Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Il punto n. 28 della Capogruppo Artesio: "Verità e giustizia per Stefano Cucchi" VERSACI Fabio (Presidente) Le do subito la parola. Sono presenti anche cinque emendamenti, prego, Capogruppo, ne ha facoltà per 5 minuti. ARTESIO Eleonora Grazie. Quando ho depositato questa proposta di ordine del giorno pensavo di poter discutere in Consiglio Comunale questo testo in tempi utili per accompagnare l'iniziativa che l'ANPI di Torino ha programmato di consegna della tessera onoraria a Ilaria Cucchi, contestualmente alle iniziative che l'Università di Torino ha programmato di incontri con la persona, con l'avvocato difensore, sulla discussione della questione della vicenda. Non siamo arrivati contestualmente a quella scadenza, non per questo il testo perde la sua ragion d'essere e quindi sono a riproporre questo contenuto che ha trovato la discussione alla Conferenza dei Capigruppo e che si avvale nella discussione odierna di altri emendamenti. Non credo di dover spendere delle parole sulla descrizione del fatto che è al centro di questa vicenda, ritengo però che sia importante sottolineare il significato del nostro ordine del giorno. Il nostro ordine del giorno ha, da una parte, il contenuto della solidarietà e del sostegno e credo che questo sia molto necessario, necessario sempre, ogni qualvolta ci troviamo nelle condizioni di condividere il dolore per le vittime, ma ancora di più quando l'espressione di quel dolore e la richiesta di accertamento della verità si sono protratte per 10 lunghi anni e in questi anni la famiglia della vittima e coloro che sono stati vicino alla famiglia nel percorso del dibattimento, o anche soltanto nella discussione pubblica della questione, sono state anziché destinatarie di espressioni di vicinanza, destinatarie spesso di segni di riprovazione piuttosto che di una vera e propria campagna diffamatoria. E questo è un fatto molto inquietante dal punto di vista del clima che caratterizza il nostro Paese quando accadono episodi che coinvolgono singole persone, certamente, ma che hanno visto coinvolte anche la costruzione di un metodo che ha reso impossibile l'accertamento dei fatti a così lungo termine, e ancora di più quando questi episodi e questi comportamenti riguardano apparati del nostro Stato che sono costituiti ed agiscono per la tutela e per la sicurezza di ciascuno di noi. Non deve esserci velo quando accadono episodi come questi e hanno questo tipo di coinvolgimenti, perché proprio la correttezza del comportamento e la certezza della pratica dei diritti devono essere costantemente confermate agli occhi e nel cuore della cittadinanza e per confermarli contemporaneamente, continuativamente, non si deve occultare. Quindi è stato tanto più grave il fatto che la famiglia sia stata così tanto osteggiata nel tempo. Più grave ancora il fatto che ad osteggiare quella ricerca di verità siano state anche dichiarazioni, che sono riportate nel contenuto dell'ordine del giorno, da parte di rappresentanti autorevoli delle organizzazioni politiche, in specie dell'attuale Ministro Salvini, allora deputato, ma non soltanto, e ci sia stato anche da parte di alcuni che avevano in allora il compito di rappresentare i Sindacati delle parti coinvolte, in modo particolare delle Forze dell'Ordine, che hanno ritenuto di parlare di vita dissoluta come ragione della causa del decesso di Stefano Cucchi. Proprio per il ruolo di rappresentanza che quei soggetti svolgono, è stato importante ricordare nell'ordine del giorno questi comportamenti e dissociare, o chiedere con il voto di questa sera, la dissociazione da quei comportamenti. Alcuni dei colleghi che sono intervenuti nella discussione hanno chiesto di segnalare esplicitamente - così, Presidente, colgo il fatto di illustrare anche il mio emendamento - di segnalare esplicitamente che il comportamento dei singoli non deve comportare, né gravare sull'organizzazione complessiva a cui i singoli appartenevano. È una sensibilità che io accolgo; per me vale sempre il fatto che il comportamento dei singoli non dovrebbe tradursi in un giudizio generale, vale sempre, anche quando i singoli non sono rappresentanti autorevoli di un'organizzazione quale quella dell'Arma dei Carabinieri e so anche che mai ci si porrebbe questa necessità o questa sensibilità di distinzione in altri contesti. Penso che se arrivassimo qui a sottolineare la negligenza di un medico o di un insegnante, parlo di figure professionali che svolgono il proprio compito con un giuramento davanti allo Stato, con un codice deontologico, nessuno di noi avrebbe come premura quella di