Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo con il punto 13: "Proposta nuovo regolamento per l'esame delle situazioni di emergenza abitativa." SICARI Francesco (Presidente) Illustra l'Assessore Schellino. SCHELLINO Sonia (Assessora) Questo emendamento per l'emergenza abitativa, scusate la voce, abbiate pazienza, in passato è stato discusso all'interno della IV Commissione Consiliare ed è stato presentato anche presso le Circoscrizioni che hanno dato parere favorevole. Ci sono alcuni emendamenti di Giunta, allora, alcuni che aggiornano la Commissione, le parti del Regolamento sulla Commissione Emergenza Abitativa alla nuova Legge Regionale in tema di abitare. Quindi sono emendamenti che semplicemente sostituiscono il testo della vecchia Legge con il testo della nuova Legge e sono in particolare riguardanti la definizione della residenza, le proprietà delle persone, il patrimonio immobiliare all'interno dell'ISEE, però sono tutte modifiche dovute, perché cambia il testo di Legge Regionale; nel momento in cui il Regolamento fa riferimento alla Legge Regionale va aggiornato. E poi ci sono ancora degli emendamenti di Giunta, perché a seguito degli approfondimenti che vi avevo annunciato nelle passate settimane, quando ci sono delle nuove Commissioni, oppure delle modifiche, degli aggiornamenti di Commissioni esistenti, varate in precedenza all'avvento della Bassanini, deve essere modificata la presenza all'interno di queste Commissioni della parte politica. E quindi, a seguito di questo, la composizione della Commissione non può più contenere, come attori votanti, aventi diritto di voto, Assessori, Consiglieri e anche membri delle Organizzazioni Sindacali. Abbiamo spiegato questo all'interno della Commissione nelle ultime sedute e siccome vogliamo mantenere la competenza, queste competenze, nonché l'informativa al Consiglio, che anche se non vedrà più Consiglieri partecipare alle sedute della Commissione, avrà diritto ad un'informativa, come è opportuno. Si tratta di tre emendamenti, uno che riguarda la composizione, che sostituisce la composizione precedente, che, appunto, conteneva l'Assessore alle Politiche Sociali, il Presidente dell'Agenzia per la casa, i Consiglieri, eccetera, si comporrà in questo modo; la Commissione per l'Emergenza Abitativa, ha la funzione di verificare il possesso dei requisiti generali per l'assegnazione e di accertare i requisiti specifici in capo ai nuclei familiari che si trovano nelle situazioni di emergenza abitativa, definite dal Regolamento regionale disposto in attuazione dell'Articolo 2, Comma 5 della Legge Regionale. La predetta Commissione è costituita da questi componenti: il Dirigente dell'Area Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Torino, o un suo delegato con funzioni di Presidente; il Dirigente della Divisione Servizi Sociali Prevenzione delle fragilità sociali e sostegno agli adulti in difficoltà del Comune di Torino, o un suo delegato; il funzionario in posizione organizzativa con competenza in materia di emergenza abitativa dell'area Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Torino, o un suo delegato. E la Commissione è inoltre coadiuvata da osservatori non componenti individuati, in numero non superiore a dieci, tra gli esponenti di enti o associazioni che sono quelli che facevano prima parte di diritto e votanti della Commissione nella sua versione precedente, ovvero l'ASL Città di Torino, l'Agenzia Territoriale per la Casa, le associazioni che operano per la tutela dei diritti delle persone in difficoltà, le organizzazioni sindacali degli inquilini ritenute maggiormente rappresentative, organizzazioni sindacali della proprietà edilizia ritenute maggiormente rappresentative. La funzione di Segretario della Commissione è attribuita a un funzionario o impiegato dell'area Edilizia Residenziale Pubblica, bandi e assegnazioni, Ufficio Emergenza Abitativa. E inoltre partecipano alle riunioni della Commissione, con ruolo di assistenza tecnico-amministrativa, un funzionario, o impiegato, dell'Area Edilizia Residenziale Pubblica, Ufficio Locare; un ufficiale o un sottufficiale del Corpo di Polizia Municipale distaccato presso l'Area Edilizia Residenziale Pubblica in qualità di relatore in merito agli accertamenti effettuati e la Commissione a carattere permanente. Il secondo emendamento, che