Interventi |
SCHELLINO Sonia (Assessora) Grazie, buongiorno. La Città dedica da sempre grande attenzione al tema che coinvolge le persone anziane affette da Alzheimer e le loro famiglie impegnate nei compiti di cura, spesso in condizione di solitudine, difficoltà e scarsa informazione sulle opportunità di sostegno offerte, sostenendo e collaborando con le associazioni attive a livello cittadino sul tema demenza ed Alzheimer in una logica di stimolo alla sussidiarietà pur in presenza di una titolarità sanitaria sulla materia. Le associazioni cittadine conosciute ed operanti a favore dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie, tipo Alzheimer Piemonte, ASVAD, infine Alzheimer Torino e Gilo Care operano autonomamente a livello locale e mantengono con modalità differenti rapporti di collaborazione sia con le Circoscrizioni, sia con i servizi della Divisione Servizi Sociali. In relazione alle loro progettualità e alla partecipazione agli avvisi per la presentazione di progetti possono presentare richieste sia di un sostegno economico, sia di concessioni di locali per lo svolgimento dell'attività in coerenza con le disposizioni previste dal Regolamento comunale approvato nel 2015 e con le linee guida per l'approvazione dei contributi approvati annualmente. Per gli anni 2017 e 2018 l'Associazione ASVAD ha beneficiato di un contributo annuale di 6.000 euro per l'attività legata all'Alzheimer Caffè, per l'anno 2018/2019 anche grazie ad un finanziamento di Specchio dei Tempi oltre al contributo della Città sono stati riprogrammati incontri con le famiglie nelle due sedi che fanno capo all'Associazione ASVAD, nello specifico nella sede di via Luserna di Rorà e via Rubino. L'Associazione Gilo Care molto attiva nell'ASL TO3 ha attualmente in funzione due sportelli informativi per caregiver presso le Circoscrizioni 3 e 8 e sta seguendo gruppi di caregiver presso i locali comunali di via San Marino scegliendo di non partecipare ad alcuna richiesta di sostegno economico. Tutte le attività proposte vengono pubblicizzate sul sito internet della Città InformaAnziani ove di prassi vengono inserite tutte le iniziative di cui si è venuti a conoscenza come Divisione riguardanti la tematica anziana. Non sono mancate in quest'ultimo periodo iniziative non sempre collegate fra loro riguardante il sostegno ai caregiver, in particolare l'ASL Città di Torino ha organizzato presso la sede del presidio Valletta nel periodo novembre/dicembre 2018 un ciclo di incontri informativi destinati ai caregiver familiari e agli assistenti familiari su vari temi quali la fragilità dell'anziano, la relazione, i bisogni primari, cura igienica ed alimentazione, la sicurezza in casa, la gestione dei farmaci, i servizi sanitari di emergenza, eccetera, chiedendo una collaborazione al distretto di coesione sociale sud-est per la condivisione e presentazione di alcune tematiche congiunte tra cui l'assistenza all'anziano. La stessa Divisione Servizi Sociali aveva avviato nel corso del 2016 e concluso poi nel giugno del 2017 una serie di incontri riservati ai caregiver e gestiti da operatori pubblici formati sul tema della conduzione dei gruppi per offrire loro un momento di accoglienza e scambio rispetto alle fatiche legate ai compiti di cura. Si segnala un'attività di formazione e condivisione con i caregiver che sia pure per numero ridotto di partecipanti, 40 famiglie sulla Città, ha ottenuto un buon apprezzamento. A seguito di quest'attività è stata creata sul sito di (incomprensibile) una piattaforma dedicata al tema della cura a cui i familiare e gli operatori coinvolti nell'assistenza possono iscriversi per trovare informazioni sui servizi materiali e suggerimenti inerenti la quotidianità del lavoro di cura, spunti di riflessione e link rispetto ad iniziative, risorse o riferimenti utili per chi prenda cura di una persona con problemi di demenza e/o Alzheimer. C'è ancora margine per un maggior accordo tra le diverse iniziative naturalmente sia sul versante interistituzionale, sia quando sono coinvolte le realtà associative cittadine, occorre ricordare che in tema dei centri diurni Alzheimer la normativa regionale di riferimento che risale al 2012 per la Città di Torino affida a quest'ultima tramite il proprio ufficio vigilanza il compito di autorizzare e vigilare questi presidi a valenza sociosanitaria, l'accreditamento di questa tipologia di presidi previsto ai sensi della DGR 25 del 2009 è di competenza di apposita Commissione composta sia da rappresentanti della Città che da rappresentanti dell'ASL ed è condizione necessaria per la successiva contrattualizzazione e la corresponsione della retta giornaliera dovuta al gestore, in Città sono attualmente presenti due centri diurni Alzheimer, il più consolidato sito in via Schio 1 ha una capienza di 20 posti aperto nel '97 quando ancora non esisteva una normativa specifica ed è stato poi autorizzato nel 2009, il secondo di più recente apertura a novembre 2016 è sito in via Valgioie 39 all'interno della residenza per anziani autosufficienti e ha una capienza autorizzata di 16 posti ed è gestito dalla Cooperativa Punto Service che ha la concessione dell'intero immobile, a questi si aggiunge il Centro Diurno Integrato presso la RSA Valletta di via Farinelli 25 con una capienza di 20 posti, il Centro Diurno Alzheimer di via Spalato all'interno della RSA già gestita dall'ex ASL TO1 è chiuso da tempo e gli ospiti sono stati ricollocati dall'ASL nei presidi invece funzionanti. Per tutti i presidi semi residenziali è prevista la possibilità fatta salva la quota sanitaria di competenza dell'ASL di beneficiare di un'integrazione della retta assistenziale da parte del Comune previa presentazione della richiesta presso gli uffici centrali, come osservatorio sul fenomeno sulla scorta di quanto rilevato ed in particolare dai servizi territoriali rispetto alle famiglie che intendono continuare ad occuparsi di un loro congiunto a domicilio, ma necessitano di un aiuto durante la settimana l'attuale disponibilità di posti nelle strutture semi residenziali della Città non assicura il pieno soddisfacimento del bisogno, ma negli ultimi anni bisogna dire che l'ASL, titolare della materia, di fatto non ha promosso un maggior ricorso ai servizi diurni e su questo aspetto c'è sicuramente un margine di interazione anche con l'ASL. |