Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. In merito a questa delibera diciamo che la conosciamo già anche abbastanza bene avendola dibattuta più e più volte nelle Commissioni competenti. Mi permetto solo di fare quindi un breve riepilogo di quello che sono i caratteri innovativi di questa delibera che si muove a partire da quello che è scritto nella convenzione ONU del 2006 dei diritti delle persone con disabilità cambiando un pochino l'approccio, il processo culturale finalizzato a sostenere ogni azione utile appunto per diventare una Città maggiormente inclusiva e per garantire una partecipazione attiva delle persone con disabilità all'interno di tutti i servizi e le azioni della Città. Devo dire che io sinceramente mi sarebbe piaciuto approvarla lunedì scorso questa delibera perché era la giornata internazionale delle persone con disabilità, ma in realtà potrebbe anche essere interessante l'approvazione in data odierna, proprio perché oggi è la giornata mondiale dei diritti umani, me ne stavo dimenticando, e questa delibera in qualche maniera prende quello che è scritto all'interno della convenzione del 2006 dicendo che appunto le persone con disabilità e il loro rapporto con la cittadinanza, nel momento in cui ci si approccia a questo tema occorre mettere soprattutto in prima linea il fatto che le persone sono appunto cittadini e cittadine e quindi come tali devono potersi riferire per ogni specifica esigenza, così come tutte le altre cittadine e cittadini, a tutti i servizi, le prestazioni e le opportunità che caratterizzano appunto i servizi e le attività della Città. Non solo, all'interno di questa convenzione, che poi è stata appunto ratificata anche dal Governo Italiano è stato appunto di guardare alla disabilità come un concetto in evoluzione e non come un nocumento delle capacità delle persone, ma soprattutto come una difficoltà legata a quella che è l'interazione tra la persona e le barriere circostanti. Quindi in realtà il vero problema delle persone con disabilità non è tanto la loro disabilità, ma il fatto che il mondo in qualche maniera è costruito per tenerle lontane da quella che può essere una partecipazione. Già quest'anno, grazie anche all'Assessora Leon e agli altri enti culturali e alla Regione sono stati avviati questi processi di ragionamento all'interno della settimana "Design of the city" che aveva la capacità appunto di favorire l'avvicinamento dell'heritage culturale all'interno proprio di una visione in cui i musei, le occasioni di incontro, gli spazi culturali, eccetera, potevano essere proprio immediatamente immaginati come degli spazi già accoglienti e accessibili e anche perché nell'accezione quanto più si è accoglienti e accessibili verso una categoria in realtà siamo più accoglienti e accessibili verso tantissime altre situazioni di vita e situazioni personali. Come dicevo, questa delibera quindi istituisce il regolamento per la nomina della persona del Disability Manager all'interno di un ampio e dibattuto percorso costruito insieme alle associazioni delle persone con disabilità che hanno in qualche modo costruito proprio una serie di azioni che questa figura dovrà portare in qualche maniera avanti. Innanzitutto la promozione all'interno dell'Amministrazione di una programmazione delle politiche pubbliche, l'esercizio dei diritti e le opportunità di accesso e le opportunità di fruizione, che sono due cose anche molto diverse, promuovere iniziative di sensibilizzazione, raccogliere istanze di differenti organi e organismi, promuovere iniziative congiunte con altri enti e con altri soggetti, avviare delle promozioni e dei protocolli di intesa, effettuare azioni di coordinamento, attivarsi con gli Uffici Tecnici della Città per la costituzione e l'approvazione del Piano di abbattimento delle barriere architettoniche, monitorare le attività e le politiche dell'Amministrazione nell'ambito delle risorse, a rispondere ai diritti delle persone con disabilità. Penso che soprattutto l'ultimo punto è il tema centrale, il cardine di questa delibera che in qualche maniera prova e getta le basi per costituire quello che diciamo in Europa è conosciuto come equality body, ovvero una capacità di un ente di fare advocacy e di fare anche pressione nei confronti delle pubbliche amministrazioni sia della parte politica che della parte tecnica per portare avanti una visione più inclusiva e portare avanti soprattutto il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità. Il Disability Manager o la Disability Manager appunto quindi riferirà al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale e alle Commissioni Consiliari, per quanto è di loro competenza, e ha anche la facoltà di avanzare proposte, richiedere iniziative ed interventi ai fini dell'esercizio dei compiti che dicevo prima e comunque anche di propria iniziativa il o la Disability Manager può richiedere iniziative e costruire interventi ogni volta che lo ritenga opportuno per i fini sopra citati. Per far questo come opera il Disability? Ha una struttura di supporto che è incardinata all'interno dell'Amministrazione Comunale, che era anche uno dei temi sollevati appunto nelle sedi di Commissione, che verranno quindi istituiti con un atto a seguire di questa delibera. Altri punti fondamentali della delibera in oggetto appunto sono la costituzione delle linee guida, quindi quali sono il supporto valoriale, la cornice all'interno