Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie. Buongiorno a tutte e tutti. Ma, io ripeto un po' quello che ho detto nella Conferenza dei Capigruppo in cui mi sono trovato a sostituire la Capogruppo Sganga. Io credo che la vicenda Cucchi, come la vicenda Aldrovandi, la vicenda Uva, tutti episodi che non sto a raccontare, ma credo che siano a conoscenza di tutti, abbiano rappresentato una serie di fatti che hanno in qualche modo messo in dubbio l'imparzialità, la correttezza, la vicinanza ai cittadini di soggetti che dovrebbero essere a protezione degli stessi. Credo che la famiglia Cucchi, alla luce delle ultime dichiarazioni, degli ultimi avvenimenti che tutti conosciamo, abbia il diritto di conoscere la verità, e non solo la famiglia Cucchi, ma credo che tutto il Paese abbia il diritto di conoscere questa verità, così come ritengo che chi ha sbagliato, debba pagare e dicendo questo non intendo colpevolizzare tutta una categoria di persone che fanno con coscienza il loro lavoro e al servizio dello Stato, ma questo non significa che chi compie certi atti, debba essere in qualche modo coperto; coperto dallo stesso apparato, coperto dalla politica. Io credo che le dichiarazioni sul caso Cucchi di questi anni, le abbiamo lette tutti, inaccettabili, credo che siano inaccettabili, di Giovanardi, di Salvini, sappiamo, li abbiamo letti tutti. Io credo che ci sia una grave colpa da parte di chi ricopre incarichi istituzionali nel permettersi di pronunciare certe parole. Ritengo, e qui sta la parte più difficile, che il rispetto verso chi ha subito queste ingiustizie, debba andare oltre la strumentalizzazione politica, oltre la campagna elettorale, oltre quello che è il rispetto delle persone. Purtroppo non sempre è semplice, perché nel momento in cui chi rilascia certe dichiarazioni oggi è Ministro della Repubblica, è difficile non chiedere conto di quelle parole, è difficile ritenere che alcune parole siano consone a un Ministro della Repubblica, seppur pronunciate quando ancora non era Ministro. Ritengo però che, per quanto assolutamente dal mio punto di vista censurabili quelle dichiarazioni, così com'erano censurabile quelle dei vari Giovanardi, o come quelle che erano censurabili, quelle di altri soggetti politici, che prima non erano parlamentari e oggi lo sono, siano assolutamente da censurare e credo e spero che tutti siamo d'accordo. Credo, però, che in questa fase un atto del Consiglio Comunale che sposti l'attenzione da quello che è il vero fulcro in questo momento, ovvero verità e giustizia per chi ha subìto un'ingiustizia, questo deve essere, in questo momento, l'aspetto più importante e da sottolineare. Ognuno può avere la propria opinione personale, e io credo che la mia non sia mai stata nascosta. Credo che al Ministero dell'Interno sieda una persona che non merita quel posto e che non rappresenta, personalmente non mi rappresenta, ritengo, però, che al di là, appunto, delle singole considerazioni personali, un Consiglio Comunale, nella propria prerogativa, abbia quello di chiedere alle istituzioni, appunto, verità, rispetto, in modo che le istituzioni non possano in futuro essere messe in dubbio per alcuni casi isolati, perpetrati da persone che non meritano di servire questo Paese. Grazie. |