aggiungere la solidarietà a tutto il Corpo Docente dello Stato, la solidarietà a tutti i medici che operano nel Servizio Sanitario pubblico. Tuttavia prendo atto che in questa particolare situazione questa sensibilità richiede una sottolineatura specifica e in questo senso ho presentato un emendamento; un emendamento che dice una cosa chiara, che intanto ci auguriamo che la fiducia, che deve essere costantemente confermata, possa trovare giovamento dall'accertamento della verità, cioè il contrario di quanto accaduto finora, si è cercato di occultare per non compromettere, ma invece è proprio la verità e l'accertamento della verità che dà dignità e dà fiducia e certamente dignità e fiducia che va riconosciuta a chi svolge il proprio compito della tutela, della sicurezza, di ciascuno e dello Stato, nel rispetto dei principi costituzionali e nel rispetto delle regole di svolgimento di quella funzione. Mi pare, quindi, che l'emendamento che io propongo sia capace di raccogliere la sensibilità di chi vuole distinguere le responsabilità, responsabilità che purtroppo non sono di alcuni autori a cui va imputato l'esercizio di violenza, ma di una modalità che ha coinvolto più e che ha coinvolto un'operazione di copertura. Quindi credo che con l'emendamento si possano raccogliere le diverse sensibilità che nella discussione sono state manifestate, mentre rimane ferma da parte mia la conclusione dell'ordine del giorno nella direzione dell'espressione della vicinanza e del sostegno alla famiglia e al lungo sforzo compiuto di testimonianze e di ricerca di verità e dall'altro lato la censura di coloro che avendo un compito pubblico hanno ritenuto di spendere invece parole gravi e pesanti contro le vittime, piuttosto che contro gli autori delle violenze. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Consigliere Carretto, ne ha facoltà per cinque minuti. CARRETTO Damiano Grazie. Buongiorno a tutte e tutti. Ma, io ripeto un po' quello che ho detto nella Conferenza dei Capigruppo in cui mi sono trovato a sostituire la Capogruppo Sganga. Io credo che la vicenda Cucchi, come la vicenda Aldrovandi, la vicenda Uva, tutti episodi che non sto a raccontare, ma credo che siano a conoscenza di tutti, abbiano rappresentato una serie di fatti che hanno in qualche modo messo in dubbio l'imparzialità, la correttezza, la vicinanza ai cittadini di soggetti che dovrebbero essere a protezione degli stessi. Credo che la famiglia Cucchi, alla luce delle ultime dichiarazioni, degli ultimi avvenimenti che tutti conosciamo, abbia il diritto di conoscere la verità, e non solo la famiglia Cucchi, ma credo che tutto il Paese abbia il diritto di conoscere questa verità, così come ritengo che chi ha sbagliato, debba pagare e dicendo questo non intendo colpevolizzare tutta una categoria di persone che fanno con coscienza il loro lavoro e al servizio dello Stato, ma questo non significa che chi compie certi atti, debba essere in qualche modo coperto; coperto dallo stesso apparato, coperto dalla politica. Io credo che le dichiarazioni sul caso Cucchi di questi anni, le abbiamo lette tutti, inaccettabili, credo che siano inaccettabili, di Giovanardi, di Salvini, sappiamo, li abbiamo letti tutti. Io credo che ci sia una grave colpa da parte di chi ricopre incarichi istituzionali nel permettersi di pronunciare certe parole. Ritengo, e qui sta la parte più difficile, che il rispetto verso chi ha subito queste ingiustizie, debba andare oltre la strumentalizzazione politica, oltre la campagna elettorale, oltre quello che è il rispetto delle persone. Purtroppo non sempre è semplice, perché nel momento in cui chi rilascia certe dichiarazioni oggi è Ministro della Repubblica, è difficile non chiedere conto di quelle parole, è difficile ritenere che alcune parole siano consone a un Ministro della Repubblica, seppur pronunciate quando ancora non era Ministro. Ritengo però che, per quanto assolutamente dal mio punto di vista censurabili quelle dichiarazioni, così com'erano censurabile quelle dei vari Giovanardi, o come quelle che erano censurabili, quelle di altri soggetti politici, che prima non erano parlamentari e oggi lo sono, siano assolutamente da censurare e credo e spero che tutti siamo d'accordo. Credo, però, che in questa fase un atto del Consiglio Comunale che sposti l'attenzione da quello che è il vero fulcro in questo momento, ovvero verità e giustizia per chi ha subìto un'ingiustizia, questo deve essere, in questo momento, l'aspetto più importante e da sottolineare. Ognuno può avere la propria opinione personale, e io credo che la mia non sia mai stata nascosta. Credo che al Ministero dell'Interno sieda una persona che non merita quel posto e che non rappresenta, personalmente non mi rappresenta, ritengo, però, che al di là, appunto, delle singole considerazioni personali, un Consiglio Comunale, nella propria prerogativa, abbia quello di chiedere alle istituzioni, appunto, verità, rispetto, in modo che le istituzioni non possano in futuro essere messe in dubbio per alcuni casi isolati, perpetrati da persone che non meritano di servire questo Paese. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per cinque minuti. LO RUSSO Stefano I colleghi Lavolta e Foglietta, del Partito Democratico, hanno sottoscritto come primi firmatari questo ordine del giorno perché la questione posta dalla Consigliera Artesio è una questione a cui noi teniamo particolarmente. Lo svolgersi del dibattito che è avvenuto nella Conferenza dei Capigruppo ci ha indotto, tuttavia, anche per evitare ambiguità su questo punto, a separare nettamente le responsabilità dei singoli che hanno in qualche modo, che si sono macchiati di una così grave nefandezza, ancora più grave perché coperti da una divisa, coperti da un ruolo che avrebbe dovuto invece essere una maggior responsabilizzazione da questo punto di vista, da tutti quelli che invece quotidianamente svolgono con grande onestà e dedizione il loro lavoro e per queste ragioni abbiamo ritenuto di integrare il testo con una proposta di emendamento che desse evidenza a questa questione. Noi infatti abbiamo l'ambizione nell'esprimere la vicinanza alla famiglia di Stefano Cucchi e la condanna di coloro i quali, che si sono resi, in maniera così efferata, colpevoli di questo delitto, sia coloro che hanno effettuato il pestaggio, sia, anzi, se vogliamo, è ancora più grave la responsabilità, coloro che li hanno coperti, o li hanno indotti a coprire. Da tutte le decine di migliaia, decine di migliaia di agenti di Pubblica Sicurezza, Carabinieri, Poliziotti, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria che quotidianamente svolgono con grande dedizione e con grande senso dello Stato il loro lavoro e che quindi quella divisa che indossano la onorano, non la disonorano. Questa è la ragione per cui abbiamo ritenuto di presentare un emendamento, che verrà messo in votazione in una forma integrata anche a valle dell'ultima discussione che abbiamo avuto in Conferenza dei Capigruppo, a firma della Vice Capogruppo Foglietta e a firma mia, in cui con nettezza si esprime il totale, pieno sostegno alle Forze dell'Ordine, in quanto tali, che nulla hanno a che vedere con chi si è macchiato di questi fatti e che hanno avuto la loro immagine danneggiata pesantemente da questo fatto. Ovviamente noi siamo in linea, l'abbiamo sottoscritto, con l'ordine del giorno di Artesio, che correttamente pone la questione politica nodale, che è l'atteggiamento avuto dall'attuale Ministro degli Interni Matteo Salvini che, nelle sue prerogative di Ministro degli Interni, si è lasciato andare a commenti che in condizioni normali, politiche, questo Paese avrebbe avuto una rivolta etica per che cosa è stato detto alla luce della verità processuale e quindi noi siamo totalmente in linea con il testo della Consigliera Artesio. Poi capiamo che il Capogruppo Ricca è in imbarazzo colossale, perché gli specchi della Lega Nord sono alquanto delicati, cioè si esprime solidarietà alla famiglia di Cucchi, però Salvini, visto che è il nostro capo, lo lasciamo fuori e quindi rispettiamo la sua legittima istanza di presentare un emendamento che questo tema di porre il tema politico, perché di questo stiamo parlando, di un tema politico, di espressione della volontà politica del Consiglio Comunale di Torino, lo rispettiamo. Siamo invece molto curiosi di vedere, lo dico concludendo, l'atteggiamento del Movimento 5 Stelle su questa cosa, siamo molto curiosi di vedere a che punto si spinge il cosiddetto Contratto di Governo, fino a che punto siete in grado di arrivare, perché il banco politico vero, cari colleghi del Movimento 5 Stelle, non è l'arrampicata sugli specchi del Consigliere Carretto, non me ne voglia se la cito personalmente, dovrei rivolgermi al Presidente, che fa un intervento di 6 minuti, scusi, senza dire nulla, si perfeziona nel voto, guardate, avete una grande occasione di avere un po', un po' di dignità, evitare distinguo, perché Matteo Salvini, che è l'attuale Ministro degli Interni di questo Paese, per cosa ha detto sul caso Cucchi, come è scritto nell'ordine del giorno, deve andare a casa, deve andare a casa, perché un Ministro degli Interni, in un Paese civile che dice della robe del genere, deve andare a casa. Non siamo noi a