Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-05190
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2018/2020. VARIAZIONI. V PROVVEDIMENTO.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Con questa delibera e con quella successiva si dà pieno compimento …, questa delibera
di ulteriore modifica al Bilancio della Città di Torino, il V provvedimento, si dà
ulteriore corpo alla scellerata politica del Bilancio che state facendo e ve lo dico col
massimo della franchezza. Perché scellerata? Per le ragioni che dicevamo durante la
discussione dell'Interpellanza Generale, l'erogazione dei 25 milioni di euro a GTT
derivano da questa vendita di questa cessione che avete fatto di IREN, che, abbiamo già
detto, a nostro modo di vedere è stata fatta in maniera errata, sbagliata. Poi uno può
stare a discutere finché vuole, giustamente, sono i classici argomenti su cui tutti hanno
ragione e tutti hanno torto, okay? Quindi da questo punto di vista lei sostiene di aver
messo più fieno in cascina, per quanto riguarda FCT, bisogna capire relativamente a
quanto era contabilizzata quella quota azionaria dentro FCT, perché se vogliamo essere
onesti intellettualmente, la vera verità è capire qual era, dal momento in cui è stato
deciso di vendere al momento in cui si è venduto, il differenziale, Assessore Rolando,
non nella misura in cui, come artatamente ha fatto dire al Consigliere Fornari, anzi, ha
fatto ripetere al Consigliere Fornari, se FCT ha avuto una plusvalenza, perché la
plusvalenza è la differenza …, che ha citato come plusvalenza, è la differenza tra il
valore di libro e la quota di cessione. Allora, se vogliamo giocare con i termini e con le
parole, facciamolo. È un discorso un po' diverso quello che le abbiamo posto, il valore
di un'azione IREN, che poi sia in pancia di FCT, o in pancia della Città, essendo FCT il
100% della Città di Torino, è una variabile, mi permetta, indipendente del sistema della
contabilità del famoso Bilancio consolidato, a mio modo di vedere. Se io ho delle azioni
e le vendo ad un prezzo, incasso una certa somma, se io delle azioni le vendo ad un
prezzo minore, la somma che incasso è minore, a prescindere da chi lo contabilizza,
okay? Quindi l'osservazione fatta durante l'interpellanza non aveva attinenza a qual era
il valore aggiunto in termini di Bilancio rispetto alla Finanziaria Città di Torino o
Bilancio diretto della Città, questo a onor di cronaca, era una puntuale osservazione, che
io non le attribuisco, guardi, in termini di responsabilità, per essere molto chiaro, le
attribuisco, ovviamente, in termini generali e le ho detto che la mia preoccupazione è
molto più su quello che è il futuro assetto di governance di IREN, che della
minusvalenza di 20 milioni. È chiaro che …, sa come sono i giornalisti, no? Che sono
prezzolati del Partito Democratico, i giornalisti prezzolati…, io ho riportato notizie
stampa, non è che me lo sono inventato io, è della Stampa di Torino, che è noto essere
un giornale prezzolato dal Partito Democratico e conseguentemente limitandomi a dare
notizie stampa, mi sono permesso di far rilevare quello che la stampa aveva
determinato, i giornali, l'interpellanza è citata a livello di giornale. Quindi non è
neanche farina del mio sacco, chiedo scusa, a proposito di Sacco, la questione …, questa
era troppo sofisticata come battuta. La questione, è invece piuttosto rilevante, per
quanto riguarda l'altra operazione, perché queste cose qui sono carine da matti, perché
se uno poi le mette una in fila all'altra, si accorge di che cosa state facendo, cita, pagina
3 secondo capoverso: "Le economie di rinegoziazione dei mutui che consentono su
2019 e sul 2020 di ridurre rispettivamente di 4 milioni e 2 milioni e mezzo gli oneri di
urbanizzazione destinati a parte corrente". A parte che ormai è diventata la norma, noi
continuiamo a ripetere che questa cosa di dare gli oneri di urbanizzazione in parte
corrente, se vi ricordate, come dire, l'abbiamo stigmatizzata dall'inizio. Questa roba qui
è figlia di una rinegoziazione finta, ve lo abbiamo già detto l'altra volta, non è una
rinegoziazione, è una dilazione del debito che costerà decine di milioni di euro ai
