Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Procediamo i nostri lavori. La prossima è la 6835, firmatari i Consiglieri Tresso e il sottoscritto: "Il cibo delle mense scolastiche è veramente alternativo, il menù prevede anche vermi, capelli e moscerini." LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Risponde l'Assessora Di Martino. Prego, Assessora, cinque minuti per lei. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Assessora. Bene, Consigliere Tresso, prego. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Ovviamente nessun giudizio... Posso solo...? Nessun giudizio su di lei ovviamente, Assessora Di Martino, ci mancherebbe altro, tendo a chiarire nessuna criminalizzazione nei confronti dell'azienda Ladisa, che opera su questo territorio da tempo e credo abbia avuto modo di dimostrare la serietà, la professionalità in questo..., nell'erogazione di questo servizio. Ho sottoscritto, però, questa interpellanza e le dico velocemente perché: perché noi pretendiamo a questo punto, ci aspettiamo, siamo in attesa di una forte, seria discontinuità rispetto alla gestione di questo servizio che ha deluso; ma non ha deluso solo noi, il problema è che ha deluso progressivamente sempre più famiglie torinesi che hanno negli ultimi due anni e mezzo deciso di abbandonare il Servizio della Ristorazione Scolastica. L'ultima volta che ci siamo trovati con l'Assessora Patti il dato era di 8.000 famiglie, io non ho un dato aggiornato, quindi non so dire se sono cresciute nel frattempo; è un numero eccessivo. Siamo tutti in attesa di capire cosa succederà il 20 febbraio prossimo quando, come lei stessa ci ha anticipato, verrà discusso in Cassazione il ricorso che il Ministero, ma anche la Città stessa ha presentato contro la decisione del Consiglio di Stato che in qualche modo riconosceva il diritto di non avvalersi del Servizio di Ristorazione Scolastica. Indipendentemente dall'esito di quella sentenza, Assessora, io ci tengo a sottolineare che la nostra forse esasperata attenzione rispetto a questo servizio fa riferimento al fatto che noi siamo fermamente convinti della qualità del Servizio di Ristorazione Scolastica, anche della qualità che caratterizza questo servizio nel nostro territorio, indipendentemente da alcuni fatti circostanziati che noi evidenziamo e denunciamo, e per i quali chiediamo chiarimenti, proprio perché vogliamo affermare, con orgoglio, che nel complesso questo servizio è un servizio buono e per cui merita la fiducia dei tanti cittadini torinesi. Abbiamo più volte detto a chi ha preceduto lei in quell'importante e delicato ruolo che noi difendiamo, il percorso didattico dei bambini anche nel momento in cui mangiamo, abbiamo detto che per noi l'importanza di questo servizio non è solo educativa, ma è anche relazionale e anche sociale; allora quello che noi ci permettiamo di sottoporre alla sua attenzione anche con questo approfondimento - per cui io la ringrazio per le risposte che ci ha dato - è che vogliamo poter dire con orgoglio che noi tutti quanti siamo contenti di avere un servizio di qualità, per cui il nostro obiettivo, da adesso in poi - indipendentemente da che cosa deciderà la Cassazione il 20 febbraio prossimo, - il nostro obiettivo principale è riconquistare tutte quelle famiglie che nel corso del tempo hanno deciso di abbandonare questo servizio e che si sono fatti ammaliare da alternative che troppo spesso - perché lo abbiamo verificato, Assessora - in realtà non sono state alternative sufficientemente adeguate a quegli standard qualitativi ai quali eravamo abituati, siccome noi siamo stufi di vedere refettori scolastici dove i bambini sono divisi, compartimentati; siamo stufi di vedere bambini che mangiano merendine e che vanno a pietire alle addette mense di poter recuperare qualche pennetta piuttosto che una forchettata di spaghetti. Siccome noi siamo stufi di vedere bambini che attraversano quel refettorio scolastico e arrivano dalle addette mense chiedendo un panino; siccome noi siamo stufi di ascoltare le addette mense che ci dicono: "Non sappiamo quale parte del refettorio scolastico pulire, fin dove arriva la nostra competenza". Siccome noi siamo stufi di tutto questo, noi continueremo, nel rispetto del lavoro che lei svolge, a fare osservare a lei, a questa Amministrazione, alla Sindaca quali sono i nostri dubbi e qual è l'obiettivo secondo noi prioritario che quest'Amministrazione deve avere. Grazie, Assessora. |