Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Riprenderei quindi adesso con il nostro Ordine dei lavori. Proseguiamo quindi con i nostri lavori, con il punto 21, presentatori Sindaca Appendino e Assessore Rolando. "Fondo Immobiliare 'Città di Torino'. Liquidazione ad iniziativa della Società di Gestione 'PRELIOS SGR S.p.A.'. Assemblea dei Partecipanti. Approvazione." SICARI Francesco (Presidente) Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Buonasera. Questa delibera, che riguarda il Fondo Immobiliare "Città di Torino" pone al Consiglio, già deliberata in Giunta Regionale, l'aspetto di decidere la liquidazione ad iniziativa della Società di Gestione PRELIOS SGR S.p.A. della liquidazione anzitempo rispetto a quanto è dovuto. Perché si fa questa richiesta? Si fa questa richiesta perché attualmente il Fondo 'Città di Torino' detiene un patrimonio immobiliare residuo, composto da 6 immobili, di cui la maggioranza è costituita da immobili cielo terra, una da più unità facente parte di un condominio e un'area di sviluppo. In particolare sono 6 gli oggetti che sono anche stati illustrati stamattina nella situazione in cui sono attualmente delle eventuali trattative o verifiche in atto, sono precisamente: l'immobile sito in Chieri, Villa Moglia, cosiddetto; l'immobile sito in Torino, cosiddetto Villa Capriglio; l'immobile sito in Torino, ex Mercato dei Fiori di via Perugia; l'unità immobiliare presso Palazzo dei Cavalieri in via Basilica in Torino; l'ex opificio Diatto, via Frejus 21 a Torino e infine l'ex Villaggio Olimpico MOI, sito in via Giordano Bruno in Torino. Tali immobili costituiscono un residuo dell'operazione di collocamento massivo dei beni effettuato dalla Città alla fine del 2007. I quotisti attualmente partecipanti al fondo sono il Focus Investments International S.r.l. per il 36,2%; FCT Finanziaria Città di Torino per il 34,8% e Banca Intesa per il restante 29%. Città di Torino, come è noto, è titolare di una quota classe B che garantisce alcune prerogative nelle decisioni relative al fondo. Dico subito che questa priorità è proprio quella esplicitata da questa delibera. Allo scopo di procedere con la collocazione degli asset, il Fondo ha attivato un'importante operazione finalizzata all'alienazione delle palazzine ex MOI, al Fondo Immobiliare FASP, richiedendo nel contempo una modifica del contratto di finanziamento, sul quale, tuttavia, sussistono alcune criticità. Alla luce della situazione del Fondo la SGR ha ritenuto sussistenti i presupposti della liquidazione del fondo, ai sensi del Regolamento di gestione. Questo, infatti, ha previsto che: "In qualsiasi momento", recita, se non ricordo male, l'articolo C.7.2. del Regolamento, "nel corso della durata del Fondo, se si verificano situazioni che ostacolano il perseguimento dello scopo del Fondo, l'Assemblea possa approvarne la liquidazione". La prospettiva di liquidazione in bonis del Fondo potrà rappresentare, come richiesto dagli altri soci, anche per le banche finanziatrici una favorevole alternativa rispetto ad altri scenari più complessi, favorendo il raggiungimento degli auspicati accordi relativi alla rinegoziazione dei finanziamenti. In ogni caso questa scelta di messa in liquidazione con cui il Consiglio, autorizzandola, metterà in condizioni il CdA di esercitarla, non comporta modifiche in ordine al profilo di rischio per i partecipanti, a carico dei quali non si produrranno obblighi ulteriori rispetto a quelli ora sussistenti. L'approvazione della deliberazione consiliare in questione costituisce quindi, ai sensi del Regolamento, conditio sine qua non, per la liquidazione, che verrà deliberata nel corso dell'assemblea dei partecipanti di prossima convocazione". Aggiungo che nella Commissione di stamani sono stati forniti dagli amministratori del fondo tutte le informazioni richieste dai commissari, che riguardavano, sia lo stato delle trattative in corso, sia le informazioni relative agli aspetti patrimoniali e agli eventuali rischi connessi all'operazione. È stata anche, mi pare, ricordata che la data entro la quale potrebbe essere …, giungere la liquidazione al fondo è quella del 2021, se non ricordo male, mi pare, non l'ho scritto, ma mi pare che è stato detto dagli amministratori. Alla luce di quello che ho detto, si chiede al Consiglio quindi di autorizzare il CdA in assemblea a definire la liquidazione anticipata del fondo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Assessore. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Grazie. La vicenda del Fondo Città di Torino rievoca quella che è stata l'eredità olimpica. Molti si ricorderanno che a seguito dell'evento Olimpico la Città fu chiamata a svendere il proprio patrimonio per, diciamo, garantirsi le risorse finanziarie a seguito dell'evento dovuto a un taglio dei trasferimenti da parte dello Stato, questo si legge nella delibera di costituzione del Fondo. In questi anni la vendita di questo patrimonio o la non vendita, ha portato a un passivo del fondo intorno ai 60 milioni. In questo lasso di tempo, dal 2007 ad oggi le vicende di questo fondo sono state legate principalmente, forse ve lo ricorderete, al MOI, quindi a tutte le vicende legate al mancato utilizzo del MOI, al fatto che il MOI fosse uno spazio vuoto e abbandonato, che ha consentito poi l'occupazione di cui sappiamo tutti e la vicenda Diatto, immagino che vi ricorderete la militarizzazione di Borgo San Paolo, immagino che vi ricorderete lo sgombero, immagino che vi ricorderete la demolizione della cisterna, se non ve lo ricordate, andate su YouTube e penso che troverete ancora qualche testimonianza video di quello che è successo. In questo momento io sono felice, o meglio più che felice, mettiamo, ottimista, sul fatto che il Progetto Diatto possa, come ci è stato riferito dagli esponenti di Prelios questa mattina in Commissione, possa essere rivisto. Rimane l'amarezza di quello che è successo lì, di come è stato gestito, della fretta che c'è stata nel demolire tutto l'edificio, cancellando parte della memoria storica industriale legata al Diatto. La vicenda dell'acquedotto romano immagino che ve lo ricordiate, altro capitolo, diciamo, negativo legato alla storia dell'ex Diatto. Quindi nell'augurarmi, perché a questo punto non ci si può che augurare che le vendite vadano a buon fine e che non sia una svendita, anche se, a quanto ci è stato detto, le perdite del fondo ricadono poi sulle banche, non so bene come e perché e mi auguro che questa perdita che ricade sugli istituti bancari non venga poi a cascata a ricadere sulla Città di Torino tramite altri canali, io questo me lo auguro. Quindi posso solo augurarmi, appunto, che le vendite vadano …, vadano avanti, vadano a buon fine, che, dove è possibile, cambiare i progetti urbanistici, migliorando le trasformazioni urbanistiche legate a questi beni, si proceda in questa direzione. Mi auguro che anche la vicenda MOI possa trovare una soluzione, possa trovare, diciamo, una soluzione condivisa, non dolce, esattamente come è programmato e in seguito si possa pensare a un riutilizzo delle palazzine. Pertanto voteremo favorevolmente a questa delibera. Chiederemo poi successivamente alla Giunta di essere aggiornati, visto che, come è stato detto questa mattina, il processo comunque di vendite e liquidazione del fondo è un processo che durerà sicuramente fino a giugno 2020, eventualmente fino al 2021, come scadenza naturale del fondo, in modo da, appunto, essere aggiornati su eventuali cambi di progettualità o nuove progettualità su quegli immobili che rimangono da vendere. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Carretto. Ci sono interventi? Un attimo. Prego, Sindaca Appendino. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Io volevo ringraziare il Consigliere perché spesso, come dire, queste delibere sembrano non avere importanza né politica, né di percorso di storia, ma in realtà questa delibera che oggi votiamo e ringrazio l'Assessore Rolando per il lavoro che ha fatto, dimostra le difficoltà di un percorso che è stato costruito in passato, le difficoltà che questa Amministrazione negli anni ha accumulato rispetto alla sua capacità finanziaria, cioè il fatto che oggi si arrivi a liquidare significa, evidentemente, che quello che era stato conferito e cartolarizzato nei confronti della Città, aveva qualche difficoltà a essere smobilizzato sul mercato, che ha permesso alla Città a suo tempo di ottenere risorse, che però oggi si scaricano sulle future generazioni. Significa che non dobbiamo assumerci le nostre responsabilità? No, evidentemente, la delibera la portiamo, l'Assessore Rolando ha fatto un grandissimo lavoro, però ha fatto bene il Consigliere a ripercorrere la storia di questa cartolarizzazione, di cosa ha comportato per la Città e cosa comporterà per le generazioni future. Aggiungo, visto che sono stata sollecitata, sulla questione del MOI, in realtà ne dibatteremo, credo a breve, come sapete, grazie al lavoro che si sta facendo, si procederà con la liberazione, la liberazione sta andando in contemporanea con un percorso che prevede la riqualificazione, quindi alla ricerca, ovviamente, anche di, come dire, un soggetto investitore che possa acquisire effettivamente quelle palazzine, però, giustamente, oggi facciamo un atto che in realtà ha una rilevanza politica non indifferente, tra l'altro arriva da un lavoro dell'Assessore Rolando, di tutti gli Uffici, delibera anche cofirmata da me, che è stato sicuramente molto, molto complesso e ha messo anche a rischio, in certi momenti, la tenuta dei conti della Città. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Sindaca. Se non ci sono altri interventi, proseguiamo quindi con la votazione. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Se tutti i Consiglieri hanno votato, chiudiamo. Favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti nessuno SICARI Francesco (Presidente) Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto. |