Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Procediamo i nostri lavori. La prossima è la 6835, firmatari i Consiglieri Tresso e il sottoscritto: "Il cibo delle mense scolastiche è veramente alternativo, il menù prevede anche vermi, capelli e moscerini." LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Risponde l'Assessora Di Martino. Prego, Assessora, cinque minuti per lei. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Buongiorno. Allora, io prima di rispondere ai due punti dell'interpellanza, vorrei solo fare una breve precisazione sul primo punto del "considerato", mi sembra importante. La procedura di gara n. 20/2018, relativa all'affidamento del Servizio di Ristorazione Scolastica, non è stata aggiudicata in base al criterio del massimo ribasso, ma in base a quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ossia in base al miglior rapporto qualità/prezzo, come peraltro previsto dalla norma, l'articolo 95 del Decreto Legislativo 50/2016 Codice degli Appalti e quanto sopra si può riscontrare nella sezione 1 del capitolato di appalto all'articolo 14. Non poteva essere diversamente perché gli appalti di ristorazione scolastica possono solo essere previsti con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Approfitto per precisare, ancora, che l'articolo 144, comma 1 del Codice degli Appalti precisa che la valutazione dell'offerta tecnica deve tener conto di tutti gli aspetti relativi a fattori di qualità: la qualità di generi alimentari, con particolare riferimento ai prodotti biologici, tipici tradizionali, la denominazione protetta, la filiera corta e così via, e tutti questi aspetti di qualità sono comunque anche questi rintracciabili nel capitolato, la sezione 2 con i suoi allegati. Ancora una piccolissima precisazione su quanto dice sempre il "considerato" sui 3,90 euro a pasto; se si considera questa cifra come la cifra media delle offerte degli aggiudicatari la preciso con euro 4,14 e non euro 3,90 che sono la risultante media dell'offerta per ciascun pasto dei diversi aggiudicatari che va da 4,34 a 3,98. Fatte queste precisazioni andiamo nel merito dei punti, allora: punto 1, le iniziative nei confronti dei disservizi segnalati alla ditta, alla ditta Ladisa. Allora, si è proceduto in questo modo: si sono dapprima verificate le criticità che erano in precedenza state contestate a seguito dei controlli eseguiti dal laboratorio chimico e rimarcate successivamente dalla commissione mensa. Con riferimento a queste ultime, il giorno martedì 18 dicembre 2018, i responsabili del Servizio Gestione Ristorazione Scolastica hanno incontrato tutte le ditte ed in particolare hanno avuto un lungo colloquio, protratto sino al pomeriggio, coi rappresentanti della ditta aggiudicataria Ladisa. Nel corso di tale incontro il Servizio Gestione Ristorazione Scolastica ha illustrato a Ladisa ed analizzato puntualmente tutti gli aspetti problematici da eliminare ed individuato i necessari correttivi efficaci e duraturi con riferimento a ciascun aspetto. Il giorno successivo, 19 dicembre 2018, la dirigente del Servizio Gestione Ristorazione Scolastica ha inviato alla ditta Ladisa la comunicazione con oggetto "prescrizioni per eliminazione disservizi e criticità relativi all'adempimento e al contratto di affidamento del lotto 4 del Servizio di Ristorazione Scolastica"; questa comunicazione conteneva tutte le prescrizioni in termini di azioni e di intervento, oltre che i relativi termini tassativi di attuazione e conclusione, che la ditta avrebbe dovuto eseguire entro e non oltre il 4 gennaio 2019 per consentire la regolare ripresa dopo la pausa natalizia. In data 7 gennaio 2019, un incaricato del laboratorio chimico ha eseguito le necessarie verifiche presso il centro di cottura circa l'avvenuta esecuzione delle azioni e degli interventi nonché la relativa qualità in termini di efficacia e durabilità. In quell'occasione l'incaricato ha constatato che la ditta aveva ottemperato a tutte le prescrizioni comunicatele in data 19 gennaio 2019. Sul punto 2, per quanto riguarda il caso specifico, dalle analisi eseguite sul corpo estraneo rinvenuto nella minestra di orzo è emerso che tale corpo consisteva in una larva tipica dei cereali da attribuirsi al prodotto orzo perlato biologico secco; Ladisa ha pertanto bloccato il lotto dell'orzo con scadenza il 17 marzo 2020. In base alla certificazione di qualità ISO 9001, il Servizio Gestione Ristorazione Scolastica ha aperto una procedura di non