Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Okay. Possiamo procedere col nostro ordine del giorno, passerei al punto 8 del nostro ordine del giorno, che è: "Bilancio di Previsione Finanziario 2018-2020.Variazioni. V provvedimento" VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) … Ripercorro brevemente la variazione numero 5. Scusate non avevo visto che era partito il rosso, … che è l'ultima variazione di Bilancio, quella che va anche sotto il nome di assestamento. Spiego rapidamente che ci sono quattro argomenti in sintesi, poi, ripeto, sono disponibili tutti gli elementi in dettaglio. Il primo tema è quello della sistemazione dei trasferimenti correnti correlati a spese di pari importo, che riguardano i Fondi della Regione per il Fondo Nazionale Politiche Sociali, Fondo Regionale Disabilità, Fondi per la non autosufficienza, più una partita che riguarda le emergenze abitative, che trova collocazione in una posta nell'intorno di circa 17 milioni sia in entrata che in spesa. Poi ci sono delle entrate extratributarie e qui c'è un operazione di impatto, perché, contrariamente, o meglio, in linea con quanto era stato previsto nel piano industriale di GTT, l'operazione di supporto finanziario di GTT viene effettuata non con l'aumento di capitale, precluso in qualche modo dall'attuale normativa Madia, ma con questo riconoscimento che riguarda poi una delibera che sarà in discussione da mercoledì in Commissione, che riguarda il riconoscimento, come è già stato anticipato dal Consigliere Fornari, delle agevolazioni che non sono state erogate, contrariamente a quello che faceva la Regione, dalla Città nel periodo 2012 e 2017. Questo tema consente, attraverso la cassa originata poi dalle operazioni straordinarie di fine anno, di adempiere a questo impegno preso nel piano industriale. Sul titolo IV ci sono incrementi di entrate e spese in conto capitale che derivano essenzialmente dallo spostamento dei cronoprogrammi di opere correlate ai trasferimenti in entrata. In realtà ci sono anche delle correzioni dovute allo scomputo degli oneri di urbanizzazione che hanno un trascinamento di entrata e spesa e il cronoprogramma del PON Metro. L'ultima, infine, materia di cui si tiene conto nella V variazione, gli uffici hanno segnalato minori entrate coperte da maggiori entrate, do in sintesi due dati emblematici soprattutto delle maggiori entrate che sono dovute, nel caso specifico, ad un recupero di evasione COSAP e delle sanzioni relative, significative e poi all'intervento invece consentito dalla rinegoziazione dei mutui di cui abbiamo parlato una settimana o 10 giorni fa, della trasformazione delle entrate per la cultura da parte conto capitale a parte corrente. Questa è soltanto una permutazione numeraria, cioè questo …, non è che gli 8 milioni che sono qui, sono 8 milioni in più tolti ad altri o non dati ad altri, sono 8 milioni che al posto di essere girati nei confronti delle seguenti istituzioni, Teatro Regio, Teatro Stabile, Museo del Cinema, Museo Egizio, Torino Musei e altre piccole, più un milione e mezzo di manutenzione ordinaria sui tre servizi tecnici, le Infrastrutture, la Mobilità, l'Ambiente e il Verde, che consentono, appunto, di utilizzare più erogazioni in conto partite correnti. Tutte queste operazioni trovano quadratura e si posizionano anche con gli effetti della rinegoziazione dei mutui, anche sul 2019 e 2020, quindi hanno anche lo stesso effetto nei confronti dello spostamento da parte capitale a parte spesa per le erogazioni future del 2019 e 2020 della Cultura. Non ho da aggiungere altri temi su questo discorso, se ci sono domande sono qui per agevolare. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti. LO RUSSO Stefano Con questa delibera e con quella successiva si dà pieno compimento …, questa delibera di ulteriore modifica al Bilancio della Città di Torino, il V provvedimento, si dà ulteriore corpo alla scellerata politica del Bilancio che state facendo e ve lo dico col massimo della franchezza. Perché scellerata? Per le ragioni che dicevamo durante la discussione dell'Interpellanza Generale, l'erogazione dei 25 milioni di euro a GTT derivano da questa vendita di questa cessione che avete fatto di IREN, che, abbiamo già detto, a nostro modo di vedere è stata fatta in maniera errata, sbagliata. Poi uno può stare a discutere finché vuole, giustamente, sono i classici argomenti su cui tutti hanno ragione e tutti hanno torto, okay? Quindi da questo punto di vista lei sostiene di aver messo più fieno in cascina, per quanto riguarda FCT, bisogna capire relativamente a quanto era contabilizzata quella quota azionaria dentro FCT, perché se vogliamo essere onesti intellettualmente, la vera verità è capire qual era, dal momento in cui è stato deciso di vendere al momento in cui si è