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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Gennaio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 21

Comunicazioni della Sindaca su "Modalità e tempistiche liberazione palazzine ex MOI".
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. In realtà non ho molto da aggiungere rispetto a quello che ha detto
l'Assessora Schellino. Cioè, quando io ricordo che la prima volta che abbiamo parlato di
MOI qui, in questa Sala, è stato forse qualche mese dopo la mia elezione, quando dissi
che entro il mandato volevamo risolvere la questione del MOI, qualcuno ci guardava
come per dire: "Ma no, è impossibile, assolutamente non sarà fattibile", come se
stessimo prendendo in giro, forse, la cittadinanza, cosa che venne detta anche in
campagna elettorale. Io credo che, a distanza di due anni e mezzo, quel percorso sia
iniziato. Sia iniziato bene, ed è iniziato e siamo riusciti ad arrivare a un risultato
importante, perché è stata condivisa come emergenza dell'intera comunità, e quando
parlo di emergenza intendo sempre dire - lo dico dal primo giorno e lo ribadisco con
tutti i miei interlocutori, quando ovviamente affronto la questione MOI - che
l'emergenza è l'emergenza per il quartiere, in particolare anche di tutela - non ho
problemi a dirlo - di proprietà privata, che ha dei diritti e ha anche intimato le
istituzioni, come credo tutti sappiate, a poter far prevalere dei diritti del quartiere, a
veder riqualificata l'area e non è in terza posizione, è sempre: "e…, e…, e…", quindi
insieme non "o…, o…", evidentemente, alle persone che devono vivere in condizioni
dignitose. Non so chi ha detto, forse la Consigliera Montalbano: "Vi invito a vedere…",
io ho visto con i miei occhi che cosa c'è lì. Ho parlato con quelle persone, come diceva
giustamente il Consigliere Versaci e so benissimo che cosa succede, quali sono le
condizioni di vita lì; l'avete visto tutti, anche dopo che abbiamo fatto i primi interventi,
perché sono emerse le fotografie. Allora, io credo che oggi, come dire, il vero tema sia
che dal 2013 ad oggi quelle persone sono rimaste lì, perché forse era più facile, perché è
difficile, come dicevamo prima per Barattolo, andare a inserirsi in meccanismi e in
situazioni che si sono lasciate ferme per anni. Allora, quando con il Ministro Salvini,
che ringrazio per il supporto che sta dando al progetto, dice, in una nota congiunta con
la Città, peraltro cosa che avveniva anche col Ministro Minniti, che ha fatto partire con
noi il percorso, perché io credo che sia una cosa talmente complessa che una città da
sola difficilmente riesce a superarla. E quindi il ringraziamento al Ministero, al Governo
che ci sta aiutando, che ha fatto partire il percorso, alla Diocesi, alla Compagnia di San
Paolo, alla Regione, cioè è un problema che è stato ritenuto prioritario per l'intera
comunità e in quel senso si sta lavorando. E quindi, Consigliera Tisi, io non ho problemi
a confermare, come ho detto a mezzo stampa, come ha detto l'Assessora Schellino, che
è tutto passato per il Tavolo interistituzionale - che peraltro è stato convocato, se non
ricordo male, il 15 di gennaio, quindi prima ancora che accadesse, il 15 o il 16,
l'omicidio al MOI - in cui si era definito che si sarebbe proceduto, come poi è stato,
anche concordato con il Ministero. Scusatemi, io non ci vedo nulla di scandaloso nel
fatto che (e peraltro questo quando ci fu il Ministro Minniti, non fu sollevato) una città,
su un'operazione così complessa, porti una serie di idee e si confronti con il Ministro,
ed è necessario che il Ministro quella idea la condivida. E l'azione politica che fa la
Città è condividere con il Ministero. Ora, la liberazione delle palazzine è graduale? Sì,
Entro il mandato? Sì. Con la forza? No. Accompagnando le persone deboli? Sì. Questo
è il modello che portiamo avanti, ma senza il Ministero (il Ministro Salvini, che
ringrazio perché ha posto attenzione sul tema di Torino) questo non sarebbe possibile,
come non sarebbe possibile senza la Diocesi, che ci dà una mano incredibile; come non
sarebbe possibile senza la Regione e non sarebbe possibile senza Compagnia di San
Paolo. Ora, se ogni volta che noi incontriamo il Ministro Salvini, qualcuno,
legittimamente, vuole fare campagna politica su perché un Sindaco incontra un
Ministro, lo può fare legittimamente, però francamente non credo che sia nell'interesse
del progetto che si sta portando avanti. Ribadisco, quali sono le quattro domande?
Forza? No, non vogliamo usare la forza, assolutamente, tant'è che il percorso è graduale
e continuerà ad essere graduale. Vogliamo dare attenzione a persone vulnerabili? Sì,
assolutamente sì. Vogliamo farlo entro il mandato? Sì. Riusciamo a farlo in un anno in
meno? Io spero di sì. Sì, è il nostro obiettivo, ma per tutelare tutti i diritti di cui parlavo
inizialmente. In questo senso si sta lavorando e io credo, davvero, che, e torno all'ultima
questione che è la prima, che è stata posta dal Capogruppo Tresso, che è vero che
l'obiettivo finale, per quanto riguarda il quartiere, è qualificare quell'area. Però,
Consigliere Tresso, ma lei lo vede un investitore immobiliare che oggi mette i soldi se
non siamo credibili nel fatto che è possibile procedere con la liberazione delle
palazzine? Cioè, è difficile convincere un investitore a fare un investimento su un'area
se non c'è un progetto credibile e se non hai ottenuto dei risultati. Per questo io dissi che
quando abbiamo liberato la prima palazzina era fondamentale per dare credibilità
rispetto alle riqualificazioni dell'area; è per quello che adesso stiamo iniziando a
lavorarci. E nell'ottica di cosa accadrà in quell'area un tavolo partirà, tra l'altro, dai
primi di febbraio e coinvolgeremo il Presidente della Circoscrizione come è legittimo
che sia, perché quello è il tema che riguarda il quartiere. Ma finché noi non siamo
credibili nel fatto che la liberazione sia possibile, è molto difficile far partire un
investimento immobiliare, come credo lei possa immaginare. Quindi continuiamo con la
liberazione. Adesso, peraltro, faremo tutte le valutazioni tecniche al Tavolo e
ovviamente faremo gli interventi come devono essere fatti, e, concludo, in parallelo
lavoreremo sulla riqualificazione dell'area, ma sono strettamente correlate le due cose,
sennò non siamo credibili nei confronti degli investitori. Grazie.

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