Interventi |
PISANO Paola (Assessora) Buongiorno a tutti. Allora, la ringrazio per l'interpellanza, iniziamo a fare un piccolo diciamo affondo sulla legge per poi capire come abbiamo organizzato, all'interno dello Stato Civile, il servizio. Allora, la legge del 22 dicembre 2017 n. 219 entra in vigore dal 31 gennaio 2018 e prescrive che ogni persona residente in Torino maggiorenne e capace di intendere e di volere in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver assunto le necessarie informazioni mediche possa esprimere la propria volontà in materia di trattamenti sanitari, accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche attraverso le Disposizioni Anticipate di Trattamento, le DAT. Il disponente, inoltre, può indicare una persona di sua fiducia denominato fiduciario che ne possa fare le veci e lo rappresenti nella relazione col medico o con le strutture sanitarie. Cosa succede con l'entrata in vigore della legge all'interno del Comune di Torino? Prima di tutto il servizio viene obbligatoriamente allocato presso lo Stato Civile della Città, il servizio viene allocato dal 31 luglio 2018 e in precedenza a partire dal 4 marzo 2011 le Disposizioni Anticipate di Trattamento erano ricevute presso l'ufficio dell'URP. Sempre con l'entrata in vigore della legge il secondo effetto è stato quello di dare maggiore visibilità al servizio, maggiore diffusione del servizio e quindi questo ha portato anche ad un incremento della richiesta del servizio. Passiamo a qualche numero per capire come è incrementato il servizio. Allora, il servizio è attivo dal 2011 e dal 2011 al 2018 noi abbiamo evaso circa 1.000 richieste DAT, per andare in modalità annuale significa che ne abbiamo evase 140 più o meno all'anno, oggi nei primi 6 mesi del 2018 ne abbiamo evase 153, mentre nella seconda metà del 2018 263, questo fa capire come il servizio, la richiesta di questo servizio sia aumentata in modo massiccio aumentando negli ultimi 6 mesi del 70%. Andando sul mensile che è più semplice da capire negli anni precedenti prima dell'entrata in vigore aveva 12 richieste al mese che evadevamo, ad oggi le richieste al mese sono 52, allora cosa abbiamo fatto all'interno dell'Anagrafe per rispondere a questa richiesta di nuovo servizio? Prima di tutto abbiamo creato un ufficio, abbiamo creato un ufficio, abbiamo allocato una persona che lavora 2 giorni pieni, quindi abbiamo raddoppiato l'allocazione di tempo su questo servizio, prima infatti il servizio era erogato per due mezze giornate il pomeriggio, oggi invece viene erogato negli stessi giorni, però per le giornate piene. Dopodiché quindi abbiamo esteso diciamo la fascia sia la mattina, sia al pomeriggio e abbiamo dato priorità ai casi urgenti, quindi il cittadino che dichiara di avere un caso urgente, persone a rischio, anziani, persone che devono affrontare interventi gravi hanno priorità, abbiamo dato priorità ai Testimoni di Geova che ad oggi sono circa 8.000 all'interno della nostra popolazione, quindi più o meno l'1% della popolazione di Torino, anche con loro abbiamo stretto un accordo specifico per fare in modo che i loro impedimenti all'interno della religione possano essere diciamo..., possano trovare una risposta all'interno del nostro Comune. Questo ovviamente non è sufficiente perché noi ad oggi abbiamo una richiesta, come lei giustamente faceva notare all'interno della sua interpellanza, che arriva a giugno, cosa intendiamo fare quindi per rispondere in modo ancora più forte a questa richiesta di servizio? Con il piano di reclutamento del nuovo personale nell'Anagrafe noi avremmo otto persone di categorie protette che dovrebbero arrivare all'interno dell'Anagrafe entro fine anno, una di queste risorse verrà allocata a tempo pieno all'erogazione del servizio, in più fino a quando non arriverà la nuova risorsa, la risorsa attuale che oggi lavora solo due giornate a settimana sul servizio verrà allocata, verrà distaccata per quattro giornate a settimana. |