venduto, il differenziale, Assessore Rolando, non nella misura in cui, come artatamente ha fatto dire al Consigliere Fornari, anzi, ha fatto ripetere al Consigliere Fornari, se FCT ha avuto una plusvalenza, perché la plusvalenza è la differenza …, che ha citato come plusvalenza, è la differenza tra il valore di libro e la quota di cessione. Allora, se vogliamo giocare con i termini e con le parole, facciamolo. È un discorso un po' diverso quello che le abbiamo posto, il valore di un'azione IREN, che poi sia in pancia di FCT, o in pancia della Città, essendo FCT il 100% della Città di Torino, è una variabile, mi permetta, indipendente del sistema della contabilità del famoso Bilancio consolidato, a mio modo di vedere. Se io ho delle azioni e le vendo ad un prezzo, incasso una certa somma, se io delle azioni le vendo ad un prezzo minore, la somma che incasso è minore, a prescindere da chi lo contabilizza, okay? Quindi l'osservazione fatta durante l'interpellanza non aveva attinenza a qual era il valore aggiunto in termini di Bilancio rispetto alla Finanziaria Città di Torino o Bilancio diretto della Città, questo a onor di cronaca, era una puntuale osservazione, che io non le attribuisco, guardi, in termini di responsabilità, per essere molto chiaro, le attribuisco, ovviamente, in termini generali e le ho detto che la mia preoccupazione è molto più su quello che è il futuro assetto di governance di IREN, che della minusvalenza di 20 milioni. È chiaro che …, sa come sono i giornalisti, no? Che sono prezzolati del Partito Democratico, i giornalisti prezzolati…, io ho riportato notizie stampa, non è che me lo sono inventato io, è della Stampa di Torino, che è noto essere un giornale prezzolato dal Partito Democratico e conseguentemente limitandomi a dare notizie stampa, mi sono permesso di far rilevare quello che la stampa aveva determinato, i giornali, l'interpellanza è citata a livello di giornale. Quindi non è neanche farina del mio sacco, chiedo scusa, a proposito di Sacco, la questione …, questa era troppo sofisticata come battuta. La questione, è invece piuttosto rilevante, per quanto riguarda l'altra operazione, perché queste cose qui sono carine da matti, perché se uno poi le mette una in fila all'altra, si accorge di che cosa state facendo, cita, pagina 3 secondo capoverso: "Le economie di rinegoziazione dei mutui che consentono su 2019 e sul 2020 di ridurre rispettivamente di 4 milioni e 2 milioni e mezzo gli oneri di urbanizzazione destinati a parte corrente". A parte che ormai è diventata la norma, noi continuiamo a ripetere che questa cosa di dare gli oneri di urbanizzazione in parte corrente, se vi ricordate, come dire, l'abbiamo stigmatizzata dall'inizio. Questa roba qui è figlia di una rinegoziazione finta, ve lo abbiamo già detto l'altra volta, non è una rinegoziazione, è una dilazione del debito che costerà decine di milioni di euro ai torinesi, non a lei, ai torinesi, che se la troveranno sul groppone, okay? Quindi, come dire, sommiamo il fatto che io spalmo il debito in un tempo più lungo e quindi pago di oneri finanziari alle banche, le banche, quella roba lì, le banche, quelle cattive, le banche, pago gli oneri finanziari alle banche e li faccio pagare per anni. Due, vendo sottocosto IREN, perché non ho il coraggio di affrontare una Maggioranza politica, questo è il tema vero, vero e dire oggettivamente quello che va detto con franchezza, cioè noi, l'unica cosa che ci permettiamo di fare rilevare, lo ha detto anche il Vicepresidente Lavolta prima, è che, come dire, state giocando a …, c'è questo bellissimo carciofo, tanto è stagione di carciofi questa di cui stiamo parlando, in cui sfogliate una foglia per volta, no? E quindi una foglia per volta voi spolpate il tesoro della Città di Torino, dilazionate … rida, mi fa piacere che ride, no, ma rida, rida, Rolando (INTERVENTO FUORI MICROFONO), chissà se riderà così tanto nel prossimo futuro … (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Per favore, facciamo finire l'intervento, Consigliere Fornari. LO RUSSO Stefano Io sono contento che lei sghignazza, Rolando, quando le parlo di Bilancio, vedremo se avrà sempre queste ilarità anche nel prossimo futuro. Andiamo al tema di questo carciofo che sfogliate, okay? E che da questo punto di vista piano, piano produce certamente un pareggio di Bilancio, ah, non c'è dubbio, basta spostare i debiti negli anni a venire, basta ravanare quello che si riesce a ravanare, svendendo azioni di una società, che è l'unica vera importante società di questa città, che è IREN, al prezzo delle patate e il Bilancio lo chiudo, ma ci manca ancora che il Bilancio non lo chiudo. Il tema che le poniamo, Assessore Rolando, non è tanto il fatto che lei non è in grado di chiudere il Bilancio, quest'anno, tra l'altro, lo