Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passiamo quindi all'interpellanza successiva, chiedo ai Consiglieri Comunali di ritornare a pagina 10 del nostro terzo supplemento, il Consigliere Magliano: "Cara Sindaca, mi si è ristretto il bike sharing?" LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Risponde l'Assessora Lapietra. Prego, Assessora, 5 minuti per lei. LAPIETRA Maria (Assessora) La società Mobike è attualmente la sola società di bike sharing a flusso libero rimasta a svolgere tale servizio sul territorio comunale. Il grave fenomeno del vandalismo è certamente stato una delle concause del ritiro delle altre due società che avevano avviato il servizio Gobee.Bike e o.Bike. Per far fronte a questa situazione che sta mettendo a rischio la sua stessa presenza in Torino Mobike ha dovuto attuare e sperimentare dei correttivi nella gestione del servizio con un territorio così vasto e con una notevole differenza di utilizzi tra il centro e le zone più marginali della Città sono aumentate le diseconomie non solo in termini di contrazione degli utilizzi, ma con un aumento esponenziale degli atti vandalici. Mobike ha quindi sperimentato, avvisando la Città, una limitazione del servizio geo-fence per quanto riguarda le aree in cui è possibile bloccare la bicicletta e chiudere così il noleggio. Il servizio continua ad essere utilizzabile su tutto il territorio comunale anche con la chiusura del noleggio, ma con un vincolo nelle parti esterne a geo-fence di riportare le biciclette nell'area ammessa entro le 24 ore, pena l'addebito di 7 euro come costo di riposizionamento. L'introduzione della geo-fence ha permesso di limitare notevolmente queste situazioni negative, nella prima attivazione circa l'80% delle biciclette è rientrata nell'area, ad oggi i noleggi di Mobike sono circa 6.000 giornalieri con picchi di 7.000 dovuti sicuramente anche al nuovo modello di bicicletta che ha riscontrato una buona accoglienza da parte degli utenti. Nell'atto di servizio di Mobike è chiaramente indicata agli utilizzatori la zona blu corrispondente al geo-fence, area cioè non soggetta a limitazione. Vista l'ottima performance del servizio di Mobike la Città intende approfondire il lavoro con la società per arrivare in modo condiviso ad un aumento progressivo dell'area di geo-fence e l'individuazione sperimentale di aree di parcheggio sicure anche nelle zone più esterne del territorio comunale, non comprese nell'attuale geo-fence; la società ha riconfermato la volontà di investire e di contribuire a rendere la mobilità di Torino sempre più sostenibile e smart. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Collega Magliano, prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Chiedo all'Assessora di poter avere quanto ha letto in Aula, ma il dato è un po' più semplice, questi fanno business dove gli conviene perché questo è il vero dato, noi abbiamo permesso un contratto in cui chi sottoscrive il contratto con la Città può ridurre da questo punto di vista l'impatto e può ridurre l'area in cui loro mettono le loro biciclette a disposizione e devo dire la verità, Assessora, questo è avvenuto perché i cittadini se ne sono accorti dopo, cioè non è stato comunicato prima che non avrebbero più potuto lasciare le biciclette nell'area, oggi queste bici a noleggio sono tutte sul centro di Torino, quindi hai voglia a raccontare che le periferie per chi viene da fuori, il cittadino può prendere la bici dove vuole e venire fino in centro, se noi andiamo a vedere qual è l'area di pertinenza in cui ad oggi si possono prendere e lasciare le bici a patto che uno le riporti entro 24 ore, però penso che questo comunque sarebbe un problema anche per loro perché di fatto avrebbero una bici utilizzata, fondamentalmente abbiamo permesso di avere forse un contratto perché questo è quello che in teoria dovrebbe essere scritto nel contratto, cioè che una delle due parte unilateralmente può decidere nonostante l'attività che sta facendo di ridurre la portata del suo intervento e questo mi pare da questo punto di vista preoccupante, cioè fin quando il tuo business funziona me lo metti su tutta l'area, se invece ci sono dei problemi perché i cittadini torinesi sono dei vandali, non sono in grado di gestire le bici, è tutto vero, potrebbe essere anche tutto vero, tu puoi a tua discrezione ridurre l'intervento del tuo servizio, tralasciando il fatto che comunque questo pare perché non mi permetto di dirlo in maniera certa che comunque sono società che gestiscono i dati di tutti quelli che si abbonano e la gestione di questi dati comunque è un valore perché una società acquisisce di colpo un database importante, poi bisognerà capire cosa ne fa di questo database, ma questo lo metto col