conformità nei confronti del fornitore di orzo e gli ha chiesto riscontro sulle possibili cause del rinvenimento. Il fornitore ha risposto di non aver rilevato alcuna anomalia ed infestazione durante la fase di confezionamento del lotto, avvenuta il 17 settembre 2018. Sui 700 pezzi rimasti in giacenza il fornitore ha quindi eseguito alcune analisi a campione che non hanno dato esiti di infestazione, ma in ogni caso tutta la partita di orzo del lotto acquistata dalla ditta Ladisa è stata ritirata e restituita al fornitore. Il Servizio Gestione Ristorazione Scolastica ha contestato a Ladisa le altre segnalazioni, di cui all'interpellanza, e la procedura con il relativo contraddittorio è ancora in corso. Da un punto di vista più generale, quindi sul tema dei controlli, il Servizio Gestione Ristorazione Scolastica della Divisione Servizi Educativi esegue rigorosi e sistematici controlli avvalendosi, in particolare, di personale interno, delle Commissioni mensa delle scuole e dei nidi, degli enti di certificazione mediante apposita convenzione stipulata con la Camera di Commercio di Torino che effettua i proprio controlli presso i centri di cottura, le sedi scolastiche nonché le analisi microbiologiche chimiche su cibi ed alimenti. Per capire un po' l'entità dei controlli vi posso portare il dato dell'anno scolastico passato: i controlli sono stati in totale 3.105, suddivisi tra quelli fatti da personale interno e quelli fatti dal personale esterno, e 536 sono i campionamenti effettuati dal laboratorio chimico. Le segnalazioni pervenute al Servizio Gestione Ristorazione Scolastica nei primi mesi dell'anno scolastico 2018/2019 non hanno riguardato gravi criticità, ad eccezione di quelle oggetto dell'interpellanza, e si rimarca che, a riprova di tempestività ed efficacia dei controlli della Città sull'intero ciclo di produzione dei pasti, nella medesima data del 13 dicembre 2018 nei locali del centro cottura oltre alla Commissione mensa stava eseguendo un controllo anche un incaricato del laboratorio chimico della Camera di Commercio. In più posso aggiungere che ogni mese il Servizio Ristorazione svolge un incontro in presenza con le ditte della ristorazione e in questo incontro si discutono le segnalazioni pervenute nel corso del mese. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Assessora. Bene, Consigliere Tresso, prego. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessora delle delucidazioni. Veda, Assessora Di Martino, ci sono però un paio di aspetti riguardo alle specifiche che lei ha fatto sulla parte di "considerato" che riguardano proprio il bando, poi vengo al merito della questione posta nell'interpellanza. La prima, l'offerta economicamente più vantaggiosa, ci mancherebbe, c'è il Codice degli Appalti che la prevede, però lei che non ha responsabilità sul bando, in quanto non era ancora operativa nell'ambito della Giunta al momento della pubblicazione del bando, dovrebbe anche conoscere che di tutte le ditte, le società che hanno partecipato al bando tutte hanno ottenuto il massimo del punteggio tecnico; allora, inevitabilmente, l'aggiudicazione si è poi giocata sull'offerta economicamente più vantaggiosa. Allora ci chiediamo, ed è questo il punto che abbiamo già posto in quest'Aula: se viene pubblicata la gara, che è la più grande in termini di importi che la Giunta si trova ad affrontare nel quinquennio, quasi 100 milioni di euro per un servizio, ci sarà, vivaddio, un certo livello di attenzione nell'andare a predisporre questo bando tale da riuscire a recuperare quel target di mercato, se vogliamo usare un termine un po' antipatico in questo caso, ma che ben ci dà l'evidenza della questione, del 25% dei genitori che abbiamo perso perché hanno scelto il panino da casa anziché la mensa? Allora, io ho un ramo di azienda che è deficitario, sta perdendo posizione di mercato, cosa faccio? Faccio il bando per affittare quel servizio e non mi premuro di fare in modo che questo bando sia effettivamente selettivo su quello che è l'oggetto della perdita di mercato, cioè la qualità, ci siamo capiti? Quindi è inutile che mi venga a dire "No, ma l'offerta era economicamente più vantaggiosa ai sensi del Codice degli Appalti", lo so bene, ma se tutte le 17 le ditte hanno avuto il massimo della parte tecnica quel bando è stato fatto male, e siccome era il bando più importante che la Giunta doveva predisporre forse era il caso di farlo con un po' più di cura, dico bene? Perché ed è innegabile che