Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 19
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-00827
REGOLAMENTO DISABILITY MANAGER DELLA CITT? DI TORINO. APPROVAZIONE.
Interventi
GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. In merito a questa delibera diciamo che la conosciamo già anche
abbastanza bene avendola dibattuta più e più volte nelle Commissioni competenti. Mi
permetto solo di fare quindi un breve riepilogo di quello che sono i caratteri innovativi
di questa delibera che si muove a partire da quello che è scritto nella convenzione ONU
del 2006 dei diritti delle persone con disabilità cambiando un pochino l'approccio, il
processo culturale finalizzato a sostenere ogni azione utile appunto per diventare una
Città maggiormente inclusiva e per garantire una partecipazione attiva delle persone con
disabilità all'interno di tutti i servizi e le azioni della Città. Devo dire che io
sinceramente mi sarebbe piaciuto approvarla lunedì scorso questa delibera perché era la
giornata internazionale delle persone con disabilità, ma in realtà potrebbe anche essere
interessante l'approvazione in data odierna, proprio perché oggi è la giornata mondiale
dei diritti umani, me ne stavo dimenticando, e questa delibera in qualche maniera
prende quello che è scritto all'interno della convenzione del 2006 dicendo che appunto
le persone con disabilità e il loro rapporto con la cittadinanza, nel momento in cui ci si
approccia a questo tema occorre mettere soprattutto in prima linea il fatto che le persone
sono appunto cittadini e cittadine e quindi come tali devono potersi riferire per ogni
specifica esigenza, così come tutte le altre cittadine e cittadini, a tutti i servizi, le
prestazioni e le opportunità che caratterizzano appunto i servizi e le attività della Città.
Non solo, all'interno di questa convenzione, che poi è stata appunto ratificata anche dal
Governo Italiano è stato appunto di guardare alla disabilità come un concetto in
evoluzione e non come un nocumento delle capacità delle persone, ma soprattutto come
una difficoltà legata a quella che è l'interazione tra la persona e le barriere circostanti.
Quindi in realtà il vero problema delle persone con disabilità non è tanto la loro
disabilità, ma il fatto che il mondo in qualche maniera è costruito per tenerle lontane da
quella che può essere una partecipazione. Già quest'anno, grazie anche all'Assessora
Leon e agli altri enti culturali e alla Regione sono stati avviati questi processi di
ragionamento all'interno della settimana "Design of the city" che aveva la capacità
appunto di favorire l'avvicinamento dell'heritage culturale all'interno proprio di una
visione in cui i musei, le occasioni di incontro, gli spazi culturali, eccetera, potevano
essere proprio immediatamente immaginati come degli spazi già accoglienti e
accessibili e anche perché nell'accezione quanto più si è accoglienti e accessibili verso
una categoria in realtà siamo più accoglienti e accessibili verso tantissime altre
situazioni di vita e situazioni personali. Come dicevo, questa delibera quindi istituisce il
regolamento per la nomina della persona del Disability Manager all'interno di un ampio
e dibattuto percorso costruito insieme alle associazioni delle persone con disabilità che
hanno in qualche modo costruito proprio una serie di azioni che questa figura dovrà
portare in qualche maniera avanti. Innanzitutto la promozione all'interno
dell'Amministrazione di una programmazione delle politiche pubbliche, l'esercizio dei
diritti e le opportunità di accesso e le opportunità di fruizione, che sono due cose anche
molto diverse, promuovere iniziative di sensibilizzazione, raccogliere istanze di
differenti organi e organismi, promuovere iniziative congiunte con altri enti e con altri
soggetti, avviare delle promozioni e dei protocolli di intesa, effettuare azioni di
coordinamento, attivarsi con gli Uffici Tecnici della Città per la costituzione e
l'approvazione del Piano di abbattimento delle barriere architettoniche, monitorare le
attività e le politiche dell'Amministrazione nell'ambito delle risorse, a rispondere ai
diritti delle persone con disabilità. Penso che soprattutto l'ultimo punto è il tema
