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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Gennaio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 20

Comunicazioni della Sindaca su "Mancato spostamento mercato libero scambio".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso andremo avanti con l'ordine dei lavori, abbiamo comunicazioni, oggetto:

"Mancato spostamento mercato libero scambio"

SICARI Francesco (Presidente)
Avviso che risponderà l'Assessore Sacco. Grazie.

SACCO Alberto (Assessore)
Buongiorno a tutti. L'Ufficio Divisione Decentramento, Giovani e Servizi, che ha, come
giustamente faceva notare, competenza sul Barattolo, ha preparato una breve nota per la
richiesta di comunicazioni. Allora: "Con determina dirigenziale del 27/11/2018, è stata
dichiarata efficace l'aggiudicazione definitiva della gara in oggetto. Tale aggiudicazione
è indipendente dall'area nella quale svolgere le attività. Area che viene individuata dalla
città e che può essere cambiata nel corso della gestione, previo preavviso al
concessionario, articolo 3 del contratto e articolo 5 del Regolamento. Con deliberazione
del 27/12/2018, numero meccanografico 201806856/070, dichiarata immediatamente
eseguibile, la Giunta Comunale ha individuato l'area di via Carcano quale sede delle
attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati nelle giornate del sabato e della
domenica, a partire dalla giornata del 19 gennaio 2019. La Città ha comunicato con nota
protocollo 4575 il contenuto della deliberazione all'aggiudicatario dell'area. Con nota
del 27 dicembre, l'associazione ha espresso perplessità in merito alla fattibilità dello
spostamento. Nel corso della giornata del 19 gennaio, l'area di via Carcano è stata aperta
dal concessionario, ma nessun espositore si è presentato nella nuova localizzazione,
posizionandosi abusivamente presso l'area di Canale Molassi. L'Associazione
ViviBalon, dopo il 19 gennaio è stata ricevuta dalla Sindaca in data 24 gennaio, per la
conferma dell'intenzione della Città di procedere allo spostamento in via Carcano …",
secondo quanto stabilito con la delibera di Giunta che vi ho citato prima del 27
dicembre. "… Nella stessa data, con lettera protocollo del 24/1/2019 la Città ha
sollecitato l'attivazione, fin da subito, da parte del concessionario di tutte le azioni
necessarie per consentire la realizzazione degli indirizzi indicati dalla deliberazione,
come previsto dall'articolo 3 del contratto. Rilevato, che anche nella giornata del 26
gennaio, come peraltro già avvenuto il 19 gennaio, non si è vista la realizzazione delle
attività nella sede prescelta, ritenuto che le azioni non si sono dimostrate efficaci, la
Città intende richiedere che vengano rappresentati con chiarezza gli interventi effettuati
all'associazione, al fine di potervi verificare l'adeguatezza e che vengano esposte le
azioni correttive che l'associazione intende effettuare per raggiungere l'obiettivo posto
loro in capo dal contratto di concessione". Perché, come ho detto all'inizio, dopo
l'aggiudicazione del novembre 2018, anzi, nell'aggiudicazione, è proprio previsto che
l'area che viene individuata dalla Città può essere cambiata nel corso della gestione. Ciò
posto, come ribadito da più parti, l'Amministrazione rimane ferma nella propria volontà
di spostare il Mercato del Barattolo alla giornata del sabato, da Canale Molassi alla zona
dov'è adesso, a via Carcano. Mi scuso, io alle 5.30 devo andare da un'altra parte.

SICARI Francesco (Presidente)
Ricordo a tutti che ogni Gruppo ha a disposizione cinque minuti. Si è iscritto a parlare il
Consigliere Ricca, ne ha facoltà.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Io ringrazio l'Assessore Sacco che, senza essere competente per
materia, ha avuto il coraggio di metterci la faccia, di fronte ad una sconfitta palese da
parte della Città, nei confronti di chi in questo momento è abusivo, perché se uno può
provare a tollerare che queste persone si spostino e provino a rimanere un sabato, al
secondo ci vedo, diciamo, la volontà di non seguire quella che è la delibera di cui ci ha
parlato. Leggendo anche alcuni post poi, mi permetto di dire, pubblici, dove dicono che
il mercato del libero scambio resiste, che questo mercato è la vera anima del Balon,
andate a chiedere a chi lavora onestamente e chi paga le tasse e chi ha le attività al
Balon, cosa ne pensa di questo libero scambio. È un luogo dove vengono scambiati beni
salvati dalle cantine e soffitte, o direttamente dai cassonetti, ma io invito chiunque a
farsi un giro in questi due sabati, dove non c'era un controllo, dove neanche il
Regolamento era rispettato, a vedere cosa effettivamente vendevano. Quindi io mi
permetto di dire al Sindaco e a tutta la sua Giunta che se ViviBalon non è capace di far
spostare la gente, ViviBalon cambi mestiere. Se non sono capaci di far rispettare una
delibera su cui loro hanno un affidamento di spazi, cambino mestiere e se non sono in
grado di cambiare mestiere, glielo dovete far cambiare voi il mestiere, perché è
intollerabile che questi, con l'appoggio, chiaramente, di tutta una parte dei centri sociali
e di una certa sinistra, che vuole continuare a tenere quel luogo in quelle condizioni,