oggi lei mi dirà che non sono i 3 euro e 90, sono i 4,14, ma rispetto ai 4,88 euro che veniva in media pagato prima il pasto, dal Comune alla ditta aggiudicataria, gli utenti continuano a pagare i loro 7 euro, poi possibilmente anche con delle limitazioni, cioè delle scontistiche rispetto alla fascia ISEE, ma continuano a pagare la stessa cifra. Allora, c'è qualcosa che comunque non torna rispetto al fatto che il Comune paga meno quel pasto, ma lo offre allo stesso prezzo di prima, o meglio non torna, ci preoccupa perché questo è il tema: perché a marzo, fine marzo quando entreranno in vigore le nuove assegnazioni, quindi le nuove ditte, la preoccupazione che giustamente tutti si pongono è se la qualità del servizio rimarrà tale. Allora qui il tema che poneva l'interpellanza era di due livelli: il discorso legato all'igiene, e lei ci ha detto saranno state delle larve biologiche; da quanto ci ha detto, questo ci tranquillizza, però sempre di problemi di igiene si tratta, ma il tema vero adesso è quello della qualità. Su questo noi vorremmo capire, è su questo che vorremmo avere delle maggiori garanzie perché, veda, io credo che i temi oggi siano quindi: quello dell'igiene, quello della qualità e poi, mi segnalano, ci sono anche dei problemi nei ritardi delle consegne. Allora, le Commissioni mense funzionano, funzionano bene e stanno facendo una serie di lavori. Lei ci ha detto, anche, dei controlli come avvengono e tutto bene, però davvero il tema è molto grave, ed è uno dei temi che hanno anche causato, diciamo così, la dipartita della sua predecessora, allora su questo vorremmo avere maggiori garanzie. Io credo che quanto lei ci ha detto oggi, per carità, è il caso della Duca D'Aosta, da quanto mi risulta non ha più fatto in modo che si verificassero ulteriori criticità a partire dal nuovo. C'è stata una riunione con la ditta e la Circoscrizione, i genitori e il personale della scuola ancora ad inizio gennaio, e mi sembra che sicuramente l'emergenza è stata superata. Però il tema vero è capire, da qui in avanti, come riusciremo a garantire se questo è l'interesse della politica, della Giunta, cioè di ribadire il fatto che la mensa è un momento: formativo, importante, centrale, quindi al di là della qualità del pasto che si va a fornire è un momento che si ritiene fondamentale, non si vuole perdere un'ulteriore fetta di utenti che viceversa preferiranno arrangiarsi diversamente, con tutti gli aspetti che questo comporta e che ben sappiamo. Quindi, io ritengo di essere soddisfatto delle sue risposte per quel che riguarda la criticità evidenziata; non ritengo di avere sufficienti garanzie su quello che è il tema fondamentale, cioè di come evitare il ripetersi di criticità e come riuscire a mantenere un adeguato livello di qualità di questo servizio e quindi chiedo che in Commissione venga organizzata un'audizione delle stesse componenti che lei ha citato, cioè le Commissioni mense, gli enti certificatori per riuscire ad avere, come Consiglio, un maggior livello di informazione su quello che sarà proprio il momento, diciamo così, di cambio della guardia tra le precedenti ditte aggiudicatarie e quelle nuove. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Tresso. Do la parola al Consigliere Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Ovviamente nessun giudizio... Posso solo...? Nessun giudizio su di lei ovviamente, Assessora Di Martino, ci mancherebbe altro, tendo a chiarire nessuna criminalizzazione nei confronti dell'azienda Ladisa, che opera su questo territorio da tempo e credo abbia avuto modo di dimostrare la serietà, la professionalità in questo..., nell'erogazione di questo servizio. Ho sottoscritto, però, questa interpellanza e le dico velocemente perché: perché noi pretendiamo a questo punto, ci aspettiamo, siamo in attesa di una forte, seria discontinuità rispetto alla gestione di questo servizio che ha deluso; ma non ha deluso solo noi, il problema è che ha deluso progressivamente sempre più famiglie torinesi che hanno negli ultimi due anni e mezzo deciso di abbandonare il Servizio della Ristorazione Scolastica. L'ultima volta che ci siamo trovati con l'Assessora Patti il dato era di 8.000 famiglie, io non ho un dato aggiornato, quindi non so dire se sono cresciute nel frattempo; è un numero eccessivo. Siamo tutti in attesa di capire cosa succederà il 20 febbraio prossimo quando, come lei stessa ci ha anticipato, verrà discusso in Cassazione il ricorso che il Ministero, ma anche