centrale, il cardine di questa delibera che in qualche maniera prova e getta le basi per
costituire quello che diciamo in Europa è conosciuto come equality body, ovvero una
capacità di un ente di fare advocacy e di fare anche pressione nei confronti delle
pubbliche amministrazioni sia della parte politica che della parte tecnica per portare
avanti una visione più inclusiva e portare avanti soprattutto il riconoscimento dei diritti
delle persone con disabilità. Il Disability Manager o la Disability Manager appunto
quindi riferirà al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale e alle Commissioni
Consiliari, per quanto è di loro competenza, e ha anche la facoltà di avanzare proposte,
richiedere iniziative ed interventi ai fini dell'esercizio dei compiti che dicevo prima e
comunque anche di propria iniziativa il o la Disability Manager può richiedere iniziative
e costruire interventi ogni volta che lo ritenga opportuno per i fini sopra citati. Per far
questo come opera il Disability? Ha una struttura di supporto che è incardinata
all'interno dell'Amministrazione Comunale, che era anche uno dei temi sollevati
appunto nelle sedi di Commissione, che verranno quindi istituiti con un atto a seguire di
questa delibera. Altri punti fondamentali della delibera in oggetto appunto sono la
costituzione delle linee guida, quindi quali sono il supporto valoriale, la cornice
all'interno del quale muoversi anche per costituire delle visioni di riferimento sia per la
Giunta Comunale che per gli uffici, il piano di eliminazione delle barriere
architettoniche che appunto sarà definito dal Disability con il supporto della struttura
interna dell'Amministrazione e poi abbiamo un altro carattere di novità estremamente
interessante che è mutuato anche da un percorso già sperimentato dal Comune di Pisa in
collaborazione con l'Università, che è la Valutazione di Accessibilità ed Inclusione,
brevemente detta VAI, ovvero una checklist, una possibilità di costituire una checklist
perché il personale tecnico amministrativo e i dirigenti, allegato ad ogni atto
amministrativo che può avere delle valenze nei confronti delle persone con disabilità,
tengano conto e tengano a mente quali sono, diciamo così, tutte le iniziative che
dovrebbero poter mettere in campo. Per definire questa checklist e poi per sensibilizzare
e formare le dipendenti e i dirigenti e le posizioni organizzative dell'Ente, verrà
costituito anche quindi un gruppo di lavoro che costruirà diciamo una formazione
allargata sul tema. Oltre questo ci sono poi altri percorsi che si attivano da questa
iniziativa. Avevamo detto innanzitutto la figura del Disability Manager, in seconda
istanza la costituzione di un ufficio che vada a supportare il Disability Manager,
soprattutto per quella che è la pratica quotidiana amministrativa; il terzo tema è che
entro 180 giorni dalla presente deliberazione verrà istituito una..., verrà individuata una
modalità istituzionalizzata di concertazione obbligatoria con l'associazione cittadina
rappresentativa delle persone con disabilità e questo è anche un altro elemento di
estrema innovatività, ovvero d'ora in poi le politiche, le pratiche sulle azioni nei
confronti delle persone con disabilità verranno concertate obbligatoriamente all'interno
di un tavolo che verrà creato all'interno dell'Amministrazione. Questo avviene già, e
con ottimi risultati devo dire, con l'Assessorato dei Trasporti, avviene già anche con
l'Assessorato al welfare, però l'idea è di costituire proprio un Tavolo che possa non
necessariamente superare, ma in qualche maniera inglobare anche le altre due
espressioni in modo da avere una partecipazione. Su questo io voglio ricordare ci sono
anche delle altre posizioni, delle altre diciamo così proposte che arrivano al Consiglio
Comunale che sicuramente una è quella da parte delle Circoscrizioni per l'istituzione di
una Consulta per le persone con disabilità; anche di questo appunto ne stiamo tenendo
conto all'interno di quest'ambito della modalità di concertazione istituzionalizzata e
vedremo poi successivamente come magari far coincidere i due percorsi o come in
qualche maniera rispondere ad entrambi i bisogni per costituire questa operazione.
