Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Io devo dire che l'Assessora Schellino ha già riassunto bene, in realtà, quali sono le tappe e quindi riprenderò solo alcuni temi, se vogliamo definirli, più politici. Innanzitutto ero ben consapevole dell'ordine del giorno che era stato votato dal Consiglio Comunale, motivo per cui quest'Amministrazione con l'Assessora, e anch'io, abbiamo lavorato in sede ANCI per cercare di valutare, sostanzialmente, quale potesse essere effettivamente l'impatto e quali potessero essere gli elementi migliorativi del decreto. Qualcuno chiede cosa ha fatto Torino rispetto agli altri comuni. Ha fatto come quasi gli altri 7.000, anzi, sono circa 8.000, un po' meno, togliamo Napoli e… come dire, i Sindaci, se vogliamo definirli, "disobbedienti", hanno lavorato nel merito e sono arrivati ad approvare all'unanimità qualche giorno fa - anzi, 10 giorni fa circa - un documento che è stato portato poi al Presidente Conte dove sono state poste delle questioni che ci preoccupavano. Io credo - lo dico qui, l'ho detto anche a mezzo stampa e lo ribadisco - che sia stata sbagliata la presa di posizione da parte di alcuni Sindaci che io non condivido; non condivido nel merito, nel metodo e quello che ha portato in sede di dibattito tra Sindaci, peraltro in ANCI, perché non ha favorito - lo ribadisco - un percorso costruttivo che poteva essere fatto, com'è stato fatto, anche in ottica dei rapporti con il Governo. Lo dico perché il documento, che è stato poi approvato in ANCI, è stato approvato all'unanimità da circa 8.000 Sindaci. Io credo che questo dimostri anche la forza che possono avere i Sindaci nel valutare, come sempre avviene, perché sapete che ANCI storicamente lo fa sempre su tutti i decreti, su tutte le norme: si ritrova, valuta correttamente quali possono essere gli impatti sul territorio, mette da parte le sensibilità politiche diverse - perché 8.000 Sindaci circa, certamente non abbiamo tutti la stessa provenienza - e lavora nel merito, e di questo bisogna anche dare il merito al Presidente De Caro che ha ricomposto una frattura, peraltro, non semplice. Peraltro, Consigliera Tisi, lei ha posto una questione corretta, che però nel decreto c'è già e credo sia un miglioramento; ad esempio la norma prevede - come era stato chiesto da Sindaci in passato molte volte, prima non era previsto - che ci debba essere una conferma dell'acquisizione del parere del Sindaco per l'attivazione di CAS sul territorio del Comune e nell'apertura alla permanenza dello SPRAR in via transitoria, che era una cosa che prima non c'era, che nel decreto ancor prima che arrivassimo, come dire, alla fase più di confronto anche dialettico forte, che credo sia stato anche un bene nell'ottica delle decisioni che poi sono state prese, che era già previsto. Ora, è tutto perfetto nel decreto? No, non ho problemi a dirlo. È stato fatto un percorso che lo migliora? Io credo di sì. Cosa è stato chiesto al Premier Conte nello specifico? Allora, innanzitutto sono i temi che sono stati posti qui, sono stati posti anche all'ordine del giorno; innanzitutto: di omogeneizzare sul territorio nazionale l'accesso ai servizi sanitari, quindi la cosiddetta "presa in carico" per i richiedenti asilo che sono regolarmente presenti sul territorio e in coerenza con quanto previsto dal DL che garantisce l'accesso ai servizi con il solo domicilio. Quindi, il tema del… anche, come dire, la confusione che si è creata, a livello locale tra Sindaci, a livello di anagrafe, su come gestire questo percorso è stato chiesto e c'è stata da parte del Governo anche una presa in carico. Dovrebbe emergere una circolare, un chiarimento per cui in realtà dovrebbe essere presente il domicilio per poter garantire l'accesso ai servizi essenziali, che era la prima preoccupazione, credo, che era stata posta anche in quest'Aula. Secondo tema: di definire un obbligo di comunicazione, aggiornamento costante, da parte del Prefetto al comune su numero e tipologia di persone relativo al turnover presenti nelle strutture di accoglienza, al fine di consentire ai comuni l'indispensabile programmazione dei servizi, quindi nell'ottica dell'informazione, legittima, che