la Città stessa ha presentato contro la decisione del Consiglio di Stato che in qualche modo riconosceva il diritto di non avvalersi del Servizio di Ristorazione Scolastica. Indipendentemente dall'esito di quella sentenza, Assessora, io ci tengo a sottolineare che la nostra forse esasperata attenzione rispetto a questo servizio fa riferimento al fatto che noi siamo fermamente convinti della qualità del Servizio di Ristorazione Scolastica, anche della qualità che caratterizza questo servizio nel nostro territorio, indipendentemente da alcuni fatti circostanziati che noi evidenziamo e denunciamo, e per i quali chiediamo chiarimenti, proprio perché vogliamo affermare, con orgoglio, che nel complesso questo servizio è un servizio buono e per cui merita la fiducia dei tanti cittadini torinesi. Abbiamo più volte detto a chi ha preceduto lei in quell'importante e delicato ruolo che noi difendiamo, il percorso didattico dei bambini anche nel momento in cui mangiamo, abbiamo detto che per noi l'importanza di questo servizio non è solo educativa, ma è anche relazionale e anche sociale; allora quello che noi ci permettiamo di sottoporre alla sua attenzione anche con questo approfondimento - per cui io la ringrazio per le risposte che ci ha dato - è che vogliamo poter dire con orgoglio che noi tutti quanti siamo contenti di avere un servizio di qualità, per cui il nostro obiettivo, da adesso in poi - indipendentemente da che cosa deciderà la Cassazione il 20 febbraio prossimo, - il nostro obiettivo principale è riconquistare tutte quelle famiglie che nel corso del tempo hanno deciso di abbandonare questo servizio e che si sono fatti ammaliare da alternative che troppo spesso - perché lo abbiamo verificato, Assessora - in realtà non sono state alternative sufficientemente adeguate a quegli standard qualitativi ai quali eravamo abituati, siccome noi siamo stufi di vedere refettori scolastici dove i bambini sono divisi, compartimentati; siamo stufi di vedere bambini che mangiano merendine e che vanno a pietire alle addette mense di poter recuperare qualche pennetta piuttosto che una forchettata di spaghetti. Siccome noi siamo stufi di vedere bambini che attraversano quel refettorio scolastico e arrivano dalle addette mense chiedendo un panino; siccome noi siamo stufi di ascoltare le addette mense che ci dicono: "Non sappiamo quale parte del refettorio scolastico pulire, fin dove arriva la nostra competenza". Siccome noi siamo stufi di tutto questo, noi continueremo, nel rispetto del lavoro che lei svolge, a fare osservare a lei, a questa Amministrazione, alla Sindaca quali sono i nostri dubbi e qual è l'obiettivo secondo noi prioritario che quest'Amministrazione deve avere. Grazie, Assessora. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Lavolta. Abbiamo ancora un intervento dell'Assessora Di Martino. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Allora, chiaramente da un tema specifico che era quello dei fatti che sono capitati alla Duca D'Aosta inevitabilmente si va al tema più generale su cui questo Consiglio e chi mi ha preceduto immagino abbiano discusso tantissimo. Io ringrazio i due Consiglieri interpellanti e soprattutto l'ultimo intervento perché non posso che condividere una volontà dell'Amministrazione di garantire il servizio mensa nei suoi parametri di qualità, il più possibile, e difendere il servizio mensa come scelta educativa. Adesso le questioni in ballo, le questioni sospese sono due: una è - l'ha già ricordata il Consigliere Lavolta - che si tratta di aspettare la sentenza per vedere dove andremo a parare, e l'altra c'è anche il ricorso sul nuovo appalto mensa. Quindi ci sono due situazioni giuridiche che si devono evolvere, ma nel frattempo sono disponibile a discutere in Commissione, ad approfondire il tema perché ritengo che sia veramente di fondamentale importanza riuscire a ricompattare tutte le volontà politiche e anche l'utenza, soprattutto del servizio, nei confronti di un valore importantissimo che è quello della mensa dal punto di vista educativo. Quindi su questo credo di poter concordare con voi e sono disponibile a collaborare e a lavorare anche duramente su questo tema e sono consapevole che non sarà facile riportare tutte le famiglie, però ci dobbiamo provare; ci dobbiamo provare perché, come abbiamo detto, è veramente una questione fondamentale nell'ambito dei servizi scolastici. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, grazie, Assessora Di Martino. |