chiude anche senza fare i magheggi che avete fatto nella fine del 2016, non so se se li ricorda, glieli ricordo io, glieli ricorderò, finché arriviamo alla fine di questo mandato. Quest'anno devo darle atto, a differenza di quei magheggi in cui taroccavate le cifre sul Bilancio, stavolta i magheggi con le cifre taroccate sul Bilancio non li fate e fate delle cose sostanzialmente, almeno sotto il profilo sostanziale e formale a posto. Il tema è tutto politico, perché questa impostazione produrrà un effetto molto semplice. Il primo effetto, che è quello di continuare a costruire per assenza di coraggio politico operazioni che vedono l'utilizzo degli oneri di urbanizzazione dei supermercati di Montanari per pagare le spese correnti. Record assoluto, assoluto, Montanari, di metri quadri di supermercati in 106 in deroga, quindi non solo in violazione del Piano Regolatore, ma pure per fare supermercati top level, ma questo poi glielo darò poi con i numeri. Due, spalmate il debito che avete. Avete dato questa fantastica soluzione: "Ma perché devo pagare le rate oggi? Le pago domani, tanto io oggi non so neanche se ci sarò dopodomani. Io intanto mi porto a casa la ghirba e salvo la poltrona", perché questo è il punto. Tre, sulla politica delle partecipate, lo diremo nella successiva delibera, perché, come ho detto, tutto si tiene: fate l'operazione che avete fatto su IREN, e quindi voi vendete al prezzo delle patate il 2,5%, e io sono terrorizzato dal fatto che Appendino è autorizzata a vendere un altro 2,5; io sono terrorizzato - lo dico sinceramente - perché di questo passo noi svenderemo, al prezzo delle patate, pure sul 2019. Peraltro mi sono scordato di dirle, non so se gliel'ho detto, che il trend tendenziale del dividendo di IREN approvato dall'Assemblea dei soci in cui siedono anche esponenti del Comune di Torino, come nominati, prevede un incremento tendenziale del dividendo di IREN del 10% annuo, partendo da un 8,5 centesimi di euro, ad azione, sul 2018, per arrivare, se non sbaglio, a 13. Quindi il calcolo che le ho fatto prima, le chiedo scusa, Assessore, ha ragione, sono stato impreciso, in realtà i due milioni e mezzo secchi di perdita sul 2019, verosimilmente, saranno anche di più e lo saranno ancora di più nel 2020. Se poi a questo aggiungiamo il fatto che vendete un altro 2,5, saranno almeno 7 milioni in meno, almeno. Per fare cosa? Per perdere il controllo della Società? Per fare cosa? Perché onestamente io dico: vabbè, avessi davanti un'Amministrazione che fa infrastrutture, progetta, lavora per il futuro della città…., oh, ma non avete fatto niente per due anni e mezzo. Cioè, Montanari - e glielo dirò dopo, durante le varianti che presenta - sono meno delle dita di una mano, la mia (ne ho cinque ancora di dita, se non me le hanno ancora tagliate) le varianti urbanistiche avviate nell'Amministrazione Appendino; avviate, non trovate deliberate e portate avanti, avviate, due anni e mezzo, due anni e mezzo, anzi quasi tre, ormai, okay? Per tutte queste ragioni, non so se avrà intuito, noi non voteremo la delibera di ratifica del V provvedimento del bilancio. Io sono contento, Assessore Rolando, di scatenare la sua ilarità, cerco di…, no, no, ma io la vedo allegro, sono felice per lei, sono felice per chi sghignazza in Maggioranza, quando da questo banco io - novembre 2016, dicembre 2016 - dicevo certe cose e venivo sbeffeggiato, okay? Venivo sbeffeggiato, cioè voi ridevate già all'epoca. Lei, e Giordana rideva già all'epoca; i consiglieri del Movimento 5 Stelle ridevano già all'epoca. Voi continuate a ridere, cari colleghi, lei continui a ridere, Rolando, che, guardi, ci facciamo tutti una bella grassa risata, tutti in compagnia, voi continuate a ridere. Noi, abbiate pazienza, continueremo - lo so che siamo noiosi, siamo pedanti - a mettere in evidenza che: primo, primo, nella migliore delle ipotesi non taroccate i bilanci; secondo, quando non li taroccate, producete effetti devastanti in termini prospettici - non contabili sull'annualità - devastanti in termini di conti pubblici. Abbiate il coraggio delle vostre azioni. Oltretutto, adesso, avete pure un Governo amico. Da marzo, da marzo c'avete: Gigino, Toninelli, tutti i grillini migliori, la meglio gioventù italiana, quelli più competenti, la Castelli, la Castelli, il patrimonio culturale di capacità e di competenze in termini di bilancio che avete a Roma, al Ministero dell'Economia. Allora, abbiate pazienza, visto che avete questo patrimonio di qualità professionale riconosciuta a livello internazionale, a livello accademico e a livello politico, usatelo, usatelo! Fate per l'ennesima volta, visto che è stata in discussione al Senato e passata alla Camera con fiducia, c'è la Legge Finanziaria. Il buon Fornari ci spiegava che, purtroppo, i comuni hanno