deciderlo, siamo noi che possiamo dirlo politicamente, vi vedremo all'opera, vi vedremo quando metterete il ditino e voterete gli emendamenti di Ricca, e lì vi vorremmo vedere all'opera. Fateci solo la cortesia, gentilmente, che se vi allineate al vostro alleato di Governo, Ricca, che lui fa la sua di partita, è il Capogruppo della Lega Nord, Matteo Salvini è Segretario della Lega Nord, ci sta. Poi però fateci la cortesia, lo dico a chi ha il dito facile sulla tastiera nei post, per favore, da qua per almeno 10 anni luce di distanza, tacete, abbiate almeno la dignità di stare in silenzio. Difendete Salvini, votate a favore dell'emendamento Ricca, però poi ci fate la cortesia per una buona volta di tacere. VERSACI Fabio (Presidente) Capogruppo Montalbano, ne ha facoltà per cinque minuti. MONTALBANO Deborah Grazie, Presidente. Ma le posizioni politiche, che, appunto, non decidono poi nel merito le questioni, però hanno una rilevanza importante, e le posizioni politiche bisogna capire come le si vuole prendere, se le si vuole prendere nel merito delle questioni, oppure in base a chi sono i destinatari poi di quegli atteggiamenti e quindi delle conseguenti prese politiche che si possono mettere in atto e l'aratro deve essere uno, cioè, credo, almeno a mio avviso, quello del merito delle questioni. Se invece le posizioni politiche le si prende in base a se alcune azioni le hanno fatte amici, colleghi, oppure alleati di Governo e invece magari si prendono in maniera diversa quando a svolgere alcuni atteggiamenti, ad avere alcuni atteggiamenti sono i nemici politici, allora l'aratro non è più quello del merito e del buon senso, che dice cosa è giusto fare. Stefano Cucchi è morto, intanto, il 22 ottobre del 2009, sono tantissimi anni che questa famiglia vive un grande calvario, umanamente, internamente, ma anche pubblicamente. Questo testo che ho sottoscritto insieme alla Consigliera Artesio ha l'obiettivo, quindi ci tengo subito a rispondere alla Maggioranza, ha l'obiettivo di fornire solidarietà e sostegno alla famiglia Cucchi, con grande forza e coraggio, ma anche se esplicitamente non è citato… Scusi, Presidente, posso chiedere un po' di silenzio qui dietro? VERSACI Fabio (Presidente) Scusate, invito, per cortesia, a non parlare, grazie. MONTALBANO Deborah Grazie, Presidente. Dicevo, implicitamente, la solidarietà la vorrei dare anche a Francesco Tedesco, che l'11 ottobre 2018, durante il processo bis di primo grado, questo Carabiniere ha prima di tutto illustrato le caratteristiche del pestaggio, descritto gli atti compiuti dai suoi colleghi ai danni del giovane romano, ma soprattutto, ed è qui che arriva il risvolto legislativo e giudiziario, ha raccontato e descritto i forti depistaggi perpetrati in tutti questi anni per nascondere la verità. Io questi anni invece, come anche riporta tra l'altro l'atto, ci siamo trovati, a parte la criminalizzazione fatta nei confronti di questa famiglia, ma ci siamo trovati davanti a dichiarazioni, anche di persone illustri, ad esempio il Senatore Giovanardi, che dichiarò: "Le fratture e le lesioni di cui stiamo parlando risalgono a traumi pregressi", aggiungendo che: "Se Cucchi avesse condotto una vita sana, se non si fosse quindi drogato, tutto quello che è successo, non sarebbe successo". Gianni Tonelli, Segretario del Sindacato Autonomo di Polizia SAP, oggi deputato della Lega, che dichiarò: "Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze". Quindi le botte inflitte, le violenze inflitte a Stefano Cucchi erano da accusare rispetto alla sua condizione di tossicodipendenza. E poi arriviamo, naturalmente, a quello che oggi è il Ministro degli Interni, che cito testualmente, disse: "Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma a me Ilaria Cucchi fa schifo". Ora, è certo che il secondo punto, che cito testualmente, che poi sarà oggetto di votazione rispetto all'emendamento protocollato dal Consigliere Ricca, chiede questo, citiamo testualmente: "Auspica nel ritenere il Vicepresidente del Consiglio, il Ministro dell'Interno Matteo Salvini, inadeguato a ricoprire il ruolo - inadeguato - a ricoprire il ruolo di Governo per le gravissime dichiarazioni rilasciate sulla vicenda in oggetto, che lo stesso rassegni le proprie dimissioni". Mi pare in linea rispetto a quelle dichiarazioni che Salvini e questi illustri esponenti politici hanno liberamente deciso di porre, se queste si confrontano con quelle che sono le verità giudiziarie che sono venute fuori agli atti delle testimonianze degli stessi Carabinieri. Quindi, prima di tutto ci tengo a precisare che per quanto mi riguarda, a prescindere dal voto di questo emendamento protocollato dal Consigliere Ricca, di cui conosco già l'esito, non ho bisogno di…, a maggior ragione dopo l'intervento del Consigliere di Maggioranza Damiano Carretto, che adesso si smentirà praticamente da solo rispetto alla votazione, ma credo che l'obiettivo di questo atto sia proprio quello di porre la solidarietà a tutta la famiglia Cucchi, ma anche a tutti quei poliziotti che, come diceva poco fa il Capogruppo Stefano Lo Russo, tutti i giorni della loro vita si impegnano con serietà e il rispetto di quella che è la legalità e le istituzioni. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per cinque minuti. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Io ho sottoscritto l'atto presentato dalla Consigliera Artesio, ritengo che sia effettivamente un atto doveroso e sono contento che la Città oggi si trovi a votare questo ordine del giorno perché il caso Cucchi effettivamente è stato un caso che ha scosso l'opinione pubblica, ha avuto una forte risonanza mediatica, e devo dire se oggi si è arrivati al risultato cui si è giunti, è grazie alla tenacia di questa famiglia che ha saputo perseguire con veramente una costanza e una capacità, un risultato che forse altri non hanno strumenti per poter proseguire con lo stesso tipo di capacità. E quindi questo è un caso emblematico che deve essere anche di esempio, ed è per questo che oggi credo, almeno interpreto, quella che è la mia volontà, diamo risonanza e diamo spessore a questo atto e a questo, diciamo, tributo, che in fondo riconosciamo a questa famiglia, che ha sofferto e che ha saputo poi avere ragione in anni e in un percorso lungo. Credo che l'atto, in maniera corretta, ponga un tema importante, che è che quello dell'attribuzione delle responsabilità e queste responsabilità sono state molto ben chiarite sia dall'atto, sia dagli emendamenti che sono stati successivamente presentati, su tre ordini di livello. C'è una responsabilità diretta da chi ha commesso in maniera efferata questo tipo di delitto; c'è una responsabilità, direi indiretta, ma non vorrei, diciamo così, sottovalutare la responsabilità, tutt'altro, che è di, comunque, chi ha concorso ad occultare questo tipo di prove e quindi ha un tipo di responsabilità diversa, ma non minore, e c'è infine una responsabilità politica, come è stato riconosciuto da parte di chi mi ha preceduto, in capo a esponenti. È stato richiamato Giovanardi, Tonelli, lo stesso Ministro Salvini, che hanno espresso in maniera dura, in maniera assolutamente non a proposito, delle loro considerazioni e che sicuramente non hanno contribuito, viceversa, a far sì che la verità emergesse e che si svolgesse in maggiore serenità un certo tipo di processo giudiziale. Ora, proprio alla luce di questi tre livelli di responsabilità che sono stati evidenziati, a cui, francamente, non mi appassiona il gioco di dare una priorità di maggiore o minore rilevanza, mi sembra che tutti e tre vanno considerati egualmente come corredi a questo tipo di comportamento, risulta a maggior ragione difficile interpretare l'intervento del rappresentante della Maggioranza, che, dopo averci spiegato come effettivamente siano comportamenti, così, non responsabili, e così, da condannare, alla fine non vogliamo, però, attribuire delle responsabilità dirette a chi oggi rappresenta il Governo ed ha delle cariche, peraltro che la stessa componente politica di quella Maggioranza ha accordato, proprio in termini di responsabilità di Ministro della Giustizia. Allora, la trovo francamente anche poco coerente rispetto al fatto che la stessa persona posta poi sui social il fatto che lui con la Lega non è mai andato in piazza. Grazie, però poi dopo quando si tratta di mettere in evidenza degli elementi di non conformità o di incoerenza, non si è poi capaci di esprimere in maniera netta e chiara quello che effettivamente invece è un'azione politica che, come dico, riporta sullo stesso livello di responsabilità, quelli che sono altri tipi di…, cioè, che si assumano la responsabilità di quelle che sono le conseguenze di avere in qualche modo non contribuito a un processo di svolgimento di ricerca della verità sereno e terso. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per cinque minuti. RICCA Fabrizio Grazie, Presidente. Credo che solo uno stupido non voglia verità e giustizia per Stefano Cucchi e credo che sia anche banale ripeterlo, anche perché quando una persona muore, tutti ce ne dispiacciamo. Detto questo, io non permetto a nessuno di infangare il nome della Polizia di Stato e di infangare il lavoro di quelle centinaia di migliaia di agenti che tutti i giorni operano sulle nostre strade per colpa di quattro delinquenti. Questo è inaccettabile! È inaccettabile e chi sbaglia deve pagare, questo dobbiamo sottolinearlo tutti quanti, che chi sbaglia deve pagare, perché poi a rimetterci sono tutte quelle persone invece che mettono a disposizione dello Stato tutti i giorni la propria vita per difendere la nostra incolumità. Detto questo, io ritengo di rimandare al mittente tutti quegli attacchi al miglior Ministro dell'Interno che questo Paese abbia mai avuto, che si chiama Matteo Salvini, sostenuto da un'altra persona di grande intelligenza, che si chiama Luigi Di Maio, che insieme…, che insieme… VERSACI Fabio (Presidente) Lasciate concludere il collega. RICCA Fabrizio Presidente, se mi permette di concludere. VERSACI Fabio (Presidente) Colleghi, lasciate concludere il Capogruppo Ricca. RICCA Fabrizio Che insieme, portando avanti il contratto da loro sottoscritto, in maniera anche coerente, perché ognuno sta facendo quello che ha detto, stanno rimettendo in piedi questo Paese. Quindi io ho presentato due emendamenti per andare a mettere nella condizione di riarmonizzare, così come chiesto dal Consigliere Carretto, questa mozione, di andare a togliere qualsiasi riferimento politico, perché è sbagliato andare a mischiare la richiesta di verità e giustizia per Stefano Cucchi con delle analisi politiche anche abbastanza stupide. Quindi io chiedo di eliminare la parte che fa riferimento a Gianni Tonelli, grande servitore del nostro Paese con la divisa della Polizia di Stato e del Ministro dell'Interno Matteo Salvini. Dopodiché, che questo Governo funzioni, diciamo, ne abbiamo avuto oggi la prova alle 11.43, quando finalmente dal Brasile, passando per la Bolivia, è tornato uno dei più grandi assassini di questo Paese. Detto questo, vedremo poi chiaramente come l'Aula andrà a votare, e anche in base a come l'Aula andrà a votare, la Lega prenderà dei provvedimenti anche per quanto riguarda questa città. VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere Carretto, lei è già intervenuto, perché deve reintervenire, scusi? Come? (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Scusi, scusi. Consigliere Carretta, prego, ne ha facoltà per tre minuti. CARRETTA Domenico Allora, intanto, grazie, Presidente. Mi ricollego alle ultime parole del Consigliere Ricca, anche noi esprimiamo soddisfazione per il lavoro dell'Interpol e della Polizia boliviana che ha restituito alle patrie galere un terrorista e non certo ci saremmo evitati comunque dei teatrini che ci sono stati in questi giorni all'aeroporto, da altro, però qui ormai si spettacolarizza tutto. Guardate, quei giorni del caso Cucchi, 10 anni fa, eravamo a una manifestazione a Roma, una manifestazione contro il razzismo, era evidente a tutti che quello che stava succedendo era un qualcosa che inevitabilmente avrebbe segnato la storia di questo Paese. Era inevitabile che spaccature rispetto a quello che stavamo leggendo sui giornali, avrebbero portato a delle discussioni, delle discussioni che si sono portate avanti fino a poco tempo fa. Certo, noi mai ci saremmo aspettati che un Ministro dell'Interno riuscisse a fare delle dichiarazioni così becere, così orripilanti, ma sono dichiarazioni che ormai sono all'ordine del giorno, non ci sconvolge nemmeno più di tanto quello che ci succede, insomma, qui si può dare la mano candidamente a un capo ultrà, che è un pluripregiudicato, si può fare di tutto e di più. Ma la cosa grave è che in questi giorni, dove si può fare di tutto e di più, c'è chi ha la maggioranza in Parlamento, chi ha la maggioranza a Roma, che con il loro voto permette di fare di tutto e di più, permette di portare avanti ogni tipo di politica, dal decreto sicurezza, sembra quasi che la Lega abbia la Maggioranza assoluta. No, la Maggioranza assoluta è del Movimento 5 Stelle. Poi io capisco che ogni tanto per lavarsi anche la coscienza, bisogna cercare di distanziarsi, bisogna cercare in un certo senso di prendere le distanze da un qualcosa che effettivamente è tanto distante da alcuni di voi; altri no, altri hanno quella matrice, quindi è giusto che si riconoscano anche nelle posizioni del Ministro dell'Interno. Però oggi bisogna fare qualcosa di molto chiaro in Aula, bisogna esprimere ancora solidarietà e vicinanza alla famiglia Cucchi. È stato davvero toccante il passaggio quando gli è stata assegnata la tessera ad honorem dell'ANPI a Torino. Lì abbiamo capito quello che è stato il dolore di una famiglia, lì abbiamo toccato con mano la disperazione di chi da anni lotta per riconquistare la verità, che non porterà niente a una famiglia che è stata così