perché poi fosse tutto com'è il Balon tradizionale, io credo che anche i residenti
sarebbero contenti di avere un commercio positivo che attrae da tutta la città, ma anche
da fuori, le persone, ma ne abbiamo parlato più volte, diciamo, l'esperienza del
Barattolo, l'esperienza del suk, nata all'insegna del Partito Democratico, è fallita, è
ulteriormente fallita, grazie a queste due settimane di abusivismo e io mi permetto di
dire che, se queste persone non vogliono andare in via Carcano, premesso che quella
roba lì andrebbe chiusa seduta stante, se non vogliono andare in via Carcano, smettano
di vendere quella roba, è molto semplice, se non ti adatti alle regole, basta, finisci, è così
semplice. A me piacerebbe sapere, magari il Sindaco tra poco ce lo dirà, che andrà a
concordare con il Prefetto delle azioni per evitare un ulteriore sabato di abusivismo,
perché andando a leggere gli striscioni che sono appesi, i post anche di alcuni
Consiglieri Regionali, perché io ho visto un post del Consigliere Regionale Grimaldi,
che invita alla resistenza. E mi permetto di dire che la Città finalmente ha fatto una
scelta, ovvero liberare quell'area, questa scelta deve essere rispettata, sennò non
abbiamo assolutamente bisogno di loro, le cose si fanno in un certo modo. Quindi,
Sindaco, mi aspetto da lei che adesso, alla fine delle repliche intervenga e ci racconti
come, in settimana, parlando col Prefetto metterà al sicuro l'area, cosicché l'abusivismo
verrà fermato e chi vuole lavorare, tra virgolette, onestamente, ci può andare, può
andare in via Carcano. Detto questo, poi credo che l'esperienza del suk tenderà …, alla
fine, perché chiunque si avvicini, chiunque viva vicino a quelle aree, troverà solamente
dei disagi. Se non siete in grado di percepire quali sono le reali necessità dei torinesi,
poi chiaramente ne pagherete le conseguenze politicamente. Detto questo, quella roba lì
va chiusa.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Ricca. Si è iscritto a parlare il Consigliere Russi, ne ha facoltà.

RUSSI Andrea
Grazie, Presidente. Intanto, benvenuto e complimenti per la sua elezione. Allora, prima
di tutto, io vorrei fare i ringraziamenti alla Giunta, a cui voglio dare la mia piena
fiducia, perché dopo ben 18 anni, anche in risposta ai solleciti della nostra Maggioranza,
ha finalmente messo in atto un primo vero tentativo di spostamento del Barattolo, la cui
convivenza con gli abitanti del quartiere è diventata via via sempre più difficile. Sono
numerose le lettere che sono pervenute alla nostra Amministrazione e alle e-mail di tutti
noi Consiglieri, insomma, firmate da ben 21 condomini, oltre che dalla storica
Associazione dei Commercianti del Balon e dei diversi comitati riuniti attraverso cui i
cittadini esasperati, in primis dagli schiamazzi notturni dovuti all'occupazioni di San
Pietro in Vincoli già dalla serata del venerdì, con la conseguente inagibilità dell'area,
dall'abusivismo, dalla sporcizia generale dell'area, soprattutto a fine mercato,
nonostante agli operatori sia chiesta anche una quota in cauzione per la pulizia, dai
diversi episodi, comunque legati all'illegalità, questo è ciò che riportano i cittadini,
ovviamente, e chiedono aiuto all'Amministrazione. Io vorrei però sottolineare per
l'ennesima volta, che per noi il mercato del libero scambio non costituisce un problema,
ma un'opportunità e in questo forse sono un po' discorde dal Consigliere Ricca.
Abbiamo scelto con il nuovo Regolamento di farci radicalmente carico di un
programma sociale lasciato molto a lungo senza soluzioni, facendone una nuova
opportunità per cittadini e territorio, ma tutto ciò, ovviamente, non può avvenire senza
un modello di gestione che sia sano e riteniamo che un modello di gestione sano debba
lavorare per migliorare la condizione di disagio sociale che spinge i soggetti più deboli a
vendere merce che a volte è di dubbia provenienza, questo poi lo dovranno verificare,
insomma, le Forze che vanno a controllare l'area, per sopravvivere, o merce recuperata,
ovviamente, dagli scantinati o dalle soffitte e a queste persone dovrebbe venire concessa
la possibilità di evolvere e in questo bisogna riconoscere che il progetto di chi ha ideato
il libero scambio come 18 anni fa, è un fallimento su tutta la linea, un fallimento, perché
questa non è dignità. Il modello di una gestione che prevede un lucro su soggetti deboli
per me è da cambiare, anche perché dove c'è un lucro, difficilmente c'è un interesse al
miglioramento della qualità della vita delle persone. Nella mia idea la concessione
dovrebbe servire a ricondurre nel perimetro della legalità un comportamento al limite
del lecito, a volte dando anche agli operatori una possibilità di crescita e lo spostamento
su via Carcano dovrebbe essere soltanto il primo passo atto ad agevolare gli
organizzatori in questo percorso. Per funzionare, il mercato di libero scambio deve
essere gestibile ed è indubbio che l'area di Canale dei Molassi non lo renda tale ed è la
stessa Polizia Municipale, in una nota che a me è pervenuta, a specificare le difficoltà di
intervento sull'area di Borgo Dora, siano maggiori rispetto a quelle di via Carcano.
