Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Ma, guardi, Assessore, anch'io sono preoccupato e le risposte che lei ci ha fornito non hanno tanto …, come dire, dato tranquillità alle provocazioni che abbiamo cercato di esprimere con l'interpellanza, per i motivi, in parte già espressi dal Capogruppo Lo Russo, cioè questa svendita a rate, questo piano dismissione a piccole dosi, probabilmente per non suscitare, così, le perplessità e le preoccupazioni anche della Maggioranza di fronte a quello che di fatto è poi un sacrificio della cosa pubblica. Vede, qua il tema è che IREN gestisce degli elementi di territorialità che sono fondamentali per la collettività, perché noi qui stiamo parlando di acqua, di energia, di sottosistemi energetici, non solo di Torino, ma del suo territorio, le dighe della Valle Orco, per essere chiari, quindi di tutto un sistema che è stato costruito nel tempo e che necessariamente l'organo di governo della città deve poter gestire. Qui rischiamo, come già è stato detto, di vedere poi una Città che esce dalla stanza dei bottoni, perché ha progressivamente ceduto delle quote, non in virtù di una strategia, ma in virtù della necessità di chiudere i Bilanci, sostanzialmente, di volta in volta e che poi vedrà altri soggetti fare un piano industriale e che giocheranno con gli asset di questo territorio in cui lei non potrà più esprimere alcuna valutazione di merito. Questo è un danno enorme per la collettività, io credo che di questo dovete rendervene conto e dovrete dare delle risposte ed è assolutamente necessario andare in una Commissione in cui si discuta seriamente, si dia con concretezza delle risposte di quella che è una strategicità che ad oggi non risulta. Lei ci dice: "Nel 2019 rivedremo i patti parasociali per garantire comunque la definizione degli Organi di Amministrazione", ma chi ci dice invece: "che Appendino non continui in questa dismissione progressiva, perché di volta in volta sarà nella necessità di rivedere quello che era stato il Bilancio Preventivo", ma per citarne una, gli oneri di urbanizzazione, 21 milioni messi nel preventivo, ne sono stati realizzati meno della metà. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ma come chi l'ha detto? Perché sono i dati concreti, Montanari, parliamone, tant'è che, infatti, nella delibera che poi vediamo dopo, c'è una riduzione degli oneri di urbanizzazione messi a preventivo, ma così pure come l'alienazione di quote delle partecipate, se sono finalizzate a ridurre il debito, a moderare, a ridurre il debito e il residuo attivo, soprattutto, a fare un piano di investimenti serio, ma se sono solo finalizzati a cercare di chiudere, a pareggiare il Bilancio. francamente anche la narrazione che adesso e lo vedremo dopo, mettiamo in spesa corrente le fondazioni. Ma che cos'è la spesa corrente? Ma sul 2018? Ma lo vedremo, poi, semmai nel 2019, perché queste sono entrate straordinarie, poi, che ce le investite tramite i dividendi di FTC, è un'altra cosa, ma di fatto sono entrate straordinarie a tutti gli effetti. Allora, anche qui poi è già stato richiamato il discorso anche dei dividendi, rinunciamo, per averli subito, a, invece, delle continuità di entrate che sono certe, sono certe almeno stante così la situazione. In più anche questa mancanza di progettualità, necessariamente poi si esplica in una approssimazione, che comunque porta poi a vendere in momenti meno favorevoli. Probabilmente voi contavate anche che l'ausilio di un Governo amico avrebbe dato un aiuto, poi, a delle entrate che consentissero di chiudere, bisogna vedere se proprio il Governo amico ha causato poi delle scelleratezze che hanno modificato poi gli andamenti azionari e quindi siete poi costretti a vendere nel momento in cui c'è una minusvalenza evidente, ma anche di questo, però, voglio dire, di nuovo denota un'approssimazione in tutto ciò. Io credo che e vado a concludere, sia necessario avere una chiarezza, è già stato detto prima, di quella che voglia essere un'idea. Mi sembra che qui invece, viceversa, si assista di volta in volta a un cercare di riparare, di far quadrare i conti, provvedendo quindi a quello che un po' in affanno, si cerca di fare per andare alla chiusura. Come è già stato detto, su IREN, merita un provvedimento molto più serio, un qualcosa che riguarda non solo la città, ma tutto il territorio e credo che in virtù del fatto di cosa IREN ha in pancia, da AMIAT, al termovalorizzatore, a tutta una serie di elementi che davvero incidono fortemente sulla gestione e sulla vita della collettività, questa riflessione merita degli approfondimenti ben più articolati e adeguati. |