torinesi, non a lei, ai torinesi, che se la troveranno sul groppone, okay? Quindi, come
dire, sommiamo il fatto che io spalmo il debito in un tempo più lungo e quindi pago di
oneri finanziari alle banche, le banche, quella roba lì, le banche, quelle cattive, le
banche, pago gli oneri finanziari alle banche e li faccio pagare per anni. Due, vendo
sottocosto IREN, perché non ho il coraggio di affrontare una Maggioranza politica,
questo è il tema vero, vero e dire oggettivamente quello che va detto con franchezza,
cioè noi, l'unica cosa che ci permettiamo di fare rilevare, lo ha detto anche il
Vicepresidente Lavolta prima, è che, come dire, state giocando a …, c'è questo
bellissimo carciofo, tanto è stagione di carciofi questa di cui stiamo parlando, in cui
sfogliate una foglia per volta, no? E quindi una foglia per volta voi spolpate il tesoro
della Città di Torino, dilazionate … rida, mi fa piacere che ride, no, ma rida, rida,
Rolando (INTERVENTO FUORI MICROFONO), chissà se riderà così tanto nel
prossimo futuro … (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

LO RUSSO Stefano
Io sono contento che lei sghignazza, Rolando, quando le parlo di Bilancio, vedremo se
avrà sempre queste ilarità anche nel prossimo futuro. Andiamo al tema di questo
carciofo che sfogliate, okay? E che da questo punto di vista piano, piano produce
certamente un pareggio di Bilancio, ah, non c'è dubbio, basta spostare i debiti negli anni
a venire, basta ravanare quello che si riesce a ravanare, svendendo azioni di una società,
che è l'unica vera importante società di questa città, che è IREN, al prezzo delle patate e
il Bilancio lo chiudo, ma ci manca ancora che il Bilancio non lo chiudo. Il tema che le
poniamo, Assessore Rolando, non è tanto il fatto che lei non è in grado di chiudere il
Bilancio, quest'anno, tra l'altro, lo chiude anche senza fare i magheggi che avete fatto
nella fine del 2016, non so se se li ricorda, glieli ricordo io, glieli ricorderò, finché
arriviamo alla fine di questo mandato. Quest'anno devo darle atto, a differenza di quei
magheggi in cui taroccavate le cifre sul Bilancio, stavolta i magheggi con le cifre
taroccate sul Bilancio non li fate e fate delle cose sostanzialmente, almeno sotto il
profilo sostanziale e formale a posto. Il tema è tutto politico, perché questa
impostazione produrrà un effetto molto semplice. Il primo effetto, che è quello di
continuare a costruire per assenza di coraggio politico operazioni che vedono l'utilizzo
degli oneri di urbanizzazione dei supermercati di Montanari per pagare le spese correnti.
Record assoluto, assoluto, Montanari, di metri quadri di supermercati in 106 in deroga,
quindi non solo in violazione del Piano Regolatore, ma pure per fare supermercati top
level, ma questo poi glielo darò poi con i numeri. Due, spalmate il debito che avete.
Avete dato questa fantastica soluzione: "Ma perché devo pagare le rate oggi? Le pago
domani, tanto io oggi non so neanche se ci sarò dopodomani. Io intanto mi porto a casa
la ghirba e salvo la poltrona", perché questo è il punto. Tre, sulla politica delle
partecipate, lo diremo nella successiva delibera, perché, come ho detto, tutto si tiene:
fate l'operazione che avete fatto su IREN, e quindi voi vendete al prezzo delle patate il
2,5%, e io sono terrorizzato dal fatto che Appendino è autorizzata a vendere un altro
2,5; io sono terrorizzato - lo dico sinceramente - perché di questo passo noi svenderemo,
al prezzo delle patate, pure sul 2019. Peraltro mi sono scordato di dirle, non so se
gliel'ho detto, che il trend tendenziale del dividendo di IREN approvato dall'Assemblea
dei soci in cui siedono anche esponenti del Comune di Torino, come nominati, prevede
un incremento tendenziale del dividendo di IREN del 10% annuo, partendo da un 8,5
centesimi di euro, ad azione, sul 2018, per arrivare, se non sbaglio, a 13. Quindi il
calcolo che le ho fatto prima, le chiedo scusa, Assessore, ha ragione, sono stato
impreciso, in realtà i due milioni e mezzo secchi di perdita sul 2019, verosimilmente,
saranno anche di più e lo saranno ancora di più nel 2020. Se poi a questo aggiungiamo il
fatto che vendete un altro 2,5, saranno almeno 7 milioni in meno, almeno. Per fare cosa?
