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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Gennaio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2019-00032
"EFFETTI LEGGE 132/2018" PRESENTATA IN DATA 8 GENNAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Io devo dire che l'Assessora Schellino ha già riassunto bene, in
realtà, quali sono le tappe e quindi riprenderò solo alcuni temi, se vogliamo definirli, più
politici. Innanzitutto ero ben consapevole dell'ordine del giorno che era stato votato dal
Consiglio Comunale, motivo per cui quest'Amministrazione con l'Assessora, e anch'io,
abbiamo lavorato in sede ANCI per cercare di valutare, sostanzialmente, quale potesse
essere effettivamente l'impatto e quali potessero essere gli elementi migliorativi del
decreto. Qualcuno chiede cosa ha fatto Torino rispetto agli altri comuni. Ha fatto come
quasi gli altri 7.000, anzi, sono circa 8.000, un po' meno, togliamo Napoli e… come
dire, i Sindaci, se vogliamo definirli, "disobbedienti", hanno lavorato nel merito e sono
arrivati ad approvare all'unanimità qualche giorno fa - anzi, 10 giorni fa circa - un
documento che è stato portato poi al Presidente Conte dove sono state poste delle
questioni che ci preoccupavano. Io credo - lo dico qui, l'ho detto anche a mezzo stampa
e lo ribadisco - che sia stata sbagliata la presa di posizione da parte di alcuni Sindaci che
io non condivido; non condivido nel merito, nel metodo e quello che ha portato in sede
di dibattito tra Sindaci, peraltro in ANCI, perché non ha favorito - lo ribadisco - un
percorso costruttivo che poteva essere fatto, com'è stato fatto, anche in ottica dei
rapporti con il Governo. Lo dico perché il documento, che è stato poi approvato in
ANCI, è stato approvato all'unanimità da circa 8.000 Sindaci. Io credo che questo
dimostri anche la forza che possono avere i Sindaci nel valutare, come sempre avviene,
perché sapete che ANCI storicamente lo fa sempre su tutti i decreti, su tutte le norme: si
ritrova, valuta correttamente quali possono essere gli impatti sul territorio, mette da
parte le sensibilità politiche diverse - perché 8.000 Sindaci circa, certamente non
abbiamo tutti la stessa provenienza - e lavora nel merito, e di questo bisogna anche dare
il merito al Presidente De Caro che ha ricomposto una frattura, peraltro, non semplice.
Peraltro, Consigliera Tisi, lei ha posto una questione corretta, che però nel decreto c'è
già e credo sia un miglioramento; ad esempio la norma prevede - come era stato chiesto
da Sindaci in passato molte volte, prima non era previsto - che ci debba essere una
conferma dell'acquisizione del parere del Sindaco per l'attivazione di CAS sul territorio
del Comune e nell'apertura alla permanenza dello SPRAR in via transitoria, che era una
cosa che prima non c'era, che nel decreto ancor prima che arrivassimo, come dire, alla
fase più di confronto anche dialettico forte, che credo sia stato anche un bene nell'ottica
delle decisioni che poi sono state prese, che era già previsto.
Ora, è tutto perfetto nel decreto? No, non ho problemi a dirlo. È stato fatto un percorso
che lo migliora? Io credo di sì.
Cosa è stato chiesto al Premier Conte nello specifico? Allora, innanzitutto sono i temi
che sono stati posti qui, sono stati posti anche all'ordine del giorno; innanzitutto: di
omogeneizzare sul territorio nazionale l'accesso ai servizi sanitari, quindi la cosiddetta
"presa in carico" per i richiedenti asilo che sono regolarmente presenti sul territorio e in
coerenza con quanto previsto dal DL che garantisce l'accesso ai servizi con il solo
domicilio. Quindi, il tema del… anche, come dire, la confusione che si è creata, a livello
locale tra Sindaci, a livello di anagrafe, su come gestire questo percorso è stato chiesto e
c'è stata da parte del Governo anche una presa in carico. Dovrebbe emergere una
circolare, un chiarimento per cui in realtà dovrebbe essere presente il domicilio per
poter garantire l'accesso ai servizi essenziali, che era la prima preoccupazione, credo,
che era stata posta anche in quest'Aula. Secondo tema: di definire un obbligo di
comunicazione, aggiornamento costante, da parte del Prefetto al comune su numero e
tipologia di persone relativo al turnover presenti nelle strutture di accoglienza, al fine di
consentire ai comuni l'indispensabile programmazione dei servizi, quindi nell'ottica
dell'informazione, legittima, che ci deve essere, di che cosa avviene sul territorio da
parte dei Sindaci; di individuare dei meccanismi che consentano di affiancare ai posti
SPRAR, in un circuito parallelo, un numero di posti specificatamente destinati ai casi
vulnerabili finanziati dalle risorse europee (stiamo parlando degli ex fondi FAMI che
molti sicuramente conoscono) garantendo in tal modo l'indispensabile connessione con
i servizi territoriali; e poi, di garantire la copertura integrale dei posti per la presa in
carico da parte dei comuni dei minori stranieri non accompagnati, che erano i quattro
punti che preoccupavano, credo, tutto il Consiglio Comunale e credo tutti i Sindaci a
prescindere dall'appartenenza politica. Ora, su questo si è avviato un dialogo, alcune
circolari sono già emerse, alcune erano già emerse, e chiudo dicendo che un'altra
richiesta, che è stata fatta, è quella di costituire un osservatorio congiunto ANCI -
Ministero dell'Interno per monitorare, effettivamente, quale sarà l'effetto e cosa
succederà nei prossimi mesi.