Detto ciò, io voglio ribadire un paio di cose, ho trovato inaccettabili gli episodi avvenuti
in queste due settimane, inaccettabili. Ho trovato inaccettabile che si sia usato il
marchio del Balon per far credere che sarebbe stato spostato il mercato storico, in modo
da creare volutamente una confusione tra i cittadini e raccogliere con l'inganno un
consenso distorto. Esiste addirittura una petizione on line che si chiama: "Salviamo il
Balon". Il Balon è salvo e il libero scambio, tra l'altro, anche, soltanto verrà spostato in
una nuova area. Sono state convocate assemblee pubbliche con il titolo di: "Il Balon di
tutti, resiste", anche in questo caso qui il nome è stato assolutamente travisato. Ci sono
dei presidi che hanno il nome del Balon, insomma, nelle loro denominazioni e non è …
ed è un qualcosa che mette in confusione. Il Barattolo non è il Balon e tra l'altro fanno
addirittura capo a due assessorati diversi e la strumentalizzazione non può che essere
becera. E poi ho trovato inaccettabile la convocazione di assemblee pubbliche, dove si
incitavano gli operatori alla resistenza e non allo spostamento. In questo caso sono
concorde con chi ha parlato prima di me. La concessione vinta dall'Associazione
"ViviBalon" non identificava un'area per il Barattolo e prevedeva la possibilità di uno
spostamento. Se è vero, come si legge su alcuni blog e quotidiani, che gli organizzatori
hanno invitato i venditori alla resistenza, io invito chi di dovere a verificare e mi riservo
il beneficio del dubbio, anche se proprio oggi ho letto sulla pagina Facebook di uno dei
soci del direttivo dell'associazione, che ha pubblicato proprio un invito a resistere,
quindi questo è un qualcosa che ho verificato io stesso oggi. Per me ci sono addirittura
gli estremi per cominciare a pensare a una revoca. E per me ci sono gli estremi per una
revoca, anche nel caso in cui l'associazione dimostri di non essere in grado di gestire lo
spostamento di via Carcano, perché a questo punto è tanto meglio una gestione diretta
da parte del Comune, senza intermediari, oppure attraverso l'intermediazione di
cooperative sociali, per esempio, passando da una riprogettazione immediata del
Barattolo, in modo da farlo diventare realmente l'inizio di un percorso di inclusione.
Però è ovvio che un ultimo tentativo di mediazione vada fatto. Si deve necessariamente
lavorare sull'appetibilità dell'area di via Carcano. Servono bagni in muratura, una
maggiore illuminazione. Io in questo ringrazio la Giunta che si è già impegnata a fare
alcuni interventi, una fontana, la sistemazione dell'area, che sicuramente è più adatta,
visto che è uno spazio comunque più controllabile. Magari potrebbe essere necessario
potenziare o anticipare linee del pullman. Appunto, il Comune ha già affermato che
questi interventi verranno fatti, affinché l'area sia decisamente migliore di quella
attuale, più controllabile, in modo che la criminalità non abbia più spazio per annidarsi
in un contesto che dovrebbe aiutare i nostri concittadini più deboli nel proprio
sostentamento, per uscire dalla soglia di povertà. Bisogna incontrare gli operatori,
sicuramente e serve un percorso maggiore di condivisione con gli espositori. Mi auguro
però che dopo questo incontro si faccia rispettare la delibera, è il mio auspicio,
ovviamente, che avvenga già da sabato prossimo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Russi. Si è iscritto a parlare il Consigliere Magliano, ne ha facoltà.

