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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Gennaio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 25
MOZIONE 2018-03833
(MOZIONE N. 2/2019) "IL BASSO NUMERO DEI PEDIATRI NON CONSENTE DI COPRIRE TUTTI I QUARTIERI DELLA CITT? E LE PERIFERIE NE FANNO LE SPESE. SENSIBILIZZIAMO IL GOVERNO E IL COMITATO REGIONALE DEI PEDIATRI DI LIBERA SCELTA" PRESENTATA IN DATA 13 SETTEMBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS. [Testo coordinato]
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Andrei al punto 21 della Consigliera Canalis, avente ad oggetto:

"Il basso numero di pediatri, non consente di coprire tutti i quartieri della città e le
periferie ne fanno le spese. Sensibilizziamo il Governo e il Comitato Regionale dei
Pediatri di libera scelta"

VERSACI Fabio (Presidente)
Lascerei la parola alla Consigliera Canalis. Sono presenti 3 emendamenti e
2 subemendamenti alla mozione. Prego Consigliera Canalis, ne ha facoltà per 5 minuti.

CANALIS Monica
Grazie Presidente. Questa mozione parte da un problema specifico territoriale,
localizzato nel quartiere delle Vallette, per poi allargare lo sguardo ed affrontare in
maniera più ampia e strutturata, la questione della carenza dei pediatri e anche della loro
distribuzione sul territorio cittadino. Quindi abbiamo adottato un processo prettamente
induttivo, dal particolare al generale. Questo lavoro di attenzione al quartiere delle
Vallette, è iniziato già nel mese di giugno, quando fu depositata un'interpellanza,
discussa in Consiglio Comunale, riguardante l'assenza, ormai dal gennaio del 2018, di
un pediatra nel quartiere, un'assenza che era un fattore nuovo, un'esperienza non ancora
sperimentata da quel quartiere e dovuta, da un lato al pensionamento di alcuni pediatri, e
dall'altro al trasferimento in un'altra area della Città dell'ultima pediatra rimasta. C'è
stato, nel corso di questi mesi, un lavoro, un dialogo, sia con le realtà del territorio, sia
all'interno delle Commissioni Consiliari, sia con l'ASL, e questo dialogo ha fatto
emergere che l'assenza in quell'area specifica della Città, non era determinata da
un'inottemperanza delle norme, o da un non rispetto dell'accordo integrativo regionale,
o dell'accordo collettivo nazionale, ma semplicemente era una conseguenza della libera
scelta dei pediatri, di collocare il proprio ambulatorio in quartieri limitrofi a quello delle
Vallette, sempre comunque nel distretto, nel quadrante nord ovest di Torino. Quindi, il
nostro approfondimento non è stato tanto una polemica o un asseconda mento acritico
delle lamentele e delle legittime preoccupazioni della popolazione, ma è stata una
riflessione alla luce delle norme nazionali, delle norme regionali e delle esigenze dei
liberi professionisti pediatri, ed è stata una ricerca di incontro tra le preoccupazioni della
popolazione, che ricordiamo, è una popolazione di periferia, che quindi purtroppo è
anche soggetta ad un senso di marginalità generalizzato, per una deprivazione di servizi
non solo di carattere sanitario, e un incontro anche con le esigenze dei pediatri e con la
normativa generale. Tutto questo approfondimento ha condotto ad una proposta
sintetizzata in questa mozione in cui, partendo da un caso specifico, che peraltro è già
stato in parte risolto, perché l'ASL ha individuato una pediatra che si è messa a
disposizione per due mezze giornate alla settimana, per prestare servizio alle Vallette,
quindi consentire alle famiglie di quel quartiere di non recarsi altrove per far visitare i
loro bambini. Ma gli impegni che proponiamo vanno al di là di quella situazione
specifica, perché la carenza di pediatri, purtroppo, non era un evento isolato, sappiamo
che in generale, a livello italiano, l'età del personale medico - sanitario è elevata, molti
pediatri sono prossimi alla pensione, molti pediatri optano per il servizio sanitario
privato, e quindi abbandonano il sistema sanitario pubblico, e quindi ci si trova
continuamente ad affrontare delle sostituzioni e ad andare a coprire delle mancanze, con
il rischio che siano penalizzati soprattutto quei territori che sono meno attrattivi, o
perché meno popolosi, o perché più difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici, o
perché non presentano una disponibilità di ambulatori, o per altra ragione di scarsa
attrattività, anche dovute magari proprio alla marginalità sociale. Proprio per fare fronte
a tutte queste situazioni che sono più ampie del nostro territorio, ma che poi ricadono
anche sul nostro territorio, noi proprio a seguito di questa sinergia con le realtà del
territorio e le associazioni, l'ASL e anche tra i diversi Gruppi Consiliari, abbiamo fatto
tre proposte che sono sintetizzate nei tre impegni conclusivi della mozione. La prima è
quella di avviare un confronto, sia con il Governo, sia con l'Università, per aumentare il
numero di accessi alle scuole di specializzazione, perché i dati ci dicono che i laureati in
medicina sarebbero sufficienti per andare a sostituire i pensionamenti, ma purtroppo,
invece, gli specializzati no, perché il numero dei laureati è decisamente superiore al
numero di coloro che poi riescono conseguire il titolo di specializzazione. Quindi, noi
innanzitutto proponiamo di avviare questo confronto; in secondo luogo chiediamo alla
Giunta di convocare la Conferenza Sanitaria in cui siedono sia i Presidenti di
Circoscrizione, sia il nostro Assessore, sia l'ASL, per discutere nuovamente della
situazione critica dei pediatri, che periodicamente si ripropone, con una particolare
attenzione a i quartieri più periferici e disagiati; ed infine, terzo impegno, proponiamo di
coinvolgere la Regione Piemonte che ha in primis la titolarità sulla materia sanitaria, per
valutare di riaprire la trattativa con i pediatri di libera scelta, in merito alla
compartimentazione dei distretti nei quali i pediatri possono andare a scegliere di
collocare il proprio ambulatorio, ed è proprio su questo punto che c'è anche stato, in
particolare, un contributo della Maggioranza. Quindi io credo che la vicenda di Vallette,
che è stata una vicenda anche un po' rumorosa, con delle proteste, non è stata inutile,
anzitutto perché è servita a trovare una soluzione per quel quartiere, e poi perché ha
suscitato un dibattito un po' più profondo, un po' più generale sulla presenza dei medici
e dei pediatri nella nostra Città.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Consigliere Iaria, prego.

