Interventi |
CANALIS Monica Sì, grazie, Presidente. Questo atto credo che sia una tappa importante della collaborazione del Comune di Torino con l'AIDO, l'Associazione Italiana Donazione Organi, Tessuti e Cellule, una tappa perché questa collaborazione non inizia oggi, è attiva già da diversi anni, ma con la mozione che spero il Consiglio Comunale vorrà approvare vedrà un rafforzamento, un avvicinamento tra il lavoro di questo importante esponente del Terzo Settore italiano e torinese e l'istituzione che noi rappresentiamo. L'AIDO è nata 45 anni fa a Bergamo e subito dopo la nascita a Bergamo è nata anche a Torino, oggi raggruppa in Piemonte 100.000 iscritti di cui ben 50.000 nella sola provincia di Torino e 18.000 nella sola Città di Torino. L'AIDO è un'organizzazione attivissima, è un'organizzazione che non soltanto soccorre persone che hanno bisogno di trapianti, ma che alimenta anche un processo culturale molto vivo e molto profondo legato alla cultura sanitaria e alla cultura del dono, all'AIDO sono iscritte anche tantissime persone che non si trovano in condizione di aver bisogno di un trapianto, ma che capiscono l'importanza di essere vicini ai malati e vicini a coloro che sono in lista d'attesa. Purtroppo a livello italiano ci sono ancora ben 9.000 persone che sono in attesa di un trapianto, quindi nonostante il grande lavoro che è stato fatto in questi decenni c'è ancora moltissimo da fare. Il Piemonte si pone all'avanguardia in Italia come numero di adesioni alla donazione e anche la nostra Città ha sviluppato nel corso degli anni una serie di misure per sensibilizzare i nostri concittadini all'assenso alla donazione, pensiamo in particolare al ruolo delle anagrafi cittadine, sia l'anagrafe centrale, sia le anagrafi decentrate che al momento del rinnovo della carta d'identità pongono ai cittadini la domanda relativa all'assenso alla donazione e pensiamo alla proposta che viene mandata in automatico a tutti i torinesi al compimento dei 18 anni di età, ecco, alla luce di queste azioni che già sono cresciute, si sono definite nel corso degli anni dopo aver audito Valter Mione e Paolo Donadio lo scorso 17 ottobre in Commissione è nata l'idea di questa azione ulteriore, questa mozione che propone una serie di impegni molto precisi e circostanziati alla nostra Giunta, alcuni di essi lo voglio dire come nota anche propositiva, una nota di speranza stanno già prendendo piede, è già stato preso un appuntamento tra gli Assessorati e l'AIDO, altre azioni invece devono ancora prendere forma in maniera più precisa, in particolare credo che ci sia bisogno di aggredire in maniera decisa questo 40% di cittadini che nel corso del 2018 quando è stata proposta l'adesione alla donazione non ha risposto né sì, né no, si è astenuta, quindi è una quota molto importante e una quota non solo di persone che non si sono espresse, ma di potenziali persone che non sono state salvate perché ricordiamoci che dare l'assenso vuol dire che noi stessi dovessimo trovarci in bisogno o altri nostri concittadini potrebbero non avere il trapianto di cui necessitano. Noi proponiamo una serie di azioni oltre all'incontro tra il Comune e l'AIDO anche una serie di azioni legate alla comunicazione e alla sensibilizzazione, la formazione ulteriore degli operatori dell'anagrafe e la promozione congiunta della nuova App delle donazioni che è uno strumento tecnologico ideato appositamente per raggiungere il target più giovane della nostra popolazione, quindi abbiamo di fronte un'associazione con dell'altissima professionalità, fatta di volontari che mettono a disposizione le loro competenze in modo gratuito, sono anche estremamente organizzati, un'associazione che noi abbiamo il dovere di sostenere in ogni modo per aumentare ulteriormente l'eccellenza di Torino e del Piemonte nella lotta sanitaria e nel sostegno a chi ha bisogno di trapianti. |