Interventi |
LAPIETRA Maria (Assessora) La società Mobike è attualmente la sola società di bike sharing a flusso libero rimasta a svolgere tale servizio sul territorio comunale. Il grave fenomeno del vandalismo è certamente stato una delle concause del ritiro delle altre due società che avevano avviato il servizio Gobee.Bike e o.Bike. Per far fronte a questa situazione che sta mettendo a rischio la sua stessa presenza in Torino Mobike ha dovuto attuare e sperimentare dei correttivi nella gestione del servizio con un territorio così vasto e con una notevole differenza di utilizzi tra il centro e le zone più marginali della Città sono aumentate le diseconomie non solo in termini di contrazione degli utilizzi, ma con un aumento esponenziale degli atti vandalici. Mobike ha quindi sperimentato, avvisando la Città, una limitazione del servizio geo-fence per quanto riguarda le aree in cui è possibile bloccare la bicicletta e chiudere così il noleggio. Il servizio continua ad essere utilizzabile su tutto il territorio comunale anche con la chiusura del noleggio, ma con un vincolo nelle parti esterne a geo-fence di riportare le biciclette nell'area ammessa entro le 24 ore, pena l'addebito di 7 euro come costo di riposizionamento. L'introduzione della geo-fence ha permesso di limitare notevolmente queste situazioni negative, nella prima attivazione circa l'80% delle biciclette è rientrata nell'area, ad oggi i noleggi di Mobike sono circa 6.000 giornalieri con picchi di 7.000 dovuti sicuramente anche al nuovo modello di bicicletta che ha riscontrato una buona accoglienza da parte degli utenti. Nell'atto di servizio di Mobike è chiaramente indicata agli utilizzatori la zona blu corrispondente al geo-fence, area cioè non soggetta a limitazione. Vista l'ottima performance del servizio di Mobike la Città intende approfondire il lavoro con la società per arrivare in modo condiviso ad un aumento progressivo dell'area di geo-fence e l'individuazione sperimentale di aree di parcheggio sicure anche nelle zone più esterne del territorio comunale, non comprese nell'attuale geo-fence; la società ha riconfermato la volontà di investire e di contribuire a rendere la mobilità di Torino sempre più sostenibile e smart. LAPIETRA Maria (Assessora) No, vorrei sottolineare una cosa che forse le è sfuggita, ho parlato anche prima col cittadino che mi ha fatto l'interpellanza sul car sharing, non c'è un contratto con la Città, queste società che fanno un servizio privato vengono in Città e sapete che sono arrivati tutti all'improvviso e abbiamo dovuto gestire con un bando determinate situazioni che per noi erano importanti, abbiamo anche chiesto un contributo importante a loro, 20 euro a bicicletta da lasciare in questo portafoglio del tavolo bike sharing free floating proprio per realizzare degli stalli e delle zone di sosta dedicate ai veicoli a due ruote, sia in free floating che per i veicoli privati che per le motociclette, abbiamo chiesto tanto, devo dire che la Società di Mobike è una società molto seria, sono contenta che siano rimasti e giustamente loro fanno un discorso di tipo commerciale, ma non essendoci un contratto con la Città noi non possiamo dire sì o no. Quello che possiamo fare è appunto in accordo con loro cercare di estendere il più possibile, ma dando a loro delle garanzie, quindi realizzando anche queste zone di sosta come dicevamo prima anche con video sorveglianza all'esterno della Città, queste sono tutte cose che abbiamo assolutamente intenzione di fare, ma è un po' come il car sharing, noi abbiamo cercato di inserire nel bando di uscire dai confini di Torino e utilizzare il car sharing anche in aree limitrofe, ma visto che anche il car sharing per le stesse problematiche stavano per fuggire da Torino abbiamo deciso di non inserirlo come vincolo del bando perché se no non saremmo riusciti a mantenere i nostri gestori attuali del car sharing e così è successo anche per il bike sharing. |