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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Gennaio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2018-05924
"C'? CHI FA, CHI FA MA NON SA E CHI FA PUR SAPENDO. MA NON MI DITE CHE C'? CHI SA MA NON FA!" PRESENTATA IN DATA 27 NOVEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
IMBESI Serena (Vicepresidente)
Passo quindi all'interpellanza del Capogruppo Magliano, la 05924:

"C'è chi fa, chi fa ma non sa e chi fa pur sapendo.
Ma non mi dite che c'è chi sa, ma non fa!"

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Prego, Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
Sì, buongiorno a tutti. Allora, devo rispondere a questa interpellanza del Consigliere
Magliano, presentata in data 27 novembre appunto che c'è che fa e fa ma non sa e che
fa pur sapendo..., vabbè. Allora, ho due risposte da parte degli uffici, la prima..., perché
è una storia piuttosto lunga, allora, gli uffici del Commercio mi dicono che formalmente
l'Area Commercio non ha ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione relativa allo
svolgimento di mercatini in area privata, né ha ricevuto richieste di delucidazioni in
merito alla normativa che disciplina la fattispecie. Poi il dottor Mangiardi è andato a
fare le opportune ricerche e vista la pubblicità fatta dall'Associazione Pulcimania è
andato un po' a ricostruire la storia di questa Associazione Pulcimania che ha un
immobile perlomeno che nasce in un immobile nasce ubicato in via Sansovino n. 265.
Relativamente a questo immobile la storia è piuttosto risalente nel tempo, nel 2011
questo signor..., la società Aldisi fece una richiesta per la realizzazione di una media
struttura di vendita extra alimentare conclusa con esito negativo, poi ha fatto poco dopo
una pratica per un'apertura di un'attività produttiva di messa in riserva di rifiuti non
pericolosi e poco dopo, così capite l'iter, a luglio 2011 ha presentato una pratica di
apertura di uno spaccio aziendale e di spaccio interno destinato ai tesserati e ai
dipendenti dell'azienda. Poi nel 2018 invece il signore sempre questo Aldisi ha
presentato una SCIA il 27/07/2018 per eseguire interventi di cui all'articolo 22, comma
1 e 2 del DPR 380 per insediare all'interno di quell'immobile di via Sansovino attività
di baratto corredata da una nota della Regione Piemonte, quindi c'era una nota, che
secondo la quale l'attività di baratto non configurava attività commerciale, né attività di
vendita. Gli uffici mi segnalano che la segnalazione presentata risulta essere
giuridicamente inefficace in quanto non sussistono i presupposti di conformità previsti
dall'articolo sempre 22 del DPR 380, atteso che tale attività comporta un carico
urbanistico assimilabile alle attività espositive fieristiche. Certamente questo tipo di
attività lo sapete è difficile inquadrare in una fattispecie sia per quanto riguarda i
partecipanti insomma così al mercato, al baratto, sia al soggetto organizzatore, il
fabbricato peraltro di via Sansovino mi segnalano gli uffici si trova classificato ai sensi
del Piano Regolatore nell'area normativa ove sono esclusivamente consentite l'attività
di quell'articolo 3, lettera B, quindi attività per il commercio all'ingrosso, attività di
ricerca, quindi finalizzate alla ricerca scientifica, le attività ai servizi di cui i Servizi
Sociali, Assistenziali, Sanitari e quant'altro, centri di ricerca, impianti tecnologici,
insomma tutta una serie di cose che sono in questo articolo. Quindi l'edificio non può
essere destinato alla vendita al dettaglio, tutto quello sopra e che una destinazione
diversa quale quella palesata nell'interpellanza costituisce un cambio di destinazione
d'uso apparentemente senza opere edilizie, quindi quest'attività sarebbe un'attività che
il soggetto organizzatore realizza mediante l'affitto di postazione di vendita a soggetti
terzi, è un'attività che non ha una disciplina ancora, come dire, definita al 100%
attualmente nel diritto. Certo come si capisce dall'interpellanza l'apertura di un centro
può essere simile, può essere assimilata, ma non vuol dire che necessariamente debba
essere considerata identica ad un centro commerciale atteso che la definizione di centro
commerciale del '99, quella che fissa gli indirizzi generali e criteri per l'insediamento
del commercio, definisce centro commerciale come struttura fisica o funzionale
concepita ed organizzata unitariamente a specifica destinazione d'uso commerciale,
vabbè, c'è tutta la definizione. Da ultimo si precisa che la fattispecie in esame non può
essere qualificata giuridicamente come fiera o mostra o mercato, infatti la Legge
Regionale del 2008 promozione e sviluppo del sistema fieristico pur avendo le azioni di
tutte le procedure, sapete, burocratiche a discapito di quelle legate alla sicurezza e alla
sanità, precisa che sono manifestazioni fieristiche le attività commerciali limitate nel
tempo ed organizzate in idonei complessi espositivi, quindi quartieri fieristici e
quant'altro, svolte in via ordinaria in regime di diritto privato e in regime di libero
scambio per la presentazione e la promozione o la commercializzazione di beni o servizi
destinati a visitatori e ad operatori professionali del settore o dei settori economici.
