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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2019-00103
"CORSO SACCO E VANZETTI OLTRE IL DANNO (CHI LO PAGA?) ANCHE LA BEFFA" PRESENTATA IN DATA 14 GENNAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO RICCA.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Adesso passiamo all'interpellanza numero 00103/2019, i presentatori sono Ricca e
Fornari:

"Corso Sacco e Vanzetti oltre il danno (chi lo paga?) anche la beffa."

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Risponde l'Assessora Lapietra e congiuntamente la discutiamo con l'interpellanza
numero 00031/2019 come primo presentatore Lavolta:

"Viadotto corso Sacco e Vanzetti. A Parella traffico in tilt."

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
La risposta è sempre dell'Assessora Lapietra, a cui io darei la parola.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Grazie, buonasera. Il viadotto di corso Marche è stato interessato da un incendio di
grandi proporzioni nella notte compresa tra il 23 e il 24 dicembre 2018 a causa del quale
un'intera campata dell'impalcato e due pile sono state seriamente danneggiate. Il 24
dicembre 2018 si è pertanto provveduto alla chiusura al transito dell'infrastruttura e si
sono effettuate le prime ispezioni visive circa i danni riportati, rese molto difficoltose
dalla presenza del grande quantitativo di materiale incendiato presente al di sotto della
campata danneggiata. A partire dal 7 gennaio 2019, data di riapertura delle società e dei
laboratori che si occupano di prove in sito e di analisi dei materiali a seguito del periodo
di festività natalizia, quindi a partire dal 7 gennaio, mediante attivazione della procedura
di somma urgenza, si sono poi effettuate una serie di prove in sito sulle travi e sulle pile
e si sono eseguite apposite analisi di laboratorio sui provini di calcestruzzo ad armatura
lenta prelevati da tali strutture. I risultati di tali verifiche ottenuti entro l'11 gennaio
2019 hanno accertato una sensibile riduzione delle caratteristiche meccaniche del
calcestruzzo per le travi sottostanti la semicarreggiata est del viadotto, una resistenza
pressoché pari a quella di progetto per le travi sottostanti la semicarreggiata ovest, ed un
danneggiamento delle pile, esteso ai soli strati superficiali di calcestruzzo dello spessore
di circa 15-20 centimetri. In tali condizioni potendo riaprire al transito almeno la
semicarreggiata ovest del viadotto ci si è pertanto subito attivati alla realizzazione di
una serie di interventi indispensabili per la creazione di un doppio senso di marcia lungo
tale carreggiata, in modo da bypassare la campata danneggiata: demolizione dello
spartitraffico; adeguamento dei guardrail presenti; riasfaltatura della sede stradale in
corrispondenza del bypass delle zone ammalorate; predisposizione della segnaletica
orizzontale e verticale di preavviso sul territorio cittadino (luminosa) e relativo
allacciamento della rete elettrica; delimitazione della zona del bypass con new jersey in
PVC e completati tutti questi interventi, nell'arco di 5 giorni dal 14 al 18 di gennaio il
21 gennaio, si è provveduto alla riapertura al transito della direttrice di corso Marche e
corso Sacco e Vanzetti, con conseguente eliminazione dei disagi per il traffico veicolare
nell'area. Contemporaneamente all'esecuzione delle suddette prove, verifiche ed alla
realizzazione dei lavori per la riapertura al transito del viadotto, in data 11 gennaio, è
stata inviata al Comune di Collegno apposita nota di richiesta di attivazione urgente
delle procedure per garantire la sicurezza del viadotto a firma della Sindaca, mentre con
nota del 9 gennaio è stata richiesta alla Divisione Patrimonio, Partecipate e Appalti
l'attivazione della copertura assicurativa per la copertura del danno subìto e al Servizio
Centrale Avvocatura l'assistenza legale per la predisposizione di un esposto presso la
Procura della Repubblica per valutare i profili di illiceità penale e di individuare i
soggetti responsabili. Allo stato attuale, invece, analizzati i risultati delle prove
effettuate e in base alle quali non è comunque possibile stabilire l'effettivo grado di
ammaloramento delle armature da precompressione presenti all'interno delle travi, se
non con prove distruttive che aggraverebbero le condizioni delle strutture, si sta
valutando l'opportunità di realizzare una prova di carico per decidere se risulta più
conveniente, dal punto di vista strutturale ed economico, procedere alla demolizione
della metà est della campata incendiata e della sua successiva ricostruzione oppure