Ora, io credo che la nostra sfida a livello territoriale, cioè quello che sta nei poteri di un
Sindaco, ribadisco, non sia determinare se una Legge è costituzionale oppure no, non
sia disobbedire per fare, come dire, un atto simbolico che poi non ha concretezza. Io
credo che noi abbiamo due sfide: la prima è garantire che il sistema di accoglienza che
c'è sul nostro territorio, che non è solo il Comune e lo sapete meglio di me, è: Comune
più Diocesi, più tutti i soggetti, e sono tanti, il privato, che lavorano insieme al Comune
in un servizio di accoglienza e quindi garantire sul nostro territorio che questa rete possa
continuare a funzionare e possa funzionare bene; il secondo è tutelare, evidentemente,
chi ha diritto e chi sta vivendo dei percorsi di difficoltà. Io credo che il lavoro
costruttivo che si sta facendo e che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi - poi so che
farete degli approfondimenti in Commissione - deve avere questa sfida. Credo che sia
fortemente sbagliato, e su questo chiudo, l'ho detto anche altre volte, concentrarsi da
Sindaci - poi ciascuno può fare quello che vuole, io ovviamente rispetto le scelte degli
altri ma non le condivido - concentrarsi su una battaglia, ribadisco, di non applicazione
di una norma che non si capisce neanche se sta nei poteri dei Sindaci, primo, e secondo
mi sembra molto, molto… poco pragmatica mentre invece il lavoro che noi stiamo
facendo in sede ANCI, e continuerò a fare, nei confronti del Governo sta nell'ottica,
appunto, di fare dei provvedimenti che siano, o meglio dei percorsi, che siano
migliorativi e che ci permettano di tenere insieme una norma che esiste, e che se esiste
deve essere applicata, che peraltro ha degli aspetti negativi e altri aspetti positivi (ne ho
citato uno all'inizio del mio intervento) e il sistema di accoglienza che noi abbiamo sul
nostro territorio. Non neghiamo che il sistema che era precedentemente in piedi,
comunque, non funzionava al 100% e, come tutti i cambiamenti, richiedono del tempo,
e quando richiedono del tempo richiedono anche dei correttivi; in parte dal confronto
col Governo sono emerse… in realtà su alcune cose si stava già lavorando, appunto,
l'intenzione di emettere delle circolari, vedremo nei prossimi mesi, c'è da monitorare?
Sì; la Commissione deve fare un lavoro, in particolare la Commissione competente in
materia per verificare cosa succederà e quali saranno, come dire, gli effetti? Sì;
l'attenzione è alta? Sì, l'attenzione è alta, e se il Consiglio Comunale, come si è già
espresso, è intenzionato, e io sono ben contenta, a monitorare e dare anche
suggerimenti, noi evidentemente, come è giusto che sia, siamo pronti ad ascoltare;
l'Assessora Schellino è a disposizione e continuerete il percorso in Commissione
Consiliare. Oggi, o meglio, da domani, da ieri, perché in realtà sono settimane, il tema è
- ribadisco - monitorare e capire che cosa accadrà nelle prossime settimane e mesi e su
questo la Commissione Consiliare potrà sicuramente svolgere un importante azione di
controllo e anche di indirizzo politico, eventualmente, nei confronti del Governo.
Grazie.

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