sconvolta, però almeno ci metterà in pace col mondo, ci permetterà anche di individuare quelli che sono i colpevoli, evitando anche generalizzazioni che nessuno si è mai sognato di fare. E allora solidarietà, ma nello stesso tempo condanna che questa Sala, io immagino, farà in maniera forte e decisa, superando quelle che sono anche le differenze ideologiche nei confronti di chi ha offeso, nei confronti di chi ha ammazzato, una, due, tre volte Cucchi. Ecco, la Sala Rossa, anche per quello che rappresenta alla Città di Torino, per la nostra storia, beh, la Sala Rossa non può che rigettare quella che è una richiesta di occultare alcune responsabilità e votare il testo integralmente, così come stato proposto dalla Consigliera Artesio. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Capogruppo Napoli, ne ha facoltà per cinque minuti. NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Ma, mi faccio una domanda: ma perché parliamo del caso Cucchi in Consiglio Comunale? Non lo so. Ma è una domanda che mi pongo. Io lo dico alla collega Artesio, perché se dovessimo metterci a parlare di tutti i casi che esistono, allora parliamo del caso Di Maio, della casa che ha a Napoli, parliamo della casa mia, o quella che è di un altro, cioè entriamo non nei discorsi che rientrano nella Città di Torino, ma andiamo incontro a tutto quanto una serie di elaborazioni nazionali, che nulla hanno a che fare con la Città. Allora io mi chiedo, lo dico alla collega Artesio, ma perché se non…, attenzione, se non un atteggiamento politico, ci sta anche, attenzione, ci sta anche, io però sono qua per parlare di Torino, non sono per parlare del caso Cucchi, che nulla ha a che vedere col caso Torino. Attenzione, posso avere le mie idee. Aggiungo anche, però, è vero, è vero che questi Carabinieri, tutto…, non mi ripeto, solidarietà ai Carabinieri, alla Polizia, a tutto, perché sennò ripetiamo le stesse cose. È anche vero che siamo al primo giudizio e io aspetto il giudizio finale, perché ci riempiamo molto spesso le parole che la Costituzione, che ci sono i tre giudizi, il resto, hanno diritto di difendersi, al di là di quello che qualcuno ha cambiato idea nel dichiarare che poi quello che è successo, però i giudizi sono tre e noi parliamo del primo. Quindi anche su questo una differenziazione rispetto a quello che sento. Io, ripeto, non voglio entrare a parlare di Cucchi a Torino, non lo desidero, è una cosa che al limite è dentro di me, sotto l'aspetto morale posso avere i miei giudizi, ma non ho bisogno di dirli qua, perché io sono qua per parlare di Torino, non di problematiche che nulla hanno a che fare con Torino. Aggiungo anche, e su questo dico al collega Ricca, non posso che non essere d'accordo, sono in disaccordo totale, certamente, per quanto riguarda buona parte di quello che avviene nel Governo, non posso dire di avere un ottimo Ministro Di Maio, che mi dice che avremo uno sviluppo enorme, poi dall'altra parte dice abbiamo meno 2 virgola..., ma lo dico in risposta al collega Ricca, quindi su questo aspetto mi differenzio, non vi sono dubbi. Ecco, sul resto dico che stiamo facendo un discorso che a mio giudizio, se non per problema politico, che allora potremmo farne tutte le settimane, a decine, credo che non sia il luogo adatto nel presentare e nel parlare di Cucchi in Sala Rossa a Torino. I problemi sono altri, parliamo di quelli veri, parliamo…, anche se questi sono veri, ma non riguardano il nostro Consiglio Comunale. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Sganga, ne ha facoltà per tre minuti. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Io volevo intervenire soprattutto relativamente agli emendamenti. Devo ammettere che ho trovato davvero sgradevole parlare di questa mozione, un caso in cui una famiglia da 10 anni attende la verità tra i risolini delle Minoranze e gli scherzi su Di Maio, su Salvini, ecco, mentre parlavamo di Cucchi, è stato davvero ignobile. Io vorrei ricordare, su questo entro nel merito dei vari emendamenti, al Capogruppo Lo Russo, che dall'alto del suo banco ci faceva la morale, che il Ministro Trenta, il Ministro del Movimento 5 Stelle è stato il primo Ministro a chiedere scusa alla famiglia Cucchi dopo 10 anni. Non so se questo è poco; probabilmente non è sufficiente, però è già qualcosa, quindi forse prima delle morali su questo Governo, teniamo fermo questo punto. In secondo luogo le parole di Salvini, su cui altresì siamo stati provocati, quelle parole sono delle idiozie, delle idiozie belle e buone, assolutamente, non sono condivisibili in niente, sono al limite del…, non vorrei utilizzare termini impropri, ma io