Chiaramente anche qua la commercializzazione ha una valenza residuale rispetto alla
finalità della promozione. Mi scrive ancora da ultimo..., mi scrivono da ultimo gli uffici:
"L'Area Commercio non svolge, è evidente, funzione di verifica, ispezione e controllo,
funzioni tipiche dell'attività di Polizia demandate dall'ordinamento giuridico ai
competenti soggetti in possesso di specifiche corrispondenti qualifiche", e qui c'è l'altra
parte che è quella che mi ha inviato il Comandante Bezzon in riferimento ai punti 5 e 6
dell'interpellanza dove mi dice che: "Con riferimento ai punti 5 e 6 dell'interpellanza si
comunica che il termine mercatino è preferibilmente abbinabile al commercio su area
pubblica regolamentato dal Decreto Legislativo 114/98, il commercio su area privata
anch'esso regolamentato dal succitato Decreto può essere svolto all'interno di esercizi
di vicinato, medie strutture, grandi strutture", sappiamo, verosimilmente è possibile che
si tratti di eventi rivolti a venditori non professionisti ora definiti occasionali. Dalle
informazioni raccolte presso i reparti operativi del Corpo non si hanno riscontri in tal
senso a parte la manifestazione denominata Turin Toys svoltasi il 21 e 22 aprile 2018
all'interno del padiglione di Torino Esposizioni, in tale occasione gli agenti di zona
sono intervenuti esclusivamente all'esterno della struttura per verificare la regolare
fruibilità delle aree di carico e scarico senza accertarne irregolarità.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, chiedo già all'Assessore se posso avere quanto ha letto in Aula. È
evidente, Assessore, che un po' per la formazione mia e sua giuridica è evidente che non
abbiamo una risposta, quello che sappiamo è che per tutto questo tempo, poi lei avrà
fatto lavorare tantissimo i suoi uffici, che in questo momento sono sovra rappresentati,
non penso solo per questa risposta sulla mia interpellanza evidentemente, ma per
l'elezione del nuovo Presidente del Consiglio, ci mancherebbe un evento da guardare in
prima fila, però detto questo nella sua risposta io non trovo ciò che oggi
l'Amministrazione vuole fare rispetto a questo perché, vede, a parte il fatto e questo lo
dico in premessa e voglio che rimanga a verbale, nella mia interpellanza io non ho citato
alcun tipo di mercato o mercatino, ma intervenivo sull'aspetto regolatorio, se lei pensa
rispondendomi così di farmi diventare un amico di Pulcimania ha sbagliato perché io
non cito nell'interpellanza Pulcimania, lei mi parla tutto il tempo di questo evento, il
mio tema è un altro, abbiamo tre attività nella nostra Città, guardo gli uffici perché
evidentemente..., abbiamo tre attività, Barattolo e va bene, abbiamo quello che capita su
pubblica piazza, quindi persone che vengono a chiederci lo spazio e poi quello che
capita in luogo privato, la mia domanda era un'altra, cioè ero a dire ma quando gli
eventi sono di natura privata o privatistica, tant'è vero che mi risulta che in queste fiere,
non solo in quella che ha citato lei, ma anche a volte noi mandiamo i Vigili per
controllare fuori dall'evento il passaggio delle auto, controllare all'interno dell'evento
che sia tutto a posto, quindi facciamo un'attività forse di pubblica sicurezza o di
controllo del territorio, ma questi soggetti come sono normati? Perché a me risulta, ma
questo risulta da chiacchierate fatte che molto probabilmente è stata emessa
un'ordinanza da Divisione Commercio in cui si dice che i mercatini area privata si
possono svolgere, ma a patto che i lavoratori siano professionali, quindi titolari o di
Partita Iva o di licenza di commercio ambulante, pare nella notte dei tempi che sia stata
emessa un'ordinanza di questo tipo, se fosse stata emessa gradirei, Assessore, di
fornirmela per capire a mio dire se quell'ordinanza emessa poi è stata fatta rispettare,
cioè se noi siamo andati poi in questi posti in tutti i luoghi che fanno un'attività di
questo tipo a controllare se poi effettivamente i soggetti erano muniti di Partita Iva e
licenza di commercio ambulante, il quadro che lei ha fatto però legandolo ad un evento
in particolare è un quadro che fondamentalmente dice che dal 2011 ad oggi lì non si
poteva fare nulla, se ho capito giusto, cioè sia per struttura, sia per attività interna, sia
