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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Gennaio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2018-06830
"FABBRICATO DI CORSO CASALE N. 56 DENOMINATO CARLO ALBERTO" PRESENTATA IN DATA 20 DICEMBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. La discussione di questa interpellanza ha prodotto, almeno per la mia
conoscenza, un passo avanti rispetto al tono e alla qualità della discussione che abbiamo
avuto sullo stesso argomento nelle Commissioni. Nelle Commissioni, dove
l'interlocutore prevalente era l'Assessore Rolando, ci siamo sentiti ripetere che
l'oggetto della concessione stabilita dalla Città fosse esclusivamente lo stabile, il
patrimonio immobiliare e l'offerta finanziaria, che quindi non sussistevano in capo alla
Città di Torino le possibilità di intervenire sui modelli gestionali, se non per il vincolo
di destinazione dell'edificio stesso che non può che essere destinato a residenza socio-
sanitaria anche perché diversamente avrei voluto vedere l'Amministrazione Comunale a
ricollocare le persone malate lì ospitate da anni. Oggi nella risposta dell'Assessora
Schellino abbiamo sentito che invece alcuni vincoli esistevano, quindi la continuità del
servizio ma anche la necessità di adeguarsi agli standard gestionali, e ci mancherebbe
altro perché qualunque gestore che non rispetti i requisiti regionali non avrebbe
l'autorizzazione al funzionamento, quindi non è una gentile concessione ma un obbligo
di servizio, ma anche la impossibilità di procedere a nuove chiamate senza aver prima
verificato la qualifica e la corretta possibilità di utilizzo del personale precedente, questo
però non ce l'avete mai detto. In tutte le Commissioni che abbiamo indetto su richiesta
delle opposizioni ci è sempre stato risposto che lo strumento della concessione era uno
strumento esclusivamente patrimoniale e finanziario che non poteva interferire con la
qualità gestionale, tant'è che la collega Tisi, che ha sperimentato, nella sua esperienza di
Assessore di Giunte, precedenti modelli analoghi, contestare esattamente la mancanza di
un indirizzo contenuto nello strumento di concessione voluto da questa Giunta. Quindi,
se non altro questa interpellanza di oggi ci permette di capire che la Città aveva
introdotto delle clausole di salvaguardia; queste clausole di salvaguardia non erano così
stringenti o non sono state applicate in maniera così cogente da garantire né la
continuità rispetto all'occupazione, né la continuità rispetto ai modelli assistenziali e
quindi entra in merito non una questione di impossibilità, "vorremmo ma non posso",
che è molto tipico di questa Amministrazione, ma una questione di non intervento.
Allora, poiché il tema è molto caldo, il tema della qualità degli standard assistenziali è
un tema molto attuale per chi lo vive ma credo che sarà anche un tema molto presente,
se non oggi, forse nemmeno nella campagna elettorale, ma certamente continuando gli
obblighi dovuti dallo Stato, dalle Regioni, dalle ASL e dai Comuni, sulla tutela dei
malati cronici non autosufficienti, sarà un tema molto caldo in futuro. Credo che la
questione debba essere riapprofondita in Commissione e quindi mi associo alla richiesta
della collega Montalbano.

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