le trovo riprovevoli e vomitevoli. Ciò detto, ciò detto, noi vorremmo che domani uscisse sui giornali e oggi uscisse, insomma sui media che il Consiglio Comunale di Torino ha chiesto verità per Stefano Cucchi. Non vorrei che uscisse che il Movimento 5 Stelle, che i grillini a Torino sfiduciano il Ministro Salvini, perché poi, a livello personale, politico, di mia personale opinione, non, insomma, relativa alla forza del Movimento, avrei tanti motivi, tanti altri motivi per chiedere la sfiducia del Ministro Salvini, ben altri motivi, non solo queste parole idiote, ma non lo faremo, perché noi verremmo che quello che uscirà domani è l'appoggio e la condivisione totale del mio Gruppo Consiliare a questa mozione. Per questo motivo approveremo l'emendamento proposto dalla Consigliera Artesio e dalla Consigliera Montalbano; non approveremo quello proposto dal Partito Democratico, perché è una ridondanza e vorrei precisare che, insomma, capisco lo spirito con cui si è approcciato il Partito Democratico a questa discussione, ma vorrei evitare di trasformare questo atto in una mozione a difesa delle Forze dell'Ordine, con il massimo rispetto che uno sempre deve avere per le Forze dell'Ordine, però, però, in questo caso qui, in questo caso, nel caso di Stefano Cucchi, le Forze dell'Ordine vanno difese fino a un certo punto, vanno difese fino a un certo punto perché, al di là di chi ha compiuto materialmente il pestaggio, al di là di quello, questa vicenda è una vicenda che si è caratterizzata per bugie, per depistaggi e per omissioni da parte delle Forze dell'Ordine e queste sono state riconosciute e per questo anche il capo dei Carabinieri si è scusato. Quindi forse in questo caso specifico le Forze dell'Ordine sono le ultime a cui dobbiamo pensare. Ecco, ora dovremmo pensare alla verità per Stefano e quindi da Capogruppo del Movimento 5 Stelle a Torino mi unisco al dolore di quella famiglia e anch'io vorrei chiedere scusa, scusa, scusa. VERSACI Fabio (Presidente) Consigliera Grippo, ne ha facoltà per tre minuti. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Scusate, scusate, scusate, scusate. Per cosa? Prego. MONTALBANO Deborah Posso? No, semplicemente perché ho sentito nell'ultimo intervento la Maggioranza già esporsi anche rispetto agli emendamenti, solo per ricordare che gli emendamenti sono tre. Non ho capito perché hanno citato solo due emendamenti e non quello di come la Maggioranza voterà rispetto all'emendamento del Consigliere Ricca. No, intendo dire… VERSACI Fabio (Presidente) Lo dirà la Capogruppo, se vuole dirlo, ovviamente, non è che è obbligata a dirlo. Prego, Consigliera Grippo, si riprenoti, solo, perché mi è andata via. Prego. GRIPPO Maria Grazia Era solo per fare la sintesi ed essere sicura di aver capito, Presidente. Quindi la Maggioranza si preoccupa di che cosa uscirà domani sui giornali e bacchetta la Minoranza, ritenendola superficiale e inappropriata. È particolarmente curioso. Quindi, a parte che giudico di grande sapienza questo percorso che è stato utilizzato per cercare di uscire dalle secche; il tentativo è lodevole, ma francamente i giornalisti non sono degli ebeti, è molto chiaro che non potete permettervi di essere coerenti e si tratta di prendere atto di questo. Quindi noi non proponiamo nessuna discussione a favore di titolo di giornale, men che meno quella riguardante un caso così delicato; voi sì, per vostra stessa ammissione. Certo, bisognerebbe, come dire, avere un atteggiamento di vicinanza nei confronti di tante persone intelligenti dopo l'intervento del collega Ricca, che ha francamente esagerato nel dichiarare, come dire, i due capi di Partito nei fatti, come il massimo che ci poteva capitare. Purtroppo siamo nelle condizioni di avere una certa spontaneità nel reagire. Capisce bene che viene da chiedersi come mai siate così attenti nel non voler mischiare le carte e quindi lasciare che il Vicepresidente del Consiglio non si prenda le responsabilità delle cose che dice, mentre invece siete restii a riconoscere il lavoro, la dedizione e il sacrificio delle Forze dell'Ordine che quotidianamente si occupano della nostra sicurezza. Il tipo di intervento, che non è soltanto incoerente, ma anche ipocrita, di chi rappresenta la Maggioranza in questo Consiglio si commenta da sola. SGANGA Valentina (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Silenzio, Capogruppo Sganga. Silenzio, Capogruppo Sganga, la richiamo all'ordine; la richiamo all'ordine; la richiamo all'ordine per la seconda volta. Senta, Capogruppo Sganga, la richiamo all'ordine per la seconda volta. SGANGA Valentina (INTERVENTO FUORI MICROFONO). |