Per perdere il controllo della Società? Per fare cosa? Perché onestamente io dico: vabbè,
avessi davanti un'Amministrazione che fa infrastrutture, progetta, lavora per il futuro
della città…., oh, ma non avete fatto niente per due anni e mezzo. Cioè, Montanari - e
glielo dirò dopo, durante le varianti che presenta - sono meno delle dita di una mano, la
mia (ne ho cinque ancora di dita, se non me le hanno ancora tagliate) le varianti
urbanistiche avviate nell'Amministrazione Appendino; avviate, non trovate deliberate e
portate avanti, avviate, due anni e mezzo, due anni e mezzo, anzi quasi tre, ormai, okay?
Per tutte queste ragioni, non so se avrà intuito, noi non voteremo la delibera di ratifica
del V provvedimento del bilancio. Io sono contento, Assessore Rolando, di scatenare la
sua ilarità, cerco di…, no, no, ma io la vedo allegro, sono felice per lei, sono felice per
chi sghignazza in Maggioranza, quando da questo banco io - novembre 2016, dicembre
2016 - dicevo certe cose e venivo sbeffeggiato, okay? Venivo sbeffeggiato, cioè voi
ridevate già all'epoca. Lei, e Giordana rideva già all'epoca; i consiglieri del Movimento
5 Stelle ridevano già all'epoca. Voi continuate a ridere, cari colleghi, lei continui a
ridere, Rolando, che, guardi, ci facciamo tutti una bella grassa risata, tutti in compagnia,
voi continuate a ridere. Noi, abbiate pazienza, continueremo - lo so che siamo noiosi,
siamo pedanti - a mettere in evidenza che: primo, primo, nella migliore delle ipotesi non
taroccate i bilanci; secondo, quando non li taroccate, producete effetti devastanti in
termini prospettici - non contabili sull'annualità - devastanti in termini di conti pubblici.
Abbiate il coraggio delle vostre azioni. Oltretutto, adesso, avete pure un Governo amico.
Da marzo, da marzo c'avete: Gigino, Toninelli, tutti i grillini migliori, la meglio
gioventù italiana, quelli più competenti, la Castelli, la Castelli, il patrimonio culturale di
capacità e di competenze in termini di bilancio che avete a Roma, al Ministero
dell'Economia. Allora, abbiate pazienza, visto che avete questo patrimonio di qualità
professionale riconosciuta a livello internazionale, a livello accademico e a livello
politico, usatelo, usatelo! Fate per l'ennesima volta, visto che è stata in discussione al
Senato e passata alla Camera con fiducia, c'è la Legge Finanziaria. Il buon Fornari ci
spiegava che, purtroppo, i comuni hanno dovuto vedere i tagli dei trasferimenti in questi
dieci anni ma questo Governo del cambiamento, caro Fornari, il Governo del
cambiamento invertirà questo trend, e io sono certo che, questa volta Gigino Di Maio e
il buon Salvini che, come dire, è un altro di quelli che gioca 50 parti in commedia,
erogheranno ai Comuni, in pieno cambiamento, rispetto a quello che è capitato fino ad
oggi ad opera del Governo dei poteri forti e del Partito Democratico che fa gli interessi
delle banche, mentre voi, invece, fate gli interessi degli italiani e dei cittadini,
sicuramente nell'attuale documento economico-finanziario, così Rolando non avrà
bisogno di fare quelle robe lì che sta facendo in queste delibere e voi, che proverete a
salvarvi la coscienza, non so come, votandole queste delibere in silenzio, perché la cosa
surreale, che dico: almeno ci fosse un po' di dialettica. Invece no, l'unico che parla è
Fornari che ficca il carico; è bellissima sta situazione. Guardi, Assessore Rolando, lei è
proprio fortunato perché…, no, no, ti chiedo scusa, perché la cosa divertente, lei ha
l'invidia del suo predecessore, glielo posso garantire. Il suo predecessore aveva un
terreno un pelino più difficile nella precedente Maggioranza. Da questo punto di vista
dimostrate di avere, sostanzialmente, come dire, quello che dite di voler avere, no?