dovuto vedere i tagli dei trasferimenti in questi dieci anni ma questo Governo del cambiamento, caro Fornari, il Governo del cambiamento invertirà questo trend, e io sono certo che, questa volta Gigino Di Maio e il buon Salvini che, come dire, è un altro di quelli che gioca 50 parti in commedia, erogheranno ai Comuni, in pieno cambiamento, rispetto a quello che è capitato fino ad oggi ad opera del Governo dei poteri forti e del Partito Democratico che fa gli interessi delle banche, mentre voi, invece, fate gli interessi degli italiani e dei cittadini, sicuramente nell'attuale documento economico-finanziario, così Rolando non avrà bisogno di fare quelle robe lì che sta facendo in queste delibere e voi, che proverete a salvarvi la coscienza, non so come, votandole queste delibere in silenzio, perché la cosa surreale, che dico: almeno ci fosse un po' di dialettica. Invece no, l'unico che parla è Fornari che ficca il carico; è bellissima sta situazione. Guardi, Assessore Rolando, lei è proprio fortunato perché…, no, no, ti chiedo scusa, perché la cosa divertente, lei ha l'invidia del suo predecessore, glielo posso garantire. Il suo predecessore aveva un terreno un pelino più difficile nella precedente Maggioranza. Da questo punto di vista dimostrate di avere, sostanzialmente, come dire, quello che dite di voler avere, no? Rolando, lei ha una Sindaca che è una leader nazionale del Movimento 5 Stelle…, 20 minuti, ho 20 minuti. Se non ti spiace, si chiama democrazia; se non ti spiace, si chiama democrazia e io parlo per il tempo che mi è concesso. C'è il suffragio universale, secondo qualcuno, erroneamente, non secondo me, perché è bella la democrazia. Dicevo, ha la fortuna di avere la Sindaca che è una leader nazionale del Movimento 5 Stelle, leader nazionale, Okay? Che capeggia ai cortei. Ah, no. Che viene in Aula a votare gli Ordini del Giorno. Ah, no. Che viene a rispondere…, no, non viene neanche lì. Vabbè, comunque, da questo punto di vista lei si rivolga alla sua Sindaca Appendino che ci faccia la cortesia di scrivere una bella lettera a Gigino e gli dice: "Ascolta, Gigino, il Comune di Torino…" VERSACI Fabio (Presidente) Capogruppo Lo Russo, io non l'ho interrotta fino adesso. Però adesso basta, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Cosa sto dicendo, Presidente? Sono fuori tema? VERSACI Fabio (Presidente) No, deve avere un tono e un linguaggio, quando parla delle persone, rispettoso. La invito a rimanere sul tema e non svariare sullo scibile umano, prego. LO RUSSO Stefano Ma io sto parlando di finanza pubblica degli Enti Locali, Presidente. Sto parlando…, Gigino, chiedo scusa, ma non era offensivo. Si offende, Di Maio? Ah, se si offende… VERSACI Fabio (Presidente) Capogruppo Tresso, prego, ne ha facoltà per venti minuti; no, basta. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Capogruppo Tresso, vuole intervenire? Non vuole intervenire? Se non vuole interviene, non le do la parola. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Capogruppo Tresso, vuole intervenire? Vuole intervenire, Capogruppo Tresso? Sennò io vado avanti con i lavori. Invito tutti i Consiglieri…, io invito tutti i Consiglieri… Scusi, Consigliere Carretto. Io vi ricordo che siamo in Sala Rossa del Consiglio Comunale della Città di Torino, non siamo in un bar. Trovo, veramente, questo comportamento irrispettoso nei confronti della città, non mio, della Città, quindi io chiedo ai Consiglieri di parlare sul tema e del tema, e non di parlare di tutto quello che gli viene in mente, perché è veramente inaccettabile. Consigliere Tresso, vuole intervenire? Si prenoti. Grazie. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Scusi, io però intervengo solo a latere su una questione metodologica. Se decidiamo di togliere la parola a tutti quelli che vanno fuori tema, credo che i nostri Consigli sarebbero abbastanza rapidi. Se poi Gigino è considerato un insulto, possiamo parlarne; però, davvero, sul fatto di andare fuori tema, ci pensi, Presidente, perché ne sentiamo parecchi di interventi che scivolano un pochino…, ma ne ascoltiamo tanti… VERSACI Fabio (Presidente) Dico di ascoltare l'intervento e poi ne ridiscutiamo. TRESSO Francesco Lei ragiona solo sul fatto che il suo ruolo richiede di dare terzietà e non di togliere la parola a chi vuole solo perché…, allora io credo che una buona abbondanza di questi interventi dovrebbero essere proprio stoppati sul nascere. VERSACI Fabio (Presidente) La invito a riascoltare l'intervento. TRESSO Francesco Io faccio il mio intervento, poi vediamo, giuro che non citerò Gigino e neanche Steu, che ha parlato prima di me. Una domanda mi viene in merito all'oggetto della delibera che ci ha illustrato l'Assessore Rolando. Ci ha spiegato l'escamotage con cui vengono trasferiti 25 milioni