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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-05639
DEMOLIZIONE DI FABBRICATO PRODUTTIVO E RICOSTRUZIONE DI EDIFICIO A DESTINAZIONE RESIDENZIALE IN VIA ASINARI DI BERNEZZO N. 127. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO 14 D.P.R. N. 380/2001 E ARTICOLO 5 COMMI 9-14 LEGGE N. 106/2011. APPROVAZIONE INTERVENTO IN DEROGA.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Non si dispiaccia così tanto, Vicesindaco Montanari. Noi sempre nella politica
pedagogica che vogliamo, come dire, fornire come supporto e stimolo culturale
all'attuale Amministrazione, non rileviamo, onestamente, ragioni per cui questo
intervento, che avviene in un'area M2, non potesse essere fatto in ordinaria procedura di
variante urbanistica parziale, ma invece viene fatto con una 106 e ci sorge spontaneo il
sospetto che questa procedura adottata serva a evitare - e se non è così, la pregherei di
dirlo a verbale, Vicesindaco Montanari - la verifica relativamente alla capacità
insediativa della Città di Torino, che sostanzialmente è già strutturalmente critica per
quanto riguarda un'assoggettabilità o meno di una variante urbanistica in quanto
abbiamo già raggiunto da tempo il livello border dell'attuale Piano Regolatore. Invece
questo condominio - che lei definisce un minimo intervento, sono 1700 metri quadri,
non è propriamente un piccolo intervento di ricucitura di una periferia - è un
condominio a tutti gli effetti, rispettabile, che però avremmo avuto piacere di poter
sostenere con un voto favorevole qualora, come dire, avesse trovato un iter ordinario,
normale, del nostro Piano Regolatore, che è quello che prevede, in questo caso di,
evidentemente, incompatibilità con un M2; mi chiedo dove sta la ragione
dell'incompatibilità, Vicesindaco Montanari, anzi le chiederei di esplicitarlo dov'è la
ragione degli incompatibilità, che genera la ragione della 106 che porta in Aula. Ci
sarebbe piaciuto che questa cosa qua avvenisse sulla base di una verifica puntuale della
congruenza urbanistica a livello di Piano Regolatore, proprio perché la delibera
precedente era addirittura, forse non ce ne siamo accorti, ma noi abbiamo votato
addirittura un'adozione di variante strutturale per rifare l'isolato di via Botero - variante
strutturale - passiamo da un estremo all'altro. Ci spiace dover dire che, sotto questo
profilo, noi senza contestare il merito della questione di via Asinari di Bernezzo, ma ci
piacerebbe capire come mai arriva con una 106 e con una variante parziale, con un
Piano Esecutivo Convenzionato in attuazione di PRG. Quali sono, Vicesindaco
Montanari, le ragioni per cui i proponenti privati non hanno fatto un Piano Esecutivo
Convenzionato, richiedendo un permesso di costruire e quali sono le ragioni della non
compatibilità col Piano Regolatore in un'area M2? Se gentilmente ce lo dice a verbale
in Aula, la ringrazio.

LO RUSSO Stefano
Vede, Vicesindaco Montanari, lei nel non rispondere a questa sollecitazione, lascia più
di un dubbio e non fa onore alla poltrona che occupa, perché in politica, oltre agli onori,
bisogna prendersi anche gli oneri. Uno degli oneri che ha un Assessore in seduta di
Consiglio Comunale, e mi dispiace che sia io a doverlo dire, perché mi sarei aspettato
almeno su questo un intervento da parte del vertice del Consiglio Comunale, è che se un
Consigliere formula una domanda tecnica - e mi pare di averla formulata, in termini
formalmente corretti e piuttosto urbani - l'Assessore è tenuto a dare risposta al
Consigliere. Non è che l'Assessore arriva qua e fa votare la delibera e non risponde;
abbiate pazienza, perché questo è un atteggiamento oggettivamente lesivo. Ribadisco la
domanda, anche se in dichiarazione di voto è scorretto, però visto che non ha risposto:
"Quali sono le ragioni formali - Vicesindaco Montanari - per cui questo condominio di
via Asinari di Bernezzo non può essere fatto in attuazione di Piano Regolatore essendo
l'area normativa una M2?

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