MAGLIANO Silvio
Si, grazie, Presidente. Grazie, Assessore. A me spiace non vedere l'Assessore Giusta in
Aula, mi auguro nulla di grave, perché mi sarebbe piaciuto capire con quali
argomentazioni e con che faccia l'Assessore Giusta, al quale noi per mesi abbiamo
raccontato che quella era un'esperienza fallimentare, avrebbe ancora difeso questo suo
sogno, no? Questo suo progetto per cui era assolutamente un'iniziativa utile, utile, a
tirar fuori la gente dalla povertà e, anzi, questi organizzatori avevano sposato in pieno il
nuovo bando, questi organizzatori erano completamente convinti che il percorso
tracciato era giusto e che l'emersione dalla povertà, il cercare di tirare fuori le persone
dandogli anche un percorso, era oggettivamente la strada percorsa dal Barattolo. Così
non è stato, chi vi parla, lo sapete benissimo, non è neanche favorevole allo spostamento
in via Carcano, che, ricordo, era soluzione temporanea e sulla quale avete speso
centinaia di migliaia di euro e poi andremo a vedere i danni, oltre a quelli della colletta,
che porterà due giorni di Barattolo in via Carcano, però avete una particolare
predilezione per la Circoscrizione 7, per cui vi accanite su quest'area con ferocia. Però,
al di là di questo, io sto ancora aspettando la delibera che dice che era a rotazione,
perché se quello è un problema sociale, al quale dover far fronte, con onestà
intellettuale, il Barattolo ruota ogni sei mesi o ogni anno in Circoscrizioni diverse,
invece voi lo utilizzate per metterlo dove non si può vedere. Peccato che l'avete messo
in via Carcano, dove oggettivamente …, che sta creando ulteriori problemi, ma questo,
voglio dire, saranno poi i cittadini di quella Circoscrizione a togliervi quel po' di
consenso che in quella Circoscrizione avevate preso, per l'accanimento che avete verso
quell'area. È evidente che, oggi se uno guarda i social network, è evidente a tutti che
uno del direttivo dell'associazione rilancia su Facebook il manifesto dei manifestanti,
cioè, rilancia sulla sua pagina Facebook quello che stanno dicendo i centri sociali. Si sta
creando in quell'area lì, grazie alla tipica incapacità di gestione di questo fenomeno da
parte di questa Maggioranza, è quello che capita regolarmente, che poi non riusciamo a
tenere sott'occhio, non riusciamo a tenere, a controllare, perché se i centri sociali,
fantomatici comitati di cittadini, si mettono d'accordo con il sistema, quella roba lì non
la tenete più. E io non ho il problema, a differenza di Russi, per capire se l'associazione
che in questo momento ha vinto la concessione è in buona fede o no, perché se un
membro del Consiglio Direttivo dice: "Noi resistiamo", non sono più alleati
dell'Amministrazione, non sono più soggetti che hanno vinto una concessione, sono
gente a cui revocare subito. E se vogliamo e questa è la sfida che vi pongo, se volete
rendere quel posto veramente un luogo di integrazione, sia il Comune in prima persona
a farlo, perché è evidente che le mille interpellanze che abbiamo fatto dimostrano che
chi lo sta gestendo non è in grado di dirci quanta gente c'è, se pagano tutti, se le merci
che sono all'interno sono rubate, non sono rubate. Sono gli ultimi sei mesi di Consiglio
Comunale che testimoniano che, come diceva Russi, sulla povertà non si fa lucro,
perché se veramente fossero alleati del Comune, non rilancerebbero i messaggi dei
centri sociali, non rilancerebbero i messaggi dei fantomatici comitati di cittadini. Su
questo avete fallito. Io mi auguro che da questo punto di vista, invece sì, si stia di fianco
ai residenti che è 18 anni che non ne possono più, al Balon, quello storico, che
regolarmente vede il suo nome messo di fianco ad attività di questo tipo. Sì, rispetto ai
cittadini che vorrebbero quello spazio nella legalità. Ed è questo che a me lascia
perplesso, lascia perplesso perché, oggettivamente si è verificato quello che io e altri
Consiglieri dicevamo da tempo e a mio giudizio non è necessario dare una seconda
possibilità a chi oggi dice di essere in via Carcano, ma poi parrebbe e su questo io
chiedo a questa Amministrazione di fare verifiche con gli operatori, semmai e uso il
condizionale, a qualche operatore è stato detto: "Non ti presentare in via Carcano,
perché noi siamo lì a manifestare. Se ti presenti …" e uso il condizionale apposta, "…
se ti presenti poi non ti daremo più lo stallo". Io mi auguro che questo non sia capitato,
me lo auguro di vivo cuore, perché penso che se fosse così, sarebbe gravissimo, perché
vorrebbe dire a questo punto che qualcuno ha vinto una gara e pensa di fare quello che
vuole di Canale Molassi e di via Carcano, che quello spazio non è più uno spazio
pubblico, ma di suo interesse ad uso e consumo del denaro che deve fare su queste
operazioni. Per cui io mi auguro che da questo punto di vista si abbia il coraggio di non
dare una seconda chance, ma si abbia invece il coraggio, questo sì, di dire: "Pensiamo
un nuovo modello, a rotazione e a gestire questo modello sarà il Comune in prima
persona", così i nostri vigili e gli operatori che saranno all'interno, potranno, almeno i
nostri vigili, esattamente non avere un altro filtro di illegalità, che è rappresentato
dall'associazione, qualunque essa sia, che gestisce questa cosa. Detto ciò, detto ciò, io
mi auguro che l'Amministrazione faccia da questo punto di vista una riflessione, se
l'Assessore che fino ad oggi ci ha raccontato di questo tentativo di sostegno alle nuove
povertà, se questo Assessore è in grado di gestire una cosa di questo tipo, perché la sua
assenza oggi mi dispiace, oggettivamente, e dall'altra parte mi rendo conto che non è più
gestibile con quel tipo di delega un'iniziativa come questa. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Magliano. Si è iscritta la Consigliera Canalis. Prego.