Come dicevo quindi questa delibera approva il regolamento, il regolamento che
individua una persona esterna all'Amministrazione con il compito principale di
costituire un equality body nei confronti dell'Amministrazione da parte delle persone
con disabilità e provare davvero ad avere qualcuno che possa autonomamente
monitorare sia lo stato di attuazione delle attività nei confronti delle persone con
disabilità, ma anche le linee politiche dell'Amministrazione e le linee delle delibere
responsabilizzando anche la parte dei dirigenti.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. Allora, provo nuovamente a confermare, diciamo così, la volontà
che è stata più volte espressa in tutte le Commissioni, però è corretto che io lo dica
anche a verbale, ovvero del fatto di poter procedere a una modifica dello Statuto che
provi a definire la possibilità di istituire, da parte dell'Amministrazione, un Ente che in
qualche maniera quindi possa essere, successivamente ottenere un rimborso spese,
un'indennità, come era stato stabilito. In questo momento noi stiamo votando una
mozione dove ancora è prevista gratuità, perché questo passaggio con la necessaria,
come è stato detto anche dagli Uffici, che io davvero ci tengo a ringraziare per il
supporto che hanno dato nella costruzione di questa novità molto importante, secondo
me, a mio avviso, da parte di questa Amministrazione e anche a seguire di quello che
sarà probabilmente un interpello alla Corte dei Conti, quindi le tempistiche si potevano
allungare così tanto che noi rischiavamo di avere un altro anno senza un Disability
Manager operante sull'Amministrazione. Quindi quello che io chiedo è un po' un atto
anche di coraggio; abbiamo davanti una sfida abbastanza positiva, la delibera in realtà
non è una delibera monca, è una delibera che resta assolutamente in piedi così com'è,
senza nessun altro tipo di problematicità. La volontà politica, e che io riconosco e che
sposo anche appieno, di dare un riconoscimento economico per chi lavora per un'azione
di questo genere, è importantissima ed è vitale, però la figura del Disability Manager e
la struttura che supporta il Disability Manager è operativa e già completamente definita
all'interno di questa delibera. Spiace infatti che ci siano, diciamo così, delle voci che in
qualche maniera dicono che questa cosa non è operativa, non è futuribile, non è
realizzabile, non è costruibile, anzi, anche ad esempio sul tema di aver mutato quello
che poteva essere una valutazione antecedente da quello che era la proposta all'interno
del gender city manager, che infatti avevamo anche discusso, potrà seguire questa
deliberazione se l'incardinamento in questa delibera era attuabile perché questa ha
aperto un po' un fronte anche in quella direzione di poter costituire la figura
successivamente del gender city manager, come era stato richiesto dalla Capogruppo
Artesio. Ecco, questa, in qualche maniera, non è un modo per giustificare in realtà delle
delibere che siano rispettose, diciamo così, di una valutazione ex-ante rispetto ai diritti
umani, ma è quanto piuttosto permettere di fatto nelle condizioni dirigenti e la Giunta
Comunale di prendere, di assumere delle decisioni nonostante magari eventualmente un
parere negativo da parte di questa compilazione. Quello che è importante ricordare nel
momento in cui, così come è il linguaggio di genere, ed è stato portato avanti il tema dl
linguaggio di genere, nel momento in cui si fanno gli atti, nel momento in cui si
costruiscono queste operatività, ricordarsi se si è tenuto conto del fatto che alcune azioni
devono essere aperte a tutte e a tutti. Una banchina del bus sarà accessibile nel momento
in cui ci sarà una pedana di avvicinamento e sarà fruibile nel momento in cui ci sarà una
corsia per le persone..., una via per le persone non vedenti, quindi queste sono le azioni
che dovranno essere tenute conto all'interno della valutazione di accessibilità e
inclusione. Io confido che le azioni che verranno fatte, di cui ovviamente l'Assessore