ci deve essere, di che cosa avviene sul territorio da parte dei Sindaci; di individuare dei meccanismi che consentano di affiancare ai posti SPRAR, in un circuito parallelo, un numero di posti specificatamente destinati ai casi vulnerabili finanziati dalle risorse europee (stiamo parlando degli ex fondi FAMI che molti sicuramente conoscono) garantendo in tal modo l'indispensabile connessione con i servizi territoriali; e poi, di garantire la copertura integrale dei posti per la presa in carico da parte dei comuni dei minori stranieri non accompagnati, che erano i quattro punti che preoccupavano, credo, tutto il Consiglio Comunale e credo tutti i Sindaci a prescindere dall'appartenenza politica. Ora, su questo si è avviato un dialogo, alcune circolari sono già emerse, alcune erano già emerse, e chiudo dicendo che un'altra richiesta, che è stata fatta, è quella di costituire un osservatorio congiunto ANCI - Ministero dell'Interno per monitorare, effettivamente, quale sarà l'effetto e cosa succederà nei prossimi mesi. Ora, io credo che la nostra sfida a livello territoriale, cioè quello che sta nei poteri di un Sindaco, ribadisco, non sia determinare se una Legge è costituzionale oppure no, non sia disobbedire per fare, come dire, un atto simbolico che poi non ha concretezza. Io credo che noi abbiamo due sfide: la prima è garantire che il sistema di accoglienza che c'è sul nostro territorio, che non è solo il Comune e lo sapete meglio di me, è: Comune più Diocesi, più tutti i soggetti, e sono tanti, il privato, che lavorano insieme al Comune in un servizio di accoglienza e quindi garantire sul nostro territorio che questa rete possa continuare a funzionare e possa funzionare bene; il secondo è tutelare, evidentemente, chi ha diritto e chi sta vivendo dei percorsi di difficoltà. Io credo che il lavoro costruttivo che si sta facendo e che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi - poi so che farete degli approfondimenti in Commissione - deve avere questa sfida. Credo che sia fortemente sbagliato, e su questo chiudo, l'ho detto anche altre volte, concentrarsi da Sindaci - poi ciascuno può fare quello che vuole, io ovviamente rispetto le scelte degli altri ma non le condivido - concentrarsi su una battaglia, ribadisco, di non applicazione di una norma che non si capisce neanche se sta nei poteri dei Sindaci, primo, e secondo mi sembra molto, molto… poco pragmatica mentre invece il lavoro che noi stiamo facendo in sede ANCI, e continuerò a fare, nei confronti del Governo sta nell'ottica, appunto, di fare dei provvedimenti che siano, o meglio dei percorsi, che siano migliorativi e che ci permettano di tenere insieme una norma che esiste, e che se esiste deve essere applicata, che peraltro ha degli aspetti negativi e altri aspetti positivi (ne ho citato uno all'inizio del mio intervento) e il sistema di accoglienza che noi abbiamo sul nostro territorio. Non neghiamo che il sistema che era precedentemente in piedi, comunque, non funzionava al 100% e, come tutti i cambiamenti, richiedono del tempo, e quando richiedono del tempo richiedono anche dei correttivi; in parte dal confronto col Governo sono emerse… in realtà su alcune cose si stava già lavorando, appunto, l'intenzione di emettere delle circolari, vedremo nei prossimi mesi, c'è da monitorare? Sì; la Commissione deve fare un lavoro, in particolare la Commissione competente in materia per verificare cosa succederà e quali saranno, come dire, gli effetti? Sì; l'attenzione è alta? Sì, l'attenzione è alta, e se il Consiglio Comunale, come si è già espresso, è intenzionato, e io sono ben contenta, a monitorare e dare anche suggerimenti, noi evidentemente, come è giusto che sia, siamo pronti ad ascoltare; l'Assessora Schellino è a disposizione e continuerete il percorso in Commissione Consiliare. Oggi, o meglio, da domani, da ieri, perché in realtà sono settimane, il tema è - ribadisco - monitorare e capire che cosa accadrà nelle prossime settimane e mesi e su questo la Commissione Consiliare potrà sicuramente svolgere un importante azione di controllo e anche di indirizzo politico, eventualmente, nei confronti del Governo. Grazie. |