CANALIS Monica
Sì, grazie, Presidente. Per due anni e mezzo … Posso parlare? Per due anni e mezzo in
quest'Aula abbiamo discusso del Barattolo in termini di contrasto alla povertà, di
integrazione degli stranieri, di un metodo di lavoro con i poveri, improntato agli stessi
criteri che dovrebbero improntare le attività delle persone non povere, cioè la sicurezza,
l'igiene, spazi adeguati in cui esporre le proprie mercanzie, perché quello che chiediamo
per noi stessi, la stessa cosa la dobbiamo applicare ai poveri, non hanno meno diritti di
noi, come non hanno meno doveri di noi. Questo è cittadinanza. Purtroppo oggi la
questione del Barattolo, invece, è passata su un altro piano, che non è più quello sociale
o dell'integrazione di persone in difficoltà o di persone di origine straniera, ma sul piano
dell'ordine pubblico. Purtroppo oggi il Barattolo è fatto oggetto di strumentalizzazione,
sia commerciale e non uso a caso questa parola, sia ideologica ed è anche fatto oggetto
di una pericolosa demagogia, tutto questo sulla pelle dei poveri, che vengono tirati da
una parte o dall'altra per delle finalità che nulla hanno a che vedere con il nostro dovere,
che non è quello di mantenerli in una condizione di povertà, ma di strapparli a quella
condizione. Oggi stiamo assistendo a un'escalation di tensione sociale, a un coagulo di
forze antagoniste, che hanno scelto il Barattolo come loro palcoscenico e sono delle
forze antagoniste, sono delle tensioni sociali che nulla hanno a che vedere con il Balon,
che nulla hanno che vedere con Borgo Dora, con quella storia e quella identità di quel
pezzo di città. Allora, per una volta, la Sindaca di Torino si è esposta, lo ha detto
chiaramente sui giornali in questi giorni. È chiaro che la modalità con cui la Giunta ha
assunto una decisione rispetto a quel mercato, è una modalità che finora si è dimostrata
fallimentare, l'abbiamo visto in queste due settimane. È importante che, da questione di
ordine pubblico, si ritorni a parlare del Barattolo, della povertà in termini sociali. Oggi
chi abita lì, chi lavora lì, ha paura e questo non è accettabile. Noi chiediamo al Sindaco
di garantire con forza un presidio in quel pezzo di città e garantisca che, prima ci sono le
istituzioni e dopo arrivano coloro che in modo subdolo e scorretto stanno cercando di
lucrare, o politicamente, o commercialmente su quei poveri. Spiace non vedere
l'Assessore Giusta, che avrebbe la delega su questa materia. Oggi l'Assessore, è
evidente, non mette la faccia sul Barattolo e questo è molto grave. Abbiamo apprezzato
che, appunto, il Sindaco si sia esposto, speriamo che però le modalità con cui la Giunta
ha scelto di operare, non abbiano delle conseguenze che possono sfuggire di mano,
perché purtroppo il clima è pericoloso. Quindi ci auguriamo che tutto possa svolgersi al
meglio, che non capiti nulla, ma questo richiede tempi certi e rapidità.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliera Canalis. Si è iscritta la Consigliera Artesio. Prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie. ho sentito parlare di sconfitta della Città. Per quello che mi riguarda, una Città
viene sconfitta quando perde la propria memoria e quindi diventa completamente
disorientata nel proprio presente. Et memoria è quella che nei luoghi tipici del Balon,
così riconosciuti nel ricordo della città e nella tradizione della città, a prescindere
dall'intestazione di un titolo, in quei luoghi le persone, per la vendita degli oggetti
derivanti dalle raccolte, derivanti dal recupero di quelli che per alcuni sono rifiuti, si era
collocata a prescindere da qualunque indirizzo delle Amministrazioni e da qualunque
modello organizzativo proposto dalle Amministrazioni. Si era collocata lì perché lì
trovava modo di vendere quegli oggetti e di trovare un'entrata. Ed è stato proprio il
tentativo di costruire delle regole condivise, di aprire un rapporto di fiducia, di sistemare
in modo ordinato la collocazione degli espositori e la qualità delle merci, è stato un
lavoro lungo e faticoso, a cui negli anni si sono applicati non solo quelli che si occupano
di vendita, ma anche cittadini residenti e oggi quel lavoro lungo e faticoso viene
ricordato nel modo con il quale è stato ricordato in quest'Aula. "Non abbiamo bisogno
di loro", diceva un Consigliere. Loro avevano avuto bisogno di noi, istituzione e avendo
avuto bisogno di noi, avevano trovato un modello di organizzazione che cercava di
coordinarli, orientarli, costruire regole condivise. Solo che quando queste regole
vengono unilateralmente, unilateralmente disattese dalla Città, che comincia a costruire
un clima intorno alla loro esperienza di costante delegittimazione, poi può accadere che
di fronte a una proposta irricevibile, quelle persone dicano di no. "Ma guarda, quelle
persone senza dignità che osano ragionare con la propria testa. Ma guarda, quei poveri
che noi vogliamo portare in un circuito di emancipazione si ostinano a vivere di
commercio e non accettare i programmi per la povertà. Ma guarda, osano, osano dire di
no anche alla loro organizzazione, osano esercitare il loro libero arbitrio e disobbedire".
