Interventi |
LO RUSSO Stefano Questa è una delle poche misure fatte dal Governo giallo-verde che ci sentiamo di condividere nell’attuale Finanziaria, proprio perché, a differenza vostra, noi non siamo ideologici e pregiudiziali, ma andiamo al merito delle questioni specifiche, come si pongono, riteniamo che la disposizione di legge che consente agli Enti Locali di poter attingere per le anticipazioni di tesoreria alla provvista di liquidità fornita da Cassa Depositi e Prestiti a questo interesse agevolato, sia una ottima operazione, non credo figlia del caso, ma credo fondamentalmente figlia della richiesta formulata dall’ANCI, che però, in questo caso, a differenza di altre richieste, è stata accolta e quindi a maggior ragione va dato atto al Presidente Decaro e all’ANCI di aver lavorato alacremente nell’interesse dei Comuni italiani e almeno su questa cosa diamo atto al Governo di aver accolto quanto ANCI ha più volte chiesto. Ci sembra, infatti, che in generale la previsione normativa per i Comuni italiani sia una previsione virtuosa. Il tasso di interesse oggettivamente basso, con uno Spread sostanzialmente inferiore all’1%, consente a tutti i Comuni d’Italia di poter evitare di pagare interessi passivi alle banche e magari pagare interessi passivi alla Cassa Depositi e Prestiti, ma in particolar modo per il Comune di Torino è sicuramente significativo in quanto il nostro tasso di interesse passivo sull’anticipazione di tesoreria è oggettivamente ancora piuttosto alto e quindi il differenziale sugli importi che noi abbiamo, in anticipazioni di tesoreria di interesse passivo, sarà sicuramente dell’ordine dei milioni di Euro di risparmio, quindi da questo punto di vista per la Città di Torino ci sembra di poter dire che è stato sicuramente un valore aggiunto. Speriamo che analoga sensibilità, anche se purtroppo sotto questo secondo profilo temo non sarà così, avvenga per tutto, invece, quello che è stato l’enorme comparto di tagli lineari e trasferimenti che sono contenuti in questa Legge Finanziaria, su cui l’ANCI ha già più volte richiesto un tavolo di confronto al MEF e, forse per l’assenza di interlocutori, o forse per l’assenza di volontà politica, invece i tagli lineari ai trasferimenti operati da questa Finanziaria non solo sono superiori a quelli precedenti, ma, se proprio vogliamo parlare di governo del cambiamento, qua il cambiamento è in peggio, sotto questo profilo. Però cominciamo a prendere, come diciamo qui a Torino “Piutost che nient, l’è mei piutost”, no? Quindi, visto che “Piutost che nient, l’è mei piutost”, cominciamo a prendere quello che di buono ci arriva. Ringrazio l’Assessore Rolando di aver accolto la mia proposta questa mattina di emendare il testo della deliberazione demandando non al Direttore delle Risorse Finanziarie, ma all’organo politico la scelta delle somme, sostanzialmente, dei nostri creditori da liquidare, attingendo a questo tipo di provvigione finanziaria. Colgo l’occasione per ribadire il nostro auspicio, come Partito Democratico, che quello che è stato il così tanto demonizzato DL 35, che in questa Sala, per chi si occupa di Bilancio, ci ha tenuto compagnia, io ricordo di mirabolanti interventi dell’allora Presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Comunale contro questa impostazione. Io invece spero che, mi sembra di sentire che anche su questa cosa il tanto demonizzato DL 35 operato dai Governi del Centro-Sinistra, forse possiamo fare una riedizione di questo DL 35, magari continuare nell’operazione virtuosa di radiazione dei residui. Detto ciò, ribadisco: “Piutost che nient, l’è mei piutost”, per questa ragione, accogliendo con favore l’emendamento proposto dall’Assessore Rolando, che recepisce quanto da noi chiesto, cioè che non sia il Direttore delle risorse finanziarie a decidere, ma che sia l’organo politico e poi sia il Direttore Risorse Finanziarie a, ovviamente, operare rispetto a questo tipo di liquidazione, annuncio il voto favorevole del Partito Democratico. |