effettuare interventi di ripristino della capacità portante sulle strutture esistenti. Una
volta stabiliti la soluzione finale ed i relativi costi si dovrà comunque provvedere al
reperimento della necessaria copertura economica.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessora Lapietra. Se si segna do la parola al Consigliere Fabrizio Ricca. Ne
ha facoltà.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Allora, io mi permetto di fare all'Assessora innanzitutto una
considerazione: nel tratto che è stato chiuso c'era un benzinaio che nel mese in cui quel
tratto di strada è stato chiuso, ovviamente, non ha lavorato in quanto le macchine non
passavano. Le chiederei di attivarsi per capire se si può aiutare con qualche intervento,
come possono essere sgravi, quelli che il nostro Regolamento comunale ci permette,
perché chiaramente abbiamo vincolato una persona, cioè obbligato una persona a non
lavorare: quindi questa è la prima richiesta che mi permetto di fare all'Assessore
Lapietra, poi chiaramente da riportare a tutta la Giunta. Secondo, io non ho capito - ma
probabilmente non ho capito io - alla fine è l'assicurazione del Comune di Collegno che
paga la messa in sicurezza del cavalcavia o ce ne dobbiamo fare carico noi come Città
di Torino? Perché questa chiaramente è una spesa che secondo me non dovremmo
affrontare come Città di Torino, anche se poi il tratto di strada chiuso interviene su
Torino. Quindi anche in base alle interlocuzioni che avete avuto con il Comune di
Collegno, che mi permetto di sottolineare che essendo lui responsabile, il Comune di
Collegno deve pagare e noi come Città non dobbiamo mettere neanche un euro.
L'ultima cosa che mi permetto di chiedere è: quali sono le tempistiche in cui voi
immaginate di poter rimettere completamente a posto la situazione e poter ripristinare
esattamente com'era prima.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, grazie, Consigliere Ricca. Do la parola al Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessora per la risposta e anche per l'atteggiamento
di cautela che c'è stato nel chiudere immediatamente il cavalcavia, una scelta che poi si
è rilevata ahinoi azzeccata. L'altra questione, a cui faceva riferimento il Consigliere
Ricca, è sicuramente la richiesta al Comune di Collegno: quell'area lì sotto il cavalcavia
è un'area di proprietà del Comune di Collegno; è abbastanza paradossale che il Comune
di Collegno, 20 anni fa mi risulta, abbia autorizzato nelle vicinanze un campo nomadi e
poi successivamente, purtroppo negli anni proprio sotto il ponte, sotto il viadotto si è
creata una discarica abusiva da cui poi è scaturito tutto il resto e quindi sicuramente le
responsabilità…, poi, come diceva l'Assessora è stata attivata la copertura assicurativa,
ci sarà un esposto, non so se è già stato presentato o è presentato alla Magistratura per
accertare l'illiceità di eventuali profili penali, però sicuramente noi come Comune di
Torino dobbiamo chiedere al Comune di Collegno, in un certo senso, di contribuire poi
alle spese che sicuramente ci saranno per ripristinare il ponte. Non ho capito se saranno
solo dei lavori di manutenzione o in realtà addirittura una ricostruzione di una parte del
ponte e quindi i lavori sono veramente importanti. Da una parte c'è la richiesta di
pulizia, e da quanto mi risulta ancora non è nemmeno stata conclusa: cioè, nonostante la
lettera del Comune di Torino, Collegno ancora non ha nemmeno pulito tutta l'area sotto
il viadotto; però la richiesta successiva è sicuramente di coprire i danni che l'incuria del
Comune di Collegno ha portato poi a quello che è successo e quindi ad un ponte che è
rimasto chiuso per un mese e che probabilmente non si sa bene quando riaprirà
completamente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Fornari. Do la parola al Consigliere Lavolta, ne ha facoltà.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ma io a differenza del collega Fornari non concentro la mia attenzione su a chi è meglio
scaricare la responsabilità. Ci sono tre temi: il primo, si tratta della bretella più
importante della zona ovest che consenta a tantissimi torinesi, Consigliere Fornari, di
poter uscire da corso Marche ed imboccare quella bretella, che consente appunto ai
cittadini torinesi di uscire. Il primo problema che mi ha indotto a sottoscrivere questa
interpellanza deriva dal fatto che l'Assessora Lapietra..., la Città, ecco, più in generale
la Città - io non ne faccio una questione personale, poi l'Assessora Lapietra mi