Questo è quello che è successo e succede nel modo con il quale questi comportamenti
possono essere praticati se non esiste un modello organizzativo nel quale riconoscersi. E
allora, come una volta, si va a prendere i posti, perché non c'è più la distribuzione
organizzata dei luoghi di esposizione. Allora, come una volta, si arriva nella notte, si
accendono i falò, come una volta. E io comincio a pensare che, al di là delle
preoccupazioni specifiche sulle regole di un contratto, sulle modalità di controllo, sul
rispetto delle regole, qui ci sia un disegno di qualcuno che vuole tornare a: "com'era una
volta", perché "com'era una volta" creava disordine, creava reazione sociale e provare a
verificare e sperimentare un modello che invece cercava di, con tutta la difficoltà e tutta
la complessità, di fornire una risposta organizzata, non piace, meglio il disordine. Ma
questa è una politica che abbiamo conosciuto già, che conosciamo, ahimè. E talmente
serve il racconto di una situazione che è incontrollabile e che quindi va spostata, o
meglio, come dice qualche altro collega, addirittura superata, eliminata, soppressa, parlo
della condizione, porta a dire che chiunque obietti, critichi, manifesti delle riserve è un
centro sociale, è un cittadino fantomatico, è un comitato che non esiste, mentre tutti gli
altri sono soggetti produttivi, onesti, regolarizzati. Io penso e credo nell'onestà di tutti,
però, penso anche nella serena e sincera convinzione anche di chi esprime un'altra
opinione. Ma la Città no, la Città non li mette insieme i diversi soggetti, no, la Città
parla soltanto con alcuni interlocutori e si dimentica persino di ottemperare a quegli
obblighi, perché qua, tutti oggi avete detto: "Bisogna che vadano in via Carcano,
soluzione irrevocabile" e contemporaneamente: "Però bisogna cambiare la direzione del
bus", perché forse salire con i carretti in un bus, il primo dei quali parte alle 7.00 del
mattino, non ti porta ad arrivare nei tempi organizzativi in via Carcano. "Ma bisogna
mettere i bagni, ma bisogna mettere un punto di ristoro". Allora, Città, hai fatto il
trasferimento in via Carcano senza garantire le infrastrutture minime? E chiedi
l'obbedienza quando vieni meno ai tuoi obblighi iniziali? Francamente, con tutta
l'esperienza che qualche volta mi viene riconosciuta e di cui qualche volta sono
rimproverata, io non ho mai visto intorno ad una situazione come quella del Barattolo,
quello che non esito a definire un accanimento, come quello che ho sentito recitare in
quest'Aula in più occasioni. 10 interpellanze, almeno 6 comunicazioni, 4 riunioni di
Capigruppo, più di tutti i temi che sono stati discussi in quest'Aula, più che il trasporto
disabili, più che le prospettive di sviluppo che qualcuno in quest'Aula vuole proporre e
vuole discutere. Quindi, io concludo questo intervento dicendo che la Città, se riconosce
la propria storia e la propria responsabilità, tenta di costruire un percorso di
composizione. Per parte mia, però, credo che si debba anche cominciare un racconto
diverso di questa vicenda ed è per questo che ho posto l'interpellanza che sarà discussa
la prossima settimana.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliera Artesio. Si è iscritta a parlare al Consigliera Foglietta. Le ricordo
che ha un minuto a disposizione.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie, Presidente. A me dispiace molto che non ci sia l'Assessore Giusta, in questo
momento, che ci ha sempre messo la faccia, oggi che bisognava parlarne, la faccia non
ce la mette più. Credo che in quest'Aula si faccia, soprattutto taluni, facciano molta
difficoltà a capire le differenze tra il mercato, il vecchio mercato delle pulci, quindi il
mercato storico e il Barattolo. Ricordo solo che l'Assessore Sacco dice che, il mercato
gestito da ViviBalon, quindi il Barattolo, non è di sua competenza, se non poi che
propone le delibere e le vota convintamente. Faccio riferimento alla delibera del
27/12/2018, in cui si diceva che il mercato del Barattolo si doveva spostare dal 19 di
gennaio in via Carcano, lui è un proponente. Come anche un proponente, visto che
qualcuno ha parlato di lucrare, ha parlato di mercati diversi, ha difeso giustamente il
Gran Balon, come di sua competenza anche la delibera del 27, spiace non ci sia più
l'Assessore Sacco, sono sicura che qualcuno glielo riporterà, la delibera del 27
novembre 2018, che è a firma sua, che ha come oggetto: "La variazione tariffe dei
mercati periodici tematici Balon del sabato". Ma sono sicura, Presidente, che sarò in
grado di formulare un'interpellanza per chiedere maggiori dettagli.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliera Foglietta. Si è iscritta la Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Ma anche io voglio provare a dare una chiave di lettura un po'
diversa rispetto a questa situazione e intendo farlo attraverso le parole del Presidente del
ViviBalon e quindi di Francesco Pianeta, che ha sottoscritto una lettera e l'ha mandata
all'attenzione, credo di tutti i Consiglieri o tutti i Gruppi Consiliari. Allora, il tema è
semplice, vendono lì da 20 anni, hanno i clienti grazie all'indotto della spesa del sabato
Porta Palazzo e Bagno Dora, hanno i clienti abituali che vanno lì a trovarli da anni. In
via Carcano non c'è l'acqua, non c'è luce, non c'è un bar, non c'è un cliente, non c'è
l'autobus, tutte le mancanze a cui faceva riferimento anche poco fa a livello di