per tipologia di avventori perché io non vorrei solo una cosa, poi per carità leggerò la
sua nota, chiedo già, Presidente, di andare in approfondimento in III Commissione più
Controllo di Gestione, immagino, per capire anche se noi abbiamo fatto quello che
dovevamo fare, come Amministrazione, cioè io non vorrei solo che chi va in una certa
fiera ha un certo trattamento, chi va in una fiera sul suolo pubblico ne ha tutto un altro,
chi va al Barattolo ne ha un altro ancora, è evidente che su quella del Barattolo abbiamo
voluto creare uno spazio di completa illegalità, ma sul tema invece della nuova Legge
Regionale io non vorrei che vi fossero trattamenti diversi con rischio di oggettivamente
una concorrenza adeguata, cioè non vorrei che ci fossero vie privilegiate ancorché se un
evento è fatto su suolo privato ha determinate caratteristiche, per cui io, Assessore,
prenderò quanto lei mi ha letto e lo guarderò con attenzione, io ci tenevo solo a capire
che cosa accade quando su suolo privato si realizza una cosa che è identica a tanti altri
mercati, penso allo Stramercatino che viene fatto di nuovo in una piazza pubblica, anzi
in una piazza pubblica in un mercato che il sabato e la domenica non c'è più mercato,
diventa invece un mercatino vintage, mi piacerebbe capire se tutti gli organizzatori, a
tutti gli organizzatori noi applichiamo i nostri regolamenti e li applichiamo partendo
anche dalla specificità, ci mancherebbe, io questo non l'ho colto; quello che ho colto
con un po' di preoccupazione è che indipendentemente dall'attività che ha gestito lei un
privato in teoria avrebbe dovuto fare certe attività, avrebbe dovuto seguire certi
adempimenti che da quello che lei ha detto in Aula, poi leggeva molto veloce, quindi
forse ho capito sbagliato, nessuno di questi adempimenti è stato fatto, cioè che non
sapendo come inquadrare quell'attività non ci siamo posti dal 2011 ad oggi il tema di
come inquadrarla o meglio siamo andati a vedere un po' di potenziali inquadramenti,
non avendo trovato soluzioni siamo rimasti al palo, cioè siamo rimasti che tutto questo
evento si verifica tutte le volte che si deve verificare, ma il trattamento..., noi addirittura
andiamo a mandare i Vigili per fare attività di controllo del territorio, di controllo di
sicurezza dell'evento, ma non gli chiediamo alcunché. Allora, questo mi lascia un po'
perplesso, la mia preoccupazione è solo una, è che a maggior ragione con l'ingresso
della nuova Legge Regionale noi rischiamo di creare, perché si sta già creando, un
ulteriore aggravio per chi fa le cose su spazio pubblico perché adesso la Legge
Regionale prevede tutta una serie di 18 ingressi annuali, tutta una serie di categorie, una
totale liberalizzazione della cosa al Barattolo e va bene, ma ne discuteremo dopo, e però
sul suolo privato nessun tipo di regolamentazione su chi va lì a vendere. Allora, mi pare
un po' strano, ma lo dico per un'equità nel rapporto tra gli operatori, poi l'operatore che
ha già il suo spazio suo di proprietà, ci mancherebbe, l'unica preoccupazione che
dovrebbe avere l'Amministrazione è che se tu fai una fiera nel tuo capannone o se fai
un'attività dentro una struttura, che quella struttura sia fondamentalmente utilizzabile
per quell'attività lì e non per altro.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
La invito a concludere.

MAGLIANO Silvio
E concludo, per cui io prenderò buona nota di quanto lei ha letto in Aula per ciò che le
hanno scritto gli uffici, chiedo un approfondimento in Commissione perché il mio
obiettivo non è andare a sottolineare delle mancanze di qualcuno o
dell'Amministrazione, ma fare in modo che questo mercato, che è un mercato che sta
avendo tanta, tanta espansione, però possa trovare i suoi attori e giocare una partita
assolutamente di grado, cioè allo stesso grado, anche se magari le strutture sono diverse,
però ognuno e concludo veramente, Presidente, ognuno sa che deve rispettare certe
norme, chi sta in pubblica piazza le rispetta, le rispettino anche i privati, tutto qui,
grazie.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Grazie a lei. Quindi l'interpellanza 05924 va approfondita in III Commissione più
Controllo di Gestione e se ne parlerà domani in Conferenza di Capigruppo.
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