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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 22
INTERPELLANZA 2018-06450
"IREN: QUALE FUTURO?" PRESENTATA IN DATA 3 DICEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Ma, guardi, Assessore, anch'io sono preoccupato e le risposte che lei
ci ha fornito non hanno tanto …, come dire, dato tranquillità alle provocazioni che
abbiamo cercato di esprimere con l'interpellanza, per i motivi, in parte già espressi dal
Capogruppo Lo Russo, cioè questa svendita a rate, questo piano dismissione a piccole
dosi, probabilmente per non suscitare, così, le perplessità e le preoccupazioni anche
della Maggioranza di fronte a quello che di fatto è poi un sacrificio della cosa pubblica.
Vede, qua il tema è che IREN gestisce degli elementi di territorialità che sono
fondamentali per la collettività, perché noi qui stiamo parlando di acqua, di energia, di
sottosistemi energetici, non solo di Torino, ma del suo territorio, le dighe della Valle
Orco, per essere chiari, quindi di tutto un sistema che è stato costruito nel tempo e che
necessariamente l'organo di governo della città deve poter gestire. Qui rischiamo, come
già è stato detto, di vedere poi una Città che esce dalla stanza dei bottoni, perché ha
progressivamente ceduto delle quote, non in virtù di una strategia, ma in virtù della
necessità di chiudere i Bilanci, sostanzialmente, di volta in volta e che poi vedrà altri
soggetti fare un piano industriale e che giocheranno con gli asset di questo territorio in
cui lei non potrà più esprimere alcuna valutazione di merito. Questo è un danno enorme
per la collettività, io credo che di questo dovete rendervene conto e dovrete dare delle
risposte ed è assolutamente necessario andare in una Commissione in cui si discuta
seriamente, si dia con concretezza delle risposte di quella che è una strategicità che ad
oggi non risulta. Lei ci dice: "Nel 2019 rivedremo i patti parasociali per garantire
comunque la definizione degli Organi di Amministrazione", ma chi ci dice invece: "che
Appendino non continui in questa dismissione progressiva, perché di volta in volta sarà
nella necessità di rivedere quello che era stato il Bilancio Preventivo", ma per citarne
una, gli oneri di urbanizzazione, 21 milioni messi nel preventivo, ne sono stati realizzati
meno della metà. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ma come chi l'ha detto?
Perché sono i dati concreti, Montanari, parliamone, tant'è che, infatti, nella delibera che
poi vediamo dopo, c'è una riduzione degli oneri di urbanizzazione messi a preventivo,
ma così pure come l'alienazione di quote delle partecipate, se sono finalizzate a ridurre
il debito, a moderare, a ridurre il debito e il residuo attivo, soprattutto, a fare un piano di
investimenti serio, ma se sono solo finalizzati a cercare di chiudere, a pareggiare il
Bilancio. francamente anche la narrazione che adesso e lo vedremo dopo, mettiamo in
spesa corrente le fondazioni. Ma che cos'è la spesa corrente? Ma sul 2018? Ma lo
vedremo, poi, semmai nel 2019, perché queste sono entrate straordinarie, poi, che ce le
investite tramite i dividendi di FTC, è un'altra cosa, ma di fatto sono entrate
straordinarie a tutti gli effetti. Allora, anche qui poi è già stato richiamato il discorso
anche dei dividendi, rinunciamo, per averli subito, a, invece, delle continuità di entrate
che sono certe, sono certe almeno stante così la situazione. In più anche questa
mancanza di progettualità, necessariamente poi si esplica in una approssimazione, che
comunque porta poi a vendere in momenti meno favorevoli. Probabilmente voi
contavate anche che l'ausilio di un Governo amico avrebbe dato un aiuto, poi, a delle
entrate che consentissero di chiudere, bisogna vedere se proprio il Governo amico ha
causato poi delle scelleratezze che hanno modificato poi gli andamenti azionari e quindi
siete poi costretti a vendere nel momento in cui c'è una minusvalenza evidente, ma
anche di questo, però, voglio dire, di nuovo denota un'approssimazione in tutto ciò. Io
credo che e vado a concludere, sia necessario avere una chiarezza, è già stato detto
prima, di quella che voglia essere un'idea. Mi sembra che qui invece, viceversa, si
assista di volta in volta a un cercare di riparare, di far quadrare i conti, provvedendo
quindi a quello che un po' in affanno, si cerca di fare per andare alla chiusura. Come è
già stato detto, su IREN, merita un provvedimento molto più serio, un qualcosa che
riguarda non solo la città, ma tutto il territorio e credo che in virtù del fatto di cosa
IREN ha in pancia, da AMIAT, al termovalorizzatore, a tutta una serie di elementi che
davvero incidono fortemente sulla gestione e sulla vita della collettività, questa
riflessione merita degli approfondimenti ben più articolati e adeguati.

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