Interventi |
CANALIS Monica Grazie, Presidente. Questa proposta risale al 12 di ottobre ed è stata discussa in Commissione il 14 di novembre scorso e fa riferimento ad uno dei regolamenti del Consiglio Comunale, il Regolamento n. 372 sui centri di incontro, i Centri d'Incontro sono una realtà legata alla partecipazione attiva della cittadinanza nata perlopiù negli anni 70, sono disseminati su tutto il territorio cittadino e sono gestiti a titolo volontario da cittadini della nostra Città. Più recentemente alcuni di questi Centri d'Incontro hanno avuto delle difficoltà con le nostre Circoscrizioni in merito all'erogazione di contributi concordati con le Circoscrizioni e queste difficoltà erano legate alla mancata stipula di polizze assicurative sulle attività svolte nei centri stessi. Ricordiamo che l'articolo 4 del Regolamento prevede che ogni centro è tenuto a stipulare una copertura assicurativa per la responsabilità civile a danno a cose e persone e i centri normalmente si attengono a questo tipo di richiesta, alcuni di essi hanno però fatto presente che sarebbe auspicabile una maggiore responsabilizzazione da parte dell'istituzione comunale centrale, questo per due ragioni, la prima forse meno rilevante è quella di ottenere un risparmio sulla stipula di una polizza unica per tutti i Centri d'Incontro e la seconda forse più rilevante sarebbe quella di sburocratizzare e ridurre gli oneri amministrativi a carico di una serie di realtà che appunto sono finalizzate a promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e che quindi se sovraccaricate da oneri amministrativi rischiano di essere troppe impegnate in questo tipo di attività a discapito delle attività di coinvolgimento della popolazione. Durante la Commissione, il dottor Calvano, ha mosso alcune perplessità sul fatto che ci debba essere una distinzione tra le polizze sugli immobili e gli immobili che ospitano i Centri d'Incontro sono di proprietà della Città e le polizze sulle attività. La tesi che io porto avanti è quella che queste attività siano a tutti gli effetti attività della Città svolte da questi centri a nome e per conto della Città stessa e che quindi la Città debba iniziare, a partire da questo tipo di espletamento amministrativo alle polizze, a riprendere un po' di responsabilizzazione su questi centri che nel corso degli anni purtroppo hanno assunto una dimensione quasi privatistica quando invece la loro vocazione e la loro natura è del tutto pubblica. Questi centri credo che se fossero gestiti maggiormente dal Comune, se ci fosse un maggior coinvolgimento delle istituzioni potrebbero essere più aperti, potrebbero coinvolgere più fasce di popolazione, oggi principalmente si rivolgono agli anziani, invece potrebbero aprirsi maggiormente ad esempio ai giovani e potrebbero diventare delle vere e proprie start up della partecipazione, in questo modo le hanno definite alcuni dei Presidenti di questi centri, quindi io porto avanti questa proposta che è una proposta che può essere un po' di apripista per un maggiore intervento del Comune sull'attività di questi centri ripeto con due principali obiettivi, quello di un risparmio degli oneri finanziari e di una riduzione degli oneri amministrativi e burocratici a carico di questi centri che sono un bene comune, un bene comune della partecipazione della Città. CANALIS Monica Sì, grazie, Presidente. Posso parlare? Grazie, Presidente, ringrazio la collega Imbesi per aver così fedelmente riportato le mie parole che hanno di fatto ampliato il mio intervento perché il suo intervento è stato la ripetizione del mio intervento in Commissione. Respingo invece i toni sibillini e capziosi della collega Imbesi perché qualora lei voglia affidarsi ad un'Autorità Giudiziaria non è questa la sede per fare surrettizie e sotterranee minacce, ma la sede è, appunto, quella giudiziaria, qualora invece il Movimento 5 Stelle abbia la coda di paglia e si sia sentito offeso dal fatto che io abbia posto innanzitutto la distinzione tra Stato e Governo, tra istituzioni ed organismi che derivano da un regolamento comunale che quindi sono di tutti, le istituzioni sono di tutte, non sono solo di chi in quel momento governa, beh, se il Movimento 5 Stelle si è sentito offeso interpreto a questo punto il suo no al mio atto come un no ad una visione politica e politologica ben precisa alle istituzioni e alla democrazia, quindi il no al mio atto è un no ad una visione libera e di tutti dei Centri di Incontro. |