infrastrutture la Consigliera Artesio. Il primo autobus il sabato al mattino passa,
appunto, alle 7.00. "Questa mattina, 26 gennaio, tra le 5.00 e le 13.00 in via Carcano
sono passate 20 persone, compresi i vigili, nelle 20 persone mettiamoci anche i vigili, i
tecnici, alcuni Consiglieri di Circoscrizione e alcuni operatori che hanno acquistato il
posto per la domenica", quindi di cittadini, o clienti, o persone che possono andare a
comprare degli oggetti, se ci mettiamo insieme tutte queste categorie, su 20 persone
credo che non si è visto nessuno. Allora, lui continua, prosegue dicendo: "Sapete che ho
bisogno di una rete per parlare a queste persone con credibilità. C'è bisogno di poter dire
loro che l'area in via Carcano sarà migliore di come è oggi". Questo, ad esempio, è
mancato da parte della Città, forse, anzi, senza il forse. "Che faremo da lunedì una
campagna di comunicazione per il pubblico. C'è bisogno di mediatori che raccolgano i
bisogni e propongano soluzioni, di Istituzioni che si espongono e parlino con loro. Cioè,
venite, dateci una mano e venite anche voi Istituzione a parlare con loro, garantendo
delle modifiche su quell'area e facendo in modo che quell'area possa diventare attrattiva
per questi cittadini. Non sono un nemico", lo sottoscrive: "non sono un nemico", il
Presidente sempre del ViviBalon, "non sono contrario neanche allo spostamento. Anche
io non guadagno se il sabato non vendo posti, ma gli operatori del libero scambio non lo
fanno per principio, né per prepotenza, devono guadagnare per la settimana e per questo
farebbero di tutto, come molti di noi, è semplice, è banale, ma potente". Lui conclude
così, dice: "Non possiamo spostare a forza, ma possiamo camminare insieme". Ecco, mi
appello anche io, mi appello anche io a queste parole. Forse è mancato qualcosa, è
mancato qualcosa in questo processo, nell'accompagnamento, nella condivisione, nel
dialogo e anche nelle possibili risposte che l'Amministrazione avrebbe dovuto dare per
rassicurare queste realtà. Forse possiamo ripartire da lì. Se ripartiamo da lì, bene,
altrimenti anche io mi riservo di portare, attraverso un'interpellanza la discussione di
nuovo in Aula.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliera Montalbano. Consigliere Lo Russo, il suo Gruppo ha già usato i
cinque minuti a disposizione. Il suo Gruppo ha usato cinque minuti e quindi do la parola
al Consigliere Tresso, lei non può intervenire.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Io intervengo brevemente per ribadire un concetto che mi sembra sia
già stato espresso anche in precedenza. Quello a cui noi oggi assistiamo è, ahimè, il
fallimento di una politica, della politica della Città su questo tema, perché dopo due
anni e mezzo, trovare in quest'Aula l'assenza dei due Assessori, Giusta in primis, e
Sacco che prima ha risposto, sembra quasi surreale. Cioè, stiamo parlando … Per carità,
poi interverrà la Sindaca Appendino, speriamo che ci darà delle delucidazioni. Però,
voglio dire, in tutti questi anni, due anni e mezzo, come dico, con l'Assessore Giusta ci
siamo visti più volte e abbiamo audito dall'Associazione ViviBalon a i comitati dei
residenti, abbiamo parlato e risposto a molte interpellanze e oggi la risposta che la Città
dà è questa, vota una delibera di soppiatto durante le feste natalizie, non ha il coraggio,
butta la pietra nello stagno e poi ritrae la mano, non ha il coraggio delle proprie azioni,
perché comunque non si capisce se alla fine era più che presumibile pensare che queste
sarebbero state le conseguenze di un'azione non concertata, non mediata, con una
soluzione che non accontenta nessuno, perché non accontenta sicuramente gli operatori
del Barattolo e tantomeno i cittadini della zona di via Carcano e non è stata
accompagnata, come già è stato detto, da una necessaria azione di predisposizione di
quell'area, di mediazione con i cittadini, con gli operatori, nel capire se quella era la
localizzazione migliore. Faccio presente che l'Assessore Giusta ci ha detto che è stata
per lunghi mesi portata avanti una valutazione oggettiva di quelli che erano i parametri
che concorrevano ad individuare l'area. Io mi ricordo che avevo chiesto anche delle
delucidazioni e ci aveva fatto vedere delle schede, era stato fatto un lavoro, che,
francamente, non si era capito bene sulla base di quali elementi parametrici e il risultato
è questo, una delibera datata 27 dicembre, che non dà risposte, che sicuramente non fa
capire se davvero la Giunta intende che questo sia uno strumento di contrasto alla
povertà, di supporto o se, viceversa, in attesa del reddito di cittadinanza, dice: "Vabbè,
questo lo mettiamo lì e vediamo come va". Ma allora adesso diteci cosa intendete fare?
Agirete con le forze dell'ordine per riuscire a far rispettare quello che avete deliberato o
ritenete di fare un percorso diverso, provando a fare un'azione di mediazione? Perché la
mediazione è stata la grande assente, insieme alla politica, finora.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Tresso. Replica la Sindaca Appendino.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Credo di poter tranquillamente parlare a nome della Giunta e di tutti
gli Assessori presenti e non presenti, quindi credo di poter rappresentare la volontà
dell'Amministrazione appieno. Intanto, riprendo alcune cose che già sono state dette.