riguarda il funzionamento della Commissione, sostituisce il trattato precedente con: "La Commissione si riunisce con cadenza periodica continuativa, generalmente una volta alla settimana. È un organo collegiale perfetto e si considera validamente costituito solo con la partecipazione di tutti e tre i componenti. Alle riunioni delle Commissioni sono invitati gli osservatori non componenti, di cui all'articolo 1 comma 2 del presente Regolamento", cioè quelli che prima dicevo, che prima facevano parte della Commissione, e ora fanno parte di questo gruppo di osservatori, "la Commissione deve presentare alla Commissione Consiliare competente le risultanze dell'attività svolta, in collaborazione con gli osservatori non componenti, di cui all'articolo 1". Quindi saranno previste, naturalmente a cura della Presidenza della Commissione, della IV Commissione, delle rendicontazioni periodiche con dati di sintesi ed eventuali approfondimenti, ma sempre in forma anonima, di modo che si possa dare al Consiglio tutta l'informativa necessaria per svolgere la sua funzione di indirizzo di controllo, senza scendere nella particolarità dei singoli casi. Il terzo emendamento riguarda i compensi e a questo punto, essendo una Commissione tutta di dipendenti della Città, ai componenti la commissione e agli osservatori non componenti non è riconosciuto alcun gettone di presenza. Al Segretario della Commissione, che dovrà svolgere il proprio incarico in orario d'ufficio, non spetta alcun compenso ulteriore rispetto alla ordinaria retribuzione. Queste sono quindi le modifiche che si sono rese necessarie a seguito degli approfondimenti di cui vi avevo parlato nelle settimane precedenti. Ci sono ancora degli emendamenti presentati dal Presidente della IV Commissione, che non so se vengono illustrati in questo momento dallo stesso, ovviamente, immagino. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicecapogruppo Foglietta. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie, Presidente. Volevo solo sapere se la delibera che ha appena illustrato l'Assessora Schellino, che è la 2018-02596, andava in votazione, cioè va in votazione adesso, o no, perché ricordo dalla Capigruppo di venerdì che l'abbiamo dichiarata sospesa. Se poteva chiarirmi se la votavamo oggi o meno. SICARI Francesco (Presidente) Sì, l'atto va in votazione oggi. Mi sono confrontato velocemente con gli Uffici, venerdì in Capigruppo si era detto che c'erano dei dubbi, ma si era propensi per, comunque, andare in votazione oggi. Prego, Grippo. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Francamente è una modalità che non possiamo condividere perché abbiamo atteso per delle settimane che si arrivasse a un dunque degli approfondimenti e poi, a mezza bocca, in Capigruppo, si dice: "Ci sono dei dubbi, ma andiamo in votazione lo stesso", tant'è che la percezione dei colleghi che rappresentano il Gruppo del Partito Democratico era esattamente quella, che nulla fosse cambiato. Se però gli approfondimenti diventano una cosa per pochi e che vengono comunicati in Aula all'ultimo momento, ci si mette nelle condizioni di non poter partecipare compiutamente al percorso di una delibera che giustamente l'Assessora dichiara avere avuto un lungo e articolato percorso. Però, se il percorso lo facciamo tutto insieme, poi dobbiamo fare anche l'ultimo miglio insieme. Diversamente, se l'ultimo miglio lo fanno soltanto alcune Forze Politiche e altre no, noi ci riserviamo di rimanere ai margini. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliera Grippo. Consigliere Iaria, vuole illustrare i tre emendamenti che ha presentato? IARIA Antonino Se permette, Presidente, vorrei chiaramente illustrare gli emendamenti, ma vorrei anche ribadire l'importanza di alcune modifiche che sono state fatte all'interno del Regolamento CEA e non andrò nel dettaglio, anche perché sono state discusse moltissimo in Commissione, ma mi preme ribadire che questo nuovo Regolamento CEA mira a diminuire i casi negativi delle persone che fanno richiesta, appunto, che sono in condizioni di emergenza abitativa. Diminuire non vuol dire, chiaramente, dare esito positivo a tutti i casi, ma vuol dire andare a correggere il Regolamento sulla base dell'esperienza che i Commissari della Commissione Emergenza Abitativa e gli Uffici hanno fatto in questi anni in cui