Rolando, lei ha una Sindaca che è una leader nazionale del Movimento 5 Stelle…, 20
minuti, ho 20 minuti. Se non ti spiace, si chiama democrazia; se non ti spiace, si chiama
democrazia e io parlo per il tempo che mi è concesso. C'è il suffragio universale,
secondo qualcuno, erroneamente, non secondo me, perché è bella la democrazia.
Dicevo, ha la fortuna di avere la Sindaca che è una leader nazionale del Movimento 5
Stelle, leader nazionale, Okay? Che capeggia ai cortei. Ah, no. Che viene in Aula a
votare gli Ordini del Giorno. Ah, no. Che viene a rispondere…, no, non viene neanche
lì. Vabbè, comunque, da questo punto di vista lei si rivolga alla sua Sindaca Appendino
che ci faccia la cortesia di scrivere una bella lettera a Gigino e gli dice: "Ascolta,
Gigino, il Comune di Torino…"

LO RUSSO Stefano
Cosa sto dicendo, Presidente? Sono fuori tema?

LO RUSSO Stefano
Ma io sto parlando di finanza pubblica degli Enti Locali, Presidente. Sto parlando…,
Gigino, chiedo scusa, ma non era offensivo. Si offende, Di Maio? Ah, se si offende…

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Davvero, se le mie parole prima hanno offeso qualcuno, io domando
scusa. Davvero, il mio era un sincero apprezzamento per la qualità professionale,
umana, politica, dell'attuale Governo del Paese, in particolar modo per il Vicepresidente
del Consiglio Luigi Di Maio, per il Ministro delle Infrastrutture Toninelli, la cui
competenza non mi sognerei mai di mettere in discussione sul tema delle Infrastrutture.
Quindi chiedo scusa, avete ragione, ma soprattutto ci tengo, davvero - con la solennità
che quest'Aula richiama - a esprimere la mia stima professionale e umana per la
sottosegretaria Laura Castelli, che ho citato, la terza che ho citato. Chiedo scusa se ho
urtato la sensibilità: sua, Presidente - che mi ha tolto la parola prima -, di quest'Aula;
chiedo scusa, era un tono confidenziale, scherzoso, il mio. Effettivamente, devo essere
sincero, che mai, come in questa fase storica, la competenza è stata presente nell'attuale
compagine di Governo; questo dico, ci tengo proprio a ribadirlo e a rimarcarlo con forza
e con energia. La sensazione che abbiamo, e anche qua, chiedo scusa se talvolta ci
permettiamo di muovere qualche critica, se disturbiamo. Mi rendo conto, siamo un
fastidio necessario alla democrazia, lo chiamerei un fastidio necessario. Esiste una
Maggioranza politica che esprime al momento del voto, una Maggioranza Consiliare,
esiste una Minoranza, e questa cosa, fino a che non trovano in un meccanismo migliore
- i giuristi - si chiama democrazia rappresentativa; questa è l'Aula del Consiglio
Comunale. Esiste un dibattito politico tra una Maggioranza e una Minoranza, e non è
chiamata a venire qua e applaudire le scelte della Maggioranza, e una Minoranza che
non è chiamata a venir qua e applaudire le scelte della Maggioranza. Chiedo scusa, è
chiamata qua a fare, dal suo punto di vista, l'interesse della Città. L'interesse della Città
è primariamente quello di tenere i conti in ordine, ed è primariamente quello di definire
una politica di bilancio che sia: corretta, coerente, non tanto con il programma elettorale
con cui una Maggioranza che ha vinto le elezioni si è candidata, il problema della
coerenza politica è il problema di chi dice delle cose e ne fa delle altre, ma coerente con
un'impostazione di rigore metodologico. Ci siamo permessi anche qua, chiedo scusa
umilmente e mi inchino di fronte alla competenza, se ci siamo permessi di far rilevare
che a nostro modo di vedere la rinegoziazione dei mutui, proposta dall'Assessore