Ritengo che sia grave, grave, che qualcuno stia strumentalizzando appositamente,
confondendo tra Balon e Barattolo, è grave ed è inaccettabile; l'ho detto in un
comunicato stampa e lo ribadisco qui. E credo che chi lo sta facendo, lo sta facendo
apposta per fare disinformazione e non certamente per agevolare quell'attività di
intermediazione e, come dire, di relazione che giustamente deve esserci, ma c'è
qualcuno che sta giocando e sta giocando certamente non nella direzione che noi stiamo,
come dire, cercando di attuare. In modo legittimo, ciascuno può, evidentemente,
rappresentare una posizione politica; meno legittimo, meno legittimo, e molto più grave,
questo sì, è chi lo sta facendo che ha un ruolo, invece, amministrativo, di responsabilità
all'interno di un ente e questo sì, è molto grave e anche inaccettabile, perché
politicamente ciascuno può avere giustamente l'opinione che vuole, ed è bene che in
quest'Aula si dibatta. Io rispetto le opinioni di tutti, poi qualcuna la condivido e
qualcuna no, ma se hai un rapporto con un'Amministrazione e hai sottoscritto un
contratto, beh, a quel punto – perdonatemi - certe posizioni assunte, politiche,
pubblicamente, certamente non favoriscono. Mi sto riferendo a persone che fanno parte
del Consiglio Direttivo di ViviBalon, per essere ancora più chiara. Aggiungo un'altra
cosa che ritengo, come dire, abbastanza grave, se vogliamo parlare di gravità. La Città è
stata chiara nel suo indirizzo e non è stato - mi permetta, Consigliere Tresso - un
qualcosa fatto di nascosto. È mesi che noi diciamo che volevamo spostare, è mesi che
l'associazione è informata del fatto che noi volevamo spostare. Qui nessuno ha fatto
nulla di nascosto, assolutamente nulla. Poi, aggiungo, è 18 anni che si parla di questo
tema. È vero - e guardo soprattutto i banchi da questa parte - è 18 anni che si parla di
questo tema. Perché? Perché certamente è un tema complesso e pensare che basta
mandare le camionette, domani, per spostare le persone è folle e nessuno lo può
pensare, perdonatemi, soprattutto chi ha una responsabilità e amministra una comunità.
Qui nessuno vuole fomentare uno scontro sociale in una piazza, ma noi riteniamo
doveroso che l'indirizzo che porta avanti un'Amministrazione sia rispettato e quella sia
la direzione che tutti, tutti, tutti - perché tutti abbiamo una responsabilità all'interno della
nostra comunità - si adoperino a portare a compimento. E perdonatemi, Canale Molassi,
parlare di ordine in Canale Molassi, io invito i Consiglieri e le Consigliere ad andare a
vedere, chi non c'è ancora stato: non è ordinato quel luogo, non è particolarmente
infrastrutturato quel luogo, non lo è, non lo è. E aggiungo che respingo totalmente al
mittente chi pensa e chi strumentalizzando ha raccontato che noi avremmo voluto
eliminare o togliere la povertà da un luogo che vorremmo riqualificare, non c'entra
nulla. Noi stiamo cercando di andare in un luogo ove possiamo dare maggiore
sicurezza, come spazio, maggiori infrastrutture, sì, perché dove siamo oggi
oggettivamente non è infrastrutturato e che permetta a quel mercato di svolgere quella
funzione di cui stiamo parlando, ma non è il luogo che determina se quella funzione, in
quanto tale, oggi storico, può essere portata avanti, oppure no; sono le condizioni che tu
determini in quel luogo, è per questo che noi lo vogliamo spostare in via Carcano.
Aggiungo, tra l'altro, a proposito di ordine di Canale Molassi che, giusto per dare
qualche numero, sono stati fatti nuovi sequestri amministrativi per circa 850 pezzi;
sequestri giudiziari, sono stati fatti 3, per un totale di 94 pezzi; rinvenimenti sono stati 6
per un totale di 253 pezzi. Significa che sono tutti delinquenti? Ma no, ma nessuno lo ha
mai pensato, ci mancherebbe, però è evidente che ci sono dei problemi, perché sennò,
per 18 anni le persone non sarebbero arrivate ad essere così insofferenti. Allora io credo
che quando c'è un problema riguarda tutti, sia gli operatori, sia chi quel quartiere lo
vive. È difficile trovare quell'equilibrio ed è quello che stiamo provando a fare. E vi
assicuro che mi sono anch'io personalmente messa in gioco e l'associazione è stata
convocata nel mio ufficio e sono state date le rassicurazioni a questa associazione
rispetto ad alcune preoccupazioni che venivano legittimamente, anche in parte, esposte,
ma non è accettabile che le condizioni continuino ad essere quelle di cui stiamo
parlando in questi giorni. Quindi, chiudo dicendo, come ha già detto, peraltro,
l'Assessore Sacco: uno, che la decisione è irrevocabile, irrevocabile; due, come ha detto
l'Assessore Sacco, che siamo partiti con l'iter formale che potrebbe portare alla revoca
nel caso in cui, evidentemente, non ci fosse quel dialogo, non ci fosse quel percorso
condiviso che è necessario per affrontare un problema complesso. Da parte nostra c'è
tutta la volontà di accompagnarlo quel percorso, ma ci aspettiamo che tutti e tutte
operino nella stessa direzione e su questo siamo noi in linea in prima persona. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Sindaca.
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