del quale muoversi anche per costituire delle visioni di riferimento sia per la Giunta Comunale che per gli uffici, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche che appunto sarà definito dal Disability con il supporto della struttura interna dell'Amministrazione e poi abbiamo un altro carattere di novità estremamente interessante che è mutuato anche da un percorso già sperimentato dal Comune di Pisa in collaborazione con l'Università, che è la Valutazione di Accessibilità ed Inclusione, brevemente detta VAI, ovvero una checklist, una possibilità di costituire una checklist perché il personale tecnico amministrativo e i dirigenti, allegato ad ogni atto amministrativo che può avere delle valenze nei confronti delle persone con disabilità, tengano conto e tengano a mente quali sono, diciamo così, tutte le iniziative che dovrebbero poter mettere in campo. Per definire questa checklist e poi per sensibilizzare e formare le dipendenti e i dirigenti e le posizioni organizzative dell'Ente, verrà costituito anche quindi un gruppo di lavoro che costruirà diciamo una formazione allargata sul tema. Oltre questo ci sono poi altri percorsi che si attivano da questa iniziativa. Avevamo detto innanzitutto la figura del Disability Manager, in seconda istanza la costituzione di un ufficio che vada a supportare il Disability Manager, soprattutto per quella che è la pratica quotidiana amministrativa; il terzo tema è che entro 180 giorni dalla presente deliberazione verrà istituito una..., verrà individuata una modalità istituzionalizzata di concertazione obbligatoria con l'associazione cittadina rappresentativa delle persone con disabilità e questo è anche un altro elemento di estrema innovatività, ovvero d'ora in poi le politiche, le pratiche sulle azioni nei confronti delle persone con disabilità verranno concertate obbligatoriamente all'interno di un tavolo che verrà creato all'interno dell'Amministrazione. Questo avviene già, e con ottimi risultati devo dire, con l'Assessorato dei Trasporti, avviene già anche con l'Assessorato al welfare, però l'idea è di costituire proprio un Tavolo che possa non necessariamente superare, ma in qualche maniera inglobare anche le altre due espressioni in modo da avere una partecipazione. Su questo io voglio ricordare ci sono anche delle altre posizioni, delle altre diciamo così proposte che arrivano al Consiglio Comunale che sicuramente una è quella da parte delle Circoscrizioni per l'istituzione di una Consulta per le persone con disabilità; anche di questo appunto ne stiamo tenendo conto all'interno di quest'ambito della modalità di concertazione istituzionalizzata e vedremo poi successivamente come magari far coincidere i due percorsi o come in qualche maniera rispondere ad entrambi i bisogni per costituire questa operazione. Come dicevo quindi questa delibera approva il regolamento, il regolamento che individua una persona esterna all'Amministrazione con il compito principale di costituire un equality body nei confronti dell'Amministrazione da parte delle persone con disabilità e provare davvero ad avere qualcuno che possa autonomamente monitorare sia lo stato di attuazione delle attività nei confronti delle persone con disabilità, ma anche le linee politiche dell'Amministrazione e le linee delle delibere responsabilizzando anche la parte dei dirigenti. GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, provo nuovamente a confermare, diciamo così, la volontà che è stata più volte espressa in tutte le Commissioni, però è corretto che io lo dica anche a verbale, ovvero del fatto di poter procedere a una modifica dello Statuto che provi a definire la possibilità di istituire, da parte dell'Amministrazione, un Ente che in qualche maniera quindi possa essere, successivamente ottenere un rimborso spese, un'indennità, come era stato stabilito. In questo momento noi stiamo votando una mozione dove ancora è prevista gratuità, perché questo passaggio con la necessaria, come è stato detto anche dagli Uffici, che io davvero ci tengo a ringraziare per il supporto che hanno dato nella costruzione di questa novità molto importante, secondo me, a mio avviso, da parte di questa Amministrazione e anche a seguire di quello che sarà probabilmente un interpello alla Corte dei Conti, quindi le tempistiche si potevano allungare così tanto che noi rischiavamo di avere un altro anno senza un Disability Manager operante sull'Amministrazione. Quindi quello che io chiedo è un po' un atto anche di coraggio; abbiamo davanti una sfida abbastanza positiva, la delibera in realtà non è una delibera monca, è una delibera che resta assolutamente in piedi così com'è, senza nessun altro tipo di problematicità. La volontà politica, e che io riconosco e che sposo anche appieno, di dare un riconoscimento economico per chi lavora per un'azione di questo genere, è importantissima ed è vitale, però la figura del Disability Manager e la struttura che supporta il Disability Manager è operativa e già completamente definita all'interno di questa delibera. Spiace infatti che ci siano, diciamo così, delle voci che in qualche maniera dicono che questa cosa non è operativa, non è futuribile, non è realizzabile, non è costruibile, anzi, anche ad esempio sul tema di aver mutato quello che poteva essere una valutazione antecedente da quello che era la proposta all'interno del gender city manager, che infatti avevamo anche discusso, potrà