Interventi |
MONTANARI Guido (Vicesindaca) Grazie, Presidente. Visto il suo richiamo al dibattito in Aula; sa, il problema è che quando si inizia con una provocazione, dicendo che qui dobbiamo subire lezioni pedagogiche di urbanistica, è chiaro che uno risponde in modo, magari, anche…, se invece l'intervento è banalmente una spiegazione del perché si usa un 106 in un contesto del genere, è molto semplice, l'abbiamo peraltro detto tante volte, sia in Commissione, sia in Aula. Abbiamo spiegato che, molto spesso, noi siamo in una fase di revisione del Piano Regolatore Generale, proprio perché il Piano Regolatore Generale per delle sue rigidità, ci implica dei tempi molto lunghi nell'approvazione, anche di percorsi relativamente piccoli, come questo e poi vuol dire ci sia, sì e no, una ventina di alloggi di taglio medio piccolo. Dunque, sinceramente, il ricorso al 106 è soprattutto dovuto a questo, cioè, una questione di tempi. Come avete visto, già solo la variante di Palazzo Durando è una variante molto più complicata; del resto il 106 lì non si sarebbe potuto occupare, perché era in un'area storica tutelata. Qui, invece, l'utilizzo è molto utile proprio per dare un po' di fiato a quelle imprese che faticano in questo periodo da un punto di vista edilizio. L'area è un'area che ai tempi, quando fu edificata, era un'area prevalentemente produttiva, quindi fatta da tanti piccoli capannoni; adesso è un'area che nel tempo si è trasformata prevalentemente in residenziale e dunque la trasformazione che qui proponiamo è assolutamente in sintonia col contesto, con il luogo in cui ci troviamo, e con le esigenze dell'attuale società. Certamente, io mi auguro, che man mano che andremo avanti con la redazione della variante generale, e dunque con l'approvazione degli strumenti relativi, pratiche come queste non siano neanche più necessarie, perché la trasformazione sarà rapida e immediata. Ma direi che anche la successiva avrà caratteristiche analoghe. |