derivanti dalla cessione di quote IREN su agevolazioni tariffarie che GTT aveva, diciamo così, sopportato e che erano state deliberate della Città e quindi riconosciute. Va bene, è un escamotage, come ci ha spiegato la Legge Madia, non poteva consentire di fare direttamente questo tipo di versamenti su una società che aveva un bilancio evidentemente in crisi da più di 3 annualità. Però non mi chiedo perché non siano state iscritte come debiti fuori bilancio, perché questo mi sembra che il TUEL richieda, e su questo non ci lascia…, le chiedo, le faccio una domanda, ha chiesto di dare dei quesiti sulla delibera. Punto 2: di nuovo ci ha citato il trasferimento in spesa corrente alle fondazioni culturali, anche le manutenzioni. Ben facendo a ritenere che, almeno in parte, gli oneri di urbanizzazione non vadano a sopportare la spesa corrente, così come tra l'altro stiamo dicendo dall'inizio, perché l'abbiamo detto da due anni a questa parte, quando sono stati previsti oneri di urbanizzazione con valori assolutamente irraggiungibili, ma poi di fatto si è sempre verificato, rifacendosi a criteri, ancora, e a parametri che erano quelli validi 10 anni fa nel periodo pre-crisi. Però, di nuovo, non ci venite a dire che anche la rinegoziazione dei mutui consentirà quindi di mettere in spesa corrente…, questo lo vediamo dopo, lo vedremo nel 2019, non solo sul preventivo, ma sul consuntivo, perché di nuovo si tratta di entrate straordinarie. La rinegoziazione dei mutui, come già abbiamo avuto modo di discutere quando abbiamo parlato di quell'atto, non fa altro che trasferire…, voi, insomma, sono due anni che ci narrate che avete trovato questa Città,… ma io voglio vedere, poi, come ringrazieranno quelli che verranno dopo il 2029, che si troveranno a pagare quei 52 milioni di extra costi che sono legati al fatto di pagare meno rate adesso, ma pagarle poi, giustamente, con i dovuti interessi, più tardi. Quindi, un minimo ponetevelo questo problema, perché se voi rinegoziate e accettate di avere maggiori risorse subito da spendere su: investimenti, riduzione del residuo attivo, contenere l'anticipazione di cassa, ma qui voi state solamente recuperando quello per andare a pareggiare, punto; con mosse che mi sembrano sempre un po'… VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere Carretto, non intervenga fuori microfono. TRESSO Francesco Io sto parlando sul merito, quindi credo che nessuno mi possa togliere la parola, tantomeno il Consigliere Carretto che non si è neanche iscritto a parlare. Quindi, francamente, tutta questa narrazione ha un po' stancato ed è facile anche smontarla, perché davvero state cercando di vendere quello che abbiamo valorizzato negli anni; state cercando di rinegoziare dei mutui non a favore di investimenti, ma solo a favore di potervi salvare un pochino nell'immediato. Poi, è vero, nel 2029 non ci sarà più nessuno di noi, tanto meno ci sarete voi, però forse un minimo di responsabilità e di qualche nozione… VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere Carretto, la richiamo all'ordine per la seconda volta. La terza volta la allontanerò dall'Aula. TRESSO Francesco Però forse qualche principio contabile un pochino più dignitoso andrebbe tenuto. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Io volevo fare un intervento nel merito, ma secondo me non è l'occasione per farlo, perché i toni usati precedentemente non appartengono a quest'Aula, quindi i termini usati, spregiativi, contro alcuni Ministri della Repubblica; per fortuna c'è stato un suo intervento come Presidente, che ha sottolineato l'inadeguatezza di alcuni modi di approcciarsi a quest'Aula. Quindi il modo di fare di alcuni Consiglieri sicuramente è deprecabile, però è stato sottolineato da parte della Presidenza e quindi di questo la ringrazio. L'altra questione che volevo sottolineare è il fatto di dire, e non è la prima volta, purtroppo, di bilanci taroccati. Quindi anche questa è una cosa grave, perché io il Bilancio del Comune di Torino l'ho votato, come lo hanno votato gli Amministratori, gli Assessori di questa Città, che lo hanno predisposto; i dirigenti, i Revisori dei Conti ci hanno dato parere favorevole. Quindi, prima di fare queste dichiarazioni così con facilità, col sorriso sulle labbra, come se fosse la cosa più naturale del mondo, io direi di tenere un attimo i piedi per terra, perché qui, io, di luminari della contabilità pubblica non ne vedo in quest'Aula, e non ce ne sono mai stati. Quindi prima di fare delle accuse false - accuse false,- senza alcun pilastro a sostegno - probabilmente è il caso di volare un po' più bassi, perché poi sennò il passaggio successivo qual è? Quello di andare di nuovo in Tribunale da qualche giudice, di fare qualche azione; io direi che non è il caso. Quindi chiedo al Presidente, anche per le prossime volte, nel momento in cui un Consigliere qui dentro lancia delle accuse pesanti del genere, oltre alla questione che è quella del rispetto delle persone che non sono qui in Aula, che svolgono incarichi pubblici, che rappresentano le istituzioni, come i Ministri e quindi devono avere il loro rispetto, dovuto; anche alcune accuse gravi, che sono state riportate qua dentro, meritano una sottolineatura da parte della Presidenza affinché ci sia in quest'Aula una discussione serena, senza lanciare accuse pesanti e gravi che poi non hanno alcun fondamento. