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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 36
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-00213
FONDO IMMOBILIARE "CITT? DI TORINO". LIQUIDAZIONE AD INIZIATIVA DELLA SOCIET? DI GESTIONE "PRELIOS SGR S.P.A.". ASSEMBLEA DEI PARTECIPANTI. APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Riprenderei quindi adesso con il nostro Ordine dei lavori. Proseguiamo quindi con i
nostri lavori, con il punto 21, presentatori Sindaca Appendino e Assessore Rolando.

"Fondo Immobiliare 'Città di Torino'. Liquidazione ad iniziativa della Società di
Gestione 'PRELIOS SGR S.p.A.'. Assemblea dei Partecipanti. Approvazione."

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Assessore Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Buonasera. Questa delibera, che riguarda il Fondo Immobiliare "Città di Torino" pone
al Consiglio, già deliberata in Giunta Regionale, l'aspetto di decidere la liquidazione ad
iniziativa della Società di Gestione PRELIOS SGR S.p.A. della liquidazione anzitempo
rispetto a quanto è dovuto. Perché si fa questa richiesta? Si fa questa richiesta perché
attualmente il Fondo 'Città di Torino' detiene un patrimonio immobiliare residuo,
composto da 6 immobili, di cui la maggioranza è costituita da immobili cielo terra, una
da più unità facente parte di un condominio e un'area di sviluppo. In particolare sono 6
gli oggetti che sono anche stati illustrati stamattina nella situazione in cui sono
attualmente delle eventuali trattative o verifiche in atto, sono precisamente: l'immobile
sito in Chieri, Villa Moglia, cosiddetto; l'immobile sito in Torino, cosiddetto Villa
Capriglio; l'immobile sito in Torino, ex Mercato dei Fiori di via Perugia; l'unità
immobiliare presso Palazzo dei Cavalieri in via Basilica in Torino; l'ex opificio Diatto,
via Frejus 21 a Torino e infine l'ex Villaggio Olimpico MOI, sito in via Giordano Bruno
in Torino. Tali immobili costituiscono un residuo dell'operazione di collocamento
massivo dei beni effettuato dalla Città alla fine del 2007. I quotisti attualmente
partecipanti al fondo sono il Focus Investments International S.r.l. per il 36,2%; FCT
Finanziaria Città di Torino per il 34,8% e Banca Intesa per il restante 29%. Città di
Torino, come è noto, è titolare di una quota classe B che garantisce alcune prerogative
nelle decisioni relative al fondo. Dico subito che questa priorità è proprio quella
esplicitata da questa delibera. Allo scopo di procedere con la collocazione degli asset, il
Fondo ha attivato un'importante operazione finalizzata all'alienazione delle palazzine
ex MOI, al Fondo Immobiliare FASP, richiedendo nel contempo una modifica del
contratto di finanziamento, sul quale, tuttavia, sussistono alcune criticità. Alla luce della
situazione del Fondo la SGR ha ritenuto sussistenti i presupposti della liquidazione del
fondo, ai sensi del Regolamento di gestione. Questo, infatti, ha previsto che: "In
qualsiasi momento", recita, se non ricordo male, l'articolo C.7.2. del Regolamento, "nel
corso della durata del Fondo, se si verificano situazioni che ostacolano il perseguimento
dello scopo del Fondo, l'Assemblea possa approvarne la liquidazione". La prospettiva di
liquidazione in bonis del Fondo potrà rappresentare, come richiesto dagli altri soci,
anche per le banche finanziatrici una favorevole alternativa rispetto ad altri scenari più
complessi, favorendo il raggiungimento degli auspicati accordi relativi alla
rinegoziazione dei finanziamenti. In ogni caso questa scelta di messa in liquidazione
con cui il Consiglio, autorizzandola, metterà in condizioni il CdA di esercitarla, non
comporta modifiche in ordine al profilo di rischio per i partecipanti, a carico dei quali
non si produrranno obblighi ulteriori rispetto a quelli ora sussistenti. L'approvazione
della deliberazione consiliare in questione costituisce quindi, ai sensi del Regolamento,
conditio sine qua non, per la liquidazione, che verrà deliberata nel corso dell'assemblea
dei partecipanti di prossima convocazione". Aggiungo che nella Commissione di
stamani sono stati forniti dagli amministratori del fondo tutte le informazioni richieste
dai commissari, che riguardavano, sia lo stato delle trattative in corso, sia le
informazioni relative agli aspetti patrimoniali e agli eventuali rischi connessi
all'operazione. È stata anche, mi pare, ricordata che la data entro la quale potrebbe
essere …, giungere la liquidazione al fondo è quella del 2021, se non ricordo male, mi
pare, non l'ho scritto, ma mi pare che è stato detto dagli amministratori. Alla luce di
quello che ho detto, si chiede al Consiglio quindi di autorizzare il CdA in assemblea a
definire la liquidazione anticipata del fondo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Assessore. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie. La vicenda del Fondo Città di Torino rievoca quella che è stata l'eredità
olimpica. Molti si ricorderanno che a seguito dell'evento Olimpico la Città fu chiamata a
svendere il proprio patrimonio per, diciamo, garantirsi le risorse finanziarie a seguito
dell'evento dovuto a un taglio dei trasferimenti da parte dello Stato, questo si legge nella
