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TRESSO Francesco Grazie Presidente, dunque, molto velocemente faccio un excursus su quello che è il significato del Global Compact e perché io ho proposto quest'ordine del giorno al Consiglio Comunale. Premetto che l'iniziativa Global Compact nelle Nazioni Unite nasce nel '99 per promuovere un'economia globale e sostenibile. Poi, successivamente, nel 2016, in occasione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, viene adottata la Dichiarazione di New York, appunto, per migranti e rifugiati, che quindi assume un'accezione più specifica sull'approccio comprensivo, la mobilità umana, rafforzando la cooperazione a livello globale. Questo è poi confluito nel 2018 nell'adozione di questo Global Migration Compact, che sarebbe un patto globale per una migrazione sicura, che è stato votato da quasi tutti, da tutti i Paesi dell'ONU, eccetto gli Stati Uniti, e da molti Paesi a livello mondiale, nell'ambito di questo vertice che si è tenuto a Marrakech nel dicembre scorso, sotto l'egida delle Nazioni Unite. Ora, in sostanza il Global Compact si articola su 23 punti e, preciso, non è una piattaforma vincolante, è semplicemente, sostanzialmente ha un valore simbolico, si auspica nell'adesione a questo patto una gestione migliore dei fenomeni migratori a livello globale, dovuta anche alla necessità di sviluppare delle politiche congiunte. Ci sono alcuni temi che sono ovviamente anche legati alla raccolta di dati accurati e segregati, come basi poi delle politiche che possono essere messe in atto, di prevenire e combattere anche il traffico di esseri umani nel contesto della migrazione internazionale e cooperare per facilitare il rimpatrio e missioni sicure e dignitose in un reinserimento sostenibile. E quindi ho letto alcuni degli articoli che mi sembrano significativi ma che si può evincere sono sufficientemente generali per poter poi attuare delle politiche specifiche, ma, come dico, ribadiscono il concetto di avere una visione di intese internazionali. Io rilevo appunto che anche nella narrativa dell'atto che presento, che senza un quadro di riferimento comune è impossibile governare la mobilità umana nelle sue molteplici forme e, ulteriormente, dico anche che nella versione finale in cui il documento è stato sottoscritto, sono stato eliminati alcuni riferimenti, quali, per esempio, il diritto al ricongiungimento familiare e alla conversione flessibile del tipo di visti, che tutto sommato rendono ulteriormente, come dire, leggero questo atto e non ledono poi quelle che sono già delle politiche messe in atto dai singoli Paesi membri. Merita ancora una menzione il fatto che l'Europa sia stata in qualche modo divisa dall'adesione al Global Compact, questo sicuramente anche in ragione del fatto che l'Europa è da sempre divisa sulla questione migratoria e non è un caso se compattamente gli Stati cosiddetti riferibili al gruppo divisi in Francia, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Bulgaria, oltre alla Croazia ed Austria, non abbiano aderito. Cioè tutti questi stati connotati da un certo tipo di Governo, per altro, che sono stati influenzati anche in maniera limitati dai fenomeni migratori, ma che hanno ritenuto appunto di non aderire. Diverso ancora è il percorso della Svizzera, che ha ritenuto di rimandare, ad una discussione parlamentare, l'adesione. Stessa scelta che ha adottato il Governo italiano, infatti il Ministro Conte, prima del vertice di Marrakech, ha appunto affermato, con una nota, che l'adesione del Governo era quella di sospendere l'adesione, non partecipare ai lavori quindi del vertice tenutosi a Marrakech, ma ritenendo opportuno parlamentarizzare il dibattito e rimettere le scelte definitive all'esito di tale discussione. Ora questa discussione è ancora in corso, era stata calendarizzata subito prima di Natale e poi è stata sospesa per altre urgenze che il Governo si è trovato ad affrontare e, quindi, ritenevo significativo ribadire oggi la volontà di partecipare col voto a questa espressione del Consiglio Comunale che, sostanzialmente, null'altro chiede come ordine del giorno, che la Sindaca e la Giunta rappresentino al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Interni, la volontà di sottoscrivere il Global Migration Compact, soprattutto sottolineando il fatto che la sovranità dello Stato si esercita più responsabilmente all'interno di intese internazionali che, proprio perché tali, possono meglio facilitare risposte convenienti che siano sostenibili e credibili per dare risposte a questi fenomeni che, in ragione della loro articolazione e della loro complessità, meritano appunto di avere una visione condivisa nella linea di principio. TRESSO Francesco Sì, grazie. Io ci tenevo solo a dire che apprezzo il contributo anche della Consigliera Ferrero, mi sembra anche un elemento di coerenza rafforzativo che richiama un percorso che il Comune ha avviato nel votare l'adesione alla Carta di Palermo e che quindi, proprio in quell'ottica, dà un'ulteriore volontà di aderire ad una condivisione di politiche che vadano oltre il confine nazionale. È proprio questo però il punto forte, anzi, l'emendamento della Consigliera Ferrero quasi alza parecchio la posta in gioco. Ed anche l'osservazione che faceva adesso il Consigliere Iaria sono un po' in quella direzione lì. Cioè è la Carta di Palermo che in realtà è fortemente in contrasto poi dopo con avere, come ha detto lei, degli atteggiamenti cauti. Che guardi, se la legge bene e se legge anche quello che dice questo, alla fine non chiede di avere degli atteggiamenti cauti la Carta di Palermo, tutt'altro. Allora in quello bisogna avere un poco di maggiore coerenza rispetto a quello che diceva anche il Consigliere Rosso, di non avere poi atteggiamenti tra loro contraddittori. Io rilevo con soddisfazione la volontà comunque su questo che abbiamo detto, è un atto simbolico, ma proprio perché simbolico ha anche il suo significato, che il Comune adotti, però molto sentitamente voterò anche l'emendamento, anzi se vogliamo fare la votazione congiunta, però attenzione perché davvero quel tipo di emendamento non ci chiede di essere cauti. Io sono ben felice di non essere cauto su questo tema però rendiamoci conto di quello che poi andiamo a votare. |