Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessora delle delucidazioni. Veda, Assessora Di Martino, ci sono però un paio di aspetti riguardo alle specifiche che lei ha fatto sulla parte di "considerato" che riguardano proprio il bando, poi vengo al merito della questione posta nell'interpellanza. La prima, l'offerta economicamente più vantaggiosa, ci mancherebbe, c'è il Codice degli Appalti che la prevede, però lei che non ha responsabilità sul bando, in quanto non era ancora operativa nell'ambito della Giunta al momento della pubblicazione del bando, dovrebbe anche conoscere che di tutte le ditte, le società che hanno partecipato al bando tutte hanno ottenuto il massimo del punteggio tecnico; allora, inevitabilmente, l'aggiudicazione si è poi giocata sull'offerta economicamente più vantaggiosa. Allora ci chiediamo, ed è questo il punto che abbiamo già posto in quest'Aula: se viene pubblicata la gara, che è la più grande in termini di importi che la Giunta si trova ad affrontare nel quinquennio, quasi 100 milioni di euro per un servizio, ci sarà, vivaddio, un certo livello di attenzione nell'andare a predisporre questo bando tale da riuscire a recuperare quel target di mercato, se vogliamo usare un termine un po' antipatico in questo caso, ma che ben ci dà l'evidenza della questione, del 25% dei genitori che abbiamo perso perché hanno scelto il panino da casa anziché la mensa? Allora, io ho un ramo di azienda che è deficitario, sta perdendo posizione di mercato, cosa faccio? Faccio il bando per affittare quel servizio e non mi premuro di fare in modo che questo bando sia effettivamente selettivo su quello che è l'oggetto della perdita di mercato, cioè la qualità, ci siamo capiti? Quindi è inutile che mi venga a dire "No, ma l'offerta era economicamente più vantaggiosa ai sensi del Codice degli Appalti", lo so bene, ma se tutte le 17 le ditte hanno avuto il massimo della parte tecnica quel bando è stato fatto male, e siccome era il bando più importante che la Giunta doveva predisporre forse era il caso di farlo con un po' più di cura, dico bene? Perché ed è innegabile che oggi lei mi dirà che non sono i 3 euro e 90, sono i 4,14, ma rispetto ai 4,88 euro che veniva in media pagato prima il pasto, dal Comune alla ditta aggiudicataria, gli utenti continuano a pagare i loro 7 euro, poi possibilmente anche con delle limitazioni, cioè delle scontistiche rispetto alla fascia ISEE, ma continuano a pagare la stessa cifra. Allora, c'è qualcosa che comunque non torna rispetto al fatto che il Comune paga meno quel pasto, ma lo offre allo stesso prezzo di prima, o meglio non torna, ci preoccupa perché questo è il tema: perché a marzo, fine marzo quando entreranno in vigore le nuove assegnazioni, quindi le nuove ditte, la preoccupazione che giustamente tutti si pongono è se la qualità del servizio rimarrà tale. Allora qui il tema che poneva l'interpellanza era di due livelli: il discorso legato all'igiene, e lei ci ha detto saranno state delle larve biologiche; da quanto ci ha detto, questo ci tranquillizza, però sempre di problemi di igiene si tratta, ma il tema vero adesso è quello della qualità. Su questo noi vorremmo capire, è su questo che vorremmo avere delle maggiori garanzie perché, veda, io credo che i temi oggi siano quindi: quello dell'igiene, quello della qualità e poi, mi segnalano, ci sono anche dei problemi nei ritardi delle consegne. Allora, le Commissioni mense funzionano, funzionano bene e stanno facendo una serie di lavori. Lei ci ha detto, anche, dei controlli come avvengono e tutto bene, però davvero il tema è molto grave, ed è uno dei temi che hanno anche causato, diciamo così, la dipartita della sua predecessora, allora su questo vorremmo avere maggiori garanzie. Io credo che quanto lei ci ha detto oggi, per carità, è il caso della Duca D'Aosta, da quanto mi risulta non ha più fatto in modo che si verificassero ulteriori criticità a partire dal nuovo. C'è stata una riunione con la ditta e la Circoscrizione, i genitori e il personale della scuola ancora ad inizio gennaio, e mi sembra che sicuramente l'emergenza è stata superata. Però il tema vero è capire, da qui in avanti, come riusciremo a garantire se questo è l'interesse della politica, della Giunta, cioè di ribadire il fatto che la mensa è un momento: formativo, importante, centrale, quindi al di là della qualità del pasto che si va a fornire è un momento che si ritiene fondamentale, non si vuole perdere un'ulteriore fetta di utenti che viceversa preferiranno arrangiarsi diversamente, con tutti gli aspetti che questo comporta e che ben sappiamo. Quindi, io ritengo di essere soddisfatto delle sue risposte per quel che riguarda la criticità evidenziata; non ritengo di avere sufficienti garanzie su quello che è il tema fondamentale, cioè di come evitare il ripetersi di criticità e come riuscire a mantenere un adeguato livello di qualità di questo servizio e quindi chiedo che in Commissione venga organizzata un'audizione delle stesse componenti che lei ha citato, cioè le Commissioni mense, gli enti certificatori per riuscire ad avere, come Consiglio, un maggior livello di informazione su quello che sarà proprio il momento, diciamo così, di cambio della guardia tra le precedenti ditte aggiudicatarie e quelle nuove. |