si è usato il Regolamento passato. Dico un caso, che tra l'altro è uno dei più interessanti di miglioria del Regolamento, che riguarda la possibilità di poter riprendere dei casi bocciati in Emergenza Abitativa che sono stati, appunto, portati all'attenzione della Commissione da parte di utenti che non hanno fatto nessun tipo di richiesta di sussidio ai Servizi Sociali, ma che ne avevano diritto, in questo caso. Con il vecchio Regolamento questi casi venivano bocciati, veniva negata l'emergenza abitativa. Con il nuovo Regolamento si ha la possibilità di riprendere d'ufficio, previo verifica, che le persone che hanno fatto richiesta in Commissione CEA abbiano i requisiti per avere un sussidio; una cosa molto interessante che aiuta molte persone che per vari motivi non hanno fatto la procedura corretta, ma avevano diritto ad avere sussidi vari che il Comune di Torino elargisce. Una di queste, un'altra attenzione è stata posta particolarmente alla possibilità di limitare le indagini fiscali, patrimoniali a un limite temporale più basso, proprio perché, appunto, per evitare che si possano dare degli esiti negativi su attività imprenditoriali che sono nate 15 anni fa, 10 anni fa, ma in un certo senso attualizzare e creare un limite più basso. Vado nello specifico degli emendamenti, emendamenti che vorrei discutere, appunto, tutti e tre nello stesso momento, sono rivolti a modificare leggermente l'articolo 10, dove, appunto, si identificava un periodo di 10 mesi come limite perentorio per poter accedere all'Emergenza Abitativa e riguardava il pagamento continuativo di almeno 10 mesi di canone dalla stipula del contratto. Sia il primo emendamento, che il secondo, vanno a ridefinire questo periodo temporale in una maniera diversa, sempre per poter dare un, come dire, aumentare gli esiti positivi per persone che… Scusate, io chiedo al Presidente, se vogliono fare la conferenza stampa di andare fuori, per favore. SICARI Francesco (Presidente) Inviterei tutti a fare un pochino di silenzio, grazie. IARIA Antonino Capisco che il problema, i problemi delle persone che chiedono casa non sono così interessanti rispetto ad altri problemi che vengono portati tutti i giorni all'attenzione del Consiglio Comunale, ma visto che ci sono circa 300 persone a cui viene data la casa per un'emergenza abitativa ogni anno, magari è un momento in cui anche i giornalisti potrebbero essere un po' più attenti, anche i miei colleghi del Consiglio Comunale. Quindi, tornando al discorso, dicevo, questo periodo di dieci mesi era appunto legato alla corresponsione del canone in maniera continuativa. Le modifiche che ho proposto, appunto, possono, diciamo, sempre aumentare la possibilità di esito positivo, sempre tenendo conto del fatto che la prima cosa da valutare, ed è una cosa molto difficile, è la buona fede e l'effettivo, vero, reale problema della persona che chiede l'emergenza abitativa. Purtroppo devo dire che non è sempre così, nel senso che le richieste di emergenza abitativa, nella maggior parte partono da presupposti di persone che non hanno alcuni requisiti ed è chiaramente sempre difficile dire di no, ma è anche difficile, magari, riuscire a individuare la buona fede delle persone che chiedono questo tipo di importante aiuto. Dicevo, la modifica sta nel fatto di identificare, ci sono stati pochi casi, ma ce ne sono stati, di riuscire a identificare un periodo in cui la corresponsione di questo canone, la somma di questo canone, sia stata effettivamente erogata al proprietario e questa somma è pari alla somma dovuta nei 10 mesi. Mi spiego meglio, se nei 13 mesi, se in 13 mesi di durata del contratto d'affitto, di partenza dal contratto d'affitto, la persona ha saltato una mensilità, ma poi ha recuperato nell'arco di questi 13 mesi, non viene chiaramente tolta dalla possibilità di richiedere l'emergenza abitativa. Non è un emendamento che stravolge il sistema, ma è un concetto che aiuta le persone che, per esempio, hanno effettivamente difficoltà, hanno saltato un mese e quindi non hanno la continuità, ma il mese dopo, due mesi dopo, hanno saldato tutto il dovuto. Il terzo emendamento invece riguarda solo una proroga rispetto a un periodo su cui poter presentare, diciamo, la domanda di emergenza abitativa, che passa da 15 giorni a 30 giorni, soltanto aumenta leggermente questo periodo per i ritardatari che, appunto, non hanno presentato nei termini corretti l'emergenza abitativa. Grazie, io ho finito. Se possiamo poi votarli, non so, separatamente o congiuntamente, decida lei. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Iaria. Se non ci sono altri interventi, proseguiamo quindi con la votazione degli emendamenti. SICARI Francesco (Presidente) Metto quindi in votazione il primo emendamento presentato dalla Giunta, con parere, ovviamente, favorevole. Votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti nessuno. SICARI Francesco (Presidente) Darei lo stesso esito per l'emendamento numero 2. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito emendamento numero 3. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito emendamento numero 4. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito emendamento numero 5. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito emendamento numero 6. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito emendamento numero 7. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito emendamento numero 8. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito anche per l'emendamento numero 9 del Consigliere Iaria. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito per l'emendamento numero 10 del Consigliere Iaria. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito per l'emendamento numero 11 del Consigliere Iaria. SICARI Francesco (Presidente) Metto ora in votazione la delibera così come è emendata. Se ci sono dichiarazioni di voto. Un attimo. Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Io mi auguro che la operatività conseguente all'adozione di questo atto possa in parte compensare quelle che io vedo come ancora delle zone d'ombra rilevanti e queste zone d'ombra, a mio modo di vedere, sono conseguenti alla modalità che è stata seguita per portare in Aula questo atto deliberativo. Noi abbiamo a lungo discusso, sia delle obiezioni di carattere formale, di cui sono stata anch'io presentatrice, che poi hanno visto nell'assunzione da parte degli uffici della valutazione, una risoluzione. Ma, mentre abbiamo discusso degli aspetti di tipo formale riguardanti la composizione e il trattamento delle organizzazioni che fanno parte della Commissione, non abbiamo approfondito, perché avrebbe voluto dire accettare il prerequisito, non abbiamo approfondito né le modalità con le quali la IV Commissione dovrà procedere alle informazioni nei confronti del Consiglio e del Consiglio Comunale, tanto meno abbiamo approfondito in ordine alle tematiche dell'Emergenza Abitativa le questioni riguardanti i cambiamenti relativi alle migrazioni e anche i cambiamenti relativi alla parte del Reddito di Cittadinanza finalizzata al sostegno e alla locazione. Infatti qui noi, nell'emendamento numero 9, e poi anche nell'emendamento numero 10, facciamo riferimento, per la valutazione dei casi, ai contributi economici erogati in base agli specifici progetti personalizzati predisposti dai distretti della coesione sociale. Quindi facciamo riferimento ad una normativa, ad un asseto, ad una procedura di erogazione di servizi, prestazioni e contributi del tutto antecedente alla misura del reddito di cittadinanza che ormai è ampiamente pubblicata ed è quindi del tutto consultabile. Devo dire che la questione relativa all'influenza della normativa adottata dal Governo sull'assetto complessivo dei servizi sociali dovrebbe essere una preoccupazione, un'attività della nostra Commissione Consiliare. Quindi, in realtà, a me sembra che su questo atto si sia accelerato, non consentendo alla parte del Consiglio Comunale di approfondire gli aspetti qualitativi del lavoro. Abbiamo risolto gli aspetti organizzativi, formali, di regolarità nella composizione, ma non abbiamo approfondito gli aspetti qualitativi, che riguardano, appunto, l'allineamento dell'attività della Commissione rispetto ai nuovi indirizzi e alle nuove normative. Per questa ragione io non partecipo al voto, anche se la parte di allineamento formale è coerente con le preoccupazioni che avevo sollevato. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Artesio. Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, proseguiamo quindi con la votazione della delibera. Apro la votazione. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti nessuno. |