condizionale avremo modo poi di studiarlo meglio in altre Commissioni con altri approfondimenti, però questo è il dato; il dato è che loro sottoscrivono, noi facciamo arrivare questa azienda o l'Amministrazione precedente, questo poco importa, e loro possono unilateralmente ridurre l'intervento sulla nostra Città. Io rimango un po' perplesso e chiederei, Presidente, un approfondimento in Commissione per capire questo contratto come funziona perché ad oggi abbiamo l'Assessora che ci dice che è possibile che facciano un investimento di riapertura dello spazio e quindi allargando l'area in cui i cittadini possono utilizzarla, ad oggi è diventato un utilizzo oggettivamente ridotto, una porzione molto centrale della Città, quindi se lor signori pensano di venire a fare attività solo ed esclusivamente dove c'è guadagno secondo me un'Amministrazione come questa che invece ha l'interesse che il mezzo della bicicletta venga utilizzato diffusamente dovrebbe porre diverse condizioni, chiaro è che il tema che potrebbe dire l'Assessora certamente è che questa azienda rischiava di andarsene, vedremo, lo capiremo in Commissione, magari audendoli e magari cercando di capire quali contratti noi applichiamo, come abbiamo sottoscritto questo contratto onde evitare che alla fine le fette di mercato sul servizio che in teoria è privato, ma ha un grande respiro pubblico se le scelga l'imprenditore invece che scegliercele noi perché questa è una misura secondo me interessante il mix tra istituzioni e profit per cambiare le abitudini dei nostri cittadini perché a questo tiene molto quest'Amministrazione, però dovrebbe essere quantomeno regolata, vedo che anche il Presidente annuisce sapendo la sua sensibilità per questo tema, per cui io, Assessora, ne prendo atto di una cosa che è stata comunicata dopo ai cittadini, hanno anche la penale, io mi auguro che nessuno di questi cittadini si sia trovato a dover pagare la penale, mi lascia però perplesso che un soggetto privato possa ridurre il campo di azione comunicandocelo e noi non abbiamo nessuna tipologia di intervento, nessuna tipologia di contrasto rispetto ad una politica di business che loro fanno sulla nostra Città, detto questo in Commissione avremo modo di approfondire su quando faranno gli investimenti, su quando riporteranno anche loro un po' le periferie al centro di questo servizio, cosa che oggi manca evidentemente e se questi contratti possano essere firmati in questo modo, per cui utilizzo la Città per lo spazio dove c'è guadagno, non utilizzo la Città nello spazio dove ci perdo, mi sembra assurdo o comunque mi sembra che il rapporto non sia affatto pari ed identico, grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie a lei, collega, anche per aver sottolineato l'indubbia sensibilità. Voleva intervenire? Prego. LAPIETRA Maria (Assessora) No, vorrei sottolineare una cosa che forse le è sfuggita, ho parlato anche prima col cittadino che mi ha fatto l'interpellanza sul car sharing, non c'è un contratto con la Città, queste società che fanno un servizio privato vengono in Città e sapete che sono arrivati tutti all'improvviso e abbiamo dovuto gestire con un bando determinate situazioni che per noi erano importanti, abbiamo anche chiesto un contributo importante a loro, 20 euro a bicicletta da lasciare in questo portafoglio del tavolo bike sharing free floating proprio per realizzare degli stalli e delle zone di sosta dedicate ai veicoli a due ruote, sia in free floating che per i veicoli privati che per le motociclette, abbiamo chiesto tanto, devo dire che la Società di Mobike è una società molto seria, sono contenta che siano rimasti e giustamente loro fanno un discorso di tipo commerciale, ma non essendoci un contratto con la Città noi non possiamo dire sì o no. Quello che possiamo fare è appunto in accordo con loro cercare di estendere il più possibile, ma dando a loro delle garanzie, quindi realizzando anche queste zone di sosta come dicevamo prima anche con video sorveglianza all'esterno della Città, queste sono tutte cose che abbiamo assolutamente intenzione di fare, ma è un po' come il car sharing, noi abbiamo cercato di inserire nel bando di uscire dai confini di Torino e utilizzare il car sharing anche in aree limitrofe, ma visto che anche il car sharing per le stesse problematiche stavano per fuggire da Torino abbiamo deciso di non inserirlo come vincolo del bando perché se no non saremmo riusciti a mantenere i nostri gestori attuali del car sharing e così è successo anche per il bike sharing. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Assessora. Per il verbale quindi l'interpellanza 5222 del Consigliere Magliano viene approfondita in Commissione Consiliare, la Commissione competente II più VI direi. |