Rolando, in realtà non è una rinegoziazione dei mutui, ed è una dilazione del debito a
babbo morto per chiudere il bilancio. Chiedo scusa anche qua, sommessamente, se ci
siamo permessi di far rilevare che a nostro modo di vedere - a nostro modo di vedere -
la cessione del 2,5% delle quote di IREN è stata una manovra non corretta dal punto di
vista contabile immediato, soprattutto in termini prospettici. Chiediamo scusa se ci
permettiamo di fare rilevare…, davvero, non vorrei urtare la sensibilità di nessuno e
davvero col massimo dovuto rispetto, ci permettiamo di fare rilevare che questa
Maggioranza politica da quando si è insediata ha usato i supermercati, deliberati con le
106, per pagare la spesa corrente derivante dagli oneri di urbanizzazione. Chiediamo
scusa se tutto questo è avvenuto, e chiediamo scusa se esistiamo. Purtroppo siamo
ancora…, come dire, fino a che ci siete voi, ci siamo anche noi - spero, ovviamente, a
Dio piacendo - e purtroppo, chiedo scusa ai Consiglieri Comunali del Movimento 5
Stelle se, talvolta, rischiamo di prendere parola in quest'Aula e nell'ambito della
discussione democratica che, ovviamente, come ha giustamente richiamato il Presidente
Versaci, prima di togliere la parola al Capogruppo del Partito Democratico in Aula, è
ovviamente una dialettica democratica, che si basa su due cardini e due principi: il
primo è il linguaggio, che non deve essere ovviamente irrispettoso o blasfemo, o
certamente non deve essere di insulto. In questa cornice, il secondo cardine è che chi
parla si assume la responsabilità di quello che dice e conseguentemente - siccome io ho
compiuto 18 anni, ho fatto la festa dei18 anni, vi posso garantire, qualche anno fa - ho la
una certa quale attitudine ad assumermi la responsabilità delle affermazioni che faccio,
in tutte le sedi in cui le faccio: pubbliche, e purtroppo per me, talvolta anche private.
Quindi tranquillizzando tutti: lei, Presidente che si è sentito in obbligo di togliere la
parola alla Minoranza, perché ha ritenuto eccessivi i toni con cui la Minoranza stava
intervenendo; io riascolterò attentamente quanto ho detto e cercherò di identificare
laddove ho violato il regolamento. Perché, Presidente, lei è chiamato in una funzione
che è quella di garantire la dialettica democratica; lei non è un esponente di una
Maggioranza politica, poi, che le cose che io dico, possono dar fastidio, posso dirlo in
un certo modo, la rispetto, rispetto la sua posizione. Lei però è oggettivamente chiamato
a una funzione che, mi permetta, questa sera non ha svolto nella maniera corretta. Poi io
amo dire le cose privatamente e pubblicamente in maniera coincidente, a differenza di
tanti altri, non me ne vogliano. Ribadisco che il Partito Democratico, non condividendo
proprio tutta l'impostazione economico-finanziaria dell'Assessore Rolando, non voterà
questa deliberazione, e colgo davvero l'occasione per ribadire la piena totale stima e
fiducia per le competenze tecniche, umane, professionali del Vicepresidente del
Consiglio dei Ministri, Luigi Di Maio; del Ministro delle Infrastrutture, che tutta Italia
ci invidia per qualità, capacità e visione, Toninelli; ma soprattutto, visto che parliamo di
finanza pubblica, di finanza delegata agli Enti Locali, dell'ineffabile, in senso politico
proprio del termine, Sottosegretaria, a cui devo tutto il massimo doveroso rispetto con
tre inchini, Laura Castelli, di cui oggettivamente nessuno mette in dubbio la
competenza.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)