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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2018-05222
"CARA SINDACA, MI SI ? RISTRETTO IL BIKE SHARING?" PRESENTATA IN DATA 9 NOVEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo quindi all'interpellanza successiva, chiedo ai Consiglieri Comunali di
ritornare a pagina 10 del nostro terzo supplemento, il Consigliere Magliano:

"Cara Sindaca, mi si è ristretto il bike sharing?"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Risponde l'Assessora Lapietra. Prego, Assessora, 5 minuti per lei.

LAPIETRA Maria (Assessora)
La società Mobike è attualmente la sola società di bike sharing a flusso libero rimasta a
svolgere tale servizio sul territorio comunale. Il grave fenomeno del vandalismo è
certamente stato una delle concause del ritiro delle altre due società che avevano avviato
il servizio Gobee.Bike e o.Bike. Per far fronte a questa situazione che sta mettendo a
rischio la sua stessa presenza in Torino Mobike ha dovuto attuare e sperimentare dei
correttivi nella gestione del servizio con un territorio così vasto e con una notevole
differenza di utilizzi tra il centro e le zone più marginali della Città sono aumentate le
diseconomie non solo in termini di contrazione degli utilizzi, ma con un aumento
esponenziale degli atti vandalici. Mobike ha quindi sperimentato, avvisando la Città,
una limitazione del servizio geo-fence per quanto riguarda le aree in cui è possibile
bloccare la bicicletta e chiudere così il noleggio. Il servizio continua ad essere
utilizzabile su tutto il territorio comunale anche con la chiusura del noleggio, ma con un
vincolo nelle parti esterne a geo-fence di riportare le biciclette nell'area ammessa entro
le 24 ore, pena l'addebito di 7 euro come costo di riposizionamento. L'introduzione
della geo-fence ha permesso di limitare notevolmente queste situazioni negative, nella
prima attivazione circa l'80% delle biciclette è rientrata nell'area, ad oggi i noleggi di
Mobike sono circa 6.000 giornalieri con picchi di 7.000 dovuti sicuramente anche al
nuovo modello di bicicletta che ha riscontrato una buona accoglienza da parte degli
utenti. Nell'atto di servizio di Mobike è chiaramente indicata agli utilizzatori la zona blu
corrispondente al geo-fence, area cioè non soggetta a limitazione. Vista l'ottima
performance del servizio di Mobike la Città intende approfondire il lavoro con la società
per arrivare in modo condiviso ad un aumento progressivo dell'area di geo-fence e
l'individuazione sperimentale di aree di parcheggio sicure anche nelle zone più esterne
del territorio comunale, non comprese nell'attuale geo-fence; la società ha riconfermato
la volontà di investire e di contribuire a rendere la mobilità di Torino sempre più
sostenibile e smart.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Collega Magliano, prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Chiedo all'Assessora di poter avere quanto ha letto in Aula, ma il
dato è un po' più semplice, questi fanno business dove gli conviene perché questo è il
vero dato, noi abbiamo permesso un contratto in cui chi sottoscrive il contratto con la
Città può ridurre da questo punto di vista l'impatto e può ridurre l'area in cui loro
mettono le loro biciclette a disposizione e devo dire la verità, Assessora, questo è
avvenuto perché i cittadini se ne sono accorti dopo, cioè non è stato comunicato prima
che non avrebbero più potuto lasciare le biciclette nell'area, oggi queste bici a noleggio
sono tutte sul centro di Torino, quindi hai voglia a raccontare che le periferie per chi
viene da fuori, il cittadino può prendere la bici dove vuole e venire fino in centro, se noi
andiamo a vedere qual è l'area di pertinenza in cui ad oggi si possono prendere e
lasciare le bici a patto che uno le riporti entro 24 ore, però penso che questo comunque
sarebbe un problema anche per loro perché di fatto avrebbero una bici utilizzata,
fondamentalmente abbiamo permesso di avere forse un contratto perché questo è quello
che in teoria dovrebbe essere scritto nel contratto, cioè che una delle due parte
unilateralmente può decidere nonostante l'attività che sta facendo di ridurre la portata
del suo intervento e questo mi pare da questo punto di vista preoccupante, cioè fin
quando il tuo business funziona me lo metti su tutta l'area, se invece ci sono dei
problemi perché i cittadini torinesi sono dei vandali, non sono in grado di gestire le bici,
è tutto vero, potrebbe essere anche tutto vero, tu puoi a tua discrezione ridurre
l'intervento del tuo servizio, tralasciando il fatto che comunque questo pare perché non
mi permetto di dirlo in maniera certa che comunque sono società che gestiscono i dati di
tutti quelli che si abbonano e la gestione di questi dati comunque è un valore perché una
società acquisisce di colpo un database importante, poi bisognerà capire cosa ne fa di
questo database, ma questo lo metto col condizionale avremo modo poi di studiarlo
meglio in altre Commissioni con altri approfondimenti, però questo è il dato; il dato è
che loro sottoscrivono, noi facciamo arrivare questa azienda o l'Amministrazione
precedente, questo poco importa, e loro possono unilateralmente ridurre l'intervento
sulla nostra Città. Io rimango un po' perplesso e chiederei, Presidente, un
approfondimento in Commissione per capire questo contratto come funziona perché ad
oggi abbiamo l'Assessora che ci dice che è possibile che facciano un investimento di
riapertura dello spazio e quindi allargando l'area in cui i cittadini possono utilizzarla, ad
oggi è diventato un utilizzo oggettivamente ridotto, una porzione molto centrale della
Città, quindi se lor signori pensano di venire a fare attività solo ed esclusivamente dove
c'è guadagno secondo me un'Amministrazione come questa che invece ha l'interesse
che il mezzo della bicicletta venga utilizzato diffusamente dovrebbe porre diverse
condizioni, chiaro è che il tema che potrebbe dire l'Assessora certamente è che questa
azienda rischiava di andarsene, vedremo, lo capiremo in Commissione, magari
audendoli e magari cercando di capire quali contratti noi applichiamo, come abbiamo
sottoscritto questo contratto onde evitare che alla fine le fette di mercato sul servizio che
in teoria è privato, ma ha un grande respiro pubblico se le scelga l'imprenditore invece
che scegliercele noi perché questa è una misura secondo me interessante il mix tra
istituzioni e profit per cambiare le abitudini dei nostri cittadini perché a questo tiene
molto quest'Amministrazione, però dovrebbe essere quantomeno regolata, vedo che
anche il Presidente annuisce sapendo la sua sensibilità per questo tema, per cui io,
Assessora, ne prendo atto di una cosa che è stata comunicata dopo ai cittadini, hanno
anche la penale, io mi auguro che nessuno di questi cittadini si sia trovato a dover
pagare la penale, mi lascia però perplesso che un soggetto privato possa ridurre il campo
di azione comunicandocelo e noi non abbiamo nessuna tipologia di intervento, nessuna
tipologia di contrasto rispetto ad una politica di business che loro fanno sulla nostra
Città, detto questo in Commissione avremo modo di approfondire su quando faranno gli
investimenti, su quando riporteranno anche loro un po' le periferie al centro di questo
servizio, cosa che oggi manca evidentemente e se questi contratti possano essere firmati
in questo modo, per cui utilizzo la Città per lo spazio dove c'è guadagno, non utilizzo la
Città nello spazio dove ci perdo, mi sembra assurdo o comunque mi sembra che il
rapporto non sia affatto pari ed identico, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie a lei, collega, anche per aver sottolineato l'indubbia sensibilità. Voleva
intervenire? Prego.

