Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Buon pomeriggio. Tengo particolarmente a ringraziare tutti i colleghi che hanno scelto di affidare a me questo importante ruolo e ringrazio il Presidente Versaci per il ruolo svolto fino ad oggi. Farò il possibile per essere il suo degno successore e sono sicuro di poter confidare sul suo aiuto. Sarò breve. Come Presidente del Consiglio l'impegno che prendo oggi qui davanti a voi e alla Città è di farmi garante delle istanze di ognuno di voi, con imparzialità e rigore, nel pieno rispetto del nostro Statuto, del Regolamento e della storia di quest'Aula. In una Città come Torino, prima capitale d'Italia e Medaglia d'Oro al valore militare nella lotta di liberazione dal nazifascismo, le responsabilità di un ruolo così importante è tangibile, non si tratta solo del mero rispetto del ruolo, ma di quello della storia che Torino ha vissuto ed in parte costruito. Oggi è un giorno particolare, segue la Giornata della Memoria, una memoria che mai dovrà andare perduta, non solo nelle scuole e nelle piazze, ma soprattutto nelle istituzioni; da queste infatti ritengo si debba trasmettere il rispetto per la città ed i cittadini. Torino è una città culla di innovazione e padre di grandi menti. In un momento storico mondiale incerto, considero importante porre l'attenzione su temi che maggiormente necessitano di sviluppare sensibilità nei cittadini e nelle istituzioni, come il cambiamento climatico e la crisi ambientale che stiamo vivendo, temi che possono apparire lontani ed estranei alla quotidianità, ma sono al nostro fianco costantemente, incidendo ogni giorno sulla salute e il benessere di ogni singolo cittadino. Sono nato 31 anni fa in un piccolo comune della Calabria, avevo meno di due anni quando io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in questa città, lo stesso viaggio intrapreso da molte altre famiglie di questo Paese, lasciare affetti e famiglia in cerca di quelle opportunità che questo territorio aveva da offrire. Molto è cambiato da quel momento, solo i sogni sono rimasti uguali e vedere i miei coetanei intraprendere viaggi analoghi a quelli dei loro genitori in cerca di quelle stesse opportunità che questa città però non riesce più ad offrire, mi ha portato a pensare che ognuno di noi può provare a mettere un mattone per costruire qualcosa di nuovo e di buono. Sono trascorsi 30 mesi da quando ho preso in mano il primo mattone e un po' alla volta, insieme a questo Consiglio, sono certo, lasceremo alla nostra città dei piccoli, ma importanti segni. Mi considero un cittadino prestato alla politica. Dalla politica ho imparato molto e molto imparerò ancora. Concludo augurando alla Sindaca, alla Giunta e al Consiglio un buon lavoro. Grazie. |