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Quelle lì sono opinioni. Se uno dice una cosa, si assume le responsabilità di quello che dice. Quelle sono cose che vengono dette, io non intervengo su una questione del genere, ci mancherebbe altro; ognuno, su quel versante lì, ognuno può dire e pensare quello che vuole, non è mio compito. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Innanzitutto mi scuso per le mie intemperanze, ma di fronte ad alcune affermazioni è anche difficile rimanere in silenzio, specie quando, appunto, abbiamo esponenti del Partito Democratico che si permettono di storpiare i nomi dei Ministri della Repubblica Italiana; cioè, non è che sia proprio bello, istituzionalmente parlando. Detto questo, a volte però… VERSACI Fabio (Presidente) Consigliera Grippo, non si parla fuori microfono. Come ho fatto con lui, lo faccio anche con lei. Consigliera Grippo… (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Prosegua. CARRETTO Damiano Dicevo, trovo inaccettabile che, appunto, dei Consiglieri Comunali si rivolgano in questo modo e con questi termini a dei Ministri della Repubblica. Penso che, a parti invertite, sarebbero già partiti esposti e querele per vilipendio, o cose del genere. Invece io quello che vorrei chiedere, in relazione al bilancio, tolto il fatto che, se non mi ricordo, già l'altra volta si era detto che il valore della rinegoziazione dei mutui fa sì che il valore rimanga lo stesso, solo attualizzato, perché se aumentasse il valore del mutuo, vorrebbe dire fare un nuovo mutuo - se non mi sbaglio, se ho capito bene - con tanto di attenzione della Corte dei Conti, che forse non ci permette di fare nuovi mutui. Questa era un tema, magari poi si può spiegare meglio. Un altro tema è capire com'è che noi dobbiamo fare tutte queste operazioni per andare a mettere in ordine: i conti di GTT, e i conti del Regio, e la prossima volta sarà Fondazione Musei. Cioè, com'è che noi dobbiamo fare tutte queste operazioni, sentirci dire che non si fa, che non si deve fare, e non si può fare, e non è la strategia giusta, e non è la visione. Ma io mi chiedo, e lo chiedo al Presidente, all'Assessore, dico: perché noi dobbiamo andare a tappare questi buchi? Chi li ha lasciati questi buchi? Perché ci troviamo questi buchi? Non mi ricordo, non mi ricordo, perché dobbiamo fare queste operazioni: prendere questi soldi e metterli lì. Perché io mi ricordo che quelli di prima erano bravi, ma bravi, ci hanno lasciato un bilancio che era perfetto, perfetto. C'era la Corte dei Conti, quegli 80 milioni di disallineamento strutturale. Ma chi è la Corte dei Conti? Vogliamo mica dar conto alla Corte dei Conti, Consigliere Lo Russo? Giusto? Non dobbiamo mica dar retta alla Corte dei Conti, no? Ecco, appunto. Quindi, non capisco perché di fronte a enti perfettamente sani (GTT era perfettamente sano, era palesemente sano) non capisco come mai dobbiamo andare a mettere 'sti soldi in GTT. Non capisco perché poi quelli che ci dicono che vendiamo IREN, erano gli stessi che dall'altra parte ci dicevano: "No, ma vendete GTT", gli stessi, eh, sono esattamente gli stessi; stesso partito, che ci diceva di far entrare i privati in GTT per risanare GTT, e poi ci hanno provato poi anche, se non mi ricordo male, a vendere un pezzo di GTT. Tra l'altro ho sentito dire che l'unica azienda seria a Torino è IREN, e io, così, dal Partito Democratico, così, lo andrei a riferire, non so, a: AMIAT; IREN (non tutta); a GTT; a SMAT; a tutte queste aziende, che Torino fa schifo, perché l'unica è IREN - secondo il Partito Democratico - e ci tengo a dirlo e lo direi grande e forte. Io andrei, se fossi in lei, Consigliere Lo Russo, nei depositi di GTT a dire: "L'unica azienda seria è IREN, e voi, venduti". Quindi, noi siamo di fronte a una classe politica superata - superata - che ha fatto una quantità di danni in questa Città ormai, ed è anche difficile tutte le volte ripeterli. Noi arriviamo qua e dobbiamo metterli a posto, e dobbiamo spiegare perché dobbiamo metterli a posto. Dobbiamo sentirci dire che sbagliamo a metterli a posto. Questo è quello che succede, quello che succede è questo. Nessuno che viene qua e ci dice: "Capiamo le difficoltà della Città, in