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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Gennaio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 17
MOZIONE 2018-04488
"IL COMUNE SI FACCIA CARICO CENTRALMENTE DELLA POLIZZA ASSICURATIVA DEI CENTRI D'INCONTRO" PRESENTATA IN DATA 12 OTTOBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS.
Interventi
CANALIS Monica
Grazie, Presidente. Questa proposta risale al 12 di ottobre ed è stata discussa in
Commissione il 14 di novembre scorso e fa riferimento ad uno dei regolamenti del
Consiglio Comunale, il Regolamento n. 372 sui centri di incontro, i Centri d'Incontro
sono una realtà legata alla partecipazione attiva della cittadinanza nata perlopiù negli
anni 70, sono disseminati su tutto il territorio cittadino e sono gestiti a titolo volontario
da cittadini della nostra Città. Più recentemente alcuni di questi Centri d'Incontro hanno
avuto delle difficoltà con le nostre Circoscrizioni in merito all'erogazione di contributi
concordati con le Circoscrizioni e queste difficoltà erano legate alla mancata stipula di
polizze assicurative sulle attività svolte nei centri stessi. Ricordiamo che l'articolo 4 del
Regolamento prevede che ogni centro è tenuto a stipulare una copertura assicurativa per
la responsabilità civile a danno a cose e persone e i centri normalmente si attengono a
questo tipo di richiesta, alcuni di essi hanno però fatto presente che sarebbe auspicabile
una maggiore responsabilizzazione da parte dell'istituzione comunale centrale, questo
per due ragioni, la prima forse meno rilevante è quella di ottenere un risparmio sulla
stipula di una polizza unica per tutti i Centri d'Incontro e la seconda forse più rilevante
sarebbe quella di sburocratizzare e ridurre gli oneri amministrativi a carico di una serie
di realtà che appunto sono finalizzate a promuovere la partecipazione attiva dei cittadini
e che quindi se sovraccaricate da oneri amministrativi rischiano di essere troppe
impegnate in questo tipo di attività a discapito delle attività di coinvolgimento della
popolazione. Durante la Commissione, il dottor Calvano, ha mosso alcune perplessità
sul fatto che ci debba essere una distinzione tra le polizze sugli immobili e gli immobili
che ospitano i Centri d'Incontro sono di proprietà della Città e le polizze sulle attività.
La tesi che io porto avanti è quella che queste attività siano a tutti gli effetti attività della
Città svolte da questi centri a nome e per conto della Città stessa e che quindi la Città
debba iniziare, a partire da questo tipo di espletamento amministrativo alle polizze, a
riprendere un po' di responsabilizzazione su questi centri che nel corso degli anni
purtroppo hanno assunto una dimensione quasi privatistica quando invece la loro
vocazione e la loro natura è del tutto pubblica. Questi centri credo che se fossero gestiti
maggiormente dal Comune, se ci fosse un maggior coinvolgimento delle istituzioni
potrebbero essere più aperti, potrebbero coinvolgere più fasce di popolazione, oggi
principalmente si rivolgono agli anziani, invece potrebbero aprirsi maggiormente ad
esempio ai giovani e potrebbero diventare delle vere e proprie start up della
partecipazione, in questo modo le hanno definite alcuni dei Presidenti di questi centri,
quindi io porto avanti questa proposta che è una proposta che può essere un po' di
apripista per un maggiore intervento del Comune sull'attività di questi centri ripeto con
due principali obiettivi, quello di un risparmio degli oneri finanziari e di una riduzione
degli oneri amministrativi e burocratici a carico di questi centri che sono un bene
comune, un bene comune della partecipazione della Città.

CANALIS Monica
Sì, grazie, Presidente. Posso parlare? Grazie, Presidente, ringrazio la collega Imbesi per
aver così fedelmente riportato le mie parole che hanno di fatto ampliato il mio
intervento perché il suo intervento è stato la ripetizione del mio intervento in
Commissione. Respingo invece i toni sibillini e capziosi della collega Imbesi perché
qualora lei voglia affidarsi ad un'Autorità Giudiziaria non è questa la sede per fare
surrettizie e sotterranee minacce, ma la sede è, appunto, quella giudiziaria, qualora
invece il Movimento 5 Stelle abbia la coda di paglia e si sia sentito offeso dal fatto che
io abbia posto innanzitutto la distinzione tra Stato e Governo, tra istituzioni ed
organismi che derivano da un regolamento comunale che quindi sono di tutti, le
istituzioni sono di tutte, non sono solo di chi in quel momento governa, beh, se il
Movimento 5 Stelle si è sentito offeso interpreto a questo punto il suo no al mio atto
come un no ad una visione politica e politologica ben precisa alle istituzioni e alla
democrazia, quindi il no al mio atto è un no ad una visione libera e di tutti dei Centri di
Incontro.

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