seguire questa deliberazione se l'incardinamento in questa delibera era attuabile perché questa ha aperto un po' un fronte anche in quella direzione di poter costituire la figura successivamente del gender city manager, come era stato richiesto dalla Capogruppo Artesio. Ecco, questa, in qualche maniera, non è un modo per giustificare in realtà delle delibere che siano rispettose, diciamo così, di una valutazione ex-ante rispetto ai diritti umani, ma è quanto piuttosto permettere di fatto nelle condizioni dirigenti e la Giunta Comunale di prendere, di assumere delle decisioni nonostante magari eventualmente un parere negativo da parte di questa compilazione. Quello che è importante ricordare nel momento in cui, così come è il linguaggio di genere, ed è stato portato avanti il tema dl linguaggio di genere, nel momento in cui si fanno gli atti, nel momento in cui si costruiscono queste operatività, ricordarsi se si è tenuto conto del fatto che alcune azioni devono essere aperte a tutte e a tutti. Una banchina del bus sarà accessibile nel momento in cui ci sarà una pedana di avvicinamento e sarà fruibile nel momento in cui ci sarà una corsia per le persone..., una via per le persone non vedenti, quindi queste sono le azioni che dovranno essere tenute conto all'interno della valutazione di accessibilità e inclusione. Io confido che le azioni che verranno fatte, di cui ovviamente l'Assessore non può avere contezza ed è anche per questo che si è scelto di avere una figura che in qualche maniera poteva avere un riconoscimento minimo di avere un minimo di competenza sul tema della disabilità, collegandoci, appunto, al corso universitario, come anche richiesto dalla costituenda associazione di disability manager che si riconoscono all'interno di quel percorso universitario per avere il riconoscimento complessivo. È chiaro che è semplice per chi ha fatto un corso universitario poter puoi dire: "Solo noi che abbiamo fatto quel corso possiamo essere competenti su quel tema", ma è altrettanto chiaro che un'Amministrazione ha bisogno di un minimo di garanzia su alcune tematiche, perché, come diceva il Capogruppo Tresso, se noi prendiamo un architetto a occuparsi del tema delle barriere architettoniche, non vedrà tutto il resto. Se prendiamo un sociologo a occuparsi di interventi di tipo culturale o aggregativo, non vedrà il resto, o meglio, rischia di non vedere il resto. Quindi abbiamo bisogno di una figura che abbia un minimo di competenze, che in qualche maniera ci metta la garanzia di vedere: e il piano di abbattimento delle barriere architettoniche e il tema culturale e il tema sociologico e il tema economico e il tema dei trasporti, perché poi ci sono tanti temi. In realtà, diciamocela tutta, la figura del disability manager, così come è costruita all'interno di questa delibera, in realtà non si riassume nella figura e nella persona del disability manager, ma si riassume in quella triangolazione che c'è tra il disability manager, uffici dell'Amministrazione che lo supportano e Tavolo di concertazione con le associazione con disabilità. All'interno di quel perimetro lì è veramente presente la competenza che avrà questo disability manager, o questa disability manager, nelle attività che riguardano il futuro. Infine anch'io ci tengo a ringraziare, come ha detto la Consigliera Imbesi, le Minoranze per le proposte che hanno fatto, le operazioni che hanno provato a fare anche per migliorare, anche per costruire una delibera che abbia anche un respiro magari nazionale, una scommessa che abbia anche un respiro nazionale e che veda alcune azioni all'interno della stessa e che provi a costituire un po' una linea guida sulle altre Amministrazioni, che molte di loro hanno in questo momento disability manager che operano a titolo esterno gratuito. Quindi, in realtà, questa è un'operazione anche successiva, soprattutto quella che faremo successivamente, non è che stiamo dicendo, inventando completamente una cosa ex novo. L'ultimo punto, ci tenevo a sottolineare, appunto, che io non l'avevo più notato però, appunto, mi è stato fatto nuovamente notare che comunque un minimo di garanzia, pur comprendendo molto bene il tema della terza età e della garanzia all'interno della mozione della Consigliera Grippo, un minimo di garanzia è comunque già contenuto all'interno del Regolamento attuale, perché è prevista, come nelle altre nomine, quel previo confronto con la Conferenza dei Capigruppo. Ecco, io personalmente mi posso impegnare del fatto che quel previo confronto diventi davvero un luogo di confronto e di dibattito e non un luogo di mera ratifica di un'accezione di scelta condivisa, anche perché e davvero ci tengo e con questo chiudo, l'intenzione dell'Amministrazione è di nominare una figura che abbia una capacità critica nei confronti anche di questa Amministrazione, perché solo così riesci a costituire un passo avanti nei confronti del futuro. Ultima cosa, l'emendamento, appunto, chiede la modifica del Regolamento dove dice: "La nomina è di due anni", in: "La nomina può essere fatta fino a due anni", in modo da dare la possibilità all'Amministrazione di nominare il primo, o la prima, disability manager per un tempo limitato, solo limitato, tra virgolette, alla necessaria modifica dello Statuto all'interpello alla Corte dei Conti, dove, se sarà possibile, diventerà quindi da una figura gratuita, a una figura con un'indennità, un rimborso spese. |