rimbrotta e mi dice che ce l'ho con lei, non ce l'ho con lei - ce l'ho con una Città che
per giorni non era in grado di comunicare ai cittadini torinesi che erano contestualmente
assediati dai fumi e non riuscivano ad aprire le finestre in quella zona: la zona ovest, via
Servais, e ai tanti che dovevano imboccare corso Marche e che lì rimanevano
imbottigliati e quando riuscivano ad infilarsi si trovavano in code di un chilometro e
mezzo, a questi cittadini, e ripeto ai residenti, quest'Amministrazione per giorni non
riusciva a dare una risposta su cosa stesse accadendo. C'è un primo tema che è la
comunicazione. Quando succedono queste cose, siccome non è successo in un incrocio
tra via Cristalliera e via Bardonecchia, è successo nella più importante zona di
collegamento tra la zona ovest di Torino sarebbe stato opportuno, quantomeno, che
l'Assessora tempestivamente dicesse ai cittadini e non dovessimo aspettare che i
giornalisti si attivassero e pretendessero delle risposte, che l'Assessora ci dicesse subito
quanto stava accadendo. Va bene, eravamo sotto Natale, probabilmente l'Assessora era
distratta, eravamo un po' tutti distratti, ma il disagio c'era e c'è. Secondo tema: è chiaro
che bene, bene ha fatto l'Assessora Lapietra ad incontrare il Sindaco Casciano,
comunque a scriversi, bene hanno fatto. A questo punto però a me rimane un dubbio se
ho compreso bene la risposta: tra le tante cose che l'Assessora Lapietra ha detto ce n'è
una, cioè che la perizia ha evidenziato una... - me lo sono appuntato - una sensibile
riduzione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo, faceva riferimento ad una
porzione; se per favore ci chiarisce quale porzione, che cosa vuol dire dal punto di vista
degli interventi necessari e che cosa succede in quel quadrante, in quella zona, che cosa
succederà nelle prossime settimane in modo tale che i cittadini che devono uscire dalla
nostra città e i cittadini residenti sappiano che cosa l'Amministrazione, le
Amministrazioni hanno in cantiere di fare, in quali tempi e quando finalmente la
viabilità di quella zona potrà tornare alla normalità. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Lavolta. Una replica dell'Assessora che si deve prenotare se vuole
che le dia la parola.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Innanzitutto vorrei ribadire grazie, Consigliere Fornari, che se ne è reso conto, non è
stata una decisione facile da prendere alla Vigilia di Natale dove non si poteva fare
neanche un'ordinanza perché gli uffici erano chiusi e c'erano dei problemi di viabilità
molto seri e sulle mie spalle ce ne sono tanti e di sicuro non volevo creare altri disagi e
in più c'erano problemi, come diceva il Consigliere Ricca, anche commerciali, tipo il
benzinaio, il Sindaco di Collegno me lo ha fatto notare da subito, quindi c'era
l'attenzione anche su questo, ma non mi sono presa la responsabilità di tenere aperto
quel viadotto. Il problema è che dalla notte del 23 alla sera del 24 ripeto con gli uffici
chiusi è stato molto complicato riuscire a provvedere alla chiusura di quel viadotto
soprattutto per la mancanza di segnaletica luminosa, quindi veramente ci è voluto una
giornata, la comunicazione è stata tempestiva, quindi non è stato quello il problema, è
stato il problema prendersi la responsabilità di chiudere senza un'ordinanza, l'ho fatto
non solo perché non ero tranquilla viste le foto, io mi sono basata sulle foto, non c'era
nessun in quel momento che poteva fare una perizia; la perizia è stata fatta, non è finita
perché ci sono ancora delle verifiche come si diceva prima che dovevano essere fatte,
non potendo fare delle verifiche invasive sul ponte per non peggiorarlo quindi sono più
lunghe, quindi non sono ancora finite, non sappiamo ancora se sarà meglio demolire
proprio una parte oppure fare manutenzione direttamente, quindi ancora non si sa non
sapendo quando sarà invasiva anche la manutenzione, non si sa quanto tempo ci vorrà.
Per il rimborso ovviamente è aperto sia con l'assicurazione una trattativa, che con
l'Avvocatura, quindi anche questo non sapremo quanto e quando ci verranno pagate, nel
frattempo la Città dovrà anticipare comunque le risorse, ma ad oggi appunto non
sappiamo ancora fisicamente quale sarà la via migliore, ma appena lo sapremo faremo
una Commissione e vi illustreremo, nel frattempo essendo riusciti a ripristinare la
viabilità in entrambi i sensi di marcia perché all'inizio si pensava di no, abbiamo
limitato almeno un po' i danni.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessora Lapietra. Volevo sapere se gli interpellanti sono soddisfatti.

