in quest’Aula sono emblematiche, penso ai Consiglieri che hanno scritto la loro
differenza di pensiero rispetto a questa operazione; io mi auguro che possano chiedere
scusa dopo che hanno saputo che cosa c’era all’interno di quell’asilo, perché nel
momento in cui un Questore ti dice: “All’interno di quell’asilo, all’interno di
quell’immobile occupato, ho trovato questa tipologia di beni, questa tipologia di armi”,
forse uno dovrebbe dire. “Forse ho sbagliato”. E chiedere scusa, ogni tanto, e ritrattare
le proprie posizioni, è sintomo di intelligenza; stupidità è sintomo di chi non cambia mai
idea. Per cui mi preoccupa, da questo punto di vista, quando qualcuno, ma questo lo
abbiamo già detto, lo abbiamo sentito in quest’Aula, per cui i Centri Sociali sono un po’
come gli ospedali, dobbiamo integrarli; mi dispiace, mi dispiace che anche in questo
caso si sia voluta fare una distinzione. Ma invece io mi auguro, questo sì, che dopo
questo segnale però si continui dritti. Dritti. Se vogliamo ripristinare legalità, adesso
neanche un passo indietro; neanche un passo indietro perché questo vorrebbe dire che
abbiamo fatto la voce un po’ grossa, però poi abbiamo preso un po’ di paura e quindi
adesso dobbiamo ricomporre la situazione. Se vogliamo dare un segnale forte, non
bisogna arretrare. Io l’ho sentita nel suo intervento molto netta, molto decisa; da questo
punto di vista ci troverà sempre, il Gruppo dei Moderati, su questa posizione. Dobbiamo
riconsegnare ai cittadini, che per anni hanno visto i loro quartieri o pezzi di quartiere, o
pezzi di via, entrare nel completo degrado perché nessuno voleva intervenire,
riconsegnargli una città a misura di cittadino, a misura di famiglia, per cui uno può
scendere e non avere paura di fare quattro passi, anche perché, e concludo, e sottoscrivo,
per cui non vado a fare ulteriori interventi su Gabrio, su Askatasuna, io ho avuto modo
di avere a che fare con questi soggetti ai tempi dell’università e tutto sono, tranne
soggetti che debbano essere integrati. Mi auguro che qualcuno faccia qualche ispezione
nelle cantine di Askatasuna o degli altri Centri Sociali per capire, appunto, se troveremo
libri shakespeariani, piuttosto che enciclopedie o raccolte del Concilio Vaticano II,
oppure altro, oppure altro, perché, secondo me, troveremo altro e forse daremo altri
elementi per un ulteriore sgombero. Però ricordiamoci sempre che non essere netti su
questo tipo di posizione fa sì, e concludo, che poi quando un’Amministrazione prenda
una decisione sul passaggio, pensiamo al Barattolo, dell’area di libero scambio, da
Canale Molassi per andare il sabato in un altro posto, che poi, oltre agli avventori, oltre
agli organizzatori, ci sono anche questi soggetti; è innegabile che si permettono di dire
cosa può essere spostato e cosa no. Diamo un segnale forte. Su questo, Sindaca, lei ci
troverà. Questa città ha bisogno di più legalità, più rispetto delle regole perché è
evidente che più legalità e più rispetto delle regole va a favore dei più deboli; i forti
possono farsi giustizia da soli, i deboli hanno bisogno di uno stato di diritto forte.
Grazie.

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