IARIA Antonino
Sì, mi scuso, volevo solo sapere se la Consigliera Canalis ha anche illustrato gli
emendamenti. Penso di sì. Sì, giusto per chiarezza, visto che diciamo, abbiamo
presentato dei sub emendamenti all'emendamento numero 3, che è quello che riguarda
espressamente la compartimentazione e gli ambiti territoriali, l'emendamento originale
della Consigliera Canalis, appunto, richiedeva alla Regione Piemonte di riaprire la
trattativa sull'accordo integrativo. Il subemendamento che proponiamo è quello di
sostituire la parola "riaprire", con "valutare nella prossima trattativa l'accordo
integrativo che sarà, penso il prossimo anno, forse tra due anni, valutare nella trattativa
sull'accordo integrativo di, appunto, di cui si è parlato prima, di cercare di favorire degli
incentivi, prevedere degli incentivi in modo che le zone che non vengono scelte,
possano essere scelte proprio perché si stanno prevedendo tutta una serie di incentivi,
senza magari per forza dover andare a rifare la compartimentazione, cosa molto più
laboriosa, cosa che l'ASL giustamente ha ribadito nelle varie Commissioni con cui
abbiamo affrontato l'argomento, che diventa molto laboriosa, molto onerosa. Quindi, il
nostro emendamento chiede di, come è già stato fatto proprio e anche ha funzionato per
il discorso del pediatra nel quartiere Vallette, di prevedere tutta una serie di incentivi per
ovviare a questa problematica della non scelta di alcuni luoghi, appunto, in
compartimenti già assegnati. Quindi gli emendamenti, come ho detto prima, modificano
alcune parole dell'emendamento 3, quindi sostituiscono la parola "riaprire la trattativa",
con "valutare nella prossima trattativa" ed elimina l'indicazione di fare
compartimentazioni più piccole, quindi diventa "una compartimentazione degli ambiti
territoriali di scelta, prevedendo incentivi ed agevolazioni per il collocamento di
ambulatori nelle aree urbane periferiche e caratterizzate da maggior disagio sociale".
Quindi va a creare una condizione che si è già rivelata vincente, senza andare a, come
dire, in prima battuta, andare a modificare anche la compartimentazione se non è
necessario. Grazie. Quindi non so se procediamo con la votazione dei sub emendamenti
e poi gli emendamenti. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Comunque prima votiamo i primi due e poi si votano i sub... Se vuole, se lei accetta, se
no si può votare il testo coordinato. Dipende da cosa... Prego.

CANALIS Monica
I primi tre emendamenti credo che fossero addirittura di Commissione. I miei tre, quelli
firmati da me sono di Commissione, vero? (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Ah, okay. Io sono favorevole al subemendamento al mio terzo emendamento, quindi
valuti lei, Presidente, in che modo votare.

VERSACI Fabio (Presidente)
Così possiamo votare il testo coordinato, se siamo tutti d'accordo. Okay.
Pongo in votazione la mozione con il testo coordinato. Prego.
Se tutti colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 32, favorevoli 32.
Dichiaro la mozione approvata.
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