parte è nostra responsabilità, in parte è responsabilità di chi c'era prima". Poi in realtà c'è chi c'era sia prima, che prima, prima. Quindi riconosciamo all'attuale Amministrazione una politica coerente di risanamento dei conti, e risanare i conti è una visione, perché quando tu entri e non hai niente in ordine, niente in ordine, ti chiedi qual era la visione precedente, qualche domanda te la fai. Quindi, io credo che bisogna solo fare i complimenti all'Assessore Rolando e alla Sindaca e a tutti gli altri membri della Giunta per il lavoro che stanno facendo in una situazione, ricordiamo, di piano di rientro e poi di nuovo…, perché siamo in piano di rientro, Assessore? Come mai siamo in piano di rientro? Cioè, andava tutto bene? Quindi in un sistema di piano di rientro stiamo facendo quello che dobbiamo fare. Non è bello, spesso non è bello, spesso non ci piace. Se qualcuno ha altre soluzioni, ben venga, perché di sentirci dire: "Questo non va bene, questo non va bene, questo non va fatto", mai una volta che qualcuno ci dica: "No, ma potevate fare questo, potevate fare questo", e invece no, e invece no, è sempre un: "Non dovete fare questo. Non dovete fare questo", e a forza di non dover fare le cose, arriva poi la Corte dei Conti che ti dice che hai 80 milioni di disallineamento strutturale. È questo che succede quando non fai le cose, quando questo non si deve fare, questo non si deve fare, questo non si può fare, questo non si può fare; l'importante è spendere e fare debito, perché Torino "Is always on the move", bisogna muoversi verso il debito, verso là, e poi a un certo punto arrivi e qualcuno ti dice: "Basta", e questo è quello che stiamo facendo, qualcuno ha detto: "Basta. Stiamo mettendo a posto i conti, stiamo facendo scelte difficili, stiamo facendo scelte anche complicate". Poi, dall'altra parte, e finisco, c'è questa filosofia del panico, del terrorismo di andare a mettere in dubbio i 4000 dipendenti - ma siamo in campagna elettorale, giustamente bisogna mettergli paura a questi 4000 votanti - giusto? "Mettiamogli paura, così votano noi". Questa è la logica: terrorismo, terrorismo mediatico, terrorismo su tutto. Io credo che invece serva: serietà, serva serietà, obiettività, onestà intellettuale, riconoscere le proprie responsabilità, stare zitti, quando sarebbe il caso di stare zitti, avere rispetto per chi si ha di fronte e per chi siede al Governo, perché alla fine siamo tutti Amministratori dello stesso Ente. È colpa di qualcuno, di chi c'era prima, nostra per qualcosa, non so, però stiamo tutti cercando di fare il meglio possibile. Quindi io invito tutti, ripeto, ad avere rispetto del lavoro che si sta facendo. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Consigliere Carretto. Se non ci sono altri interventi, prima della fine, se l'Assessore Rolando non vuole intervenire nuovamente. Prego, la dichiarazione di voto, ne ha facoltà per dieci minuti. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Davvero, se le mie parole prima hanno offeso qualcuno, io domando scusa. Davvero, il mio era un sincero apprezzamento per la qualità professionale, umana, politica, dell'attuale Governo del Paese, in particolar modo per il Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, per il Ministro delle Infrastrutture Toninelli, la cui competenza non mi sognerei mai di mettere in discussione sul tema delle Infrastrutture. Quindi chiedo scusa, avete ragione, ma soprattutto ci tengo, davvero - con la solennità che quest'Aula richiama - a esprimere la mia stima professionale e umana per la sottosegretaria Laura Castelli, che ho citato, la terza che ho citato. Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità: sua, Presidente - che mi ha tolto la parola prima -, di quest'Aula; chiedo scusa, era un tono confidenziale, scherzoso, il mio. Effettivamente, devo essere sincero, che mai, come in questa fase storica, la competenza è stata presente nell'attuale compagine di Governo; questo dico, ci tengo proprio a ribadirlo e a rimarcarlo con forza e con energia. La sensazione che abbiamo, e anche qua, chiedo scusa se talvolta ci permettiamo di muovere qualche critica, se disturbiamo. Mi rendo conto, siamo un fastidio necessario alla democrazia, lo chiamerei un fastidio necessario. Esiste una Maggioranza politica che esprime al momento del voto, una Maggioranza Consiliare, esiste una Minoranza, e questa cosa, fino a che non trovano in un meccanismo migliore - i giuristi - si chiama democrazia rappresentativa; questa è l'Aula del Consiglio Comunale. Esiste un dibattito politico tra una Maggioranza e una Minoranza, e non è chiamata a venire qua e applaudire le scelte della Maggioranza, e una Minoranza che non è chiamata a venir qua e applaudire le scelte della Maggioranza. Chiedo scusa, è chiamata qua a