non può avere contezza ed è anche per questo che si è scelto di avere una figura che in
qualche maniera poteva avere un riconoscimento minimo di avere un minimo di
competenza sul tema della disabilità, collegandoci, appunto, al corso universitario, come
anche richiesto dalla costituenda associazione di disability manager che si riconoscono
all'interno di quel percorso universitario per avere il riconoscimento complessivo. È
chiaro che è semplice per chi ha fatto un corso universitario poter puoi dire: "Solo noi
che abbiamo fatto quel corso possiamo essere competenti su quel tema", ma è altrettanto
chiaro che un'Amministrazione ha bisogno di un minimo di garanzia su alcune
tematiche, perché, come diceva il Capogruppo Tresso, se noi prendiamo un architetto a
occuparsi del tema delle barriere architettoniche, non vedrà tutto il resto. Se prendiamo
un sociologo a occuparsi di interventi di tipo culturale o aggregativo, non vedrà il resto,
o meglio, rischia di non vedere il resto. Quindi abbiamo bisogno di una figura che abbia
un minimo di competenze, che in qualche maniera ci metta la garanzia di vedere: e il
piano di abbattimento delle barriere architettoniche e il tema culturale e il tema
sociologico e il tema economico e il tema dei trasporti, perché poi ci sono tanti temi. In
realtà, diciamocela tutta, la figura del disability manager, così come è costruita
all'interno di questa delibera, in realtà non si riassume nella figura e nella persona del
disability manager, ma si riassume in quella triangolazione che c'è tra il disability
manager, uffici dell'Amministrazione che lo supportano e Tavolo di concertazione con
le associazione con disabilità. All'interno di quel perimetro lì è veramente presente la
competenza che avrà questo disability manager, o questa disability manager, nelle
attività che riguardano il futuro. Infine anch'io ci tengo a ringraziare, come ha detto la
Consigliera Imbesi, le Minoranze per le proposte che hanno fatto, le operazioni che
hanno provato a fare anche per migliorare, anche per costruire una delibera che abbia
anche un respiro magari nazionale, una scommessa che abbia anche un respiro
nazionale e che veda alcune azioni all'interno della stessa e che provi a costituire un po'
una linea guida sulle altre Amministrazioni, che molte di loro hanno in questo momento
disability manager che operano a titolo esterno gratuito. Quindi, in realtà, questa è
un'operazione anche successiva, soprattutto quella che faremo successivamente, non è
che stiamo dicendo, inventando completamente una cosa ex novo. L'ultimo punto, ci
tenevo a sottolineare, appunto, che io non l'avevo più notato però, appunto, mi è stato
fatto nuovamente notare che comunque un minimo di garanzia, pur comprendendo
molto bene il tema della terza età e della garanzia all'interno della mozione della
Consigliera Grippo, un minimo di garanzia è comunque già contenuto all'interno del
Regolamento attuale, perché è prevista, come nelle altre nomine, quel previo confronto
con la Conferenza dei Capigruppo. Ecco, io personalmente mi posso impegnare del fatto
che quel previo confronto diventi davvero un luogo di confronto e di dibattito e non un
luogo di mera ratifica di un'accezione di scelta condivisa, anche perché e davvero ci
tengo e con questo chiudo, l'intenzione dell'Amministrazione è di nominare una figura
che abbia una capacità critica nei confronti anche di questa Amministrazione, perché
solo così riesci a costituire un passo avanti nei confronti del futuro. Ultima cosa,
l'emendamento, appunto, chiede la modifica del Regolamento dove dice: "La nomina è
di due anni", in: "La nomina può essere fatta fino a due anni", in modo da dare la
possibilità all'Amministrazione di nominare il primo, o la prima, disability manager per
un tempo limitato, solo limitato, tra virgolette, alla necessaria modifica dello Statuto
all'interpello alla Corte dei Conti, dove, se sarà possibile, diventerà quindi da una figura
gratuita, a una figura con un'indennità, un rimborso spese.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)