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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Gennaio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 21
ORDINE DEL GIORNO 2018-04530
(ODG N. 2/2019) "VERIT? E GIUSTIZIA PER STEFANO CUCCHI" PRESENTATA IN DATA 15 OTTOBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
CARRETTO Damiano
Grazie. Buongiorno a tutte e tutti. Ma, io ripeto un po' quello che ho detto nella
Conferenza dei Capigruppo in cui mi sono trovato a sostituire la Capogruppo Sganga. Io
credo che la vicenda Cucchi, come la vicenda Aldrovandi, la vicenda Uva, tutti episodi
che non sto a raccontare, ma credo che siano a conoscenza di tutti, abbiano
rappresentato una serie di fatti che hanno in qualche modo messo in dubbio
l'imparzialità, la correttezza, la vicinanza ai cittadini di soggetti che dovrebbero essere a
protezione degli stessi. Credo che la famiglia Cucchi, alla luce delle ultime
dichiarazioni, degli ultimi avvenimenti che tutti conosciamo, abbia il diritto di
conoscere la verità, e non solo la famiglia Cucchi, ma credo che tutto il Paese abbia il
diritto di conoscere questa verità, così come ritengo che chi ha sbagliato, debba pagare e
dicendo questo non intendo colpevolizzare tutta una categoria di persone che fanno con
coscienza il loro lavoro e al servizio dello Stato, ma questo non significa che chi compie
certi atti, debba essere in qualche modo coperto; coperto dallo stesso apparato, coperto
dalla politica. Io credo che le dichiarazioni sul caso Cucchi di questi anni, le abbiamo
lette tutti, inaccettabili, credo che siano inaccettabili, di Giovanardi, di Salvini,
sappiamo, li abbiamo letti tutti. Io credo che ci sia una grave colpa da parte di chi
ricopre incarichi istituzionali nel permettersi di pronunciare certe parole. Ritengo, e qui
sta la parte più difficile, che il rispetto verso chi ha subito queste ingiustizie, debba
andare oltre la strumentalizzazione politica, oltre la campagna elettorale, oltre quello
che è il rispetto delle persone. Purtroppo non sempre è semplice, perché nel momento in
cui chi rilascia certe dichiarazioni oggi è Ministro della Repubblica, è difficile non
chiedere conto di quelle parole, è difficile ritenere che alcune parole siano consone a un
Ministro della Repubblica, seppur pronunciate quando ancora non era Ministro. Ritengo
però che, per quanto assolutamente dal mio punto di vista censurabili quelle
dichiarazioni, così com'erano censurabile quelle dei vari Giovanardi, o come quelle che
erano censurabili, quelle di altri soggetti politici, che prima non erano parlamentari e
oggi lo sono, siano assolutamente da censurare e credo e spero che tutti siamo
d'accordo. Credo, però, che in questa fase un atto del Consiglio Comunale che sposti
l'attenzione da quello che è il vero fulcro in questo momento, ovvero verità e giustizia
per chi ha subìto un'ingiustizia, questo deve essere, in questo momento, l'aspetto più
importante e da sottolineare. Ognuno può avere la propria opinione personale, e io credo
che la mia non sia mai stata nascosta. Credo che al Ministero dell'Interno sieda una
persona che non merita quel posto e che non rappresenta, personalmente non mi
rappresenta, ritengo, però, che al di là, appunto, delle singole considerazioni personali,
un Consiglio Comunale, nella propria prerogativa, abbia quello di chiedere alle
istituzioni, appunto, verità, rispetto, in modo che le istituzioni non possano in futuro
essere messe in dubbio per alcuni casi isolati, perpetrati da persone che non meritano di
servire questo Paese. Grazie.

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