RICCA Fabrizio
No, io voglio andare in Commissione.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Prego, Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ne approfitto, Assessora, ha fatto benissimo a chiudere il tratto, ci mancherebbe altro,
però quelle che sono le attività commerciali comunque uno strumento di tutela va
individuato, quindi le chiedo per quando faremo l'approfondimento perché secondo me
determinati aspetti sono da capire, da chiarire e ripeto la Città di Torino non deve dare
un euro al Comune di Collegno, anzi se ci fosse qualche idea diversa mi prendo la
responsabilità perché mi pare di capire sia trasversale la volontà di non spendere un
centesimo, faremo anche una mozione per chiedere che non venga speso un centesimo
da parte della Città di Torino, su questo mi pare di capire che ci sia totale convergenza,
ma da parte di tutti, forse il Partito Democratico no perché deve fare la campagna
elettorale al Sindaco di Collegno. Mi permetto di dire però che, Presidente, visto che ci
sono ancora delle valutazioni da fare se magari nel giro di un mese approfondiamo
l'interpellanza all'interno della Commissione competente diamo anche all'Assessora la
possibilità di darci qualche informazione più precisa con tutto il tempo che serve.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, la Presidente quindi se ha capito bene la meccanizzata 00103 il Consigliere
Ricca si ritiene soddisfatto, ma con...

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
No, al contrario, non è soddisfatto e quindi chiede di andare in Commissione.

RICCA Fabrizio
No, non sono soddisfatto e chiedo che si vada in Commissione, ma non per le
informazioni che ci ha fornito l'Assessora Lapietra, ma perché abbiamo bisogno di altre
informazioni che credo che possano essere ricavate nel giro di un mese, quindi se per i
primi di marzo ci rivediamo in Commissione possiamo approfondire ulteriormente con
tutte le nuove informazioni che l'Assessore ci può fornire e a quel punto insieme
possiamo andare ad intervenire se dovesse essercene bisogno.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Ricca. Do la parola al Consigliere Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, anche io chiedo l'approfondimento in Commissione.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, recependo le due istanze, la meccanizzata 00103/2019 gli interpellanti non sono
soddisfatti e va in approfondimento in II Commissione e anche la meccanizzata
00031/2019 a primo presentatore Lavolta su sua richiesta va anch'essa, non essendo
l'interpellante soddisfatto, in approfondimento in II Commissione.
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