fare, dal suo punto di vista, l'interesse della Città. L'interesse della Città è primariamente quello di tenere i conti in ordine, ed è primariamente quello di definire una politica di bilancio che sia: corretta, coerente, non tanto con il programma elettorale con cui una Maggioranza che ha vinto le elezioni si è candidata, il problema della coerenza politica è il problema di chi dice delle cose e ne fa delle altre, ma coerente con un'impostazione di rigore metodologico. Ci siamo permessi anche qua, chiedo scusa umilmente e mi inchino di fronte alla competenza, se ci siamo permessi di far rilevare che a nostro modo di vedere la rinegoziazione dei mutui, proposta dall'Assessore Rolando, in realtà non è una rinegoziazione dei mutui, ed è una dilazione del debito a babbo morto per chiudere il bilancio. Chiedo scusa anche qua, sommessamente, se ci siamo permessi di far rilevare che a nostro modo di vedere - a nostro modo di vedere - la cessione del 2,5% delle quote di IREN è stata una manovra non corretta dal punto di vista contabile immediato, soprattutto in termini prospettici. Chiediamo scusa se ci permettiamo di fare rilevare…, davvero, non vorrei urtare la sensibilità di nessuno e davvero col massimo dovuto rispetto, ci permettiamo di fare rilevare che questa Maggioranza politica da quando si è insediata ha usato i supermercati, deliberati con le 106, per pagare la spesa corrente derivante dagli oneri di urbanizzazione. Chiediamo scusa se tutto questo è avvenuto, e chiediamo scusa se esistiamo. Purtroppo siamo ancora…, come dire, fino a che ci siete voi, ci siamo anche noi - spero, ovviamente, a Dio piacendo - e purtroppo, chiedo scusa ai Consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle se, talvolta, rischiamo di prendere parola in quest'Aula e nell'ambito della discussione democratica che, ovviamente, come ha giustamente richiamato il Presidente Versaci, prima di togliere la parola al Capogruppo del Partito Democratico in Aula, è ovviamente una dialettica democratica, che si basa su due cardini e due principi: il primo è il linguaggio, che non deve essere ovviamente irrispettoso o blasfemo, o certamente non deve essere di insulto. In questa cornice, il secondo cardine è che chi parla si assume la responsabilità di quello che dice e conseguentemente - siccome io ho compiuto 18 anni, ho fatto la festa dei18 anni, vi posso garantire, qualche anno fa - ho la una certa quale attitudine ad assumermi la responsabilità delle affermazioni che faccio, in tutte le sedi in cui le faccio: pubbliche, e purtroppo per me, talvolta anche private. Quindi tranquillizzando tutti: lei, Presidente che si è sentito in obbligo di togliere la parola alla Minoranza, perché ha ritenuto eccessivi i toni con cui la Minoranza stava intervenendo; io riascolterò attentamente quanto ho detto e cercherò di identificare laddove ho violato il regolamento. Perché, Presidente, lei è chiamato in una funzione che è quella di garantire la dialettica democratica; lei non è un esponente di una Maggioranza politica, poi, che le cose che io dico, possono dar fastidio, posso dirlo in un certo modo, la rispetto, rispetto la sua posizione. Lei però è oggettivamente chiamato a una funzione che, mi permetta, questa sera non ha svolto nella maniera corretta. Poi io amo dire le cose privatamente e pubblicamente in maniera coincidente, a differenza di tanti altri, non me ne vogliano. Ribadisco che il Partito Democratico, non condividendo proprio tutta l'impostazione economico-finanziaria dell'Assessore Rolando, non voterà questa deliberazione, e colgo davvero l'occasione per ribadire la piena totale stima e fiducia per le competenze tecniche, umane, professionali del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Luigi Di Maio; del Ministro delle Infrastrutture, che tutta Italia ci invidia per qualità, capacità e visione, Toninelli; ma soprattutto, visto che parliamo di finanza pubblica, di finanza delegata agli Enti Locali, dell'ineffabile, in senso politico proprio del termine, Sottosegretaria, a cui devo tutto il massimo doveroso rispetto con tre inchini, Laura Castelli, di cui oggettivamente nessuno mette in dubbio la competenza. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, sinceramente, Capogruppo Lo Russo. Io molte volte sbaglio, e quando sbaglio mi assumo le mie…, vabbè, questa rimane la sua opinione. Per me non ho sbagliato. Se sbaglio, anche io posso sbagliare. Comunque, la prossima volta, quando uno la richiama, non mi continui a parlare sopra, magari ci possiamo chiarire meglio. Possiamo procedere con la votazione della delibera. Prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato dichiaro chiusa la votazione. Presenti 22, favorevoli 22, dichiaro la delibera approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto. |