Interventi |
CANALIS Monica Sì, grazie, Presidente. Per due anni e mezzo … Posso parlare? Per due anni e mezzo in quest'Aula abbiamo discusso del Barattolo in termini di contrasto alla povertà, di integrazione degli stranieri, di un metodo di lavoro con i poveri, improntato agli stessi criteri che dovrebbero improntare le attività delle persone non povere, cioè la sicurezza, l'igiene, spazi adeguati in cui esporre le proprie mercanzie, perché quello che chiediamo per noi stessi, la stessa cosa la dobbiamo applicare ai poveri, non hanno meno diritti di noi, come non hanno meno doveri di noi. Questo è cittadinanza. Purtroppo oggi la questione del Barattolo, invece, è passata su un altro piano, che non è più quello sociale o dell'integrazione di persone in difficoltà o di persone di origine straniera, ma sul piano dell'ordine pubblico. Purtroppo oggi il Barattolo è fatto oggetto di strumentalizzazione, sia commerciale e non uso a caso questa parola, sia ideologica ed è anche fatto oggetto di una pericolosa demagogia, tutto questo sulla pelle dei poveri, che vengono tirati da una parte o dall'altra per delle finalità che nulla hanno a che vedere con il nostro dovere, che non è quello di mantenerli in una condizione di povertà, ma di strapparli a quella condizione. Oggi stiamo assistendo a un'escalation di tensione sociale, a un coagulo di forze antagoniste, che hanno scelto il Barattolo come loro palcoscenico e sono delle forze antagoniste, sono delle tensioni sociali che nulla hanno a che vedere con il Balon, che nulla hanno che vedere con Borgo Dora, con quella storia e quella identità di quel pezzo di città. Allora, per una volta, la Sindaca di Torino si è esposta, lo ha detto chiaramente sui giornali in questi giorni. È chiaro che la modalità con cui la Giunta ha assunto una decisione rispetto a quel mercato, è una modalità che finora si è dimostrata fallimentare, l'abbiamo visto in queste due settimane. È importante che, da questione di ordine pubblico, si ritorni a parlare del Barattolo, della povertà in termini sociali. Oggi chi abita lì, chi lavora lì, ha paura e questo non è accettabile. Noi chiediamo al Sindaco di garantire con forza un presidio in quel pezzo di città e garantisca che, prima ci sono le istituzioni e dopo arrivano coloro che in modo subdolo e scorretto stanno cercando di lucrare, o politicamente, o commercialmente su quei poveri. Spiace non vedere l'Assessore Giusta, che avrebbe la delega su questa materia. Oggi l'Assessore, è evidente, non mette la faccia sul Barattolo e questo è molto grave. Abbiamo apprezzato che, appunto, il Sindaco si sia esposto, speriamo che però le modalità con cui la Giunta ha scelto di operare, non abbiano delle conseguenze che possono sfuggire di mano, perché purtroppo il clima è pericoloso. Quindi ci auguriamo che tutto possa svolgersi al meglio, che non capiti nulla, ma questo richiede tempi certi e rapidità. |