delibera di costituzione del Fondo. In questi anni la vendita di questo patrimonio o la
non vendita, ha portato a un passivo del fondo intorno ai 60 milioni. In questo lasso di
tempo, dal 2007 ad oggi le vicende di questo fondo sono state legate principalmente,
forse ve lo ricorderete, al MOI, quindi a tutte le vicende legate al mancato utilizzo del
MOI, al fatto che il MOI fosse uno spazio vuoto e abbandonato, che ha consentito poi
l'occupazione di cui sappiamo tutti e la vicenda Diatto, immagino che vi ricorderete la
militarizzazione di Borgo San Paolo, immagino che vi ricorderete lo sgombero,
immagino che vi ricorderete la demolizione della cisterna, se non ve lo ricordate, andate
su YouTube e penso che troverete ancora qualche testimonianza video di quello che è
successo. In questo momento io sono felice, o meglio più che felice, mettiamo,
ottimista, sul fatto che il Progetto Diatto possa, come ci è stato riferito dagli esponenti di
Prelios questa mattina in Commissione, possa essere rivisto. Rimane l'amarezza di
quello che è successo lì, di come è stato gestito, della fretta che c'è stata nel demolire
tutto l'edificio, cancellando parte della memoria storica industriale legata al Diatto. La
vicenda dell'acquedotto romano immagino che ve lo ricordiate, altro capitolo, diciamo,
negativo legato alla storia dell'ex Diatto. Quindi nell'augurarmi, perché a questo punto
non ci si può che augurare che le vendite vadano a buon fine e che non sia una svendita,
anche se, a quanto ci è stato detto, le perdite del fondo ricadono poi sulle banche, non so
bene come e perché e mi auguro che questa perdita che ricade sugli istituti bancari non
venga poi a cascata a ricadere sulla Città di Torino tramite altri canali, io questo me lo
auguro. Quindi posso solo augurarmi, appunto, che le vendite vadano …, vadano avanti,
vadano a buon fine, che, dove è possibile, cambiare i progetti urbanistici, migliorando le
trasformazioni urbanistiche legate a questi beni, si proceda in questa direzione. Mi
auguro che anche la vicenda MOI possa trovare una soluzione, possa trovare, diciamo,
una soluzione condivisa, non dolce, esattamente come è programmato e in seguito si
possa pensare a un riutilizzo delle palazzine. Pertanto voteremo favorevolmente a questa
delibera. Chiederemo poi successivamente alla Giunta di essere aggiornati, visto che,
come è stato detto questa mattina, il processo comunque di vendite e liquidazione del
fondo è un processo che durerà sicuramente fino a giugno 2020, eventualmente fino al
2021, come scadenza naturale del fondo, in modo da, appunto, essere aggiornati su
eventuali cambi di progettualità o nuove progettualità su quegli immobili che
rimangono da vendere. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Carretto. Ci sono interventi? Un attimo. Prego, Sindaca Appendino.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Io volevo ringraziare il Consigliere perché spesso, come dire, queste
delibere sembrano non avere importanza né politica, né di percorso di storia, ma in
realtà questa delibera che oggi votiamo e ringrazio l'Assessore Rolando per il lavoro
che ha fatto, dimostra le difficoltà di un percorso che è stato costruito in passato, le
difficoltà che questa Amministrazione negli anni ha accumulato rispetto alla sua
capacità finanziaria, cioè il fatto che oggi si arrivi a liquidare significa, evidentemente,
che quello che era stato conferito e cartolarizzato nei confronti della Città, aveva
qualche difficoltà a essere smobilizzato sul mercato, che ha permesso alla Città a suo
tempo di ottenere risorse, che però oggi si scaricano sulle future generazioni. Significa
che non dobbiamo assumerci le nostre responsabilità? No, evidentemente, la delibera la
portiamo, l'Assessore Rolando ha fatto un grandissimo lavoro, però ha fatto bene il
Consigliere a ripercorrere la storia di questa cartolarizzazione, di cosa ha comportato
per la Città e cosa comporterà per le generazioni future. Aggiungo, visto che sono stata
sollecitata, sulla questione del MOI, in realtà ne dibatteremo, credo a breve, come
sapete, grazie al lavoro che si sta facendo, si procederà con la liberazione, la liberazione
sta andando in contemporanea con un percorso che prevede la riqualificazione, quindi
alla ricerca, ovviamente, anche di, come dire, un soggetto investitore che possa
acquisire effettivamente quelle palazzine, però, giustamente, oggi facciamo un atto che
in realtà ha una rilevanza politica non indifferente, tra l'altro arriva da un lavoro
dell'Assessore Rolando, di tutti gli Uffici, delibera anche cofirmata da me, che è stato
sicuramente molto, molto complesso e ha messo anche a rischio, in certi momenti, la
tenuta dei conti della Città.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Sindaca. Se non ci sono altri interventi, proseguiamo quindi con la votazione.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Se tutti i Consiglieri hanno votato, chiudiamo.
Favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti nessuno

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto.
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