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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2018-06835
"IL CIBO DELLE MENSE SCOLASTICHE ? VERAMENTE ALTERNATIVO, IL MEN? PREVEDE ANCHE VERMI, CAPELLI, MOSCERINI" PRESENTATA IN DATA 20 DICEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessora delle delucidazioni. Veda, Assessora Di
Martino, ci sono però un paio di aspetti riguardo alle specifiche che lei ha fatto sulla
parte di "considerato" che riguardano proprio il bando, poi vengo al merito della
questione posta nell'interpellanza. La prima, l'offerta economicamente più vantaggiosa,
ci mancherebbe, c'è il Codice degli Appalti che la prevede, però lei che non ha
responsabilità sul bando, in quanto non era ancora operativa nell'ambito della Giunta al
momento della pubblicazione del bando, dovrebbe anche conoscere che di tutte le ditte,
le società che hanno partecipato al bando tutte hanno ottenuto il massimo del punteggio
tecnico; allora, inevitabilmente, l'aggiudicazione si è poi giocata sull'offerta
economicamente più vantaggiosa. Allora ci chiediamo, ed è questo il punto che abbiamo
già posto in quest'Aula: se viene pubblicata la gara, che è la più grande in termini di
importi che la Giunta si trova ad affrontare nel quinquennio, quasi 100 milioni di euro
per un servizio, ci sarà, vivaddio, un certo livello di attenzione nell'andare a predisporre
questo bando tale da riuscire a recuperare quel target di mercato, se vogliamo usare un
termine un po' antipatico in questo caso, ma che ben ci dà l'evidenza della questione,
del 25% dei genitori che abbiamo perso perché hanno scelto il panino da casa anziché la
mensa? Allora, io ho un ramo di azienda che è deficitario, sta perdendo posizione di
mercato, cosa faccio? Faccio il bando per affittare quel servizio e non mi premuro di
fare in modo che questo bando sia effettivamente selettivo su quello che è l'oggetto
della perdita di mercato, cioè la qualità, ci siamo capiti? Quindi è inutile che mi venga a
dire "No, ma l'offerta era economicamente più vantaggiosa ai sensi del Codice degli
Appalti", lo so bene, ma se tutte le 17 le ditte hanno avuto il massimo della parte tecnica
quel bando è stato fatto male, e siccome era il bando più importante che la Giunta
doveva predisporre forse era il caso di farlo con un po' più di cura, dico bene? Perché ed
è innegabile che oggi lei mi dirà che non sono i 3 euro e 90, sono i 4,14, ma rispetto ai
4,88 euro che veniva in media pagato prima il pasto, dal Comune alla ditta
aggiudicataria, gli utenti continuano a pagare i loro 7 euro, poi possibilmente anche con
delle limitazioni, cioè delle scontistiche rispetto alla fascia ISEE, ma continuano a
pagare la stessa cifra. Allora, c'è qualcosa che comunque non torna rispetto al fatto che
il Comune paga meno quel pasto, ma lo offre allo stesso prezzo di prima, o meglio non
torna, ci preoccupa perché questo è il tema: perché a marzo, fine marzo quando
entreranno in vigore le nuove assegnazioni, quindi le nuove ditte, la preoccupazione che
giustamente tutti si pongono è se la qualità del servizio rimarrà tale. Allora qui il tema
che poneva l'interpellanza era di due livelli: il discorso legato all'igiene, e lei ci ha detto
saranno state delle larve biologiche; da quanto ci ha detto, questo ci tranquillizza, però
sempre di problemi di igiene si tratta, ma il tema vero adesso è quello della qualità. Su
questo noi vorremmo capire, è su questo che vorremmo avere delle maggiori garanzie
perché, veda, io credo che i temi oggi siano quindi: quello dell'igiene, quello della
qualità e poi, mi segnalano, ci sono anche dei problemi nei ritardi delle consegne.
Allora, le Commissioni mense funzionano, funzionano bene e stanno facendo una serie
di lavori. Lei ci ha detto, anche, dei controlli come avvengono e tutto bene, però
davvero il tema è molto grave, ed è uno dei temi che hanno anche causato, diciamo così,
la dipartita della sua predecessora, allora su questo vorremmo avere maggiori garanzie.
Io credo che quanto lei ci ha detto oggi, per carità, è il caso della Duca D'Aosta, da
quanto mi risulta non ha più fatto in modo che si verificassero ulteriori criticità a partire
dal nuovo. C'è stata una riunione con la ditta e la Circoscrizione, i genitori e il personale
della scuola ancora ad inizio gennaio, e mi sembra che sicuramente l'emergenza è stata
superata. Però il tema vero è capire, da qui in avanti, come riusciremo a garantire se
questo è l'interesse della politica, della Giunta, cioè di ribadire il fatto che la mensa è un
momento: formativo, importante, centrale, quindi al di là della qualità del pasto che si
va a fornire è un momento che si ritiene fondamentale, non si vuole perdere un'ulteriore
fetta di utenti che viceversa preferiranno arrangiarsi diversamente, con tutti gli aspetti
che questo comporta e che ben sappiamo. Quindi, io ritengo di essere soddisfatto delle
sue risposte per quel che riguarda la criticità evidenziata; non ritengo di avere sufficienti
garanzie su quello che è il tema fondamentale, cioè di come evitare il ripetersi di
criticità e come riuscire a mantenere un adeguato livello di qualità di questo servizio e
quindi chiedo che in Commissione venga organizzata un'audizione delle stesse
componenti che lei ha citato, cioè le Commissioni mense, gli enti certificatori per
riuscire ad avere, come Consiglio, un maggior livello di informazione su quello che sarà
proprio il momento, diciamo così, di cambio della guardia tra le precedenti ditte
aggiudicatarie e quelle nuove.

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