LAPIETRA Maria (Assessora)
No, vorrei sottolineare una cosa che forse le è sfuggita, ho parlato anche prima col
cittadino che mi ha fatto l'interpellanza sul car sharing, non c'è un contratto con la
Città, queste società che fanno un servizio privato vengono in Città e sapete che sono
arrivati tutti all'improvviso e abbiamo dovuto gestire con un bando determinate
situazioni che per noi erano importanti, abbiamo anche chiesto un contributo importante
a loro, 20 euro a bicicletta da lasciare in questo portafoglio del tavolo bike sharing free
floating proprio per realizzare degli stalli e delle zone di sosta dedicate ai veicoli a due
ruote, sia in free floating che per i veicoli privati che per le motociclette, abbiamo
chiesto tanto, devo dire che la Società di Mobike è una società molto seria, sono
contenta che siano rimasti e giustamente loro fanno un discorso di tipo commerciale, ma
non essendoci un contratto con la Città noi non possiamo dire sì o no. Quello che
possiamo fare è appunto in accordo con loro cercare di estendere il più possibile, ma
dando a loro delle garanzie, quindi realizzando anche queste zone di sosta come
dicevamo prima anche con video sorveglianza all'esterno della Città, queste sono tutte
cose che abbiamo assolutamente intenzione di fare, ma è un po' come il car sharing, noi
abbiamo cercato di inserire nel bando di uscire dai confini di Torino e utilizzare il car
sharing anche in aree limitrofe, ma visto che anche il car sharing per le stesse
problematiche stavano per fuggire da Torino abbiamo deciso di non inserirlo come
vincolo del bando perché se no non saremmo riusciti a mantenere i nostri gestori attuali
del car sharing e così è successo anche per il bike sharing.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Assessora. Per il verbale quindi l'interpellanza 5222 del Consigliere Magliano
viene approfondita in Commissione Consiliare, la Commissione competente II più VI
direi.
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