Interventi |
RUSSI Andrea Grazie, Presidente. Intanto, benvenuto e complimenti per la sua elezione. Allora, prima di tutto, io vorrei fare i ringraziamenti alla Giunta, a cui voglio dare la mia piena fiducia, perché dopo ben 18 anni, anche in risposta ai solleciti della nostra Maggioranza, ha finalmente messo in atto un primo vero tentativo di spostamento del Barattolo, la cui convivenza con gli abitanti del quartiere è diventata via via sempre più difficile. Sono numerose le lettere che sono pervenute alla nostra Amministrazione e alle e-mail di tutti noi Consiglieri, insomma, firmate da ben 21 condomini, oltre che dalla storica Associazione dei Commercianti del Balon e dei diversi comitati riuniti attraverso cui i cittadini esasperati, in primis dagli schiamazzi notturni dovuti all'occupazioni di San Pietro in Vincoli già dalla serata del venerdì, con la conseguente inagibilità dell'area, dall'abusivismo, dalla sporcizia generale dell'area, soprattutto a fine mercato, nonostante agli operatori sia chiesta anche una quota in cauzione per la pulizia, dai diversi episodi, comunque legati all'illegalità, questo è ciò che riportano i cittadini, ovviamente, e chiedono aiuto all'Amministrazione. Io vorrei però sottolineare per l'ennesima volta, che per noi il mercato del libero scambio non costituisce un problema, ma un'opportunità e in questo forse sono un po' discorde dal Consigliere Ricca. Abbiamo scelto con il nuovo Regolamento di farci radicalmente carico di un programma sociale lasciato molto a lungo senza soluzioni, facendone una nuova opportunità per cittadini e territorio, ma tutto ciò, ovviamente, non può avvenire senza un modello di gestione che sia sano e riteniamo che un modello di gestione sano debba lavorare per migliorare la condizione di disagio sociale che spinge i soggetti più deboli a vendere merce che a volte è di dubbia provenienza, questo poi lo dovranno verificare, insomma, le Forze che vanno a controllare l'area, per sopravvivere, o merce recuperata, ovviamente, dagli scantinati o dalle soffitte e a queste persone dovrebbe venire concessa la possibilità di evolvere e in questo bisogna riconoscere che il progetto di chi ha ideato il libero scambio come 18 anni fa, è un fallimento su tutta la linea, un fallimento, perché questa non è dignità. Il modello di una gestione che prevede un lucro su soggetti deboli per me è da cambiare, anche perché dove c'è un lucro, difficilmente c'è un interesse al miglioramento della qualità della vita delle persone. Nella mia idea la concessione dovrebbe servire a ricondurre nel perimetro della legalità un comportamento al limite del lecito, a volte dando anche agli operatori una possibilità di crescita e lo spostamento su via Carcano dovrebbe essere soltanto il primo passo atto ad agevolare gli organizzatori in questo percorso. Per funzionare, il mercato di libero scambio deve essere gestibile ed è indubbio che l'area di Canale dei Molassi non lo renda tale ed è la stessa Polizia Municipale, in una nota che a me è pervenuta, a specificare le difficoltà di intervento sull'area di Borgo Dora, siano maggiori rispetto a quelle di via Carcano. Detto ciò, io voglio ribadire un paio di cose, ho trovato inaccettabili gli episodi avvenuti in queste due settimane, inaccettabili. Ho trovato inaccettabile che si sia usato il marchio del Balon per far credere che sarebbe stato spostato il mercato storico, in modo da creare volutamente una confusione tra i cittadini e raccogliere con l'inganno un consenso distorto. Esiste addirittura una petizione on line che si chiama: "Salviamo il Balon". Il Balon è salvo e il libero scambio, tra l'altro, anche, soltanto verrà spostato in una nuova area. Sono state convocate assemblee pubbliche con il titolo di: "Il Balon di tutti, resiste", anche in questo caso qui il nome è stato assolutamente travisato. Ci sono dei presidi che hanno il nome del Balon, insomma, nelle loro denominazioni e non è … ed è un qualcosa che mette in confusione. Il Barattolo non è il Balon e tra l'altro fanno addirittura capo a due assessorati diversi e la strumentalizzazione non può che essere becera. E poi ho trovato inaccettabile la convocazione di assemblee pubbliche, dove si incitavano gli operatori alla resistenza e non allo spostamento. In questo caso sono concorde con chi ha parlato prima di me. La concessione vinta dall'Associazione "ViviBalon" non identificava un'area per il Barattolo e prevedeva la possibilità di uno spostamento. Se è vero, come si legge su alcuni blog e quotidiani, che gli organizzatori hanno invitato i venditori alla resistenza, io invito chi di dovere a verificare e mi riservo il beneficio del dubbio, anche se proprio oggi ho letto sulla pagina Facebook di uno dei soci del direttivo dell'associazione, che ha pubblicato proprio un invito a resistere, quindi questo è un qualcosa che ho verificato io stesso oggi. Per me ci sono addirittura gli estremi per cominciare a pensare a una revoca. E per me ci sono gli estremi per una revoca, anche nel caso in cui l'associazione dimostri di non essere in grado di gestire lo spostamento di via Carcano, perché a questo punto è tanto meglio una gestione diretta da parte del Comune, senza intermediari, oppure attraverso l'intermediazione di cooperative sociali, per esempio, passando da una riprogettazione immediata del Barattolo, in modo da farlo diventare realmente l'inizio di un percorso di inclusione. Però è ovvio che un ultimo tentativo di mediazione vada fatto. Si deve necessariamente lavorare sull'appetibilità dell'area di via Carcano. Servono bagni in muratura, una maggiore illuminazione. Io in questo ringrazio la Giunta che si è già impegnata a fare alcuni interventi, una fontana, la sistemazione dell'area, che sicuramente è più adatta, visto che è uno spazio comunque più controllabile. Magari potrebbe essere necessario potenziare o anticipare linee del pullman. Appunto, il Comune ha già affermato che questi interventi verranno fatti, affinché l'area sia decisamente migliore di quella attuale, più controllabile, in modo che la criminalità non abbia più spazio per annidarsi in un contesto che dovrebbe aiutare i nostri concittadini più deboli nel proprio sostentamento, per uscire dalla soglia di povertà. Bisogna incontrare gli operatori, sicuramente e serve un percorso maggiore di condivisione con gli espositori. Mi auguro però che dopo questo incontro si faccia rispettare la delibera, è il mio auspicio, ovviamente, che avvenga già da sabato prossimo. Grazie. |